La SS 275 Maglie-Santa Maria di Leuca è un’opera strategica, di grandissima importanza per il Salento, per la cui realizzazione la Regione Puglia si è sempre adoperata.
Al più presto porteremo in Giunta gli atti affinché io possa sottoscrivere l’intesa alla progettazione definitiva del primo lotto (su due in cui è divisa l’opera), secondo l’istanza presentata dal commissario straordinario dell’opera, Vincenzo Marzi”.
Con queste parole il presidente Michele Emiliano assicura che l’intesa con la Regione verrà presto conseguita, in modo che il commissario straordinario possa bandire entro marzo la gara per l’intero primo lotto (23 km Maglie-Tricase), articolato in tre stralci che sono alla progettazione esecutiva per un costo arrivato a 351 milioni di euro, a causa dell’aumento prezzi, di cui sono disponili, a oggi, 265 milioni di euro.
Bandendo una gara unica per l’intero lotto con aggiudicazione dei primi due stralci e riserva del terzo, a esso potranno essere destinati anche i ribassi d’asta della gara, o in ogni caso si avrebbe modo di avviare l’opera e cercare contestualmente insieme al Governo gli 86 milioni di euro mancanti a valere sulle risorse stanziate sulla legge di bilancio per il 2023. Queste le ipotesi al vaglio della Regione Puglia, che non mancherà di confrontarsi costantemente con il commissario straordinario e Anas in tutto l’iter di realizzazione dell’opera.
Il secondo lotto da Montesano Salentino-Andrano fino a Santa Maria di Leuca è in fase di progettazione di fattibilità tecnica ed economica con un costo ipotizzato di 240 milioni di euro, di cui disponibili solo 18 milioni per le progettazioni.
Oggi è partita la conferenza dei servizi indetta dal commissario straordinario ai fini della localizzazione e del tracciato del secondo lotto a cui ha partecipato anche la Regione Puglia. E il tracciato che è stato condiviso dai Comuni, denominato Alternativa 3, conferma in linea di massima il tracciato proposto dalla Regione Puglia con DGR n.1863 del 14.10.2019, cioè l’adeguamento e l’ammodernamento della sede stradale attuale da Montesano Salentino-Andrano fino a Santa Maria di Leuca in variante alla frazione di Lucugnano.
“L’adeguamento e l’ammodernamento della SS 275 Maglie-Leuca è una delle priorità indicate dalla Regione Puglia anche nel Piano attuativo dei trasporti, in quanto finalizzata a migliorare l’accessibilità a tutta l’Area interna del Sud Salento - ha detto l’assessore ai Trasporti e alla Mobilità sostenibile, Anita Maurodinoia -.
L’Alternativa 3 è quella ritenuta più rispettosa dell’ambiente e sostenibile. La nuova 275, del resto, dovrà essere sicura, moderna e sostenibile, assicurando anche piste ciclabili e soluzioni idonee circa le interferenze con la rete ferroviaria”.
di Alessandro DISTANTE
In questo numero, Alfredo De Giuseppe –al quale facciamo i migliori auguri di buon compleanno- ci ricorda il suo essere tutinaro, cioè di Tutino, una “frazione” –dice lui- forse declassata a “semplice rione”; dopo i ricordi nostalgici, il buon Alfredo va a curiosare sulle origini, non solo sue, ma, in fondo, anche nostre, allargando il suo orizzonte a mondi lontani.
In un altro servizio Alfredo, questa volta Sanapo, ci informa della presenza nel nostro territorio di specie di animali prima mai visti e lo spiega andando a scoprire che tutto nasce da lontano e cioè dalle “conseguenze del processo di globalizzazione”.
Ancora più avanti un giovane tricasino, in arte Wepro, produce un disco che “estremizza l’uso del digitale, ovvero synth”, aprendosi alla ricerca di un mondo fatto di suoni nuovi e di nuove sperimentazioni.
Ercole Morciano ricorda, in altra pagina, l’avv. Gennaro Ingletti “cultore della musica jazz; lettore assiduo di giornali, riviste, libri e quant’altro potesse interessare la sua già vasta cultura”; ricorda, cioè, un uomo aperto alla vita e al mondo che lo circondava e lo incuriosiva.
