Si è tenuta mercoledì 27 novembre a Roma, presso la IV Commissione Difesa della Camera dei Deputati, l’audizione dell’Associazione Sindacale Carabinieri UNARMA circa il dibattito politico-istituzionale sulla futura legge sindacale per i carabinieri e per le forze armate in genere.
L’audizione, presieduta dal Presidente Gianluca Rizzo, deputato del Movimento Cinque Stelle, aveva per oggetto il disegno di legge 875, un progetto di legge non ben visto dai dirigenti sindacali militari poiché fortemente limitativo dell’azione del diritto sindacale ed in quanto scaturito da non si sa bene quali dibattiti e tra quali parti sociali, atteso che soltanto di recente si sta procedendo all’audizione dei direttivi dei sindacati appena nati, la cui linea di pensiero è univoca, determinata e aderente a quella della maggioranza del popolo con le stellette.
Nel dibattito, che origina dai dettami della sentenza della Corte Costituzionale n. 120 del 2018, ad ormai oltre un anno da essa, vi sono posizioni contraddittorie, alla luce del fatto che emergono differenti visioni su quali dovranno essere i compiti dei sindacati militari.
Nella foto il segretario generale UNARMA Puglia,
il tricasino Gianluca Tondo
Ci sono ancora oggi correnti politiche che avrebbero una visione dei cittadini in uniforme come cittadini di seconda fascia, auspicando una forte limitazione del diritto sindacale e dei diritti in genere, come lasciano chiaramente intendere le dichiarazioni dell’esponente di Fratelli D’Italia, on. Salvatore Sasso Deidda, per il quale il mandato sindacale dovrebbe prevedere per i suoi rappresentanti limiti temporali esprimendo finanche la necessità di prevenire rischi di strumentalizzazione da parte di qualcuno o il deputato della Lega, on. Roberto Paolo Ferrari, secondo cui il termine sindacati, nel mondo militare, richiamerebbe addirittura tempi nefasti.
Ma non solo, rientrerebbe nella naturalità delle cose pure che un sindacato di militari debba essere preventivamente vagliato ed autorizzato dal Ministro della Difesa e per giunta previo assenso del Comando di Corpo di appartenenza dei militari che lo vorrebbero costituire (come se il sindacato degli operai di una fabbrica dovesse essere autorizzato dalla casa madre tanto per intenderci), così come rientrerebbe nella normalità delle cose che il sindacato dei militari non possa trattare di materie afferenti, per esempio, il rapporto d’impiego e il rapporto gerarchico-funzionale, cioè quel campo su cui si gioca ogni giorno la partita, quella partita che giocano per l’appunto i militari, nel loro rapporto d’impiego, che non può prescindere da quello gerarchico-funzionale e che molto spesso, come abbiamo avuto modo di leggere, sentire e vedere, costa anche la vita dei nostri giovani ragazzi con le stellette.
Ma le limitazioni non si fermano qui, nell’ambiguo disegno di legge se ne leggono tante che di fatto minerebbero la reale rappresentatività e renderebbero sterile l’azione sindacale militare.
UNARMA - Associazione Sindacale Carabinieri, non solo non condivide le restrizioni paventate da certa classe politica ma rilancia con le richieste del suo segretario generale Antonio Nicolosi, circa l’opportunità per le sigle sindacali di poter sedere, anche soltanto come garante senza diritto di voto, ai tavoli di valutazione e avanzamento del personale al fine di garantire la trasparenza sulla discrezionalità di attribuzione di punteggio prevista in capo ad ogni membro della commissione.
Ma non solo, Nicolosi continua auspicando previsioni innovative come per esempio l’istituzione di tavoli di raffreddamento dei conflitti in ambito comando di Corpo, onde assicurare una figura super partes nelle tante questioni gerarchico-funzionali (che poi sono quelle da cui molto spesso genera il malcontento, la demotivazione e in alcuni casi situazioni ancora più tragiche).
