Approfondimento sui parcheggi a pagamento

COME FUNZIONA IL SERVIZIO A TRICASE

A Tricase il servizio parcheggi a pagamento non prevede la custodia.

La concessione riguarda la gestione di circa 600 stalli a pagamento ed inoltre l’attuazione di un servizio bus navetta da realizzarsi mediante due linee cittadine giornaliere ed una, nel periodo estivo, per il collegamento del capoluogo con le marine, con otto corse giornaliere con frequenza di un’ora per i mesi di luglio e agosto.

Con deliberazione n. 193 del 25 luglio 2017 (amministrazione Chiuri) si diede incarico al Responsabile dell’Ufficio di reperire 5 stalli per consentire ai disabili il parcheggio nei pressi delle discese a mare e si decise di potenziare le corse per il collegamento tra il capoluogo e le marine per i mesi di luglio ed agosto prendendo atto, allo stesso tempo, che, al contrario, il servizio di collegamento tra via Pio X ed il Cimitero, proposto in sede di gara, non aveva portato ad una fruizione che giustificasse il permanere del servizio stesso. 

Le tariffe sono di € 0,80 all’ora con il pagamento minimo di € 0,80

Le modalità di pagamento sono quelle di fare il biglietto presso le apposite “macchinette” oppure di utilizzare l’app.

Gli automobilisti hanno la possibilità, oltreché di pagare di volta in volta il parcheggio, anche quella di fare l’abbonamento mensile.

Il versamento dell’abbonamento viene effettuato direttamente in favore dell’Ufficio Economato del Comune. Delle somme incassate, il Comune trattiene il 35,01%, mentre la restante parte è di spettanza della Società che gestisce i parcheggi.

Nel mese di Aprile 2024 le entrate per parcheggi, pagati in abbonamento, sono state pari ad € 2.939,00 IVA compresa; di questa somma –come detto- il 35,01% è rimasto nelle Casse comunale e la restante parte (€ 1.9010,06) è stata trasferita a Gestam Group.

LA CONCESSIONE A GESTAM GROUP

Il servizio è affidato alla società Gestam Group srl con sede in Tricase; tanto a seguito di gara pubblica alla quale ha fatto seguito il contratto del 23 luglio 2015. Alla gara parteciparono sette Ditte, tra le quali anche il vecchio gestore del servizio parcheggi a Tricase e cioè la Cooperativa sociale Apulia. Al termine dell’affidamento disposto dal Comune alla vincitrice della gara, Gestam Group, sorse un complesso contenzioso sia in sede amministrativa, che civile ed anche penale.

I Giudici Amministrativi respinsero sia il ricorso di primo grado proposto innanzi al TAR di Lecce che l’appello proposto al Consiglio di Stato così riconoscendo la legittimità dell’operato del Comune relativamente alla procedura di scelta, a seguito di gara, della Gestam Group; nella graduatoria finale la Cooperativa Apulia si classificò al secondo posto.

Anche il Giudice Penale, dopo cinque anni di processo, ha assolto i rappresentanti della Società riconoscendo la insussistenza di qualsivoglia ipotesi di reato (sentenza del Tribunale del 2022)

Diversamente il Tribunale civile di Lecce condannò Gestam al risarcimento dei danni in favore della Apulia per € 115.000, ritenendo che l’affidamento del servizio fosse stato conseguenza di alcune dichiarazioni non rispondenti al vero sui servizi in precedenza svolti.

La sentenza del Tribunale è stata appellata da Gestam e la Corte d’Appello ha completamente ribaltato la decisione di primo grado, così rigettando definitivamente la richiesta risarcitoria avanzata dalla cooperativa Apulia.

In conclusione: tutti i Giudici, amministrativi, penali e civili hanno esaminato l’affidamento del servizio a Gestam Group decretandone la piena legittimità.

 

 

 

di Alessandro DISTANTE

In questo numero abbiamo voluto fare un approfondimento sui parcheggi a pagamento. Abbiamo passato in rassegna le scelte “politiche” sulla collocazione delle strisce blu (parcheggi a pagamento) e quelle bianche (con disco orario); abbiamo dato spazio alle strisce “sociali”, quelle cioè che sono riservate a particolari categorie quali i portatori di disabilità oppure che hanno particolari necessità come genitori di piccoli oppure donne gestanti. Già in precedenza questo giornale aveva trattato delle questioni della viabilità, del traffico e dei “costumi” ed abitudini degli automobilisti.

