Orari di apertura dei Punti vaccinali di Popolazione, validi da oggi fino al 27 novembre.
Si accede agli hub anche senza prenotazione.
Lecce
Caserma Zappalà - Aula “F. Baracca”, Via Massaglia (ingresso viale Grassi) Lecce
Da Lunedì al Venerdì 8:30/13:30 e 15-17.30
Sabato 8:30/13:30
Martano
RSSA Martano
Via Rita Levi Montalcini Martano
Da Lunedì al Sabato 8:30/13:30
Martedì e Giovedì 15-17.30
Poggiardo
Ex Asilo Infantile
Via Santa Caterina da Siena n. 2 Poggiardo
Da Lunedì al Sabato 8:30/13:30
Martedì e Giovedì 15-17.30
Maglie
Pta, Presidio territoriale di assistenza Via Ferramosca (Ex Ospedale)
Mattina dal Lunedì al Sabato 8:30/13:30 anche il Lunedì e il Mercoledì 15-17.30.
Casarano
Palazzetto dello Sport, Complesso Euroitalia S.P. Casarano- Collepasso – Casarano
Da Lunedì al Sabato 8:30/13:30
Martedì 15-17.30
Galatina
Centro Polivalente Comunale, Viale Don Bosco, Galatina
Da Lunedì al Sabato 8:30/13:30
Lunedì 15-17.30
Gallipoli
Palestra del Liceo Scienze Umane “Q. Ennio”, Via Torino – Gallipoli
Da Lunedì al Sabato 8:30/13:30
Martedì e Giovedì 15-17.30
Nardò
Stabile Zona Industriale, Via Che Guevara angolo viale Almerigo Grilz – Nardò
Da Lunedì al Sabato 8:30/13:30
Gagliano del Capo
Pta, ex Dialisi I piano, Via San Vincenzo, 5 – Gagliano del Capo
Da Lunedì al Venerdì 8:30/13:30 e 15-17.30
Sabato 8:30/13:30
UNA TUTA SPORTIVA? PAGA IL COMUNE!
Divise di rappresentanza sulle quali sarà impresso lo stemma della Città di Tricase: è questa la decisione presa dalla Giunta Comunale.
L’abbigliamento sportivo consisterà in una tuta per ogni studente delle classi sportive del Liceo Girolamo Comi di Tricase, fino alla concorrenza massima dell’importo di € 1.500,00.
“Il tutto nello spirito che ha sempre contraddistinto e contraddistinguerà l’zione del Comune di Tricase nei confronti delle istituzioni scolastiche che è quello di supportare e sostenere le loro iniziative, concorrendo al perseguimento del comune obiettivo della crescita sociale e civile della nostra Comunità”, come si legge nella delibera n. 226 del 4 novembre 2021.
A questo punto dovremo aspettarci che analoghe forniture di capi di abbigliamento verranno effettuate agli altri Istituti scolastici, solo che questi ne facciano richiesta. E ne avrebbero ben ragione!
Ci aspettiamo, per esempio, che il Liceo Classico chieda la fornitura di tuniche e pepli dell’antica Grecia per la messa in scena delle tragedie di Eschilo; verranno fornite per le tournée ma recheranno ben in vista lo stemma della Città di Tricase o, a richiesta, potranno essere di colore rosso e blu.
Allo stesso modo, il Comune non avrà difficoltà a fornire gli abiti per le sfilate di moda dell’IISS (Istituto Istruzione Secondaria Superiore ), don Tonino Bello, solo che la Scuola li richieda; anche in quel caso, gli abiti avranno tanto di stemma, da esibire in bella mostra durante le passerelle.
E perché non pensare a felpe con sovraimpresso lo stemma cittadino per gli alunni dello Scientifico Stampacchia, impegnati nelle gare nazionali ed internazionali di Matematica?
Se il Comune promuove il Liceo Sportivo non si vede infatti perché non dovrebbe promuovere anche le altre Scuole.
Diversamente sarebbe di parte ed un Comune, di parte, non perseguirebbe l’obiettivo della crescita sociale e civile della nostra Comunità che vede la presenza di Istituzioni Scolastiche di vario livello e con diverse vocazioni.
Ovviamente –ed ancor più- il Comune dovrà intervenire per supportare e sostenere le iniziative degli Istituti comprensivi, con alunni tutti di Tricase e per i quali il Comune ha maggiore competenza.
Ed allora: vai con le divise per l’Orchestra musicale della Giovanni Pascoli e di via Apulia! Ovviamente le divise dovranno avere lo stemma della Città di Tricase. Sempre, ben inteso, per supportare e sostenere.
Gli Amministratori, evidentemente, danno per scontato quello che tanto scontato non è o non dovrebbe essere: sopportare spese per supportare e sostenere questo modo “generoso” di amministrare.
A.D.
86 Nuovi casi
15.017 Test giornalieri
2 Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 16
Provincia di Bat: 1
Provincia di Brindisi: 11
Provincia di Foggia: 19
Provincia di Lecce: 37
Provincia di Taranto: 5
Residenti fuori regione: 0
Provincia in definizione: -3
3.922 Persone attualmente positive
149 Persone ricoverate in area non critica
17 Persone in terapia intensiva
Dati complessivi
277.466 Casi totali
4.611.562 Test eseguiti
266.669 Persone guarite
6.875 Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 100.775
Provincia di Bat: 28.668
Provincia di Brindisi: 22.060
Provincia di Foggia: 49.080
Provincia di Lecce: 32.755
Provincia di Taranto: 42.548
di Nunzio DELL'ABATE
A giugno scorso la Regione ha distribuito fra i Comuni pugliesi delle considerevoli somme per la manutenzione straordinaria e messa in sicurezza della viabilità comunale. Al Comune di Tricase sono spettati circa 350.000 euro.
