Si comunica che la squadra bulgara di volley , Hebar Pazardzhik, team guidato dal coach salentino internazionale, Camillo Placi’, ha vinto la Supercoppa bulgara 2021, superando  per  3-1 il  Neftochimik Burgas. Per due stagioni il tecnico guiderà la squadra Campione di Bulgaria 2021, con la quale recentemente si è qualificato al II° turno preliminare di Champions League, dove incontrerà la squadra bielorussa del Shakhtior Soligorsk.

Il team Hebar Pazardzhik di Placì prosegue nel migliore dei modi la stagione, mettendo in bacheca, dopo il 2019, la seconda Supercoppa della sua storia. Al termine dell'evento sportivo, Jacopo Massari, pallavolista italiano della squadra bulgara, è stato nominato "MVP" Most Valuable Player , in italiano “Giocatore di maggior valore”.

La Supercoppa bulgara è un trofeo per squadre di club organizzato a partire dal 2016 dalla Federazione pallavolistica locale, dove si affrontano i club che hanno trionfato in Superliga e Coppa di Bulgaria, o la finalista di quest'ultima nel caso in cui una formazione abbia centrato nella stagione precedente il double conquistando sia campionato che coppa nazionale.

Camillo Placì, ha partecipato a due Olimpiadi: dal 2007 al 2008 è stato vice allenatore di Vladimir Alekno con la nazionale russa, conquistando la Medaglia di Bronzo alle Olimpiadi di Pechino 2008 e vinto la World League in Brasile. Ha partecipato alle Olimpiadi di Londra 2012 con la nazionale bulgara come vice di Radostin Stoytchev, sempre con la stessa nazionale, ma come assistente coach di Silvano Prandi, aveva conquistato la medaglia di bronzo al campionato europeo 2009.

Dal Settembre 2012 al Luglio 2014 è stato il Primo Allenatore della Bulgaria ottenendo il IV° Posto al Campionato Europeo 2013, alle Finali World League 2013 in Argentina e alle Finali 2012 World League a Sofia.

Placì ha iniziato nel 1978 la sua prestigiosa carriera di allenatore, con la squadra della sua cittadina d'origine, la Volley Specchia, dopo aver ricoperto il ruolo di coach in Italia e all'estero, dal 2015 ha ricoperto questo ruolo, quasi esclusivamente all'estero: in Qatar al Al-Jaish Sport Club, dove ha conquistato il III° posto, sia nel campionato nazionale che in quello degli Stati arabi. Nel marzo 2015 è stato il vice di Nikola Grbić con la Serbia, conquistando la medaglia d'argento nella World League 2015. Nel luglio dello stesso anno, torna in Italia, diventando allenatore della Top Volley di Latina per il campionato 2015-2016, nella stagione successiva, allena Halk Bankası Spor Kulübü di Ankara (Turchia).

Dal 2017 al febbraio 2021 ha guidato la Volejbol'nyj klub Fakel in Superliga russa, conquistando la Challenge Cup 2016-17, la medaglia d'argento nella Coppa di Siberia, ha raggiunto una finale di Coppa di Russia e arrivando, inoltre, al terzo posto nel campionato nazionale e nel Mondiale per Club. Nel febbraio scorso Placì ha rinunciato all'incarico di capo allenatore del Fakel per motivi di salute, su consiglio dei medici russi, dopo la lunga battaglia contro il Covid-19 durata quasi un mese. La società russa gli ha dedicato un emozionante ringraziamento “per il lavoro svolto, la dedizione e la professionalità. Ricorderemo sempre con calore gli anni trascorsi insieme”.

dalla pagina facebook cantiere civico

Abituiamoci a rispettare l’ambiente!

La raccolta differenziata della frazione organica dei rifiuti domestici era un’iniziativa attesa da tempo e necessaria per ridurre il quantitativo dei rifiuti indifferenziati che finiscono in discarica.

I rifiuti organici vengono quantificati mediamente in un terzo del totale dei rifiuti prodotti dalle utenze domestiche.

L’obiettivo della raccolta differenziata consiste in un duplice vantaggio:

a. Economico: si riduce il costo dello smaltimento in discarica e si conferisce valore ai rifiuti differenziati attraverso il riciclaggio degli stessi

b. Ecologico: si riduce l’impatto negativo sull’ambiente che inevitabilmente le discariche generano.

Per avere una possibilità concreta di ridurre costi e impatto ambientale è necessario l’impegno di ognuno di noi! 