Nel presentare la raccolta delle lettere di don Donato Bleve su “Siamola Chiesa”, Rodolfo Fracasso sottolinea l’aperturadel Parroco versoun ampio mondo, non solo ecclesiale, e verso una società in profonda trasformazione.
Per concludere, Giuseppe Panico fa una radiografia delle nostre marine e rilancia una idea per lo sviluppo turistico sulla scia di altra piscina “poco naturale” di Marina Serra; il tutto, in un quadro di geopolitica planetaria.
La sintesi viene fatta dal nostro poeta Senofonte Cavalieri -che di anni ne ha un po’ più di noi- ma che, guardando oltre ed addirittura al di fuori del nostro pianeta, si apre alle “Quante scie luminose (sono) nel cielo alla ricerca della vita”.
Alla ricerca dunque…del futuro possibile e vero, senza limiti di spazio, perché, per dirla con il premio Nobel per l’economia Amartya Sen, “La mia casa è il mondo”.
LA TRANSIZIONE ENERGETICA PASSA DAI TERRITORI”: OPPORTUNITÀ DI SVILUPPO
E PROCESSI RIGENERATIVI
AD ALESSANO UNA TAVOLA ROTONDA CON ILLUSTRI RELATORI
Legambiente Puglia insieme all’Unione dei Comuni “Terra di Leuca” e alla Diocesi di Ugento - S. Maria di Leuca, comunica che Sabato 21 Gennaio, ad Alessano, alle ore 16.00, presso il Salone Oratorio Don Tonino Bello, Via Scipione San Giovanni, n. 110 si svolgerà la Tavola Rotonda dal titolo: “La Transizione Energetica passa dai territori”: opportunità di Sviluppo e processi rigenerativi”.
La Diocesi di Ugento - S. Maria di Leuca, attraverso gli Uffici pastorali, Caritas e Pastorale sociale e del lavoro, giustizia e pace, custodia del creato, condivide l’iniziativa nell’intento di coinvolgere i fedeli nella comprensione delle scelte energetiche sul proprio territorio avendo a cuore la “CASA COMUNE”.
L’incontro sarà coordinato e moderato dal segretario Legambiente Puglia, Fernando VANTAGGIATO, prevede i saluti Istituzionali Sindaco di Alessano, Osvaldo STENDARDO, del Presidente del Consiglio dell’Unione dei Comuni “Terra di Leuca”, Gianvito RIZZINI, e del Presidente della Provincia di Lecce, Stefano MINERVA.
Seguiranno gli interventi di:
don Antonio PANICO, Professore di Sociologia presso l’Università LUMSA, relazionerà su "Laudato Si'”: stella polare per la cura della “CASA COMUNE”,
Luigi MUSCO, Professore Associato di Zoologia Marina all’Università del Salento approfondirà l’argomento: “I Parchi Eolici e la conservazione dell’Ambiente Marino”;
Valentino TRAVERSA, Dottore Forestale e consulente dell’Osservatorio Europeo del Paesaggio che approfondirà l’argomento: “Le energie alternative tra paesaggio e beni comuni: un’analisi critica”, Paolo D’AMBROSIO, Presidente Area Marina Protetta di Porto Cesareo che parlerà su: “Aree Marine protette ed eolico offshore, possono convivere ?”;
Seguirà l’intervento di Miriam RESTA-CORRADO, Dott.ssa in Scienze Ambientali, componente Young Caritas Ugento S. Maria di Leuca, Animatrice Laudato Sì, su: “Energie rinnovabili verso un nuovo modello di sostenibilità ambientale e contro la povertà energetica”; proseguirà don Stefano ANCORA, Vicario Episcopale per la Pastorale Diocesi Ugento - S. Maria di Leuca e Presidente del Parco Culturale Ecclesiale De Finibus Terrae, su: “Capo di Leuca: un laboratorio per lo sviluppo turistico sostenibile nel Salento”; a seguire interverrà Stefano MONTANARO, della Irigom Srl, su: “Economia Circolare e rinnovabili: l’esperienza della Irigom di Taranto”.
Le conclusioni saranno affidate a Stefano CIAFANI, Presidente Legambiente Nazionale Onlus.
