Tricase, 22 luglio 2024 - Si terrà oggi alle ore 20 presso l’Atrio di Palazzo Gallone la presentazione del libro di Alfredo De Giuseppe
Il libro di Alfredo De Giuseppe sulla storia del calcio a Tricase (già disponibile on-line al link https://www.amazon.it/dp/B0D7W97138) è chiaramente un Almanacco interessante di statistiche, foto, classifiche e ritagli di giornali, ma è anche altro. L’appuntamento è per lunedì 22 Luglio presso l’Atrio di Palazzo Gallone alle ore 20. Per gentile concessione dell’Autore, pubblichiamo qui di seguito una parte della prefazione del libro e alcune immagine inedite in esso contenute:
…..“40 lunghi campionati” è invece un’operazione “dal di fuori”. Un libro con uno sguardo più asettico, di chi non ha vissuto in prima persona le varie fasi del calcio cittadino, che ha però sempre seguito da lontano e che tenta, con una ricerca quasi storica (a volte più complessa di quanto si creda) di dare continuità a una vicenda sportiva che, ancora, si intreccia con la realtà del mondo circostante e inevitabilmente con la storia della città, con le sue peculiarità, con i suoi personaggi. Una vicenda umana, non solo sportiva, che in questi ultimi 40 anni ha fatto i conti con trionfi e fallimenti, con la lenta ma inesorabile lontananza della politica, l’arrivo degli Ultras, e delle scuole-calcio, con il calcio stellare delle TV a pagamento, con dirette Facebook e con i profili Instagram. Una storia che, da un caleidoscopio particolare, non racconta solo di risultati e classifiche ma anche di sogni e incubi, di diatribe violente e scontri tra soci, di risorgimenti e speranze. E in fondo, raccontando le dinamiche del Tricase Calcio, racconta, per sommi capi, le vicende socio economiche di un pezzo d’Occidente…
Siamo in piena estate; il caldo ci soffoca, eppure qualcosa si muove!
In questo numero, oltre alle critiche sui lavori che stanno interessando Piazza Sant’Andrea nel rione di Caprarica (pag. 4) e alla disapprovazione per i motociclisti incuranti delle norme e dei divieti che parcheggiano nei (pochi) spazi riservati ai pedoni (pag. 5), vi è un’ampia presentazione di alcuni appuntamenti culturali e musicali dei prossimi giorni.
Il tour canoro della Porto Rubino srls fa tappa nel Porto di Tricase; è un evento, quello di domenica, che ha coinvolto l’intera Amministrazione comunale in un impegno organizzativo ed economico, con la garanzia del finanziamento regionale. Porto Rubino (servizio a pag. 3) torna a Tricase e potrà essere goduto da più di 700 persone.
Parte anche il Festival delle Storie che si svolgerà nei giorni dal 26 al 28 luglio con incontri con scrittori portati a Tricase da Graziano Gala, autore tricasino di livello nazionale. La manifestazione (servizio a pag. 4) è giunta alla sua Terza edizione e si svolgerà in forma itinerante tra Lucugnano presso Palazzo Comi per poi approdare in Piazza don Tonino Bello e concludersi preso Torre Nasparo a Tiggiano.
Lunedì 22 presso l’atrio di Palazzo Gallone la presentazione dell’atteso libro del nostro Alfredo De Giuseppe sulla storia del calcio a Tricase “Quaranta lunghi campionati”, opera scritta da chi, per alcuni di quegli anni, è stato anche diretto protagonista (servizio a pag. 5).
Intanto c’è chi fa approfondimenti sul dialetto salentino (vedere pag. 2) e chi pone la questione (pag. 3) sul come si dice simeddha (argomento, quest’ultimo, estivo ma solo apparentemente futile).
Infine, ma non in ordine di importanza, un tributo alla giovane Elisabetta D’Amico (pag. 6) vincitrice di due Premi in America ed una lettura “marittima” dell’Estate e di quello che passa nelle acque internazionali (vedere pag. 7).
