Una donna di Tricase ha trovato per strada (nelle vicinanze dello stadio San Vito), un po di monetine da 1, 2 e 5 centesimi.

La domanda sorge spontanea: qualcuno le ha perse e abbandonate al loro destino o sta succedendo qualcosa di fuori dal normale?

La signora ha pensato e fatto un gesto caritatevole e di aiuto per il sostentamento della Chiesa 

Le monetine sono state inserite nelle offerte della Parrocchia Santa Maria delle Grazie a Tutino di Tricase.

di Alessandro DISTANTE

Quale il comune denominatore che lega le cronache cittadine dei giorni scorsi? Direi la bellezza.

Una bellezza urbana offesa dal gesto di ragazzini che in pieno centro, per divertimento, danneggiano i lampioni e rompono il vetro della plancia informativa, rovesciano i vasi contenitori di piante e fiori (pag. 4)

Una bellezza violata da adulti che, malgrado il servizio pubblico di raccolta rifiuti, decidono di riempire sacchi di spazzatura e di depositarli in aperta campagna, così danneggiando l’ambiente ed il paesaggio ( pag. 2)

Una bellezza compromessa da una struttura commerciale che prende il posto di un grande parco (pag.5)

La bellezza, quindi, ma quella violata e dimenticata.

Eppure la bellezza è il leit motiv del nostro modo di essere, dall’abbigliamento alla cura della persona, alle nostre case.

Eppure le cronache tricasine (e non solo) ci consegnano una schizofrenica divergenza tra condotte della sfera privata e quelle che si proiettano sugli altri.

C’è chi invoca controllo, repressione, punizioni. Ma tutto ciò è sufficiente e, soprattutto, è la soluzione ad ogni male?

Forse, parlando di danneggiamenti e abbandono di rifiuti, bisognerebbe pensare o, meglio, ripensare ad un controllo diffuso.

Detto in altre parole: se il deturpamento del centro storico è stata opera notturna di ragazzini, è mai possibile che nessuno in famiglia si sia accorto della loro assenza?

E, parlando di Città, se ci si lamenta del traffico, della mancanza di parcheggi, del cemento che avanza, non bisognerebbe pensare a programmare e perseguire uno sviluppo urbanistico lungimirante attento alla qualità della vita?

La bellezza –diceva qualcuno- salverà il mondo; ma la bellezza bisogna cercarla, perseguirla e salvaguardarla e le cronache di questi giorni sembrano dirci il contrario.

 

E’ venerdì 18 febbraio

Per i ritardatari di San Valentino… un frigorifero con il cuore

San Valentino è passato da pochi giorni (4 per essere precisi) …e voi non avete ancora uno straccio di idea di cosa regalare alla vostra anima gemella?

Se non volete ripiegare sui soliti regali… date un’occhiata alla nostra “sorpresa” giunta in redazione: Un cuore impresso su un frigorifero…

Proprio così

Qualcuno ha abbandonato (in Contrada due Depressa, nelle vicinanze del fornitore City Gas, alle spalle del nuovo cimitero di Tricase), un cuore personalizzato impresso su un frigorifero…

Prendete ispirazione e fate(vi) un regalo con il cuore…

è sempre una sorpresa gradita…

 

Il direttore, assieme a tutta la redazione si stringono con affetto al dott. Antonio Turco per il lutto che ha colpito la sua famiglia, con la scomparsa della cara mamma

Un bimbo di 13 mesi Covid positivo, con fragilità e con grave patologia respiratoria, ha ricevuto, presso il Centro di Trattamento Precoce (CTP) COVID-19 del Reparto Pneumologia Covid Dea Fazzi, la terapia con anticorpi monoclonali.

Si tratta del primo caso, in Puglia, di somministrazione di questa terapia ad un paziente di età inferiore ai 12 anni.

L'intervento è stato possibile grazie ad un apposito protocollo redatto dal Reparto di Pneumologia e Malattie Infettive dell'Ospedale Bambin Gesù per la somministrazione off - label del farmaco, ovvero seguendo indicazioni diverse da quelle per le quali la terapia è stata autorizzata.

Un lavoro di squadra tra il Nosocomio romano, il pediatra curante del piccolo, i pediatri del Vito Fazzi ed il responsabile del CTP COVID-19, Dott Stefano Scardia, che ha consentito al piccolo, con sindrome di Ondine e portatore di tracheostomia, di ricevere tempestivamente e in sicurezza il trattamento.

"Siamo molto soddisfatti per aver contribuito a creare le condizioni migliori di cura di un bimbo con grandi fragilità. E' stato intrapreso un percorso eccezionale, all'interno del trattamento delle patologie rare. Questo rappresenta un ulteriore esempio di come il COVID-19 abbia contribuito a consolidare legami tra differenti Nosocomi ed ospedale-territorio al fine di fornire in tempi rapidi il miglior percorso diagnostico-terapeutico per i nostri pazienti" ha dichiarato il Dott. Francesco Satriano, direttore ff dell'UOC Pneuomologia Covid Dea Fazzi.

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