Ed infine, conclude il segretario generale, con la previsione per le sigle sindacali di poter presenziare nelle commissioni di disciplina.
Invito tutti ad una maggiore serenità, a non vedere fantasmi o spettri inesistenti commenta il dirigente sindacale Unarma, Gianluca Tondo, relatore nell’audizione - unitamente al segretario generale Unarma Antonio Nicolosi ed al segretario nazionale Massimo Borraccini - perché i sindacati sono portatori sani di diritto ed hanno fatto sempre e soltanto il bene della nostra democrazia, del cittadino lavoratore, con o senza stellette.
Ed aggiunge una siffatta legge sindacale, con riferimento al disegno 875, sarebbe un passo indietro di molti decenni, un tonfo arcaico che non si addice ai tempi del cambiamento. Mi ritrovo spesso a parlare continua il segretario con cittadini che poco conoscono del mondo militare e debbo constatare come tantissimi di loro restano basiti quando vengono messi al corrente che noi militari non abbiamo mai avuto i sindacati.
Sono certo, afferma Tondo, che la maggioranza del popolo italiano sarebbe d’accordo affinché giunga finalmente, anche nel mondo militare, una sana e tangibile ventata di democrazia; perché le forze armate e i carabinieri in particolare, non appartengono a nessuno, non sono dominio di alcuno, sono bensì patrimonio del popolo italiano, per il popolo italiano e sono composte da italiani che meritano pari dignità, diritti e considerazione. E a dirla tutta, anche un poco di fiducia. Il dibattito è aperto, la speranza è che aperte siano anche le menti e le visioni di chi ha in mano il destino sociale dell'intera collettività militare.
di Ercole Morciano
Una cornice manieristica sormontata dallo stemma mediceo esibito da due angeli, racchiusa alla base da una veduta cinquecentesca di Firenze: la svelano una coppia di putti ai piedi di due muse che sostengono, in funzione di cariatidi, la trabeazione ricca di fiori e di frutti. All’interno della cornice, come usava, il lungo titolo dell’opera: LE ISCRITTIONI/ POSTE SOTTO LE/ VERE IMAGINI DE/ GLI HUOMINI/ FAMOSI/
Le quali à Como nel Museo/ del GIOVIO fi veggiono/ tradotte di Latino in/ volgare da HIPPO/ LITO ORIO/ Ferrarese. Il libro risulta stampato a Firenze il 1552 presso l’impressor ducale Lorenzo Torrentino (Laureens van den Bleeck, di origini olandesi) che esibisce la sua marca.
L’autore, Paolo Giovio, è un medico, storico e letterato molto noto nel suo tempo. Nato a Como il 1483, dopo gli studi a Pavia e a Padova si trasferì a Roma presso la corte del papa Clemente VII (1523-1537), Giulio de’ Medici (a fianco del quale visse l’esperienza drammatica del “Sacco di Roma” nel 1527). Dal medesimo papa fu nominato vescovo di Nocera nel 1528.
Autore di opere storiche, di curiosità e vivace informazione, viaggiò molto e conobbe personaggi famosi. Alle loro immagini esposte nel museo da lui fondato a Como, la sua patria, diede le didascalie.
Trasferitosi a Firenze dal 1549, godette della protezione di Casa Medici e presso quella corte visse fino alla morte occorsagli il 1552.
Mentre avevo il suo libro tra le mani, davanti alla dott.ssa Gloria Fuortes, responsabile della Biblioteca Comunale trasferita temporaneamente a Palazzo Gallone, al secondo piano, non nascondo di aver provato una certa emozione.
Un’opera tanto antica quanto delicata e fragile; nata molto prima degli ambienti in cui si trova, tra le due fasi del Concilio di Trento (1545-1563), anni in cui la storia d’Italia e dell’Europa tutta era segnata dalla grave crisi politica e religiosa, fomite di guerre e laceranti divisioni.