Al fondo, la convinzione che una Città è bella ed attrattiva, anche in termini turistici, se si vive bene. Ed allora l’altra faccia della medaglia di ogni questione di soste per parcheggi, siano essi blu oppure bianchi, è quello dell’uso smisurato delle auto. Una politica di disincentivazione all’uso delle auto passa certamente attraverso interventi afflittivi quale può essere anche il prevedere parcheggi a pagamento con tariffe elevate (specialmente nelle zone prossime al centro storico), ma passa soprattutto attraverso un cambio di mentalità. Sempre più le Città si orientano a vietare l’accesso al centro attraverso zone pedonali oppure e, quanto meno, attraverso Zone a Traffico Limitato.

Il formare e l’educare i cittadini a condividere e salvaguardare il bello ed il ben-essere si può estrinsecare in vari modi, a partire dall’uso delle auto e dei parcheggi a pagamento fino … al ritiro della spazzatura.

Pubblichiamo in questo numero il Comunicato dell’Amministrazione Comunale che, oltre a fornire un dato incoraggiante sulla percentuale di raccolta differenziata (quasi il 70%), annuncia un’ulteriore iniziativa nella direzione del potenziamento di tale forma di raccolta. Il Comune chiede la collaborazione dei cittadini ma, al contempo, annuncia controlli quotidiani, da parte degli addetti ai lavori, sulla conformità o meno dei rifiuti a seconda della loro tipologia (organico, carta, vetro,…). Il tutto nella prospettiva di educare al vivere bene ed il Comune non si limita ai controlli ma fornisce un aiuto: la possibilità di scaricare gratuitamente una app che risolve i “drammatici” dubbi su come classificare -e quindi distribuire- i tanti rifiuti che produciamo quotidianamente.

Parcheggi e spazzatura, due questioni “quotidiane” che, come vogliamo dimostrare, implicano scelte politiche o, almeno, di politica economica ed ambientale. Aspetti che sembrerebbero di dettaglio, se non addirittura marginali, ma che rientrano, a pieno titolo, nel nobile obiettivo di spingere alla partecipazione attiva e responsabile. Educare, anche attraverso queste scelte “piccole”, ad una partecipazione attiva a livello più propriamente e direttamente politico: siamo alla vigilia di una importante competizione elettorale e il timore che alle urne vadano in pochi è altissima, visti i precedenti e vista quasi l’indifferenza con la quale è passato il primo comizio a Tricase (Sgarbi in piazza Pisanelli).

Ed allora: diventa prioritario educare ed educarsi ad essere cittadini attivi a partire dal dove si parcheggia, dal come si differenzia la spazzatura, fino a scegliere di partecipare al voto e alla politica.

 

  

Tricase- Dal 1° giugno arriva la tolleranza zero per gli errati conferimenti dei Rifiuti.

Il Comune di Tricase chiude il 2023 con una media del 67,58% di raccolta differenziata, con punte oltre il 70% in diversi mesi dell’anno.Per guardare con rinnovata fiducia al futuro occorre, adesso, migliorare la qualità del rifiuto prodotto, facendo particolare attenzione alle regole di corretto conferimento che permettono di limitare al massimo la presenza di impurità, vale a dire di elementi estranei alla singola frazione al momento dell’arrivo ai diversi impianti di selezione.

Per questo motivo, a partire dal 1° giugno partirà la tolleranza zero nei confronti degli errati conferimenti, con gli operatori ecologici di Gial Ambiente, l’azienda che si occupa del servizio di igiene urbana nel Comune di Tricase, che apporranno un adesivo di non conformità nel caso di irregolarità al momento dell’esposizione dei rifiuti.Ad esempio la carta (riviste, giornali, cartoni, contenitori in Tetrapak del latte o dei succhi di frutta, ecc.) ed il vetro (vasetti, bottiglie prive del tappo, ecc….) vanno conferiti direttamente nel mastello senza alcun sacchetto. L’organico (avanzi di cibo, scarti di frutta e verdura, lische di pesce, ecc…) va messo in buste biodegradabili e compostabili. La plastica e metalli (flaconi di detersivi, bottiglie in plastica, polistirolo, ecc…) vanno conferiti in buste trasparenti o semitrasparenti.

Nei cosiddetti rifiuti non riciclabili o indifferenziati sono inclusi tutti quegli oggetti che non possono essere riciclati (cd/dvd, penne/evidenziatori, pannolini/pannoloni, gusci di molluschi e crostacei, ecc) e va conferito con buste trasparenti o semitrasparenti.

ATTENZIONE è vietato l’uso di sacchi neri per qualsiasi tipo di rifiuto.

Qualora gli operatori ecologici dovessero riscontrare un non corretto conferimento applicheranno l’adesivo di non conformità ed il rifiuto non verrà ritirato. In questo caso, l’utente dovrà rientrare il proprio rifiuto all’interno della propria abitazione, differenziare correttamente e conferire nuovamente le diverse frazioni rispettando il calendario di raccolta. Contemporaneamente, il nucleo

della Polizia Locale svolgerà una serie di controlli incrociati sul territorio: i cittadini che continueranno a reiterare errori di conferimento dei rifiuti verranno sanzionati secondo quanto previsto dalla normativa.

