di Nunzio Dell’Abate
E’ scritto nero su bianco nelle linee programmatiche del governo provinciale: il Salento deve riacquistare piena dignità ambientale. Diversamente, vi è poco “D’Amare”.
Il primo step prevedeva di bonificare le strade provinciali dalla immondizia.
In quattro mesi, pur nelle note ristrettezze dell’Ente, abbiamo rimosso 450 tonnellate di rifiuti di ogni genere.
E’ stato scioccante constatare che in molti punti l’ammasso di rifiuti aveva intaccato l’asfalto, a causa della pressione esercitata nel tempo.
Non è razionale che si spendano soldi pubblici per togliere i rifiuti dalle strade, semplicemente in quanto non ce ne dovrebbero essere.
Ma tant’è ed andava fatto. Perché lo sforzo economico non risultasse vano, siamo passati al secondo step: tolleranza zero per gli sporcaccioni.
Da qui l’acquisto di dodici telecamere diurne, di una infrarossi per le riprese notturne e di due droni per le riprese dall’alto, con cui abbiamo dotato il corpo di Polizia Provinciale al fine di individuare e punire senza sconti gli incivili sorpresi ad insozzare le arterie provinciali.
Ma anche il potenziamento dei controlli su strada per verificare il rispetto della normativa in materia di trasporto di rifiuti solidi urbani e di rifiuti speciali.
Ed i risultati non sono tardati ad arrivare, sia in termini di sanzioni che di deterrente.
E’ evidente che anche i Comuni debbano fare la loro parte attraverso un capillare monitoraggio delle attività edilizie nel perimetro urbano, in quanto il rifiuto depositato lungo le strade è nella maggior parte dei casi rifiuto inerte, nonchè una maggiore sensibilizzazione all’utilizzo degli ecocentri.
Tra le altre misure messe in campo ricordiamo l’attivazione dei corsi di formazione per l’inserimento sul territorio provinciale delle guardie ecologiche volontarie (GEV); l’avviamento di forme di collaborazione con la Regione per utilizzare il personale di polizia provinciale trasferito a Bari per effetto della riforma Delrio; la mappatura satellitare delle discariche e la realizzazione di uno spot per sensibilizzare tutti al rispetto dell’ambiente e delle strade in particolare, una sorta di “must” audio- visivo.
Nel contempo abbiamo gettato le basi per istituire una Consulta Ambientale Provinciale che serri le fila fra associazioni, enti ed istituti scolastici in modo da aumentare competitività ed innovazione in un settore così delicato.
Insomma, su queste azioni virtuose ci giochiamo molta della nostra credibilità politica convinti che siano quelle determinanti per un cambiamento radicale di cultura e di immagine del Salento.
SABATO 11 GENNAIO ore 18,30 a Palazzo Gallone
Claudio Scamardella, direttore del Quotidiano di Puglia
presenterà il suo libro “Le colpe del Sud”
L’evento è organizzato da Il Volantino, Il Gallo, 39° Parallelo, La Voce di Corsano e Inner Wheel Club Tricase -S. Maria di Leuca.
Pubblichiamo l’introduzione del libro di Scamardella e vi diamo appuntamento per l’11 per un interessante confronto sui temi del meridionalismo in un’ottica particolare: analizzare e vedere le colpe, le nostre colpe.
“Dove, quando e perché abbiamo sbagliato, noi meridionali? Dove, quando e perché hanno sbagliato le nostre classi dirigenti, prime fra tutte le cultura e le élite intellettuali meridionaliste, se dai tumultuosi cambiamenti degli ultimi trent’anni è uscito un Sud ancora più debole, arretrato, decomposto, rassegnato, perfino più cinico e con la prospettiva di una sua ravvicinata desertificazione umana e produttiva?
Perché qualcosa, anzi molto, abbiamo sbagliato anche noi se siamo riusciti a bruciare un’altra generazione e se la prossima sta già scappando, lasciandoci una terra per soli vecchi.
Qualcosa, anzi molto, abbiamo sbagliato anche noi se ci siamo lasciati sfuggire tutte le occasioni che si sono presentate per riafferrare il destino nelle nostre mani.
Se abbiamo sprecato finora le straordinarie opportunità offerte dai nuovi scenari geopolitici e geoeconomici per rientrare nel flusso della “grande storia” dopo secoli diestromissione e marginalità”.
Nella foto Mons.Vito Angiuli,Vescovo di Ugento-Santa Maria di Leuca,il direttore de“ Il Volantino di Tricase”, Alessandro Distante e il direttore del Quotidiano di Puglia, Claudio Scamardella
Tricase - Lunedì 9 dicembre 2019 alle ore 18.30 presso la Fondazione di Partecipazione "Tommaso Caputo" è avvenuta la tanto attesa inaugurazione del nuovissimo Micronido "Giardino d'infanzia", un nuovo spazio nato nella zona dell'antico refettorio della Scuola Materna che ospiterà i bambini dai 3 ai 36 mesi di età.