Il raro libro è stato donato alla Biblioteca comunale da Ettore Abramo Cazzato. Tricasino di nascita, propriamente di S. Eufemia, svolgeva il suo lavoro di impiegato a Lecce, dove abitava in un’antica, grande casa del centro storico.
In quella dimora piena di libri si recava Tonino Maresca, all’epoca unico addetto alla biblioteca, su mandato dell’assessore alla pubblica istruzione del tempo, Gaetano De Giuseppe, per elencare e impaccare i libri che il Cazzato andava donando a Tricase.
Per conoscere meglio A. E. Cazzato, bibliofilo d’eccezione, e approfondire il suo rapporto col Comune di Tricase, v. C.V. MORCIANO, Abramo Ettore Cazzato
bibliofilo e benefattore tricasino nel ventennale della morte, in “Terra di Leuca”. Bimestrale di informazione, storia, cultura e politica, A. VI, n. 34, Tricase, dicembre 2009, p. 3.
Prima della donazione di Ettore Abramo Cazzato, la Biblioteca comunale di Tricase era piuttosto misera per quantità e qualità di unità librarie.
Il numero dei volumi era intorno ai 1.300 e pochissimi erano quelli di pregio; con la donazione Cazzato i libri diventano, negli anni Ottanta, oltre 5.000 e la Bibliotecacomunale di Tricase per decisione del direttore, dott. Francesco Accogli e del Comitato di gestione presieduto dal prof. Hervé A. Cavallera, si arricchisce, grazie alla donazione Cazzato, della “Sezione chiusa delle edizioni rare e pregevoli” il cui nucleo forte comprende 2 cinquecentine, 6 seicentine e svariate settecentine.
Del fondo Cazzato, mi informa la dott.ssa Fuortes, è in corso la ricostituzione al fine di valorizzarne ancor più il patrimonio librario che, grazie al programma OPAC-SBN, è entrato nella rete del Catalogo unico nazionale.
Contribuiscono a delineare la fisionomia del “Fondo Cazzato” - continua la dott.ssa Fuortes - libri di varia natura: dalle opere agiografiche e devozionali a quelle di tipo teologico dogmatico, esegetico e spirituale, dai trattati dell’ambito filosofico, pedagogico e scientifico-matematico ai classici delle letterature latine, italiane e francesi, dai testi giuridici alle esposizioni geografiche, alle enciclopedie e dizionari di varie epoche.
Quest’anno ricorre il 30° anniversario della morte di Ettore A. Cazzato e pertanto sarebbe doveroso ricordarlo dedicandogli una strada; per l’occasione si potrebbe presentare il fondo a lui intestato con una bella conferenza per svelarne gli aspetti bibliografici, scientifici, letterari e le immancabili curiosità.
Un appello e un auspicio a chi di dovere e a tutti i cittadini: valorizziamo le nostre biblioteche! La ciiviltà di un popolo si misura anche dalla cura con la quale viene trattata la biblioteca pubblica.
I lavori in corso presso la biblioteca comunale non solo servano a renderla un luogo di attenta conservazione e di accogliente fruizione, ma siano anche di stimolo perché essa diventi il cuore pulsante delle attività culturali della comunità, a servizio della quale essa è nata ed opera.
Il medesimo appello-auspicio valga per la biblioteca di “Casa Comi” a Lucugnano: arricchita dalla donazione Donato Valli, la biblioteca pubblica a p.t. dipende, col personale addetto, dalla Provincia di Lecce, mentre quella con i libri del Poeta è della Regione e si trova al piano nobile della Casa, gestito con competenza e impegno costante dall’associazione di volontariato “Tina Lambrini-Comi”.
POLITRIC Politica Tricasina
Non può non essere positivo che la Città venga convocata per discutere del suo sviluppo e specificatamente del Piano Urbanistico Generale.
Nessuna programmazione può essere valida se non è condivisa, specialmente quando l’interesse pubblico si incrocia con gli interessi privati.
