TANTE LE VOCI... " FINANZIARIE E NON...." PROVE DI FUTURO…NELLO  SPORT  TRICASINO….?

 ATLETICO TRICASE   Sconfitta per 3-0 a Leverano… Ora si pensa solo ad ultimarequesto bel campionato….Domenica arriva il Manduria… Voto 6

TRICASE VOLLEY FEMMINILE ?  Preferisco Volley Femminile San Luca… Per protesta contro il Comune….. Il presidente Rocco Cazzato , da noi intervistato “ elimina” il nome Tricase dalla squadra…in più …tutti a Corigliano d’Otranto ( niente più palasport di Tricase…per giocare ed assistere alle partite della capolista ) Voto 7

CAFFE’ CAPPUCCINI VIRTUS TRICASE . Sconfitta per 3-0 a Massa ( Na). Si pensa solo al futuro… La solida società guidata dal presidente Francesco Cassiano….manda a casa 3 giocatori, De Pascalis, Di Fino e Torre...Fuori rosa anche De Giovanni ( per impegni professionali). Domenica arriva il Locorotondo…Voto 6-

 SAN LUCA VOLLEY UNDER 14 FEMMINILE  Prima giornata di Play Off per le ragazze del settore giovanile della San Luca Volley che hanno affrontato l'Apollonio Vini, squadra ostica con atlete di esperienza. Il risultato è di 3 a 1 per le tricasine che hanno affrontato la gara con estrema cattiveria agonistica e determinazione. Un grande risultato, brave ragazze!! Voto 8

Sono stati creati a Tricase, nella Bottega di Agostino Branca i premi per la cerimonia ”La Dieta Mediterranea e il Made in Italy negli Stati Uniti” organizzata dalla On. Fucsia Nissoli, eletta nella Circoscrizione Nord America che si svolgerà Palazzo Montecitorio di Roma il prossimo 5 Aprile. Sono piatti-premio in ceramica realizzati appositamente per l’evento internazionale e saranno esposti nella Sala stampa della Camera dei Deputati per essere assegnati a 13 imprenditori italiani e americani impegnati nella Promozione e nella difesa del Made in Italy. Con la tecnica che contraddistingue il ceramista salentino, sono raffigurati alcuni elementi più significativi della Dieta Mediterranea come il grano, l’olivo e l’uva.

Presso la Chiesa dei Diavoli di TRICASE   01-16 Aprile 2016

ISCRIZIONI APERTE
Workshop di base di FOTOGRAFIA per neofiti e appassionati a cura del professionista Daniele Met, rientrante all'interno della programmazione 2016 dell'associazione Meditinere-SAC Porta d’Oriente, a Tricase presso la Chiesa dei diavoli.
Insieme al titolare del corso sarà avviato un percorso nel mondo della fotografia digitale, dallo scatto alle correzioni base in post-produzione. Inoltre, ogni partecipante avrà l’occasione di realizzare un reportage della Manifestazione “L’ultima Principessa, alla scoperta di Maria Bianca Gallone con auto e moto d’epoca” in programma a Tricase domenica 10 Aprile 2016.
Ecco i temi che verranno trattati durante il workshop:
- Corpo macchina e obiettivi
- L’esposizione in fotografia
- Tempo, diaframma, profondità di campo
- La composizione in fotografia, regola dei terzi e sezione aurea
- Concetti base dell’illuminazione in fotografia
- Tipi di luce, modificatori di luce per esterno e da studio
- Il RAW, il flusso di lavoro, post-produzione base
IL CALENDARIO delle LEZIONI:
01 Aprile 2016 orario: 15.30 – 17.30
02 Aprile orario: 17.30- 19:30
08 Aprile orario: 18.00 – 20.00
09 Aprile orario: 18.00 – 20.00
10 Aprile orario: 09.00 – 12.30 (REPORTAGE EVENTO PIAZZA PISANELLI TRICASE)
16 Aprile orario: 15.00 – 20.00

Alla fine corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione.
Per info e quota di iscrizione: 3489521598    Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