<<È arrivato il momento di fare un ulteriore passo in avanti in materia di raccolta differenziata, non solo in termini di percentuale, ma anche di qualità del rifiuto che portiamo ai vari impianti di selezione o in discarica – spiega il Sindaco del Comune di Tricase, Antonio De Donno – C’è bisogno dell’impegno di tutti per migliorare nella cura dell’Ambiente in cui viviamo da cui scaturiscono un maggiore benessere psicofisico dell’individuo; un adeguato decoro urbano che si trasforma in crescita di attrattività della nostra città per i turisti; un beneficio economico per il singolo e per la collettività perché aumentare la percentuale di raccolta differenziata ci permette di evitare l’applicazione dell’ecotassa regionale, un ulteriore aggravio sulle tasche dei cittadini>>.

Per aiutare ulteriormente l’utente a dirimere ogni dubbio sulla raccolta differenziata, il Comune di Tricase entra ufficialmente a far parte del circuito Junker, l’app per la raccolta differenziata che ogni giorno aiuta 3 milioni di italiani a gestire in modo corretto e sostenibile i propri rifiuti. L’amministrazione comunale ha infatti deciso di dare una svolta digitale al sistema di raccolta dei rifiuti, adottando questa applicazione, il cui uso, per i cittadini di Tricase, sarà gratuito. Una volta scaricata, l’app è in grado di riconoscere tutti gli imballaggi dal codice a barre e indicare in tempo reale come vanno conferite le singole parti. Su Junker sono poi disponibili, tra l'altro, i calendari sempre aggiornati dei ritiri e le mappe dei punti di raccolta. Tutte le informazioni sono geolocalizzate e disponibili in 12 lingue.

<<Dopo la riduzione ad un solo giorno di ritiro del non riciclabile nel calendario di raccolta, a partire dal 2021, ora siamo chiamati ad una nuova svolta – sottolinea il presidente della Commissione Ambiente, Rocco Martella – Occorre migliorare la qualità dei rifiuti che portiamo in discarica o agli impianti di selezione al fine di ridurre i costi di smaltimento e realizzare una raccolta differenziata più pura. Per raggiungere questo risultato ricorreremo ad una duplice strategia: da una parte l’informazione ai cittadini con affissioni statiche e l’introduzione dell’app Junker; dall’altra un’azione di controllo coordinata da parte degli operatori ecologici e della Polizia Locale per educare i responsabili di errati conferimenti che inficiano quanto di buono fatto dalla maggioranza della popolazione>>.

<<Oggigiorno diventa di fondamentale importanza garantire un’alta qualità dei rifiuti prodotti sul territorio comunale che non può trascendere dal rispetto delle regole di corretto conferimento per ogni singola frazione – afferma il responsabile comunale, architetto Alessandro Macchia –Migliorando questo dato, e quindi anche le percentuali complessive di raccolta differenziata, possiamo garantire una maggiore tutela dell’Ambiente ma anche ottenere maggiori contributi ambientali da parte dei Consorzi del CONAI per il recupero dei rifiuti di imballaggi (carta, plastica vetro, ecc..). Più riusciamo a recuperare tali frazioni e più riusciamo ad ottenere contributi dai suddetti Consorzi. Nell’anno 2023 il Comune di Tricase è riuscito ad incassare più di 300.000 euro da tali contributi>>. <<Con un’adeguata campagna di comunicazione e di informazione puntiamo ad accrescere la consapevolezza del cittadino davanti alle problematiche ambientali e a ridurre/eliminare gli abbandoni illeciti. Difatti da alcuni mesi, l’abbandono dei rifiuti da parte dei privati cittadini è divenuto penalmente perseguibile - sostiene la Comandante della Polizia Locale, dott.ssa Anna Grazia Bello - Pugno duro nei confronti dei responsabili di tale condotta. Ad oggi sono stati elevati diversi verbali al fine di contrastare tale fenomeno sul territorio comunale anche con l’ausilio delle fototrappole in dotazione>>.Per ogni informazione, segnalazione o prenotazione ritiro ingombranti sono attivi i seguenti numeri:

800303333 (solo da rete fissa); 3701037842 (da rete mobile e WhatsApp

Tricase Porto- Non è stata detta ancora la parola fine alla vicenda di villa Sauli (meglio conosciuta come Ecomostro).

