Da lunedì 14 febbraio 2022 la somministrazione della terza dose (dopo 4 mesi dal completamento del ciclo vaccinale) avviene anche senza prenotazione, con accesso libero; rimangono invariati gli appuntamenti già fissati.
Prosegue l'accesso libero nei Punti vaccinali anche per prima e seconda dose, a eccezione delle vaccinazioni pediatriche (fascia 5-11 anni) per cui è necessaria la prenotazione.

Da sabato 19 febbraio chiudono i PVP di Maglie, Poggiardo e Galatina.
Rimarranno attivi i seguenti PVP: Museo Castromediano di Lecce, Caserma Zappalà di Lecce, Casarano, Campi Salentina, Nardò, Gallipoli, Martano e Gagliano del Capo, con gli orari di seguito indicati:

Casarano
Palazzetto dello Sport, Complesso Euroitalia S.P. Casarano - Collepasso
Dal lunedì al sabato dalle ore 08:30 alle ore 13:30; lunedì e martedì dalle ore 15:00 alle ore 17:00;

Gagliano del Capo
Presidio territoriale di assistenza, ex Dialisi I piano, Via San Vincenzo, 5 (ex Ospedale)
Dal lunedì al sabato dalle ore 08:30 alle ore 13:30; dal lunedì al venerdì dalle ore 15:00 alle ore 17:00;

Dal Gallipoli (dal 14/2)
Palestra del Liceo Scienze Umane “Q. Ennio”, Via Torino
Dal lunedì al sabato dalle ore 08:30 alle ore 13:30;

Lecce
-Caserma Zappalà, Via Massaglia (ingresso Viale Grassi)
Dal lunedì al sabato dalle ore 08:30 alle ore 13:30; dal lunedì al venerdì dalle ore 15:00 alle ore 17:30;

-Museo Castromediano, Viale Gallipoli
Dal lunedì al sabato dalle ore 08:30 alle ore 13:30;

Campi Salentina
Presidio territoriale di assistenza, Via San Donaci (ex Ospedale)
Dal lunedì al sabato dalle ore 08:30 alle ore 13:30; lunedì e mercoledì dalle ore 15:00 alle ore 17:30;

Martano
RSSA, Via Rita Levi Montalcini
Dal lunedì al sabato dalle ore 08:30 alle ore 13:30; martedì e giovedì dalle ore 15:00 alle ore 17:00;

Nardò
Ex Asilo, Via Beethoven
Dal lunedì al sabato dalle ore 08:30 alle ore 13:30; martedì, giovedì e venerdì dalle ore 15:00 alle ore 17:30.

di Alessandro DISTANTE

Il Consiglio Comunale ha bocciato all’unanimità il parco eolico off shore della Falck Renewables Odra srl. Si tratta di un progetto che interessa le acque a sud di Otranto fino a Leuca: 100 pale disposte in forma piramidale ad una distanza progressiva dalla costa tra 9 e 24 km per una capacità di 1,3 GW pari al consumo elettrico di oltre 1 milione di nuclei familiari.

In questi giorni la Soprintendenza ha bocciato un intervento di pannelli fotovoltaici su un lastricato solare del nostro centro storico. I pannelli non verrebbero visti da nessun angolo di Tricase, ma potrebbero essere visti solo dal cielo, magari durante il volo di un aereo. Quindi niente da fare; deturpano il paesaggio!

E’ evidente che si tratta di due notizie molto diverse eppure accomunate da una questione di fondo.

Non si può continuare a parlare di ambiente, di ecologia, di gas serra o blaterare di transizione ecologica, e poi non permettere nulla che possa risolvere i problemi; tutto in nome di un ambientalismo radicale che, pur esso, ha già portato a veri disastri (vedi xylella).

“Non vi è dubbio –afferma Legambiente in una recente pubblicazione- che tra tutti questi progetti vi sono anche quelli sbagliati, ma quello che facilmente si nota è come ogni contestazione in qualche modo non lasci mai spazio al dialogo, ai miglioramenti, ai suggerimenti. Colpa degli impianti calati dall’alto, della scarsissima diffusione, se non totale assenza, di processi partecipati sin dalla fase di definizione dei progetti e di una scarsissima informazione e partecipazione”.

Eppure il Governo ha fissato l’obiettivo di installare entro il 2030 70GW da fonti rinnovabili  per trovare una soluzione alternativa al carbone. A livello europeo l’obiettivo è la riduzione del 55% delle emissioni rispetto al 1990 e una copertura delle rinnovabili del 72% per la parte elettrica. Dei 20 GW di progetti per i quali è stata fatta istanza dal 2017 ad oggi, ne è stato autorizzato solo lo 0,64. Il 91% di questi si trova nella fase iniziale del procedimento, mentre i provvedimenti di VIA positivi hanno riguardato soltanto 212 MW.