E’ senz’altro una buona notizia, visto il precario stato del manto stradale che, oltre ai disagi per gli utenti ed alla cattiva immagine per la Città, origina un notevole contenzioso con pesanti ripercussioni sul bilancio comunale. Il futuro è ancora più roseo se si pensa alle risorse dedicate alle infrastrutture stradali che proverranno dal Piano Nazionale di Resistenza e Resilienza.
A lasciare perplessi sono invece i criteri di gestione che sembrano essere una caratteristica costante di chi si succede al governo della città.
In primo luogo, la tempistica dell’intervento, alle soglie della stagione invernale e nel pieno di precipitazioni e temporali.
In secondo luogo, il criterio di scelta. Nella delibera di Giunta si legge: “è stato incaricato il Settore Lavori Pubblici di redigere un apposito progetto di manutenzione straordinaria dei manti di asfalto sulle seguenti strade cittadine che allo stato risultano particolarmente ammalorate:” e di seguito l’elenco.
Evidentemente il Sindaco, che ha tenuto per sé la delega ai Lavori Pubblici, ha le competenze tecniche per individuare le strade più disastrate e più insidiose per la circolazione pedonale e veicolare, dovendo dare per scontato che il criterio selettivo non sia il solito…
Un buon Amministratore, nell’ottica dei principi di trasparenza efficienza e razionalità, dovrebbe determinare le risorse economiche da impiegare e l’indirizzo politico da seguire (rischiosità, maggiore frequentazione, ecc.), lasciando al funzionario comunale l’individuazione concreta delle arterie stradali su cui intervenire, con la relativa scala di priorità. Magari utilizzando, e non disperdendo in mille altri rivoli, le ingenti somme ricavate dalle sanzioni amministrative per la violazione delle norme del codice della strada, dai proventi da parcheggi custoditi, dalle concessioni edilizie e dalla concessione del suolo pubblico, tutte entrate che dovrebbero avere proprio questa destinazione specifica.
Un buon Amministratore dovrebbe adottare un regolamento comunale per scremare ed ordinare le disposizioni che si sono succedute nel tempo in materia di ripristino delle sedi stradali interessate da interventi per sottoservizi pubblici e/o privati. E per rendere più rigida la previsione di idonee garanzie da parte di chiunque manometta il suolo pubblico e di adeguate sanzioni in danno degli inadempienti. Ma anche la predisposizione di controlli in corso d’opera e verifiche finali.
Ci sarebbe veramente tanto da fare, se si vuole cambiare passo per davvero!
Un aperitivo? Paga il Comune!
di Alessandro DISTANTE
Favorire la partecipazione popolare e formare cittadini attivi sono obiettivi di alto livello e costituiscono modalità per meglio focalizzare progetti di sviluppo che, in questo modo, diventano veramente condivisi e perciò più aderenti ed utili alla comunità.
Deve aver pensato a questo il Comune di Tricase quando ha ritenuto di accollarsi la spesa per un aperitivo offerto al termine di una iniziativa aperta al pubblico, svoltasi il 10 luglio a Tricase Porto, nell’ambito di una serie di incontri per definire una progettualità costiera.
Ben inteso, stiamo parlando di appena 350,00 euro; una goccia all’interno di un bilancio di un Ente Locale.
Tuttavia fa riflettere che un intervento ben finanziato da fondi regionali debba avvalersi di un contributo extra del Comune per cibi da asporto e bevande.
Vero è che oggi come oggi ogni iniziativa, sia essa culturale oppure politica, ha maggiori possibilità di riuscita se è attenta anche al momento dell’accoglienza, del confort e, perché no, del divertimento, creando pure momenti di gioiosa convivialità.
Quello che suscita perplessità è che il momento conviviale sia stato a carico del Comune; gli organizzatori avrebbero potuto sperimentare e verificare il livello di coinvolgimento e quindi di cittadinanza attiva chiedendo, per esempio, ai partecipanti di offrire qualcosa da mangiare, magari prodotti tipici riscoperti in un’opera di recupero della memoria culinaria del posto.
Non pochi dubbi sorgono, invece, se si decide di chiudere un momento partecipativo con il mangiare e bere con i soldi del Comune; niente di grave, ben inteso, ma si rischia di offrire una indicazione non in sintonia con il processo formativo ed educativo alla partecipazione attiva che l’intero progetto intendeva raggiungere.
Questo per non dare ragione a quel menestrello di Mino De Santis che canta di una serata paesana dove la sagra della purpetta organizzata in una piazza del paese tirava di più di un incontro letterario organizzato, la stessa sera, in altra piazza, perché –dice il cantautore- “Tutto è cultura” o, mutatis mutandis, “Tutto è partecipazione!”
P.S. Per documentazione vedere su Albo Pretorio del Comune di Tricase determina n. 289 dell’8 novembre 2021