Il TAR di Lecce, nei giorni scorsi, ha esaminato il nuovo ricorso proposto da uno dei comproprietari della Villa (al quale non era stata notificato l’ordinanza di demolizione) ed ha deciso di fissare l’udienza per la finale decisione per il 20 novembre 2024.

Ovviamente, fino a quella data e poi fino alla decisione, non si potrà dare corso alla demolizione.

Quindi un nuovo stop alla volontà del Comune, che si è costituito in giudizio a difesa delle sue ragioni e quindi sostenendo la legittimità dell’ordine di demolizione

di Giuseppe R. PANICO

Il recente “report “sulla storia patria del nostro PUG (Vol. n 13) seguito da quello sul “Parco Otranto- Leuca e Bosco di Tricase” (Vol. n 15) evidenziano ancor più la continuità di una politica basata su opportunismo e continui ritardi. Lobbismo e Familismo Amorale da parte degli elettori e Populismo e ricerca del Consenso da parte degli eletti, sembrano ancora l’efficace collante di uno stile amministrativo che, favorito da burocrazia senza eguali e frammentazione delle responsabilità, parla di sviluppo ma, di fatto, lo ostacola o lo ritarda.

La recente proiezione al cinema Moderno del docufilm “S. Cesarea, Splendore e Disperazione” di A. De Giuseppe, con folta e interessata presenza di pubblico, nell’ evidenziare vicende storiche, amministrative e territoriali di tale vicina località costiera e delle sue terme, non può che portarci a riflettere anche su politica e sviluppo locali. In particolare, su discontinuità amministrative, carenze programmatiche e inopportune scelte che ne sono spesso derivate.

La attuale decadenza di S. Cesarea, pubblicizzata col docufilm anche su circuiti esteri, sembrerebbe ormai evidente, visto che le terme non sono più attrattive come prima, il turismo culturale rimane marginale e quello costiero preferisce (come spesso succede da noi per gli stessi Tricasini), altri lidi più attrezzati (in particolare per la nautica). Senza poi trascurare i vincoli territoriali e burocratici dovuti al parco “Otranto-Leuca e Bosco di Tricase”, che, dopo quasi venti anni dalla sua istituzione, non ha ancora una approvazione definitiva e dunque una chiara linea di azione.

Una situazione che dovrebbe indurre anche la politica di Tricase e la cittadinanza tutta a più riflessioni, nell’ottica di auspicabili dibattiti e proposte concrete sul tanto atteso PUG, anche per le nostre due marine e la maggiore economia e benessere che potrebbero derivarne ed espandersi su frazioni e vicinato (albergo diffuso etc.). Proposte che, in carenza di  economia produttiva e cultura d’impresa (se non di Stato e servizi e di una sofferente Zona Industriale), possano portare a frenare una decadenza, ormai evidente anche da noi, nelle tante famiglie sostenute da pubblici contributi, nelle tante case inutilizzate, abbandonate incomplete o in vendita, nella marginale urbanistica  ed ora anche nel timore che la prossima realizzazione di un nuovo vasto complesso ospedaliero in zona  Maglie-Melpignano possa ridurci il prezioso apporto economico e sanitario derivante dal nostro ospedale.

A seguito del docufilm, si è accennato come la decadenza di S. Cesarea sia dovuta anche alla assenza di un porto e dunque di un determinante ramo della economia turistica e costiera. Basta pensare allo sviluppo di Otranto e Gallipoli; come anche di Leuca che, pur non avendo spiagge, come anche noi e S. Cesarea, ha avuto, grazie al vasto porto turistico, un deciso sviluppo economico.

Una linea programmatica per il nostro PUG, auspicabilmente da sviluppare dunque verso e sulla costa, anche contraendo/limitando qualche vincolo del Parco e valorizzandone le potenzialità. Purtroppo, l’assenza nel Consorzio di gestione di qualsiasi componente di Tricase, pur facendone parte con un vasto territorio, ci riduce ad essere un “membro minoritario” e con un “…Bosco di Tricase” ridotto a ben poco.

Aumentare dunque le nostre potenzialità nautiche (Tricase Porto e Marina Serra) grazie ad una più efficace gestione e manutenzione di specchi d’acqua e, in particolare, delle infrastrutture portuali e adiacenti aree a secco, ora danneggiate dal mare, dalla protratta inazione manutentiva e da recenti (e ripetute) improvvide scelte, verrebbe anche incontro alle professionalità legate al mare sviluppate, ormai da diversi anni, in un nostro istituto scolastico, ma senza adeguato sbocco locale. Considerati i grandi porti turistici già nelle vicinanze, basterebbero intanto interventi già possibili quali: dragaggio, porti a secco, aree di stazionamento, ampliamento ormeggi etc.  Più che per il piacere di andare per mare, per il dovere di non svilirci economicamente ancor più.