“Di fronte ad un’emergenza ambientale di proporzioni globali e senza ritorno –conclude Legambiente-, forse ci si aspetterebbe un ruolo propositivo e costruttivo, finalizzato alla risoluzione di eventuali criticità, piuttosto che porre veti e blocchi senza soluzione”.

Intanto il Consiglio comunale ha definito l’eolico in mare come il “nuovo fronte di aggressione al paesaggio del Salento, le cui campagne sono già state sfigurate dalla proliferazione selvaggia di impianti fotovoltaici e pale eoliche”.

Secondo il Comune, il presunto impatto zero in mare è smentito da studi scientifici, che attestano invece conseguenze nocive come l’alterazione dell’habitat, la produzione di rumore sottomarino e di campi elettromagnetici, il rischio di collisione con volatili, pesci e mammiferi marini, per non parlare dell’impatto visivo di questi “obbrobri galleggianti”.

Sì, ma intanto come la mettiamo con un disastro ambientale che, se non si trovano rimedi concreti, porterà alla fine dell’intero pianeta?

Per ulteriori approfondimenti: “Legambiente: Scacco matto alle fonti rinnovabili. Tutta la burocrazia che blocca lo sviluppo delle rinnovabili favorendo gas e finte soluzioni, 2021”.

I numeri dell’epidemia da Covid-19 a Tricase iniziano a registrare un lieve miglioramento

Lo scorso venerdì il bollettino Asl Lecce segnava 573 casi positivi in Città

Il fine settimana scorso i guariti dal Covid dovrebbero essere circa 60 unità per un numero sempre alto di positivi che supera quota 500

Il miglioramento dei dati anche se lieve è la conseguenza di un numero sempre maggiore di persone vaccinate

COVID, DATI DEL GIORNO: 07 FEBBRAIO 2022

2.345 Nuovi casi

31.744 Test giornalieri

4 Persone decedute

Nuovi casi per provincia

Provincia di Bari: 706

Provincia di Bat: 187

Provincia di Brindisi: 193

Provincia di Foggia: 375

Provincia di Lecce: 645

Provincia di Taranto: 209

Residenti fuori regione: 17

Provincia in definizione: 13

105.994 Persone attualmente positive

750 Persone ricoverate in area non critica

70 Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

645.493 Casi totali

8.051.192 Test eseguiti

532.177 Persone guarite

7.322 Persone decedute

Casi totali per provincia

Provincia di Bari: 219.189

Provincia di Bat: 65.833

Provincia di Brindisi: 60.553

Provincia di Foggia: 100.596

Provincia di Lecce: 103.888

Provincia di Taranto: 88.589

Residenti fuori regione: 4.739

Provincia in definizione: 2.106

 

Il Direttore, la Redazione ed i Lettori de Il Volantino formulano i migliori auguri di buon lavoro

Claudio Scamardella ha ben interpretato il ruolo di un uomo di cultura e di un operatore qualificato dell’informazione, indirizzando la sua professionalità al servizio del territorio. Lo abbiamo sperimentato in occasione dei Premi giornalistici da noi organizzati. Dopo essere stato destinatario del Premio, ha sempre risposto positivamente ai ripetuti inviti ad essere l’intervistatore dei successivi Premiati. Ha sempre seguito con attenzione le nostre iniziative e le ha condivise, dando il suo prezioso e qualificato contributo.

Per questo Lo ringrazio, nella certezza che continuerà ad essere una persona attiva nel Salento che ha aiutato a crescere.

Alessandro Distante

Un grazie al direttore Scamardella che mi ha offerto la possibilità di avviare una collaborazione con il Quotidiano di Lecce, come corrispondente da Tricase. Ho apprezzato la sua vicinanza e la sua preparazione ed in particolare la sua attenzione a tutto il territorio, sempre pronto a dare spazio alle notizie e soprattutto a quanto di bello e di buono emergeva dalle comunità locali.

Pino Greco

Al nuovo direttore Rosario Tornesello, il Direttore, la Redazione ed i Lettori de Il Volantino formulano i migliori auguri di buon lavoro, sicuri che saprà interpretare al meglio il compito a lui meritatamente affidato. Congratulazioni e buon lavoro!

 

di Nunzio DELL'ABATE

Da lustri ormai la gestione del campo sportivo di Depressa ha dell’inquietante e del grottesco. L’escalation degli ultimi avvenimenti ha poi toccato l’apice e gridato allo scandalo. La morale è sempre quella: quando si amministrano beni e soldi pubblici saltano gli schemi ed il buon senso.   

Dopo quattro anni di chiusura e totale disinteresse, l’allora Giunta Comunale con delibera n. 44 del 26.02.15 decideva di affidare a terzi la gestione del campo.