Al termine seguirà il dibattito e gli interventi dei Sindaci dell’Unione dei Comuni “Terra di Leuca” e delle Autorità presenti: Biagio RAONA, Presidente dell’Unione Terra di Leuca e Sindaco di Corsano; Ettore CAROPPO, Sindaco di Minervino e Responsabile Energie ANCI Puglia; Alberto Antonio CAPRARO, Vice Sindaco di Castro; Antonio DE DONNO, Sindaco di Tricase; Anna Grazia MARASCHIO, Assessore all’Ambiente della Regione Puglia; Donato METALLO, Presidente VI Commissione Regione Puglia; Loredana CAPONE, Presidente del Consiglio Regionale della Puglia; Sebastiano LEO, Assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Puglia; Cristian CASILI, Consigliere e Vice Presidente del Consiglio della Regione Puglia e Claudio STEFANAZZI, Parlamentare del Partito Democratico; infine interverranno un rappresentante dell’AC Giovani e Agesci, Sezione Lecce/Ionica.
Informazioni: Fernando Vantaggiato 333 434 5592
di Pasquale FERRARI
“Cu lu tiempu e cu la paja se mmàturane le nespule”.
Riflessioni “a tempo”.
Troppo ghiotta l’occasione per non celebrare, anche localmente, la cattura dell’ormai ex superlatitante Matteo Messina Denaro, condannato all'ergastolo per decine di omicidi, tra i quali quello del piccolo Giuseppe Di Matteo, sciolto nell'acido dopo quasi due anni di prigionia, per le stragi del '92, costate la vita tra gli altri ai giudici Falcone e Borsellino, e per gli attentati del '93 a Firenze (strage che costò la vita a cinque persone, tra le quali altre due bambine, una di appena 50 giorni di vita), Milano e Roma.
L’arresto del boss, purtroppo, non restituirà la vita al piccolo Giuseppe, né alle centinaia di vittime di mafia. Rende, però, Giustizia al loro Sacrificio.
La soddisfazione e l’orgoglio, immensi e giustificati, della Procura di Palermo e dell'Arma dei Carabinieri che hanno fermato la latitanza trentennale dell'ultima "primula rossa" di Cosa Nostra, scrivendo l’ennesima pagina di Storia, sono l’espressione di un Sentimento pulito e candido, condiviso unanimemente da tutte le persone per Bene. L’operazione è il frutto di anni di lavoro, di costanza, perseveranza, abnegazione, del sacrificio di uomini e donne della Magistratura e delle Forze dell’Ordine, che hanno creduto nella realizzazione di un progetto, con convinzione, e che ci spingono oggi – forse inconsapevolmente – ad una riflessione sul Tempo.
“Dio non paga il sabato". In passato, il sabato era giorno di paga, e questo proverbio sta a significare che Dio non ha obbligo di rispondere seduta stante alla provocazione e alle ingiustizie: la giustizia divina, infatti, prima o poi arriva, a prescindere dal momento. Il proverbio è arte, poesia; è soprattutto pensiero scaturito dal lento trascorrere di generazioni passate. Un altro vecchio adagio dialettale, infatti, tipico della nostra città, che ricordo scandire come un mantra dalle labbra dei nonni, deposito di saggezza incommensurabile, recita l’esaltazione della Pazienza, quasi a voler rifiutare l’arrendevolezza: “Cu lu tiempu e cu la paja se mmaturane le nespule”. La traduzione letterale è fin troppo chiara. Il senso, invece, vuole essere un Monumento alla Pazienza, all’Arte del saper Attendere. Il Tempo porta tutto a maturazione. Persino le nespole con l'aiuto della paglia (la pazienza).
La riuscita che celebriamo in questi giorni sembra quasi voler irrompere nelle nostre Vite, per arginare il problema del “tutto e subito”, uno dei più annosi della nostra società, per riscoprire il Piacere dell’Attesa. Non siamo più in grado di aspettare un qualcosa. L’Attesa aumenta il desiderio, la voglia nel perseguire un obiettivo. Può sembrare una frase retorica, ma quante volte nella nostra vita abbiamo provato questa sensazione. L’Attesa è essa stessa piacere. Scrittori e poeti ne hanno scritto lasciandoci frasi e aforismi che hanno fatto la storia.