Con deliberazione n. 94 del 2 maggio la Giunta Comunale ha approvato il progetto esecutivo per attivare una richiesta di finanziamento per lavori di ristrutturazione e messa a norma dell’immobile comunale sito in Via Erriquez a Depressa da destinare a Casa Alloggio per anziani.

Il costo preventivato dell’intervento è di un milione di euro.

L’obiettivo è quello di intercettare i fondi PR Puglia FERS-FSE 2021/2027 di cui all’Avviso pubblico della Regione Puglia.

Lo stesso immobile (ex edificio scolastico) ha già visto un intervento per la realizzazione di un centro diurno per anziani con annessa attività di prevenzione di malattie neurodegenerative già completato ed in fase di avvio mediante la creazione di un protocollo di intesa con l’Ospedale Cardinale Panico; nell’ambito di quell’intervento una porzione dell’immobile è stato destinato allo studio e allea prevenzione di quelle malattie neurodegenerative.

Allo scopo di arricchire i servizi offerti e di completare la struttura socio-sanitaria, l’Amministrazione comunale ha chiesto di modificare il progetto approvato con una precedente deliberazione prevedendo la realizzazione di casa-alloggio per anziani.

L’Ambito Territoriale di Gagliano del Capo ha rilasciato il parere di competenza e quindi il Comune ha approvato il progetto esecutivo.

ACCADE IN COMUNE

Progetti utili

La Giunta Municipale (deliberazione n. 97 del 2 maggio) ha approvato i progetti utili alla collettività per l’anno 2024/2025.

“Progetti Utili” sono quelli nei quali verranno impiegati i percettori del Reddito di Cittadinanza. I Comuni, come Tricase, per poter impiegare detti soggetti devono predisporre ed approvare dei progetti.

Da qui la deliberazione della Giunta che ha approvato i seguenti progetti utili alla collettività (PUC): “Bene comune”; “Virdis – curiamo il nostro verde”; “Pulizia uffici comunali”; “Valorizziamo il patrimonio culturale”. I Progetti dovranno terminare entro il 31 dicembre 2025.

Nel numero scorso ho pubblicato un mio articolo sul rinnovo delle cariche nell’Ente Parco Otranto – S. Maria di Leuca – Bosco di Tricase.

Ho riferito di alcuni scontri e del fatto che Tricase fosse rimasta fuori dai vertici politici e tecnici.

Il Sindaco De Donno ha pubblicato sui social un suo comunicato che ricostruisce quanto accaduto e così conclude: “Le notizie apparse sul Volantino sono fuorvianti rispetto all’accaduto e ad una corretta informazione”.

Nell’articolo avevo scritto che Tricase era rimasta fuori “sia nei vertici politici che in quelli tecnici”.

Ed infatti il Sindaco De Donno ha confermato che Tricase non ha né la presidenza dell’Assemblea dei Sindaci, né la presidenza del Comitato tecnico; come Presidente dell’Assemblea è stato individuato ed eletto il dott. Osvaldo Stendardo, sindaco di Alessano e come Vice Presidente il sig. Alberto Capraro, vice sindaco di Castro.

Al vertice dell’organo tecnico, così divenendo anche il Presidente del Parco, è stato nominato il dott. Michele Tenore, professionista nonché amministratore di Otranto (è stato vice sindaco nell’Amministrazione Cariddi), persona quindi non di Tricase.

Nell’articolo avevo scritto che “Non sono mancati i confronti abbastanza serrati ed animati, al punto da sfiorare la rissa”. Lo stesso Sindaco De Donno riconosce che si è giunti alle nomine “Dopo un confronto serrato e costruttivo, al netto di alcune posizioni estreme nelle parole e nei fatti fortunatamente marginalizzate”.

Ed è quello che il sottoscritto ha riferito, evitando di scrivere che si stava venendo alle mani.

La circostanza –sottolineata dal Sindaco De Donno- che la assenza di vertici politici per Tricase sia dipesa dall’aver ottenuto l’inserimento nel Comitato Tecnico di un professionista che opera presso il Chieam in Tricase Porto, ci fa piacere ed infatti avevo scritto che “il dott. Cataldi è tecnico che opera in Tricase … e questo costituisce un indubbio positivo apporto”.  

A questo punto però il Sindaco ci deve spiegare perché vi siano stati scontri piuttosto vivaci con “posizioni estreme nelle parole e nei fatti” come egli stesso riconosce.

Secondo fonti ben informate le posizioni estreme sono state conseguenza del tentativo di nominare un altro tecnico locale di Tricase, operazione poi non riuscita.

