Un aperitivo? Paga il Comune!
di Alessandro DISTANTE
Favorire la partecipazione popolare e formare cittadini attivi sono obiettivi di alto livello e costituiscono modalità per meglio focalizzare progetti di sviluppo che, in questo modo, diventano veramente condivisi e perciò più aderenti ed utili alla comunità.
Deve aver pensato a questo il Comune di Tricase quando ha ritenuto di accollarsi la spesa per un aperitivo offerto al termine di una iniziativa aperta al pubblico, svoltasi il 10 luglio a Tricase Porto, nell’ambito di una serie di incontri per definire una progettualità costiera.
Ben inteso, stiamo parlando di appena 350,00 euro; una goccia all’interno di un bilancio di un Ente Locale.
Tuttavia fa riflettere che un intervento ben finanziato da fondi regionali debba avvalersi di un contributo extra del Comune per cibi da asporto e bevande.
Vero è che oggi come oggi ogni iniziativa, sia essa culturale oppure politica, ha maggiori possibilità di riuscita se è attenta anche al momento dell’accoglienza, del confort e, perché no, del divertimento, creando pure momenti di gioiosa convivialità.
Quello che suscita perplessità è che il momento conviviale sia stato a carico del Comune; gli organizzatori avrebbero potuto sperimentare e verificare il livello di coinvolgimento e quindi di cittadinanza attiva chiedendo, per esempio, ai partecipanti di offrire qualcosa da mangiare, magari prodotti tipici riscoperti in un’opera di recupero della memoria culinaria del posto.
Non pochi dubbi sorgono, invece, se si decide di chiudere un momento partecipativo con il mangiare e bere con i soldi del Comune; niente di grave, ben inteso, ma si rischia di offrire una indicazione non in sintonia con il processo formativo ed educativo alla partecipazione attiva che l’intero progetto intendeva raggiungere.
Questo per non dare ragione a quel menestrello di Mino De Santis che canta di una serata paesana dove la sagra della purpetta organizzata in una piazza del paese tirava di più di un incontro letterario organizzato, la stessa sera, in altra piazza, perché –dice il cantautore- “Tutto è cultura” o, mutatis mutandis, “Tutto è partecipazione!”
P.S. Per documentazione vedere su Albo Pretorio del Comune di Tricase determina n. 289 dell’8 novembre 2021