Dal nostro piccolo angolo di vita, il plauso che tributiamo ora alla Giustizia, che con Pazienza ha dato le risposte che tutti aspettavamo, sia, parallelamente, il ringraziamento per averci dato l’opportunità di soffermarci sull’importanza del Tempo e dell’Attesa. In spagnolo “aspettare” si dice “esperar”, perché in fondo aspettare è anche sperare. Se si costruisse la casa della felicità, la stanza più grande sarebbe la sala d'attesa. Facciamone tesoro. Non stanchiamoci di aspettare perché il giorno più bello della nostra vita può arrivare domani.
FIGLI DELLA QUERCIA
di Alfredo SANAPO
Se desiderate pubblicare un ricordo, un’emozione, una testimonianza, una riflessione, un racconto, un’immagine o quant’altro legato a una pianta, un animale, una persona, un angolo della campagna o del paesaggio tricasino (frazioni e marine comprese), scrivete una e-mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o un whatsApp a 3275303442.
Un piccolo grande eroe
È facile parlare di bravi professionisti, di personaggi famosi per la loro santità, per le opere che hanno compiuto, per gli scritti che hanno lasciato, per le impronte che hanno dato alla comunità. Difficile è per le persone che, pur dando un forte contributo nelle pratiche quotidiane, non vengono ricordate con eguale enfasi. Forse non è mancanza di riconoscenza, forse è semplice dimenticanza di noi che siamo presi dai nostri impegni e dai nostri affanni. Nello specifico, quando frequentavo le superiori nei pressi della sede ASL dell'epoca, spesso si fermava a parlarmi Luigi, un simpatico netturbino, che ogni giorno svolgeva scrupolosamente il suo dovere. Mi faceva tenerezza perché cercava sempre il calore delle persone e spiegava con la sua parola dalla pronuncia incerta ma chiara e comprensibile. Prima che cadesse nell'oblio, ho pensato che questa rubrica poteva essere una piccola vetrina per ricordare Luigi.
Ada Chiarello
Cara Ada,
si sa, la natura dà, la natura toglie. Ha deciso di non dargli il dono di un intelletto integro, ma in compenso gli ha dato un intuito che, col senno di poi, gli ha consentito di prevedere il futuro in tema ambientale. Non poteva comprendere l'attuale emergenza in materia di rifiuti, ma aveva percepito, in tempi non sospetti, che sarebbe stato importante un corretto comportamento nei confronti dell'ambiente. Luigi D'aversa era un dipendente comunale, uno spazzino, nel gergo odierno un operatore ecologico e, a conti fatti, è stato un ecologista cittadino ante litteram. Perché la sua non la viveva solo come una professione, con tanto di divisa e di cappello, bensì una missione che andava oltre l'orario di lavoro. Nel suo linguaggio simpatico e sgangherato affermava "ne mie pelizza pelitu" (io pulisco pulito). Una frase che oscillava tra l'orgoglio del suo operato e la soddisfazione.di vedere pulita come un salotto la propria città.
Questo nostro concittadino (degno figlio della Quercia) era anche un guardiano fedele del pulito. O, meglio, con il linguaggio moderno, oggi sarebbe un perfetto educatore ambientale con le sue sfuriate appassionate, senza mai dare piglio alla violenza (quasi), verso chi gettava per terra una carta o una cicca di sigaretta. Senza differenze, rimproverava uomini, donne, ragazzi, professionisti e persino turisti. La sua presenza era la garanzia di una città luccicante anche nei suoi scorci e nei suoi angoli più dimenticati.