In ogni caso, abbiamo riportato, in sintesi, quanto dichiarato dal Sindaco De Donno sui social, sperando che, dovendo smentire il Volantino, scelga, la prossima volta, di farlo sul nostro giornale continuando ad assicuragli, come sempre gli abbiamo offerto, lo spazio necessario. A.D.

di Alessandro Distante

Mi è capitato di partecipare ad un incontro tenutosi nelle Scuderie di Palazzo Gallone; mi era stato affidato il compito di moderare il dibattito, oltre che di introdurre i temi della serata. Al centro, il libro di Gino Strada “Una persona alla volta”.

Ed ho cercato di mettere in pratica il suggerimento che mi veniva offerto dal titolo: ho invitato a prendere la parola “una persona alla volta”.

E così è stato. Mi ha sorpreso la riflessione fatta da una persona in età giovanile che ha rimarcato che i ragazzi, contrariamente a quello che avevo provocatoriamente asserito, partecipano, in luoghi e in maniera diversa e con strumenti diversi, come può essere la rete.

L’osservazione della persona giovane nasceva dal fatto che nelle Scuderie –come spesso accade in incontri pubblici- la presenza di giovani era veramente si contava sulle dita di una mano.

Qualche sera prima avevo partecipato ad un incontro con Franco Arminio, il teorico della paesologia, sostenitore di quel “nuovo umanesimo da inventare” che lotta contro lo spopolamento delle aree interne. Il Poeta sottolineava che bisogna ripartire dai piccoli paesi dove è ancora possibile tessere relazioni umane, dove è possibile incontrarsi per strada e salutarsi, dove magari è possibile parlare guardandosi negli occhi.

Ed allora mi sono chiesto: è mai possibile sostituire i luoghi dell’incontro fisico ed accettare una vita sociale fatta solo sui social, una realtà realizzata solo in maniera virtuale, una comunicazione priva di sguardi e di gesti?

Nelle Scuderie avevo sostenuto che certe persone, come Gino Strada, si spiegano anche perché hanno vissuto una fanciullezza in famiglie piene di relazioni intergenerazionali, perché hanno giocato con gli amici del quartiere, perché, da giovani, si sono impegnati nelle lotte operaie, studentesche, sociali e politiche.

Ed allora: siamo sicuri che la scarsa partecipazione dei giovani agli incontri “tradizionali” è solo questione di modalità e di luoghi e non nasconde ed evidenzia, al fondo, una indifferenza, un rifiuto di uscire di casa e di confrontarsi con chi magari la pensa diversamente? Non è che, forse, a furia di stare sui social e ricevere solo i “mi piace” non sopportano la fatica di ascoltare anche chi non piace o parlare senza ricevere, di ritorno, i likes sperati?

I luoghi di comunità, dalla famiglia ai corpi sociali intermedi, dai partiti ai sindacati per finire agli oratori, possono essere sostituiti dalle amicizie della rete, dalle relazioni virtuali, dalle piattaforme digitali?

Eppure, potrebbe obiettare qualcuno, nei consigli comunali (anche nel nostro) trovano posto tanti giovani. E’ certo un aspetto positivo e da incoraggiare, ma è mai possibile inventarsi un impegno politico se dietro e di fondo non vi è stato e non vi è un impegno sociale? Ho dei dubbi, ma -dirà sempre quel qualcuno- sono frutto di un modo “antico” di leggere la realtà! Lo spero, ma lasciatemi il tarlo (positivo) del dubbio!

P.S. Articolo scritto provocatoriamente per sollecitare un “pubblico” dibattito. Inviare interventi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

SLOGAN O PARTECIPAZIONE ATTIVA?

NOI SIAMO DIFFERENTI!

di Vincenzo ERRICO

Uno dei temi spesso affrontati, soprattutto durante la campagna elettorale, da tutti coloro che, nel fare politica, ci hanno preceduto è il coinvolgimento della cosiddetta “base” in quella che è l’attività amministrativa. Purtroppo, tale coinvolgimento è rimasto lettera morta, continuando le varie amministrazioni ad escludere dalle loro decisioni l’intera cittadinanza.

Per noi di “Tricase Insieme” non sarà così! A noi gli slogan non piacciono e alle belle parole preferiamo i fatti! Quali sono questi fatti?

Innanzitutto, il considerare la partecipazione non solo una parola, uno slogan appunto, ma una peculiarità dell’azione amministrativa. E, per tale motivo, ci definiamo “portatori sani” di un nuovo modo di amministrare la città, sollecitando il più possibile la partecipazione dei cittadini e fornendo il modo di concretizzarla.

Uno degli strumenti di cui potremmo servirci, qualora fossimo chiamati a governare la Città, sarà il bilancio partecipato. Di cosa si tratta?