PARTE PRIMA…ERA IL 20 FEBBRAIO 2016

Ci scrive una coppia da fuori Tricase. Gentilissimo direttore, grazie anticipatamente per la vostra generosità ad ospitare la nostra “ breve e brutta storia” . E’ il mese di gennaio, siamo in via San Demetrio, a due passi dalla sede Municipale…Appena siamo arrivati, io e mia moglie ( disabile) con la sedia a rotelle, ci siamo resi conto che era impossibile salire su quel marciapiede… dopo non poche difficoltà, abbiamo dovuto sollevare mia moglie in due persone , rischiando di farla cadere a terra… ma alla fine ci siamo riusciti… con tutti i presenti che ci hanno chiesto scusa per il disservizio…Ma, una volta fatti gli acquisti, il problema si ripresentava…era arrivato il momento di uscire di superare il marciapiede, marciapiede chiuso dal parcheggio di auto in sosta, dunque non si poteva scendere eravamo ingabbiati, mia moglie è scoppiata a piangere sentendosi imprigionata… io non potevo fare nulla… grazie all’intervento di un signore presente che assisteva senza parole, abbiamo avuto un contatto telefonico con la Polizia Municipale , esponendo il disagio presente in via San Demetrio , consegnando anche le mie generalità…il vigile ha promesso che avrebbe preso provvedimenti su quel tratto di strada…. Ad oggi, 17 febbraio 2016 non si vede nulla….l’unica certezza che emerge … che, via San Demetrio.. non è per tutti…è “ diversamente occupata…diversamente abile ” Grazie a voi tutti …con la speranza di ritornare….a Tricase

 

PARTE SECONDA… ERA IL 5 MARZO  Abbiamo telefonato all’assessore Giacomo Elia: l’Amministrazione Comunale risolverà a breve il problema di via San Demetrio. Al momento è la prima Amministrazione Comunale che promette di risolvere un problema che persiste da circa 40 anni... Daremo un’occhiata alla questione...

PARTE TERZA … È IL 31 MARZO 2016… C’è anche un garage (con regolare passo carrabile) ci sono quasi sempre macchine parcheggiate sul parcheggio di fronte ….Aspettiamo la “ promessa ” dell’assessore Giacomo Elia….. era il 5 marzo 2016

Noi daremo un’occhiata alla questione….

 

 

Sulla Lucugnano – Tricase , c’è un circolo bocciofilo,c’è il campo sportivo di Lucugnano…c’è una strada non c’è sicurezza…manca lo specchio parabolico…da circa 18 mesi…..

C’è l’impegno del consigliere provinciale Nunzio Dell’Abate . Questo il suo intervento: Il Codice della Strada non prevede, fra la segnaletica verticale, lo specchio parabolico. Potrebbe essere annoverato fra la tipologia di segnaletica complementare. La Provincia ormai da anni, soprattutto per la situazione in cui versa, non effettua direttamente questo tipo di intervento, ma autorizza l’Ente locale o il privato, che ne fanno richiesta per ragioni di sicurezza o di opportunità, al posizionamento di questo accorgimento visivo. In ogni caso mi attiverò per trovare una adeguata soluzione....

 

Amministrative 2017 a Tricase…per ora girano più nomi… la situazione non è per niente chiara… tutti gli schieramenti sembrano aspettare le mosse dell’altro fronte…. Qualche nome, comunque, si delinea all’orizzonte…

DELLABATERUSSO: IN COMUNE… Ernesto Abaterusso e Nunzio Dell’Abate…. In unico nome con un obiettivo in Comune…

PARTITO SOCIALISTA… Il saggio architetto Zocco…rompe gli indugi… Il partito Socialista presenterà una propria lista… dai sani valori del socialismo europeo…

AVV.CLAUDIO PISPERO… Ex vicesindaco: non mi candido... diamo spazio ed entusiasmo…per una nuova direzione…

AVV. IPPAZIO CAZZATO…Ex candidato sindaco, ex consigliere provinciale ed assessore comunale, alle prossime amministrative ….ci sarò…darò il mio contributo….