Dopo altri due anni trascorsi invano, con determina n.55 del 24.01.17 veniva indetto il bando per venti anni. Nello schema di convenzione posto a gara l’art. 1 statuiva: “L’immobile, comprensivo dell’area esterna di pertinenza e dei relativi impianti, viene consegnato nello stato di fatto e di diritto in cui si trova, che l’Associazione concessionaria dichiara di aver verificato”, l’art 3 prevedeva il pagamento di un canone oltre alle utenze, l’art.4 l’obbligo di garantire apertura, chiusura e pulizia dell’impianto nonché l’utilizzo gratuito da parte delle scuole del territorio, l’art.5: “In considerazione dell’ammodernamento e della ristrutturazione dell’intero impianto da parte del Concessionario, dell’uso pubblico dell’impianto, della riserva di disponibilità a favore dell’amministrazione comunale e dell’onerosità della gestione, il Comune di Tricase provvederà alle spese di manutenzione straordinaria per quanto riguarda il muro di cinta e gli spalti. Tutte le altre spese di manutenzione ordinaria e straordinaria saranno a carico del concessionario” e l’art.16 prevedeva la risoluzione dell’affidamento in caso di inadempienza del concessionario agli obblighi assunti.

Con determina n.329 del 4.4.17 il Comune comunicava l’aggiudicazione in favore di una Associazione, poi trasformatasi in società, che solo il 21.11.17 presentava il proprio progetto definitivo di ristrutturazione di € 385.000 per la realizzazione di un campo di calcio a 8 ed uno a 5 entrambi in erba sintetica ed un campo in sabbia polifunzionale al canone annuo di € 500.

Tale progetto veniva approvato con atto n.315 del 29.12.17 dalla nuova Giunta, intanto succedutasi. Ma con tale deliberato stranamente il Comune si faceva carico di “€ 27.000 per l’adeguamento dell’immobile, destinato a spogliatoio, alle prescrizioni di carattere igienico sanitario in merito all’altezza dei vani ed al rapporto aereo-illuminante”, lavori che non erano affatto previsti di sua competenza nella convenzione posta a gara.

Cala il sipario per un anno intero, sino alla determina n.303 del 31.12.18. Con quest’atto avviene l’imponderabile: richiama l’art. 5 della convenzione, solo che fra gli obblighi a carico del Comune compare erroneamente anche la manutenzione straordinaria dei fabbricati e la sostituzione dei cancelli, oltre agli spalti ed al muro di cinta effettivamente previsti, per addirittura € 80.500 oltre iva; inoltre statuisce che il Comune esegua per ora i lavori di ristrutturazione straordinaria di un fabbricato e del terreno di gioco per campo da calcio a 11 in tufo come esistente per una spesa di € 27.000 in modo da rendere immediatamente fruibile la struttura; infine prescrive alla società di avviare le attività sportive entro sei mesi, pena -nuovamente- la risoluzione della convenzione. Il Comune porta a termine i lavori, sebbene non fossero di sua competenza, e nuovamente cala il sipario per due anni e mezzo.

Ancora più aberrante quanto accade con l’avvicendamento dell’attuale Sindaco. Con determina n.57 del 5.3.21 l’Ufficio Tecnico Comunale accetta la variazione di destinazione d’uso della struttura da campo di calcio a campi di padel proposta dalla società. Dopo un mese il medesimo Ufficio con atto n.90 del 7.4.21 annulla la determina di variazione. Non è finita. Passano otto mesi e la Giunta con delibera n.254 del 2.12.21 approva lei la variante.  Ora dopo questa lunga e raccapricciante telenovela, le domande sorgono spontanee e sono tutte angoscianti. Se la società, aggiudicataria dal lontano aprile 2017, non ha pagato alcun canone né le forniture, se non ha eseguito alcun intervento di riqualificazione e non ha avviato alcuna attività sportiva, può ritenersi ancora adempiente? Che senso ha avuto spendere soldi pubblici per sistemare il campo a undici in tufo, se poi si autorizza altra tipologia di attività sportiva e di terreno di gioco? Chi è il responsabile del procedimento amministrativo in questione, della sua regolarità e delle sue variazioni, la Giunta o il dirigente tecnico? Il Sindaco è a conoscenza che un solo campo di padel frutta 40 euro all’ora? Quanti concorrenti parteciperebbero oggi ad un bando così stravolto e vantaggioso, con ingenti lavori a carico del Comune, con canone e forniture a zero euro e con destinazione della struttura a campi di padel? 

Intanto il campo-bene pubblico viaggia spedito verso il terzo lustro di chiusura. Se fosse stata casa propria, sicuramente sarebbe andata diversamente e più sollecitamente. L’auspicio è che gli organi preposti, consiliari e non, qualche regola la facciano rispettare, diversamente il campo di Depressa passerà agli annali come il campo senza regole e…senza ritegno!   

 

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