Oltre ad essere un incentivo alla partecipazione, è sicuramente un coinvolgimento diretto nelle scelte più importanti che una amministrazione è chiamata a fare.

Nulla di trascendentale, ma solo l’approvazione di un regolamento ad hoc che, oltre ad istituzionalizzare la previsione di destinare una percentuale del bilancio alla realizzazione di  proposte o progetti provenienti da associazioni o gruppi di cittadini attivi, darà la possibilità di analizzare pubblicamente la bozza di bilancio, dando ai cittadini la possibilità di avanzare proposte e correttivi, con una valenza consultiva, in quanto la decisione esecutiva rimarrebbe sempre in capo alla giunta ed al consiglio comunale.

È chiaro come questo strumento potrà dare, non solo l’occasione per una partecipazione attiva della cittadinanza, attraverso la discussione dei capitoli di bilancio, ma anche e soprattutto darà modo di stabilire la priorità e la modalità dei tanti interventi che, materialmente o meno, incideranno sulla vita e sulle prospettive delle comunità.

Ultimo aspetto, ma non per questo meno importante, il bilancio partecipato sarà l’antidoto alle cosiddette fughe solitarie, ovvero alla realizzazione di cattedrali nel deserto utili solo ad appagare l’ego di taluni amministratori o a favorire clientelismi, lasciando il più delle volte enormi voragini nei bilanci comunali unitamente a danni irreparabili all’ambiente ed alla qualità di vita della Città.

Le idee sono ben chiare e siamo pronti a realizzarle!

di Gabriele MUSIO

Tricase- Nell'ultima settimana di aprile, Vincenzo Quaranta, ragazzo nato nel 2006 e tesserato dell'ASD AS Tricase, ha disputato una serie di allenamenti con la Primavera 3 del Rimini Calcio, squadra militante nel girone B di serie C.

Originario di Presicce, Quaranta ha indossato sin da piccolo i colori dell'AS Tricase, fino ad arrivare in Prima Squadra e aver disputato quest'anno il campionato di Seconda Categoria, legandosi al braccio anche la fascia di capitano, nel corso della partita contro il Presicce Acquarica. Quaranta si è distinto positivamente anche nella vittoria del campionato Juniores Under 19 nella scorsa stagione calcistica.

Si tratta solo dell'ultima collaborazione tra l'AS Tricase e il Rimini Calcio, avvenuta grazie alla presenza nella società romagnola del tricasino Angelo Sanapo, storico responsabile tecnico della società rossoblu e oggi responsabile del settore giovanile del Rimini. Nel corso della stagione, diversi gruppi sono stati ospiti del Rimini per tornei, gare amichevoli e allenamenti e l'attenzione della squadra romagnola per i ragazzi del territorio è costante. Le collaborazioni tra l'AS Tricase e le società professionistiche della penisola sono molteplici e sempre attive, allo scopo di dare opportunità di crescita ai più meritevoli ragazzi del territorio.

Soddisfatto anche l'attuale responsabile del settore giovanile dell'AS Tricase Giancarlo Marra: "Quaranta è un ragazzo splendido che si è distinto negli anni per le sue doti umane e tecniche. Ci auguriamo che possa attenzionare presto società più blasonate e certamente saprà mettersi a loro disposizione con umiltà. Ringraziamo il Rimini Calcio per la vicinanza che stanno avendo nei confronti dei nostri ragazzi, per noi è  il risultato di decenni di lavoro e professionalità. "

 

Un progetto ancora inattuato

“Il Parco naturale Otranto-Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase è un parco regionale della Puglia istituito con la legge regionale 26 ottobre 2006 n. 30. Dal 29 luglio 2008 il Parco è dotato di un Consorzio per la gestione con sede nel Castello di Andrano. Il Parco nasce dalla forte volontà di tutelare un patrimonio naturalistico irripetibile, d’altissimo valore scientifico-culturale e dall’intento di valorizzare il territorio secondo un modello di sviluppo eco-sostenibile che garantisca la tutela della biodiversità mentre promuove l’economia delle Comunità di riferimento, Tra gli obiettivi che la legge regionale 30/2006 attribuisce alla istituzione del Parco anche lo snellimento delle procedure amministrative e la promozione delle proprie attività attraverso il necessario coinvolgimento delle comunità locali” (così Francesco Giorgio, in Piùturismo, giugno 2023).