Un uomo buono nella sua genuina ingenuità e una dolcezza che lo faceva amare da tutti. Attualmente, si parla tanto di interventi volti all'integrazione dei diversamente abili. Lui non ne aveva bisogno, perché aveva un buon rapporto con tutti, anche coloro che non conosceva, e si faceva accettare per quello che era. Con le sue sole capacità, era perfettamente integrato nel tessuto sociale cittadino. Anzi, era la città che con lui integrava tutte le diversità perché la comunità riceveva il suo servizio impeccabile e lo ricambiava, salvo qualche frangia di ignoranza, col suo affetto
Da quando non c'è più, con lui se n'è andata una storia carica di civismo e di rispetto ambientale. E anche di allegria che esprimeva cantando con la sua simpatica voce fuori tempo. Ma la sua felicità era quando faceva il portiere nelle partite di pallone in piazza ed era portato in trionfo dai ragazzi contento del suo momento di gloria. E poi la maglietta della Juventus quando non era in divisa istituzionale e, infine, il suo mito, Dino Zoff, che imitava con tanto di guanti e ginocchiere: le sue scenografiche parate erano le sua dolce metafora che saremmo stati al sicuro finché ci avrebbe tenuto fra le sue mani...
di Pasquale FERRARI
Partiamo da una certezza. Tricase è una città che vive di sport. Le realtà sportive più note che la nutrono, due squadre di calcio e tre di pallavolo, sono solo la punta di un iceberg. Di una grande massa di imprenditori, dirigenti, staffs tecnici, atleti e – soprattutto – sostenitori, di Associazioni e Società sportive dilettantistiche, che galleggia liberamente nelle acque libere della passione.
Vero è, però, che lo sbriciolamento e la polverizzazione delle energie, non solo economiche, non è mai foriera di grandi risultati, soprattutto in provincia. Negli ultimi anni, tuttavia, proprio grazie alle imprese delle squadre locali di calcio e pallavolo impegnate nei rispettivi campionati federali, abbiamo potuto assistere ad una sorta di “rinascita” delle ambizioni.
Un nuovo risorgimento del tifo ‘territoriale’, che in fatto di passione non ha mai difettato (sono ancora vividi i fasti della Serie C2 di calcio), che meriterebbe perlomeno una seria valutazione di fattibilità sulla possibile unione di intenti, di forze e di sforzi del territorio. Non è lontano nel tempo, al riguardo, il recente esempio di collaborazione, perfino inter-comunale, tra le società di pallavolo “Aurispa Alessano” e “Fulgor Tricase”, che ha visto nascere “Aurispa Libellula Lecce”, capace di raggiungere, nella scorsa stagione, il ragguardevole traguardo delle semifinali della fase finale dei Play Off del ‘Campionato di Serie A3 Credem Banca’ e della ‘Del Monte® Coppa Italia A3’.
Non si può descrivere la passione, la si può solo vivere. E Tricase ha scelto di viverla. Sottovalutare l’enfasi del momento, perdere l’eccitazione dell’entusiasmo, potrebbe portare a commettere l’errore di non tentare la possibilità di alzare l’asticella dell’obiettivo – magari nella consapevolezza di autolimitarsi per non fare il più banale dei passi (quello più lungo della gamba!) per paura di perdere le certezze acquisite.
La convinzione è quella di alzare la posta al tavolo da gioco. Un ‘All In’, che letteralmente significa “tutto dentro“, che permetterebbe a Tricase, nei panni del più navigato dei giocatori di poker, di spingere al centro del tavolo tutte le proprie fiches (risorse economiche ed umane … tifo!) … e di far saltare il banco!
L’idea potrebbe essere quella di una polisportiva, che abbracci magari non solo le discipline esistenti (calcio e pallavolo), ma anche quelle al momento meno praticate, come, ad esempio, il nuoto, che con oltre 4 milioni di praticanti è risultato negli anni scorsi lo sport più praticato in Italia, e il basket, non a caso addirittura al terzo posto tra gli sport più seguiti al mondo. Appare, a tal proposito, quantomeno superfluo sottolineare l’esistenza in città di una piscina semiolimpionica omologata dalla F.I.N., la federazione nazionale dello sport di riferimento.
Potremmo scrivere fiumi di parole sulla forza della collaborazione. Avere un’indole collaborativa è fondamentale per trarre maggior successo dal lavoro di gruppo. L’unione fa la forza è un proverbio italiano utilizzato per sottolineare che, quando un insieme di elementi o un gruppo di persone concorrono uniti per raggiungere un determinato scopo, sarà più semplice ottenerlo.
Con il talento si vincono le partite, ma è con il lavoro di squadra e l'intelligenza che si vincono i campionati. Forza Tricase!