GIORGIO VIGNERI… Ex candidato sindaco: non mi candido….largo ai giovani… i vecchi tutti a casa…

CENTRO SINISTRA E UDC….Per le prossime amministrative si vocifera di una candidatura a sindaco di un avvocato….anche se.. l’UDC strizza l’occhio a Tonino Musio ( un curriculum da amministratore di tutto rispetto)

CENTRO DESTRA….Si lavora…per individuare il giusto candidato…

MOVIMENTO 5 STELLE…In marcia verso le amministrative 2017...

ASSESSORE SERGIO FRACASSO…L’attuale assessore alla Cultura, Sergio Fracasso, ufficializza la sua decisione: alle prossime elezioni amministrative….. ci sarò… in linea con i miei valori….

 

 

di Giuseppe R. Panico C’era una volta in Piazza Pisanelli un bagno pubblico ove lasciare qualcosa di sé. Ora non c’è più e quel qualcosa lo si porta… altrove.C’era una volta in centro il mercato della verdura ma era scoperto. Ora vi è una santa statua, ma con nome e cognome in un’altra piazza, (i turisti confusi si chiedono perché).Vi è pure un”bikesharing” da postare… altrove. Di mercato se ne fece un’altro ma in Piazza Cappuccini. Era coperto e a km 0; un luogo sociale ed un pubblico ricovero in caso di intemperie. Pagammo per costruirlo poi pagammo per demolirlo e non per trasformarlo in qualcosa di ancora utile. I supermarket ringraziarono e il mercatino a km 0 lo ritroviamo ora su bancarelle posticce. Gli anziani,ivi sempre più numerosi non hanno né un ricovero, né dove lasciare quell’impellente qualcosa di sé. Una più spaziosa pubblica piazza ma a spese delle nostre tasche e dei nostri utili servizi, senza nemmeno trasferirli…altrove. C’era una volta in centro e sotto l’orologio un bar all’angolo, luogo di cornetti,cappuccini, pasticcini, pasticcioni e criticoni. Ora non c’ è più. C’erano una volta in centro molti più cittadini che, dopo la messa, si intrattenevano su piazze e piazzette del centro. Erano le loro agorà, i loro “social network”.Ora i fedeli sono da… “messa e fuggi” e i “social network” sono…altrove. C’erano una volta in centro più associazioni di anziani e pensionati, combattenti e pacifisti, invalidi veri e veri solo sulla carta. Erano e ancora sono i reduci di una vita già in gran parte vissuta e poi raccontata fra una briscola e una scopa, una birra od un quartino, una battuta ed un tramezzino. Raccontavano le loro gesta, la loro“Iliade” o la loro“Odissea”.Ma poi arrivò un invito, dall’amaro sapore di uno sfratto, a portar via le loro seggiole, le loro storie, le loro residue vite paesane. Meglio se in periferia meglio se… altrove forse per rendere il centro più bello, ma ancor meno sociale. C’era una volta in centro una biblioteca cittadina luogo di cultura, conferenze, dibattiti, pareri concordi e pareri discordi, libri letti e libri non letti. Ci si fermava volentieri passando.Ora non c’è più, si è fatta più grande, più ricca e più bella ma… altrove. Abbiamo pagato tantissimo per sistemare un vasto edificio ma lontano dal centro, in area poco frequentata e poco attraente. Abbiamo ora una biblioteca che sembra più fine a sé stessa che per fini pubblici e culturali. C’era una volta in centro una farmacia poi trasferitosi… altrove, in aree più vissute e servite, per servire megliopiù cittadini e pazienti. Nelle città il centro è tale perché lo sviluppo urbano si espande sovente a raggera. Del nostro centro ne è stata fatta invece una periferia per mancato sviluppo verso Est o il mare e per assecondare, altrove e senza PUG, le  tante lottizzazioni dei signorotti del tempo.  