Uno spazio progettato e concepito in ogni suo punto a dimensione di bimbo, con un'attenta scelta di colori e materiali, e con un'attenzione particolare ai dettagli, come per fare un esempio la scelta di realizzare un suggestivo cielo stellato arricchito dalla presenza di fibra ottica cromoterapica, per rendere rilassante l'area dedicata alla nanna.
Dopo le bellissime parole di benedizione di don Flavio è avvenuto il taglio del nastro da parte del Sindaco, avvocato Carlo Chiuri, e di Serena Colazzo, architetto che ha curato la progettazione e la realizzazione dell'Asilo Nido.
Il Sindaco ha successivamente preso la parola e ha voluto ringraziare il Presidente della Fondazione, dott. Giuseppe Colazzo, per la sua dedizione, da tantissimi anni, alla realizzazione di progetti che guardano al benessere dei bambini, chiave del nostro futuro e speranza della nostra società.
Il Sindaco ha inoltre voluto complimentarsi con tutta la squadra della Fondazione Caputo per le numerose iniziative intraprese per lo sviluppo didattico e cognitivo dei bambini che frequentano la Scuola dell'infanzia e la Sezione Primavera, augurando uno splendido inizio d'avventura ai bambini e alle educatrici del Micronido, importantissima realtà per la Città di Tricase e di buon auspicio per un futuro incremento delle nascite
di Pino Greco
Domenica 22 dicembre alle ore 17.30 in chiesa Madrela Santa Messa celebrata da Mons. Beniamino Nuzzo, vicario generale Diocesi di Ugento- S.M.di Leuca.A seguire il concerto di Natale del soprano Serena Scarinzi.
Mercoledi 25 Dicembre alle ore 16.30,ingresso “Città Di Betlemme”, inaugurazione della 40esima edizione del Presepe e dedica della strada al suo fondatore, Andrea Rizzo
Otto le serate di apertura: 25,26,28,29 dicembre.
1,4,5 e 6 gennaio 2020,dalle ore 17 alle ore 20.30.
Quest’anno in occasione della 40esima edizione,il 26 dicembre evento speciale,il nuovo annullo filatelico a cura di Poste italiane
Il Presepe Vivente di Tricase compie 40 anni
Mercoledi 25 dicembre alle ore 16.30,giorno di apertura del Presepe,verrà intitolata la strada ingresso “Città Di Betlemme”, al fondatore del Presepe, Andrea Rizzo. Scomparso il 16 dicembre del 2008.
E' stata scelto il luogo e il periodo dove ha creato il “ Suo” Presepe che si trasforma nel luogo di nascita di Gesù di 2000 anni fa.
Un “percorso” voluto dalla famiglia Rizzo, dal Comitato,da tutti gli uomini del Presepe e della Città che lo ricordano da sempre.
Andrea Rizzo o Andreuccio, ”Tricasino di Caprarica, ci fa sapere il presidente del Comitato, l’ing. Andrea Morciano: “Lavoratore instancabile, questo miracolo ce l'aveva nella carne, lo covava dentro da quand'era bambino, era il fulcro della sua infaticabilità, della sua gioia, della sua gioia nel prodigarsi per gli altri. Andrea aveva Gesù nella mangiatoia del cuore. E arrivò un giorno in cui, ad Andrea, tutto questo Gesù solo per lui, dovette sembrare troppo. Forse fu per questo che, nel Dicembre del 1976, sentì di donarlo, "facendolo nascere" nella sua casa, aprendo la "Villa delle Gomene" o "Monte Orco" a tutti coloro che volessero avvicinarsi al messaggio cristiano, accoglierlo nel proprio presepe interiore. Nacque, appunto, con la sentita collaborazione degli amici che condividevano il pensiero di Andrea, il Presepe Vivente di Tricase”.
Il Presepe Vivente di Tricase fa parte degli otto presepi più longevi del sud Italia.
Tutti i personaggi ritratti nelle narrazioni evangeliche sono interpretati e messi in scena dalla gente del posto nelle rappresentazioni dei più antichi mestieri salentini e scene di vita romana di un tempo.
La rappresentazione del Presepe Vivente di Tricase si chiude ogni anno, nel giorno dell'Epifania.Un grande corteo partirà da Piazza Pisanelli di Tricase alle ore 16:00 e vedrà sfilare per alcune vie cittadine, tutti i personaggi in tradizionali costumi d'epoca, i quali, accompagnano i tre Re Magi, con ricchi doni, da portare nell'umile grotta a Gesù Bambino, sull'incantevole collinetta di Monte Orco.
Così, quando le lampadine si spegneranno e passerà un altro anno,prima di rivedere la Betlemme tricasina, la suggestione di quella collina rimarrà accesa in ogni cuore, rinnovando il grande miracolo dell'Amore.
Casa distrutta dalle fiamme a Tutino di Tricase
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