Già la precedente Amministrazione non aveva mancato di organizzare momenti di confronto con i Progettisti del PUG, affrontando in più sedute temi specifici dello sviluppo del territorio. L’augurio e la speranza è che gli incontri del 29 e 30 vedano una buona e disinteressata partecipazione.
Disinteressata nel senso che non prevalgano spinte corporative o addirittura questioni di singoli e che la rivendicazione di paternità delle iniziative non porti a distrarre dall’oggetto degli incontri o a speculazioni politiche che rischierebbero di deviare dal percorso intrapreso, con il pericolo di creare momenti non di confronto ma di scontro.
In questo senso un ruolo fondamentale devono interpretarlo il Sindaco e la Giunta, chiamati ad essere guida autorevole in quanto legittimati dal consenso ottenuto;
ogni abdicazione a compiti e funzioni metterebbe in luce una debolezza politica dell’Esecutivo e farebbe passare il messaggio (pericoloso per la Maggioranza) che le questioni si risolvono per iniziativa dei singoli consiglieri, anche se non di maggioranza, a fronte della incapacità di chi è stato scelto dagli elettori per governare la Città.
L’attivismo dei singoli consiglieri –si badi bene- è pienamente legittimo e risponde alle logiche politiche, ma ciò non esime dal dare un giudizio politico: una maggioranza, se è tale, deve essere il traino delle scelte amministrative; se a dettare obiettivi e tempi diventa un consigliere comunale, il problema non è certo del consigliere ma di chi, Sindaco in testa, dovrebbe avere il timone della barca per evitare che si volgano in contemporanea e nello stesso luogo due incontri pubblici (per averne la prova andare a pag. 6). A.D.
ZONA CAPPUCCINI ? ZONA A RISCHIO ILLIMITATO !
Due donne sono già cadute ed hanno ricevuto l’assistenza sanitaria.
Un piazzale “vietato” ai diversamente abili.
Una strada che già una persona sana non può camminare per mille dislivelli e buche.
In più,da quanto appreso dagli esercenti commerciali della zona, già in passato altre persone sono state vittima di cadute a causa della cattiva manutenzione del piazzale.
Una zona franca, o meglio un piccolo fazzoletto di terra dove le auto possono essere lasciate a caso, circondate da buche con crateri profondi quanto un piede.
Un piccolo spazio che contiene più o meno una ventina di parcheggi liberi dove ognuno può fare un po’ quello che vuole.
Non siamo in campagna, ma in pieno centro a Tricase.
Parliamo del piazzale antistante la chiesa e il convento dei Cappuccini.
Siamo nella centralissima piazza Cappuccini.
In uno dei centri dove ruota la vita commerciale, politica e “di animazione” della Città.
E’ il caso di passare almeno un manto di asfalto e non le solite toppe?
“INSIEME SI PUO’ ” – Grande successo per la serata di beneficenza organizzata dall’Inner Wheel Club Tricase - Santa Maria di Leuca a favore del Dipartimento Oncologico “Cardinale Panico” di Tricase Si è tenuta il 17 novembre 2019 nella bellissima cornice del Messapia Hotel Resort di Santa Maria di Leuca una emozionante serata di beneficenza organizzata dal Inner Wheel Club di Tricase – Santa Maria di Leuca.
“Insieme si può” questo il titolo della serata che ha avuto come obiettivo l’acquisto di un casco refrigerante da donare al Dipartimento Oncologico “Cardinale Panico” di Tricase.
Un impegno molto importante quello preso dalle innerine di Tricase guidate dalla Presidente del club Tina De Francesco; un impegno all’insegna dello slogan internazionale 2019/2020 ; Together we can” che le porterà a realizzare la mission di questo anno sociale e che le vedrà “donne in azione” per l’acquisto di un casco refrigerante che riduce l’alopecia causata dalle cure chemioterapiche. Secondo recenti studi il 75% delle donne sottoposte a chemioterapia ha potuto beneficiare degli effetti del raffreddamento del cuoio capelluto.