Insomma, se il caldo è torrido, non mancano occasioni per uscire; non solo per godersi quel poco di fresco delle serate, ma anche per acculturarsi, la qualcosa non guasta mai.
Se poi alla cultura si associa lo spettacolo, tanto meglio, pur non dimenticando tutti i problemi che affliggono il mondo, dalle guerre, alla siccità, agli attentati, alle crisi di rappresentanza e democratiche.
Ma è estate e come accade nei tempi di attesa della nuova stagione, anche noi ci occupiamo dei piccoli problemi sportivi di casa nostra, con le squadre di calcio e di pallavolo che si apprestano ad affrontare i nuovi campionati e, come le squadre più blasonate, sono alle prese con la campagna acquisti (notizie a pag. 6).
Intanto la Città di Tricase, in questi giorni, ha dato il benvenuto sui suoi nuovi canali sociali istituzionali!
Sono spazi –spiega il Comune- che garantiranno a tutti la possibilità di seguire l’attività amministrativa e di ottenere continui aggiornamenti sulle notizie che riguardano la nostra Città. I canali utilizzati sono Facebook, Instagram e WhatsApp.
“La comunicazione istituzionale –si legge nella notizia diffusa dal Comune- è uno strumento di cui l’Amministrazione comunale ha voluto dotarsi per la sua capacità di favorire il dialogo tra la cittadinanza e l’ente, in modo semplice, veloce e accessibile a tutti”.
Una bella iniziativa che accogliamo con favore, specialmente se servirà ad avvicinare i giovani alle Istituzioni e quindi alla politica.
Con il nostro giornale abbiamo cercato di sopperire a questa lacuna informativa ed oggi siamo felici che l’Ente locale abbia avviato questi canali di informazione. A noi -come per tutti i giornali liberi- il compito di “leggere” le notizie e riempirle di contenuti, dando corpo a quel dibattito e a quel dialogo tra cittadini ed Amministratori che è il sale della partecipazione e quindi della democrazia.
Auguri e buone serate, magari con meno caldo!
Tra i beneficiari dell’intervento Rete dei Centri Risorse voluto dalla Regione e conosciuto come “Galattica – Rete giovani Puglia” vi è anche il progetto presentato dal Comune di Tricase ed ammesso al finanziamento per € 50.000,00.
Il Piano finanziario prevede una gestione mista tra Comune e un partner con la ripartizione del budget nella misura del 34,00% per il Comune e del 66,00% per l’APS Meditinere.
Il progetto –si legge nella determina n. 115 del 27 giugno- ha lo scopo di “favorire lo sviluppo del senso civico, di cittadinanza attiva e rispetto del territorio, attraverso: la creazione di una rete informativa territoriale che permetta ai cittadini di fruire di una serie di informazioni; il potenziamento delle attività di valorizzazione culturale del territorio; il coinvolgimento dei cittadini, in particolare le fasce giovanili e quelle deboli”.
Il progetto avrà la durata di 12 mesi.
Con altra determina (n. 224 del 3 luglio) il Comune ha poi affidato alla APS Racale Cam con sede in Racale l’attività di promozione del progetto per il corrispettivo di € 9.836,07 oltre IVA per un totale di € 12.000,00.
Quindi: € 33.000,00 è la somma impegnata in favore di Meditinere APS; € 12.000,00 quella impegnata in favore di APS Racale Cam.
“Galattica” è un intervento voluto dalla Regione e che riguarda l’intera Puglia; l’investimento complessivo è di € 3.000.000,00 rientranti nel Piano di Sviluppo e Coesione della regione Puglia.
Il nome “Galattica” lascia immaginare ad un intervento eccezionale, smisurato, quello che si dice “profondità galattica” evocando gli spazi stellari.