Belgio, Irlanda, Svezia, Norvegia, Danimarca, ma anche Spagna e Francia: 11 annunci per almeno 53 figure ricercate in più settori. Arrivano soprattutto dal Nord Europa le offerte di lavoro diffuse questa settimana da Eures, agenzia dell'Unione Europea formata dai servizi pubblici per l’impiego e creata per facilitare la mobilità del lavoro tra gli Stati membri.
Si ricercano anche tra i cittadini del Salento profili altamente qualificati, come ingegneri addetti al controllo qualità, un entomologo, un chimico analista, tre farmacisti, uno junior advocacy officer, oltre che figure specializzate nel settore turistico, come 30 animatori in Spagna o una guida Kayak e due skipper in Norvegia.
Le opportunità di lavoro nell’UE si sommano a quelle provenienti da imprese del territorio, veicolate tramite i dieci Centri per l'impiego. Sono contenute nel terzo report settimanale delle offerte di lavoro, redatto dall’U.O. Coordinamento servizi per l’impiego dell’Ambito di Lecce di Arpal Puglia: 115 annunci per 360 posti disponibili, numeri che confermano il trend di inizio 2023.
La ricerca di personale nel settore del turismo e della ristorazione è sempre più corposa, in vista dell’avvio della prossima stagione. Le figure ricercate sono 124 in totale da parte di 30 aziende: cinque a Lecce, 32 nell’entroterra, 35 nel Capo di Leuca e 52 lungo la costa ionica e adriatica. Leggermente in rialzo le offerte nel settore edile, che continua ad occupare una fetta importante del report, con 27 annunci per 90 figure disponibili (la scorsa settimana erano 85).
Da sottolineare i numeri del settore tessile-abbigliamento-calzaturiero, in crescita rispetto agli ultimi report: a fronte di 9 offerte si ricercano 39 operai, così come del settore del commercio dove si selezionano 17 figure (erano 13 la scorsa settimana). Diminuiscono le posizioni aperte nel settore amministrativo, da 17 a 15, ed aumentano nel settore trasporti e riparazione veicoli, passando da 8 a 19. Rimangono sostanzialmente invariate negli altri settori: 34 lavoratori ricercati nel settore metalmeccanico, 4 nel settore bellezza, 9 nel settore sanità, 3 nell’agricoltura, 3 nell’artigianato, una posizione aperta nel settore pulizie e una nell’industria del legno.
Le offerte, parimenti rivolta ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it, raggiungibili anche cliccando sui codici offerta inseriti all'interno degli annunci contenuti nel report. Quest'ultimo, inoltre, è diffuso anche sulla pagina Facebook "Centri impiego Lecce e provincia", sul portale Sintesi Lecce e sui profili Google di ogni centro per l'impiego.
Le candidature possono essere trasmesse in tre modi: tramite Spid, direttamente dal sito "Lavoro per te"; inviando via mail ai Centri per l’Impiego il modulo scaricabile dagli annunci; direttamente nei Centri per l’Impiego durante gli orari di apertura al pubblico (dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 11.30, il martedì anche dalle 15 alle 16.30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento, info e contatti a pag. 35, www.arpal.regione.puglia.it).
Fonte Nuovo Quotidiano di Puglia – Andrea Tafuro
Gli Enti ecclesiastici pugliesi, “Casa Sollievo della Sofferenza” di San Giovanni Rotondo, “Miulli” di Acquaviva e “Cardinal Panico” di Tricase, battano cassa alla Regione Puglia per aggiornare le tariffe e riequilibrare i bilanci in sofferenza per effetto dell’aumento dei costi e del necessario adeguamento dei contratti di lavoro dei sanitari.
Circa 70 i milioni necessari per risanare i conti, messi in crisi anche dalla pandemia e dalla guerra.
L’Ente regionale però non può intervenire direttamente con risorse finanziarie proprie.
L’argomento è stato introdotto nei giorni scorsi, al primo tavolo tecnico convocato dall’assessore regionale alla sanità Rocco Palese, alla presenza del capo dipartimento della salute, Vito Montanaro, a cui hanno preso parte i vertici dei tre ospedali religiosi (Monsignor Mimmo Laddaga delegato per il Miulli, il dottore Gino Gumirato per l’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo e suor Margherita Bramato per il Panico di Tricase).