C’erano una volta molti più cittadini che aspiravano a vivere in centro, ora preferiscono…altrove. Gli standard abitativi sono alquanto cambiati e i quartieri del centro storico sono ben poco attraenti. C’erano una volta più parcheggi in centro, di recente soppressi ma non trasferiti altrove, nemmeno nella immediata periferia di via del porto. C’era una volta una Tricase più attiva e numerosa che frequentava il suo centro, la sua agorà. Le vetuste panchine,curve sotto il peso delle tante storie ascoltate, reggono ora meno fondoschiena paesani e solo raramente quello di turisti mordi e fuggi. Sempre più vuote e solitarie, tengono compagnia alla deserta ombra dei vicini alberi, alle statue dei santi sui frontali delle chiese ed alle finestre ove un tempo si affacciavano i principi Gallone. Ora“regnano” ora altri “principi” e “principesse” e il centro sembra ormai vissuto solo da loro e da chi li va a trovare,nella speranza che sul sano amministrare non prevalga l’insano politicare. Un centro dal sapore medioevale, bello da vedere, bello per una foto, bello per un dibattito una conferenza o un caffè ma sempre più deserto. Un luogo per eventi occasionali. Una sera di cinque anni fa, nella sala del trono, sembrò per un attimo di vedere tre” Re Magi” (come da articolo allora pubblicato sul Volantino). Il Commissario Governativo, il Presidente del Gal e un bravo Ingegnere presentarono un elegante progetto per valorizzare l’ACAIT, per trasferire ivi il Gal e restituire al Comune (ovvero a noi tutti) i pregevoli locali GAL di Palazzo Gallone. Una grande occasione, a spese GAL, per far rivivere il centro per dare spazio a un pregevole Centro Civico, ad una elegante e centrale Biblioteca Cittadina ed altri pregevoli servizi sociali e culturali. Avrebbero avvicinato giovani ed anziani, turisti e passanti e resa così Piazza Pisanelli (e lo stesso ACAIT) un luogo da vivere e da frequentare non solo per eventi. Ma nella sala del trono si levarono alte e sinistre voci contrarie dai risultati ancor più sinistri e che ora gravano su noi tutti. Sembravano dire “a Tricase non passa lo straniero” e manco i“Re Magi” che portarono via le loro carte, e le loro idee, i loro soldi. Il Centro muore non solo per la evoluzione del modo di vivere ma anche perché viene fatto morire. Non basta il bel tempo, la breve stagione turistica e le luminarie di S.Vito a farlo rivivere. Bisogna creare i servizi perché venga vissuto tutto l’anno, anche dagli anziani ora sotto sfratto, anche dai nostri giovani. Non certo ridurli o scacciare o disincentivare chi già lo frequenta.