L’augurio è che, al di là del nome, questo intervento, finanziato con soldi pubblici, non si risolva nell’ennesimo investimento “usa e getta” e cioè quello che, come tanti di quelli messi in campo dalla Regione, nascono con il finanziamento e muoiono con l’esaurirsi dello stesso
Venerdì 5 luglio a Maglie è giunto il ministro Matteo Salvini per porre la prima pietra alla SS 275.
L’ANAS ha infatti consegnato il primo tratto del primo lotto della Maglie-Leuca ed in particolare il tratto, lungo 10 chilometri e mezzo, che da Melpignano giunge fino a Scorrano.
Il secondo stralcio funzionale riguarderà il tratto da Botrugno a Surano (82 milioni) ed il terzo da Surano fino alla zona industriale di Tricase (57 milioni).
Rimane da definire il secondo lotto e cioè quello che da Tricase porterà a S.M. di Leuca per il quale è stato approvato il progetto ma che deve essere appaltato e, ancor prima, deve trovare i finanziamenti necessari. Il primo finanziamento dell’opera risale al 2003 a cui ne ha fatto seguito un altro nel 2009.
Una strada senza amore (oppure FS)
di Alfredo DE GIUSEPPE
Sulla strada 275, prima di cominciare ad esprimere un pensiero compiuto, bisogna sempre fare delle premesse. Necessarie, purtroppo. Da almeno trent’anni c’è un movimento ideale, non legato quindi a gruppi finanziari/imprenditoriali più o meno legittimi, che afferma pubblicamente due cose: 1) la strada fino a Montesano si può facilmente ampliare a 4 corsie, senza grandi stravolgimenti e senza aggiungere ulteriori danni e ferite a quelli già perpetrati sul territorio (vedi Zona industriale Surano, quasi tutta abusiva); 2) dopo Montesano Salentino, il dedalo di paesi, frazioni, strade e stradine farebbe propendere per idee più consone al momento storico, senza l’inutile spargimento di asfalto fino alla Madonna di Leuca (che osserva e non lacrima).
Fatte queste doverose premesse, già discusse e pubblicate decine di volte, bisogna adesso aggiungere delle ulteriori considerazioni. Il Salento finisce in una forma puntuta verso il mare, in una specie di triangolo peninsulare che meriterebbe un amore, un’attenzione aumentata che invece manca del tutto. Questo lembo finale dell’Italia, che si affaccia verso altri mari e altri popoli, ha delle particolarità incredibili. Decine e decine di forme autoctone di flora, paesini che hanno tradizioni, fiere, dialetti, santi e poeti diversissimi nell’arco di pochi chilometri. Dalla parte est, gustando l’alba, c’è una roccia alta e bellissima che crea paesaggi mozzafiato, dalla parte ovest, guardando il golfo di Taranto, una riviera bassa e sabbiosa, da decenni colonizzata da spiagge private. In definitiva ci sarebbe da riflettere sulla nostra distintività, su cosa vogliamo essere, ma anche come vogliamo apparire.
Invece da decenni queste riflessioni lasciano il posto a foto-opportunity di politici locali e nazionali che pare abbiano un unico obiettivo, asfaltare il più possibile per rendere più fruibile il territorio, esaltando la fatidica prima pietra. Non c’è l’idea di renderlo unico al mondo, ma di ricrearlo simile ad una Dubai di secondo livello: strade larghe e velocissime, svincoli doppi o tripli per Nociglia e Botrugno, il casello a Tricase e l’Autogrill con annesso panino surgelato sul Faro di Leuca.
C’è da notare che molto di suo ci mette la stampa e la televisione locale. I morti, i feriti, gli incidenti sulla 275 sono più noti e descrittivi rispetto a tutti gli altri. Sulla 275 pare si muoia da eroi. Nonostante le statistiche dicano che gli incidenti avvengano ovunque e soprattutto a causa di una scriteriato uso della velocità e del telefono, quando succede su questa strada la colpa diventa esclusivamente della strada. I titoli in genere sono di questo tenore: “Ancora una vittima sulla strada della morte” e giù una serie di ricostruzioni sulla lentezza nell’adeguamento autostradale della nostra arteria più discussa. A nulla vale far notare, ad esempio, che sulla 4 corsie da Lecce a Maglie, in questi ultimi anni, ci sono stati più incidenti che nel tratto tra Scorrano e Montesano.