Cambiare abitudini quotidiane è sempre difficile. Richiede attenzione e una buona motivazione per accettare gli sforzi che le nuove pratiche comportano.

E in pochi settori, come in quello dello smaltimento dei rifiuti domestici, i comportamenti individuali hanno una immediata rilevanza sociale.

QUESTO NON SOLLEVA L’AMMINISTRAZIONE DALLE SUE RESPONSABILITÀ

Gravi le inadempienze da parte dell’Amministrazione Comunale.

Non si può ridurre l’opera di informazione all’affissione di manifesti, per giunta in piena estate, o all’utilizzo del sito istituzionale e di qualche pagina social degli amministratori.

Abbiamo atteso con fiducia, ma anche con preoccupazione, che si avviasse il nuovo corso. Ora, dopo due settimane, possiamo documentare purtroppo molti inconvenienti e disfunzioni: errori e incertezze nel conferimento quotidiano,

confermato dagli stessi operatori ecologici, e un aumento della pratica incivile dell’abbandono dei sacchi di spazzatura nelle strade di campagna.

Nelle ultime ore poi sono tornati i “vecchi cassonetti”, protagonisti agli angoli delle strade e delle marine. Una contraddizione inspiegabile se si pensa alla fatica fatta da ogni cittadino per il passaggio alla raccolta porta-a-porta. Un drammatico dietro front se pensiamo a quanto sia importante oggi il tema del ciclo dei rifiuti differenziati.

Tutto questo poteva essere evitato o ridotto notevolmente. Sarebbe stata necessaria una campagna capillare di informazione che spiegasse ai cittadini le modalità e i vantaggi della nuova pratica di differenziazione dei rifiuti.

Gli strumenti esistono: da quelli cartacei tradizionali da distribuire casa per casa a quelli digitali, dalle radio ai giornali locali. Per coinvolgere tutte le varie tipologie di utenti e utilizzare i diversi canali e codici comunicativi.

Inoltre, dalla metà di Settembre sono riprese le attività in presenza di tutti gli istituti scolastici: era così difficile immaginare una giornata dedicata all’informazione sul nuovo corso di raccolta? Siamo certi che tutte le comunità scolastiche avrebbero accolto con favore l’iniziativa anche per il suo alto valore educativo.  Con il vantaggio che le informazioni si sarebbero immediatamente propagate in tutte le famiglie.

Noi riteniamo che l’accompagnamento e il sostegno alle buone pratiche debba essere costante. Esse vanno incentivate e motivate. In questo modo sarà più agevole e autorevole il compito di individuare e punire i trasgressori riluttanti e i furbetti incivili.

dalla pagina facebook del sindaco antonio de donno

INIZIA IL RIFACIMENTO DELLE NOSTRE STRADE.

SI INZIA DA CONTRADA SERRAFICA CON LA VIA VECCHIA PER DEPRESSA.

Io e l'Ass. Piceci seguiremo e vi riporteremo l'avanzamento dei lavori.

ROTATORIA DI LUCUGNANO- 275

ATTO FINALE

Finalmente si arriva alla conclusione dell'iter amministrativo.

I viaggi a Bari sono sempre produttivi quando incontrano volontà, caparbietà e disponibilità.

La prossima settimana firmiamo la convenzione e finalmente si avvierà la cantierizzazione dell'opera.

Ringrazio il Dott. Pisicchio di Anas, l'Ing. Tundo per la Provincia di Lecce e l'Assessore Rocco Piceci per l'impegno e la collaborazione.

di Giuseppe R. PANICO

Attenti, come siamo spesso, agli interessi personali e immediati, trascuriamo sovente sia il dibattito sullo sviluppo locale, sia gli eventi storici che, avendo condizionato il nostro passato,  incidono sul nostro presente; come anche quelli di natura geopolitica che riguardano il nostro futuro.

Una trascuratezza che, se localmente inaridisce anche la qualità dell’agire politico , in campo  internazionale indebolisce l’identità della nazione.

Guardando il mare, la costa e le alte vette d’Albania, viene intanto da chiedersi perché le vicine località costiere (Castro, Otranto, Leuca) si siano così sviluppate, mentre da noi non esiste ancora un valido programma che non sia la stagnazione del presente e lo spolvero e riverniciatura del passato.