                                                                                                       

 

Avviso ai lettori

Torneremo in edicola ... sabato 9 aprile 2016

Buona Pasqua

La frontiera, “linea immaginaria eppure realissima”, luogo simbolico del conflitto fra la paura dell’altro e l’accoglienza in nome del diritto internazionale e della solidarietà umana. Faglia che divide il Nord e il Sud del mondo e che riassume le tracce di tante storie, spesso rimosse, di colonizzazione, sfruttamento del primo nei confronti del secondo. La frontiera è quel campo di resistenza delle centinaia di migliaia di persone, uomini, donne, bambini che si riversano ai confini dell’Europa per sfuggire a guerre decennali, torture, miseria e persecuzioni. Ma è anche quella linea immaginaria che attraversa le nostre città alle prese con la sfida della convivenza e della multiculturalità. Negli ultimi tempi la frontiera evoca in noi immagini orribili, da cui distogliamo lo sguardo, tanto è il peso emotivo che ne viene alle nostre coscienze, tanto soffocante il senso di impotenza e tanto più semplice liquidare il fenomeno come altro dalle nostre vite. La Frontiera (Feltrinelli) è l’ultimo libro di Alessandro Leogrande, un libro necessario, capace di restituire dignità narrativa al fenomeno della migrazione, rompere la cappa di assuefazione e di oblio che il bombardamento di news, numeri e insieme la disinformazione rischia di produrre. Per farlo Leograndesmonta la narrazione dominante di un esodo onnicomprensivo e di una frontiera lineare, raccontando gli esodi individuali e i viaggi lunghi mesi, anche anni, la cui parte visibile restano per noi gli sbarchi sulle nostre coste. Nell’immaginario collettivo le persone che affollano i barconi nel Mediterraneo sono un tutt’uno omogeno che fugge da un altrove generalizzato che nessun legame ha con la nostra storia. Leograndenomina quelle persone e fa emergere il modo in cui ridefiniscono il proprio vissuto, aiutandoci anche adecostruire la differenza arbitrariafra rifugiati e cosiddetti migranti economici al centro delle politiche europee. Allo stesso modo fa emergere dalle testimonianze dei migranti eritrei tanti fantasmi del passato, quelli legati alla nostra storia coloniale e tante rimozioni attuali che escludono la questione eritrea dal dibattito pubblico in Europa, nonostante la percentuale di persone eritree che attraversano il Mediterraneo centrale sia elevatissima. Delle frontiere e dei loro attraversamenti parleremo mercoledì 30 Marzo alle 19 nella Sala del Trono di Palazzo Gallone con Alessandro Leogrande, autore del libro, Mario Angelelli, avvocato esperto di diritto e relazioni internazionali e presidente dell’associazione Progetto Diritti e con Alessandro Penso, il fotografo italiano che più di tutti ha documentato in questi anni il fenomeno delle migrazioni e della crisi dei rifugiati.La onlus Progetto Diritti da più di venti anni è impegnata nella tutela dei diritti delle fasce sociali più deboli e nel contrasto contro ogni forma di discriminazione. Negli ultimi anni in particolare sono tantissimi i migranti, rifugiati e richiedenti asilo che ogni giorno si rivolgono ai suoi sportelli legali a Roma e in altre città italiane. L’associazione è impegnata in diverse battaglie, in coordinamento con altre realtà nazionali, fra cui il “Comitato Verità e Giustizia per i Nuovi Desaparecidos”, per chiedere giustizia per le migliaia di migranti morti nel Mediterraneo, e in diverse azioni di sensibilizzazione e promozione culturale sul tema dell’inclusione sociale e del rispetto dei diritti umani.Le foto di Alessandro Penso sono state pubblicate da diverse testate in tutto il mondo fra cui The Guardian, BBC, The New York Times, Time Magazine, the International Herald Tribune, Human Rights Watch, L’Espresso, Internazionale, D di Repubblica, Vanity Fair Italia, El Periodico, Le journal de la photographie. Il suo lavoro l’ha portato fra i profughi sulle spiagge di Kos e Lesbo, a Corinto dove aspettavano di imbarcarsi per l’Italia, a Idomeni e a Towarnik in Croazia. In Bulgaria ha documentato le condizioni invivibili dei campi, e in Spagna l’accoglienza fatta di fili spinati, fino a Calais, dove la speranza dei migranti si aggrappava ai camion che gli avrebbero portati in Inghilterra. La vastità e la profondità emotiva dei suoi reportage gli hanno valso tantissimi riconoscimenti. Solo per citare i più recenti, nel 2014 il primo premio nella categoria General News del World Press Photo Award e nel 2015 il primo premio come Photo Story del Time (miglior storia fotografica dell’anno).In occasione dell’evento, organizzato dalla Libreria Marescritto e dall’associazione Progetto Diritti, in collaborazione con Hotel Callistos, sarà allestita nelle sale di Palazzo Gallone la mostra fotografica di Alessandro Penso Lost Generation, che documenta le storie dei tanti ragazzi, alcuni giovanissimi, che fuggiti dalle guerre che hanno martoriato i loro paesi, incontrano in una Grecia schiacciata dalla crisi economica, un presente non meno aspro, fatto di controlli di sicurezza sempre più duri e il razzismo delle formazioni neo-naziste.

 

La Pro Loco di Depressa, per ricordare il maestro Donato Russo, organizza la seconda edizione del concorso musicale “PREMIO M° DONATO RUSSO” con due borse di studio: 1° classificato borsa di studio di € 300,00  2° classificato borsa di studio di € 200,00. Possono partecipare tutti coloro che suonano uno strumento musicale. Le iscrizioni sono già aperte, la manifestazione si svolgerà dal 28 aprile al 1° maggio 2016 presso l'oratorio G. Paolo II di Depressa. Per maggiori informazioni vedi sito www.prolocodepressa.altervista.org

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