Il casco refrigerante che sarà acquistato grazie al sostegno di tantissimi cittadini sarà poi donato al reparto Oncologico del nosocomio di Tricase.
Prestigioso parterre per l’occasione con importanti ospiti. Hanno, infatti, presieduto l’evento le più alte cariche innerine e rotariane: la Presidente del Consiglio Nazionale Lina De Gioia Carabellese Cormio, la Governatrice del Distretto 210 carf Caterina Bove Narullo, la Editor nazionale Amalia Sales Vella, la Segretaria distrettuale Elena Sanpaolo Antonacci, Carmelina Cafiero Casamassima, Membro del Comitato Permanente al servizio internazionale del Distretto 210 e l’Assistente del Governatore del Distretto Rotare 2120 Puglia e Basilicata Maria Rosaria Filograna. Presenti anche le autorità civili e religiose, tra cui il Sindaco di Tricase Carlo Chiuri.
Tra gli ospiti speciali, la Direttrice Generale della Pia fondazione di Culto e Religione “Card. Panico” Suor Margherita Bramato ed il Primario del Dipartimento di Oncologia Dott. Emiliano Tamburini e i tanti ospiti che con entusiasmo hanno fatto proprio il progetto, sostenendo con affettuosa partecipazione l’invito dell’Inner Wheel Cleb di Tricase.
La cena ha preso il via con il saluto della presidente Tina De Francesco e delle rappresentanti innerine che, commosse dalla numerosissima presenza di tanti ospiti definiti “straordinari e sorridenti” hanno constatato come l’opera del Club sia ben inserita nel territorio in quanto capace di intercettarne le richieste.
Riflessione arricchita dalla Governatrice che sottolinea la sua gioia di essere ritornata a Tricase a distanza di una settimana dal precedente impegno istituzionale, unitamente alla Segretaria Distrettuale.
Anche Suor Margherita, Direttrice Generale della Pia Fondazione “Card. Panico” di Tricase ha sottolineato, commossa, come il motto “insieme si può” riprenda la frase “fatelo, se potete” pronunciata dal Cardinale nel momento della consegna della gestione dell’ospedale all’Ordine delle Suore Marcelline.
Donne che affrontano problemi di grande entità, proprio come l’acquisto di un casco refrigerante, afferma il Dott. Tamburrini: “Un casco non è una macchina che salva la vita e la sofferenza oncologica non è solo fisica. La sofferenza è anche emotiva, emozionale, sociale.
E’ una sofferenza trasversale in cui tante piccole grandi cose possono fare la differenza e impattano tantissimo sulla serenità del percorso, consentendo di mantenere anche solo un flebile sorriso”.
L’esperienza di Giulia Chiuri, infermiera specializzata, racconta la sua esperienza in riferimento all’estetica oncologica che promuove, attraverso diverse strategie, una immagine di se stesse confortante, restituendo sicurezza, amore e di come, prendersi cura di qualcuno, renda soddisfatti “restituendo a quel qualcuno quel sorriso in un momento difficile della vita, proprio nel momento in cui sembra davvero impossibile”.
Grande soddisfazione, quindi, per la Presidente Tina De Francesco e le socie tutte non solo per il sold out raggiunto, ma anche per l’ingresso nel Club di Angela ed Anna, nuove socie accolte nel consolidato gruppo innerino che hanno fatto proprie le finalità di amicizia, servizio e comprensione internazionale che muovono l’Inner.
Il progetto “Insieme si può” vuole essere di supporto alle donne che affrontano i lunghi percorsi chemioterapici, ma necessita di tanto sostegno.
Contattateci, quindi, effettuando un bonifico sul c/c bancario
IT 71U0200880111000105288563 intestato a I
INNER WHEEL CLUB TRICASE – SANTA MARIA DI LEUCA.
Grazie di cuore a tutti voi che ci sostenete!