In ogni caso, ripeto, sull’ampliamento da Scorrano a Montesano (Z.I. Tricase) nessuno si è mai veramente opposto. Però oggi vale la pena far notare che nonostante i sorrisi di Sindaci, Consiglieri e Presidenti Regionali, Ministri e Sottosegretari, Portaborse e Occupanti vari della Politica, nessuno dica delle cose di buon senso che ovunque nel mondo del 2024 sono accettate, progettate e realizzate. Una strada moderna avrebbe bisogno di alcune cose che qui appaiono stravaganti e comunque irrealizzabili. Ad esempio, salvare gli alberi esistenti, anzi procedere ad una serie di piantumazioni continuative durante tutto il percorso da Scorrano in giù. Creare ai due lati un sicuro percorso ciclabile. Progettare dei piccoli tunnel da un lato all’altro per permettere agli animali di attraversare senza rischi. Alimentare con pannelli solari tutta l’eventuale illuminazione pubblica e quella privata adiacente. Sistemare al contempo le strade intercomunali esistenti, che, temo, saranno abbandonate ancor di più. Pensare ad un treno veloce che crei un vero utilizzo lavorativo e turistico, magari che faccia 50 Km in 20 minuti. Nessuno ne parla, nessuno propone qualcosa di nuovo, noi siamo passivi e siamo lì come babbei a gustarci un’altra strada larga come fosse la felicità. Eppure sulla mobilità sostenibile siamo a zero. Beati noi!
Però in definitiva per darci un tono potremmo avere anche altre idee alternative. Dopo l’aeroporto Malpensa intestato al beato Silvio Berlusconi, potremmo anche noi cambiare nome trasformando quell’anonimo numero 275 in strada Fitto-Salvini (FS in sigla) unendo finalmente l’Italia differenziata, la vecchia DC gattopardesca e la nuova Lega del Generale. Con i sorrisi collettivi e tanti simpatici baci.
Perché noi non aspiriamo alla bellezza, amiamo farci prendere in giro.
di Pino GRECO
TRICASE, 5 OTTOBRE 2023 - Perché alcune zone della Città sono al buio? Lampioni spenti per le vie della Città. Un problema, quello di un’illuminazione pubblica inefficiente, che a macchia di leopardo è stato ravvisato in più zone.
Risponde il consigliere comunale di maggioranza Rocco Martella: “L’impianti sono vetusti: in molti casi i quadri di comando si trovano nelle cabine Enel dove per poter intervenire bisogna contattare Enel distribuzione - e i tempi di intervento non sono brevi. Il problema verrà risolto definitivamente entro marzo 2024, con l’affidamento del nuovo appalto che prevede la totale sostituzione dei corpi illuminanti e l’eliminazione del problema della promiscuità degli impianti “.
TRICASE, 13 LUGLIO 2024. Ci sono zone interamente al buio. Per garantire più sicurezza in Città, ci pensano le vetrine dei negozi accese anche di notte. Sarà mica un modello di sicurezza partecipata?
Avviato il servizio di trasporto per le marine di Tricase Porto e Marina Serra; il servizio navetta coprirà il periodo dal 29 giugno al 15 settembre nella fascia oraria 9,00/18,30.
La Giunta Comunale, con delibera n. 149 del 20 giugno, ha previsto che il servizio venga svolto con due itinerari entrambi in partenza dal largo nei pressi del Liceo Comi: il primo itinerario con un mezzo da 27 posti, con corse ogni mezz’ora per Tricase Porto e un altro itinerario per Marina Serra con un mezzo da 15 posti, con corse ogni ora.