IL RINNOVO DELLE CARICHE

E TRICASE A BOCCA ASCIUTTA

In questi giorni, dopo la scadenza degli organi tecnici e politici di gestione, l’Assemblea del Parco, della quale fanno parte i Sindaci dei Comuni ricadenti al suo interno, ha proceduto al rinnovo delle cariche e degli incarichi. Non sono mancati i confronti abbastanza serrati ed animati al punto da sfiorare la rissa. Dopo vari rinvii nel tentativo di quadrare il cerchio, l’Assemblea ha proceduto alla nomina dei vertici. Presidente dell’Assemblea dei Sindaci è stato eletto il Sindaco di Alessano, Osvaldo Stendardo. Come componenti del Comitato Esecutivo, organo tecnico sono stati nominarti il dott. Michele Tenore, nominato presidente, il dott. Gianfranco Cataldi e l’ing. Cristina Rizzo.

Tricase, ancora una volta, è rimasta al palo. Eppure l’Amministrazione Comunale, guidata dal Sindaco De Donno, aveva cercato di inserire nel comitato tecnico un professionista tricasino tentando un accordo che vedeva una ripartizione tra cariche politiche e incarichi tecnici.

Il tentativo tuttavia non è riuscito, al punto che Tricase è rimasta fuori da ogni presenza sia nei vertici politici che in quelli tecnici. Certo v’è da dire che il dott. Cataldi è tecnico che opera in Tricase avendo un rapporto di collaborazione con Ciheam e questo costituisce un indubbio positivo apporto, ma l’obiettivo che il Sindaco voleva perseguire era ben altro.

Cosa dire? L’auspicio è che il Parco, finalmente, riesca ad operare secondo quelle finalità che portarono la Regione ad istituirlo nel lontano 2006. Il percorso e l’attività sinora svolta non sembrano aver corrisposto alle aspettative. Se è vero che la istituzione del Parco ha determinato un’obiettiva forma di tutela del territorio e, soprattutto, della costa che da Otranto giunge fino a Leuca, non si può certo dire che abbia costituto un’occasione di valorizzazione e di sviluppo. Basti pensare al fatto che la mancata approvazione del Piano del Parco ha determinato il blocco degli interventi edilizi: allo stato e fino all’approvazione del Piano non sono possibili interventi se non sull’esistente e soltanto di manutenzione.

SNELLIMENTO DELLE PROCEDURE? MA DOVE?

IL LUNGO CAMMINO PER IL PIANO

Anche in termini di snellimento delle procedure amministrative il bilancio non è soddisfacente. Lo stesso Piano del Parco è rimasto invischiato in lunghe e complesse procedure amministrative; basterà pensare che il cammino per l’approvazione del Piano è partito dal 2010 con l’affidamento del servizio di supporto al Comitato Esecutivo per la predisposizione del Piano Territoriale del Parco all’ing. Andrea Retucci e all’arch. Salvatore Mininanni; dopo un anno è stato approvato l’atto di indirizzo per la formazione del Piano; e poco dopo il Documento di Analisi Preliminare. Nel febbraio 2021 si è dato avvio alla procedura di VAS e affidato all’avv. Gabriella De Giorgi Cezzi l’incarico per la redazione delle NTA.

La bozza di Piano è stata discussa con i Comuni nei mesi di ottobre e novembre 2012. Nell’aprile 2013 i Tecnici incaricati hanno consegnato la Bozza del Piano. E’ poi accaduto che nell’agosto del 2013 la Regione ha approvato il PPTR con la necessità di effettuare la verifica di compatibilità del Piano del Parco al detto Piano Paesaggistico.

Successivamente l’entrata in vigore delle norme sui SIC (2016) e sulle ZSC (2018) hanno ulteriormente reso necessarie verifiche ed approfondimenti.

Nel gennaio 2019 il Piano del Parco è stato adottato per la consultazione ai fini VAS e VINCA. Insomma tante tappe, infinite verifiche e numerose necessità di approfondimenti ed aggiornamenti.

Ora, sembrerebbe che il Piano stia per essere approvato dalla Giunta regionale ma di anni, dal 2006, ne sono passati veramente tanti.

INTANTO UNA FALSA PARTENZA

ASSENTI NELLA CONFERENZA DI SERVIZI PER LA CICLOPEDONALE

Il 6 maggio è stata convocata dalla Provincia di Lecce la Conferenza di Servizi decisoria per il progetto di fattibilità tecnica ed economica per la realizzazione di un sistema stradale per la fruizione ciclopedonale della costa “Otranto- Santa Maria di Leuca” con un importo di progetto di ben 22 milioni di euro.

Il progetto si inserisce nel Contratto Istituzionale di Sviluppo CIS Brindisi-Lecce.

Alla Conferenza però sono risultati assenti il Comitato Esecutivo del Parco e il Presidente dell’Assemblea dei Sindaci; sarà stato un caso, dovuto magari al fatto che la convocazione era stata inviata in data 19 aprile, ma l’esordio non è stato dei migliori.

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