di Ercole Morciano
Valerio Manieri è nato a Tricase ma non vive a Tricase: eppure si sente Tricasino in pienezza. Egli è una di quelle persone che, se esiste il sentimento della “tricasinità”, lo avverte nel cuore, nella profondità dell’anima. Per accorgersi, basta conoscerlo e parlare, anche per poco tempo. Ha, degli anni di Tricase una memoria vivida, incancellabile, riguardo alle persone e ai luoghi. L’occasione per scrivere su di lui è data dal recente riconoscimento alla sua preziosa opera di volontario e di segretario nell’Associazione “Carlo Marchini Onlus” con sede in Brescia: un sodalizio sorto per sostenere le opere salesiane a favore di bambini poveri del Brasile e presieduto da M. Eugenia Lombardi Platto. Solo guardando la cartina dell’immenso Brasile, con i tanti luoghi dove l’Associazione è attiva, ci si può rendere conto della vastità degli interventi, senza contare la presenza anche in Africa, in Eritrea e in Burkina-Fasu.
Ebbene il ruolo di Valerio all’interno dell’Associazione, nonostante i suoi 94 anni, è ancora oggi di primaria rilevanza e riconosciuto da tutti. Lo dimostra anche l’ultimo evento che ha avuto luogo il 19 ottobre a Brescia per il conferimento del “Premio Nobel Missionario” a sr. M. Elena Resende, la quale ha concluso il suo messaggio così: «Ringraziamo per l'affetto, la partnership del Sig. Valerio Manieri e Associazione Carlo Marchini Onlus con le Figlie di Maria Ausiliatrice in particolare in Brasile».
Valerio Manieri nasce a Tricase il 6 giugno 1930 in una casa agli inizi di via Roma. Suo padre Francesco, proveniente da Nardò, è l’Ufficiale Veterinario di Tricase dal 1929 e lo sarà fino al 1943, anno della sua morte. La mamma, Nadia Valerio, insegnate elementare, morirà nel 1953, ancora in servizio.
Valerio Manieri frequenta a Tricase le scuole elementari e medie; suoi amici e compagni sono Gino Merico, Enzo Bitonti, Donato Valli, Donatuccio Santoro, Nicodemo Errico, Francesco De Nitto e tanti altri. Presa la licenza media, Valerio continua gli studi ginnasiali e liceali a Nardò e a Lecce e, nel giugno 1952, consegue la maturità classica presso il Liceo “Capece” di Maglie. Entrato nella Scuola di Polizia di Stato nel medesimo anno, nel 1954 viene assunto dalla società telefonica “Tirrenia” a Genova e vi percorre una bella carriera fino a diventare, nel 1987, nella SIP di Milano, Responsabile Generale per le relazioni industriali. Sempre pronto a lavorare nel sociale e nel campo della solidarietà, è presidente, negli anni ’90, del Lions Club di Brescia e segretario della Associazione Amici dell’Università Cattolica di quella città.
La svolta della sua vita avviene però nel 1990, in occasione dei mondiali di calcio. Viene a vederli p. Jacopo, missionario salesiano a Manaus, capitale dello stato dell’Amazzonia in Brasile. Era stato invitato da sua sorella M. Antonietta (io la ricordo slanciata, bella, sorridente, insegnante elementare a Tricase) che lì si era recata in seguito alla morte, nel 1981, del figlio tredicenne nato da suo matrimonio con l’ing. Salvatore Scarascia. Venuto p. Jacopo a Milano, Valerio lo mette in contatto con Eugenia Lombardi Platto che cercava un sacerdote per la celebrazione di una Messa. Padre Jacopo era direttore in Amazzonia di una scuola salesiana di agraria per ragazzi poveri e subito vengono raccolti 4 milioni di lire per la sua opera. Valerio dice di essere stato “contagiato” da padre Jacopo perché in poco tempo si raccolgono altri 15 milioni di lire, che vengono portati in Brasile dal giovane volontario Carlo Marchini.
Il 2 gennaio 1992, mentre Carlo Marchini fotografa i bambini della missione di Sâo Gabriele, affoga e muore. Viene lì sepolto e quando a Brescia si celebra la Messa in suo suffragio, Valerio Manieri va al microfono e propone di fondare un’associazione a suo nome. E così viene fatto. Dopo un anno l’associazione contava 200 benefattori e oggi, dopo 32 anni, sono più di 4.000 dando vita ad una splendida realtà a sostegno delle opere dei figli e delle figlie di S. Giovanni Bosco, a favore dei bambini poveri del Brasile.
Grazie Valerio, Tricasino doc.