Il servizio verrà integrato –ed è questa una novità- con il collegamento tra Lucugnano e Depressa con 3 corse giornaliere, riservato in particolare alla popolazione anziana e/o sprovvista di mezzi autonomi fino alla fermata del Liceo Comi (Lucugnano - Depressa – Liceo Comi) in modo che si possa poi fruire del trasporto alle Marine.
Il servizio è stato poi affidato, con determina n. 221 del 3 luglio, alla ditta Viaggi Sperti al prezzo di € 67.613.35 oltre IVA al 10% e così in totale per € 74.374,68.
La finalità –così come dichiarato dalla Giunta- è quella di “offrire un servizio a turisti, visitatori e residenti e nel contempo di disincentivare l’uso di mezzi privati, in considerazione delle note carenze di aree a parcheggio, che sono fonte di pesanti disagi sia per i residenti delle marine che per coloro che, non trovando parcheggio, sono costretti a lunghe attese”.
Ed ancora: “Occorre, pertanto, dotare la città –spiega la Giunta- di un servizio di trasporto che consenta il raggiungimento di tali località anche ai giovani minorenni, alle famiglie e ai turisti privi di mezzi adeguati, garantendo condizioni di sicurezza stradale”.
A questo punto dovrà essere verificato se le finalità indicate dal Comune verranno raggiunte; se cioè prevarrà l’uso del mezzo pubblico sul mezzo privato e se le modalità di collegamento soddisferanno le esigenze della popolazione. Altra questione è se il non chiedere alcuna partecipazione economica ai viaggiatori, a prescindere dal loro reddito, sia un “fattore educativo”, considerato che l’andare al mare non è proprio un bisogno primario ed essenziale.
Buone notizie (anche) per l’Ospedale Cardinale Panico. Lo si desume dalla notizia, apparsa sui giornali in questi giorni, secondo la quale l’Assessore regionale pugliese, che però si chiama Piemontese, ha concordato di assegnare 40 milioni di euro agli Ospedali Ecclesiastici e agli Ospedali accreditati dotati di pronto soccorso.
Ed ancora: la Giunta regionale ha deliberato di stanziare 14 milioni di euro a valere sul PR (Piano Operativo per l’uso dei fondi UE) 2021-2027 per il “potenziamento della rete emergenza-urgenza”; si tratta di un’altra misura a favore degli Enti Ecclesiastici convenzionati con il sistema sanitario regionale.
Due interventi che si muovono nella direzione di porre rimedio a cause strutturali che avevano portato ed hanno portato a difficoltà economico-finanziarie da parte degli Enti ospedalieri ecclesiastici che, pur prestando servizi in quanto inseriti nel sistema sanitario regionale, non ricevevano il corrispettivo delle prestazioni erogate, condizionate dai tetti di spesa.
Due buone notizie che giovano, indubbiamente, all’Ospedale di Tricase e che possono contribuire ad allontanare quelle voci –smentite dalla Direzione del nosocomio salentino al nostro Giornale- che davano per imminente una cessione della proprietà a un grande gruppo della sanità milanese.
Un grazie di cuore da Piergiorgio Giacovazzo: è il messaggio che il Premiato ci ha chiesto di rivolgere alla Città di Tricase. La serata del 4 luglio, nella cornice di Piazza don Tonino Bello, ha spaziato dai temi del giornalismo, soprattutto televisivo, a quello del servizio pubblico della RAI, per passare alle scottanti questioni della guerra in Ucraina e al genocidio nella striscia di Gaza, senza risparmiare alcune “fughe” nel mondo delle moto e delle bici. A proposito della guerra in Ucraina, per la quale il Premiato è stato inviato RAI, secondo Giacovazzo occorre trovare una via per la pace ed è assurdo che solo il Papa parli di pace mentre tutto il resto della diplomazia ignora che gli ucraini continuano a morire; “è impossibile trovare una soluzione al conflitto se si rivendicano aree da tempo assoggettate al controllo russo come la Crimea”.