Spesso utili a favorire utopie o interessi di pochi. Forse l’ altrui continuità del vivere sulla costa, oltre alla capacità di rinascere dopo storiche incursioni, principalmente di predoni turchi, ha favorito la cultura dell’economia del mare, basata nel Salento più sul turismo che su quanto discusso, in questi primi giorni di ottobre a Taranto (Convegno sulla Marittimità) e a Genova (Cultura Portuale, futuro Euro-Marittimo etc). Giorni che riportano alla memoria anche la famosa battaglia navale di Lepanto (7 ott 1571), vinta da una Lega Santa voluta dal Papa (Pio V).

Fu così contenuta l’espansione dell’impero ottomano, forte sulla terra ma meno sul mare. Le scorrerie sulle nostre coste comunque continuarono e il grido “Mamma li Turchi”, echeggiando ancora dall’alto delle nostre torri costiere, indusse spesso a radicarsi nell’entroterra e in una cultura ben poco marittima.

Un allarme che, in termini geopolitici, sta tornando a riecheggiare.

Pur immersi nel Mediterraneo, come nazione peninsulare e insulare, pur essendone lo spartiacque e pur essendo tale mare via maestra e fonte primaria della nostra storia ed economia, esercitiamo su questo, ormai da decenni, un ben scarso potere marittimo.

Ci stanno pensando altri vicini paesi rivieraschi, anche minori o africani, a colmare tale vuoto per poi condizionarci e/o indebolirci ancor di più.

Fra questi vi è proprio la Turchia che, memore della sconfitta di Lepanto e ben conscia che importanza e ricchezza di una nazione dipendono in gran parte dal suo potere marittimo, va potenziando da tempo la sua marina e le sue basi e a intessere rapporti economici, militari e marittimi con vicini paesi mediterranei a prevalente cultura islamica. Paesi che, più armandosi anche loro, vanno seguendo lo stessa politica e ad estendere la propria Zona Economica Esclusiva.

Con la vicina Albania, la Turchia ha inoltre stipulato accordi per l’addestramento e potenziamento delle sue forze armate.

Le crescenti aree terrestri e marittime ad influenza turca e matrice islamica sembrano ormai ricalcare l’Impero Ottomano di un tempo. In geopolitica, come storia e natura insegnano in ogni campo, non esistono vuoti di potere e le proprie debolezze sono uno stimolo alla altrui prevaricazione e non di rado a conflitti.

Temi forse lontani dai comuni quotidiani interessi, ma, quasi sempre, l’assenteismo dallo sviluppo comune in casa propria, esercitato anche attraverso le urne, è l’anticamera politica di quello  fuori-casa. Salvo poi pagarne le spese, con emarginazione, sottomissione economica e culturale o eventi bellici.

Non c’e nell’aria una nuova battaglia di Lepanto, né a Bari un Califfato islamico come in passato, né ad Otranto nuovi martiri in attesa, né in Vaticano l’idea di una nuova Lega Santa.

Ma intanto la Gran Bretagna è uscita dell’Europa anche per timore di essere invasa, attraverso questa, da troppi immigrati;  ben 12 nazioni europee (su 27), compresa l’Austria, memore  dei Turchi ben due volte sotto le mura di Vienna, hanno chiesto in questi giorni all’Europa di finanziare recinsioni e barriere contro l’immigrazione e la Germania continua a pagare alla Turchia fior di quattrini per trattenere folle di migranti. In un mondo ormai globalizzato, preferiremmo ovviamente più pace, accoglienza e integrazione, ma la storia sovente si ripete, pur con qualche variante.

E, mancando potere e sviluppo sul mare e verso il mare, le rapide vittorie del passato tendono pur lentamente a diventare le sconfitte o la resa, quasi ricercate, di un futuro alle porte.

147 Nuovi casi

22.606 Test giornalieri

2 Persone decedute

Nuovi casi per provincia

Provincia di Bari: 25

Provincia di Bat: 9

Provincia di Brindisi: 5

Provincia di Foggia: 16

Provincia di Lecce: 58

Provincia di Taranto: 33

Residenti fuori regione: 1

Provincia in definizione: 0

2.018 Persone attualmente positive

131 Persone ricoverate in area non critica

17 Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

270.749 Casi totali

3.972.279 Test eseguiti

261.910 Persone guarite

6.821 Persone decedute

Casi totali per provincia

Provincia di Bari: 99.091

Provincia di Bat: 28.330

Provincia di Brindisi: 21.433

Provincia di Foggia: 47.690

Provincia di Lecce: 31.593

Provincia di Taranto: 41.127

Residenti fuori regione: 999

Provincia in definizione: 486

in Distribuzione