Il confronto, che proseguirà nelle prossime settimane con un secondo appuntamento fissato al 20 gennaio, ha consentito quindi di analizzare il quadro economico attuale e al contempo programmare le attività e le spese degli Enti ecclesiastici per l’anno in corso. “Abbiamo chiesto l’apertura di un tavolo tecnico – spiega Suor Margherita Bramato – con l’obiettivo di affrontare le questioni programmatiche per tempo e perché non vogliamo arrivare a fine anno per conoscere le direttive regionali. Abbiamo diritto ad essere parte attiva e dialogare da subito per arrivare entro fine febbraio a stabilire una programmazione condivisa”. Le questioni che più gravano sui programmi pesano però i rimborsi delle prestazioni sanitarie con le tariffe ferme al 2012 e il blocco dei tetti di spesa verso gli Enti privati accreditati, secondo quanto disposto dal meccanismo normativo del Governo Monti. “Gli ospedali ecclesiastici che pur rappresentano una fetta importante della parte sanitaria regionale – aggiunge la direttrice del Panico di Tricase - purtroppo sono stati tenuti fuori dall’aggiornamento dei finanziamenti, e questo al netto delle difficoltà legate all’aumento dei costi energetici, delle spese e degli stipendi, è una questione che va affrontata. Non si tratta di pericolo di crack per i bilanci, ma solo di prudenza. Lavoriamo per risolvere insieme i problemi della sanità”. Tra le altre proposte messe in discussione anche l’allargamento degli screening oncologici, il potenziamento delle funzioni sanitarie degli Enti ecclesiastici per aumentare i fatturati e l’esclusione dai tetti di spesa delle prestazioni più remunerative come dialisi e radioterapia.
Ascoltate dunque le richieste che vengono dai vertici dei tre ospedali della chiesa, “il quadro emerso” – fanno sapere dall’assessorato regionale alla sanità – “è costantemente monitorato e sarà aggiornato periodicamente, nella consapevolezza che i rincari energetici, l’inflazione e l’aumento dei contratti di lavoro, sono fattori che incidono sulle criticità del comparto sanitario privato-accreditato”. Di pari passo però i vertici sanitari regionali hanno ribadito la necessità di spostare la discussione in conferenza tra Stato e Regioni, stante l’impossibilità della Regione Puglia, per legge, ad impiegare risorse interne. Difficile quindi, dai presupposti enunciati in Regione,che vengano compiuti passi in avanti immediati, senza che il Governo centrale intervenga per ampliare i fondi destinati alla sanità regionale o rimodulare verso l’alto i tetti di spesa.
L’Associazione di Alta Cultura Musicale “W. A. Mozart” – APS in virtù della qualità delle attività artistiche svolte è stata riconosciuta dal Ministero dei Beni Culturali quale ente FUS, questa attestazione ministeriale ci conferisce una grande responsabilità a livello territoriale in merito alla diffusione e promozione della cultura musicale oltre che evidentemente alla formazione di nuove generazioni di musicisti.
Lo scorso anno abbiamo realizzato in diverse locations del Salento la Stagione Concertistica 2022 la quale ha visto alternarsi sul palco numerosi artisti che ci hanno aiutato a ristabilire il legame con il pubblico dopo i duri anni della crisi pandemica. Possiamo affermare che nonostante alcuni siano ancora refrattari ad abbandonare la comodità dei concerti on line e con ancora viva la paura dei contagi c’è un buon numero di persone che si reca volentieri ai concerti e desidera vivere momenti di scambio culturale dal vivo. Per tutti stiamo lavorando ad una proposta concertistica di alto profilo in modo da soddisfare le richieste di quanti non ci hanno mai abbandonato in questo percorso di costruzione culturale nel sud Salento e per (ri)avvicinare quanti non hanno ancora assaporato o hanno dimenticato l’emozione di un concerto dal vivo.
Per la Stagione Concertistica 2023 abbiamo in programma una serie di concerti dislocati in diverse locations salentine ognuno con una propria peculiaritàe si tratterà di concerti/esperienza…al momento non posso dire altro.