La conversazione, condotta dal giornalista Tonio Tondo, non ha mancato di affrontare temi particolarmente sensibili come il rapporto tra etica ed informazione oppure temi legati al personalismo caro ad una corrente politica e filosofica che ha contraddistinto una decisiva stagione della nostra Italia.
Molti i ricordi anche del padre del Premiato, il senatore Giuseppe Giacovazzo.
Il Premio è stato consegnato dalla Presidente del Consiglio regionale, avv. Loredana Capone.
Un grazie al numeroso pubblico presente; agli sponsor (Mastroleo Auto, Hotel Adriatico, La Golosa); a chi ha collaborato con la buona riuscita della serata e quindi Mater Lab e Agrifarma di Totò Piccinni; a chi ha concesso il patrocinio e cioè la Provincia di Lecce ed il Comune di Tricase che, nella persona del Sindaco De Donno, ha rivolto il saluto all’Ospite.
Tricase, 12 luglio 2024
Con una lettera indirizzata al Sindaco, alla Presidente del Consiglio Comunale, agli Assessori e ai Consiglieri comunali, l’ing. Andrea Morciano chiede l’immediata sospensione dei lavori che interessano Piazza Sant’Andrea a Caprarica e la convocazione di un incontro pubblico dove vengano esposti i principi alla base della progettazione e vengano date risposte alle criticità denunciate nella lettera protocollata nei giorni scorsi al Comune.
In particolare Morciano contesta che, senza alcun preavviso, sono stati avviati i lavori nella Piazza di Caprarica, al punto che il Comitato festa ha dovuto posticipare la festa patronale ad altra data. Lamenta poi la mancata partecipazione della Città e del Rione all’idea progettuale e contesta che l’intervento prevede “una bellissima pavimentazione architettonica, che altro non è che cemento”.
La contestazione –spiega Morciano- è stata da lui sollevata agli Organi competenti ricevendo come risposta la “giustificazione” che non ci sono soldi.
Morciano sottolinea poi l’ampia partecipazione di Professionisti incaricati della progettazione, pur non condividendo il frutto del loro lavoro.
Lamenta infine quanto emergerebbe e cioè una zona ZTL per alcuni residenti senza conoscere in base a quale principio e chi pagherà i ripristini per effetto del transito dei veicoli in quella fascia. Infine pone una serie di domande per le quali chiede chiarimenti in un incontro pubblico.
Per intanto –conclude Morciano- si sospendano i lavori.
Domani 13 luglio - torna in distribuzione e online il Volantino
settimanale cittadino di Tricase
QUESTA SETTIMANA
Essenziale il servizio pubblico
Servizio navetta per il mare
Trasporto gratuito per le marine: fretta, approssimazione e tante perplessità.
Una strada senza amore (oppure FS)
La prima pietra
Luci spente e promesse mancate
Buone notizie
Un progetto galattico?
Premio Poiesis
Inner Wheel Club
Dieci meraviglie da 10 e lode
40 lunghi campionati
Programmazione cinema
Figli della quercia - La libertà del colore
di Giuseppe R. PANICO
Tempi difficili per le gravi vicende geopolitiche in corso, ma anche per la “guerricciole” che si fanno sovente, anche localmente, ad un passato che si intende reinterpretare, svilire o cancellare.
Non in base a nuove testimonianze storiche, ma per immagine propria e/o per gli interessi di un politicare che, vociando e denigrando, ci riporta più agli shows delle peggiori partite di calcio che a costruttivi dibattiti su valide proposte per il futuro.
Se si aggiunge poi la ricerca del “politicamente corretto”, che frena un linguaggio più efficace e diretto, e la diffusa negazione del “mainstream” (flusso principale) di opinioni/notizie diffuse dal sistema informativo e giornalistico, diventa pure “credibile” che la terra sia piatta e non più tonda.
Ne deriva così, oltre al “ripensamento” su eventi del passato, maturati in contesti politici, culturali e sociali ben diversi da quelli attuali, anche la “revisione” di personaggi del tempo che, osannati dai nostri avi e nonni, dedicando loro anche strade e piazze, vengono poi screditati e… “spiazzati” da moderni politicanti nipoti smaniosi di immagine e consenso.
Di questo passo si rischia di svilire anche Giulio Cesare che, con la sua “Decima Legione”, di “macelli” ne fece un bel po’, di Cristoforo Colombo che, scoprendo l’America, aprì la strada ad altri stermini e di qualche grande Papa animato da “maniere forti” contro gli infedeli.
Tempi, questi, non di molta riflessione e rafforzamento di una carente unità nazionale, ma di contrapposizioni e verbosità che, favorite dai social e da un giornalismo sempre in cerca di novità, vengono riversare su lettori, interessati più alla notizia ed alla cronaca del momento che al dibattito sul futuro.
Ne deriva, così, l’accoglienza nelle liste elettorali, e poi nelle sedi governative/europee, anche di figure che, rese ben visibili da cronache e mistificazioni politiche, hanno pure un curriculum di sentenze e condanne. Non certo una bella italica rappresentanza a livello internazionale.
La conseguenza è anche il rifiuto di tanti, pur turandosi il naso per troppi… “cattivi odori”, come suggeriva il grande Montanelli, di recarsi alle urne. Fattori che condizionano sovente gli esiti elettorali, come a Tricase con il suo povero 35,59 % di votanti alle recenti europee.
Esiti che portano poi a svilire anche il grande valore di pluridecennali Istituzioni Internazionali. In particolare, della Unione Europea, istituzione certamente imperfetta e da migliorare, e della NATO, che, ora in espansione con nuovi soci, garantisce, in caso di aggressioni, la Difesa Nazionale degli Stati membri.
E, soprattutto, dell’ONU che, pur con i suoi limiti e carenze, è un baluardo alla difesa di una pace continuamente ricercata, che rimane al momento lontana e che sogni ideologici e disinformazione tendono a trasformare in “resa sul campo”, in chinarsi al volere degli aggressori e perdita di democrazia e libertà.
Perdite che vanno anche a sommarsi alla avanzante cancellazione della cultura civica occidentale. Una ricerca di pace che, nei recenti vertici mondiali (Borgo Egnazia e Burgenstock) ha visto l’assenza proprio dei paesi aggressori o animati da un nuovo imperialismo (Russia, Cina etc.), la perdurante necessità di sostegno militare all’Ucraina e di una più adeguata Deterrenza Militare.
Intenti e istituzioni deboli, senza una capace politica estera, senza adeguati investimenti e senza quella credibilità, derivante anche da una più radicata pubblica coscienza e partecipazione elettorale. Ovunque nel mondo, Difesa e Deterrenza sono da sempre affidate alle Forze Armate che, da noi, sottodimensionate, assorbono meno del 2% del PIL e sono rette, principalmente, da chi, in divisa e conoscendo meglio la guerra, ne conosce anche i disastri e l’opportunità di evitarla/contenerla.
Se per contrastare/ limitare criminalità e illegalità sul territorio nazionale servono le Forze dell’Ordine (da noi fra le più numerose in Occidente e, in parte, militarizzate), nel campo internazionale/ geopolitico, da sempre caratterizzato da situazioni ben peggiori, servono Forze Armate e Alleanze Militari. Una necessaria assicurazione, dunque, sui beni materiali e immateriali, in casa e fuori-casa, non sempre ben accetta e a volte vilipesa.
Soprattutto in ambiti politici e culturali avulsi dal passato e dalla realtà del presente, o che, influenzati dal “cancel culture” e dintorni, cancellano o sviliscono anche il dovere di recarsi alle urne.