Il primo appuntamento saràa gennaio l’immancabile OMAGGIO A MOZART quest’anno pensato in una veste organizzativa innovativa nella forma e nella sostanza che vedrà la partecipazione di numerosi musicisti i quali si alterneranno sul palco tutta la giornata per omaggiare il più grande genio musicali di tutti i tempi.
A febbraio ritornerà nel Salento il meraviglioso CRISTIANO BURATO prestigioso pianista che nel 2016 ha incantato il pubblico salentino con un recital “sold out” in occasione dei festeggiamenti per i 10 anni dell’ Associazione.
Prossimamente maggiori dettagli sull’intera Stagione Concertistica 2023 e su tutte le altre inziative dell’ Associazione di Alta Cultura Musicale “W. A. Mozart” – APS, per il momento non mi resta che invitare tutti i lettori a coltivare il desiderio di partecipare ai concerti e a chiedere maggiori info in ante prima al 347/8022725.
IL NON RIMPASTO DI GIUNTA NON PLACA I MALUMORI NEL PARTITO DEMOCRATICO
Il sindaco Antonio De Donno snobba il PD… Tira dritto per la sua strada…
Se per il primo cittadino Antonio De Donno i primi due anni si sono chiusi in maniera decisamente positiva, non è dello stesso avviso il Partito Democratico e il suo segretario Gianluigi Forte.
Infatti, secondo alcune voci di corridoio, il Partito Democratico di Tricase avrebbe consegnato al sindaco un documento con delle proposte finalizzate ad un rimpasto di Giunta, confermando anche la piena disponibilità a collaborare nell’esclusivo interesse della Città.
Tuttavia il sindaco, sostenuto ancora oggi in Consiglio comunale dal Partito Democratico, tira dritto per la sua strada, anche per non deludere i tanti cittadini che hanno ‘affidato’ democraticamente le chiavi della Città ad Antonio De Donno.
P.G.
di Alessandro DISTANTE
“Un giorno di dicembre arriverà l’estate”: è questo l’attacco dell’ultimo pezzo di Lorenzo Jovanotti. Non è solo la prima strofa di una canzone; è una realtà, almeno a giudicare dal dicembre che abbiamo vissuto e, soprattutto, dalle belle giornate di inizio anno.
Tricase Porto e Marina Serra meta di bagnanti in mattinate riscaldate dal sole, con giornate dalle temperature tutt’altro che invernali.
C’è da essere felici!? Le temperature più alte del solito hanno portato anche ad un risparmio nel consumo del combustibile per riscaldare le nostre case ed anche questa, visto il caro energia, è proprio una bella notizia!
L’arrivo dell’estate in dicembre e forse anche a gennaio consente di immaginare una Tricase (ed un Salento) che allunga l’offerta turistica specialmente se, al sole e al mare, aggiunge gli itinerari della scoperta dell’entroterra e delle tradizioni del posto.
Il Presepe vivente –giunto alla sua 41^ edizione- ha registrato un nuovo record, più di 100mila visitatori su Monte Orco; se si offrisse loro la possibilità di sostare a Tricase proponendo visite e spettacoli, l’evento diverrebbe occasione per trasformare la “toccata e fuga” in un soggiorno di piacevole convenienza anche per l’economia locale.
Le professionalità non mancano se, per esempio, il primo giorno dell’anno un nostro chef (Ippazio Turco) dà lezioni di cucina in RAI facendo valere le sue capacità culinarie condite con sprazzi di bellezze del territorio, conosciute ed apprezzate anche da chi conduce, insieme alla Clerici, la trasmissione.
Eppure sarebbe un errore illudersi che lo sviluppo economico di un territorio possa basarsi soltanto sul turismo.
L’inverno delle belle giornate che ci ha accompagnati all’inizio dell’anno diventa freddo e triste nelle stazioni e negli aeroporti dove lunghe file di giovani fanno ritorno nelle Città del Nord o all’estero.
Ed allora come fare perchè le venute al Sud siano sempre più frequenti, più lunghe e, magari, senza partenze?
E’ il compito della politica, chiamata a salvaguardare la bellezza, ad assecondare la voglia di impresa, a potenziare i servizi, a lavorare, in una parola, perché Tricase e il Salento non siano solo lu sule, lu mare e lu ientu!