di Pino GRECO
Tricase, 12 ottobre 2023
Lacrime e applausi, interminabili e commossi, per l’ultimo saluto a Massimo Probo. Sulla bara il “suo” camice da medico veterinario e rose rosse.
Chiesa Madre stracolma di gente e di dolore, di amici, colleghi, conoscenti e concittadini del 55enne professionista amico di tutti.
Prima l’omelia di don Flavio Ferraro: “ Massimo era una persona buona, di pace che non ti aspetti mai nessun gesto di questa portata, ci ha sorpresi tutti. E poi - è stato un uomo generoso, generosissimo, sempre pronto ad aiutare tutti era un po come Sant’Antonio Abate ( protettore degli animali). Subito dopo la toccante lettera del figlio Manfredi che esprime con intenso sentimento e forte commozione: “l’impareggiabile cuore di papà Massimo”. Anche amici e colleghi hanno ricordato il professionista ma soprattutto l'uomo: “ Un uomo speciale, unico, dal cuore buono, dall’altruismo ormai raro. Sei stato ricordato da tutti per il tuo enorme cuore, per l’amore infaticabile per il tuo lavoro, per l’impegno con cui accoglievi in qualsiasi ora del giorno e della notte gli animali che ne avevano piu’ bisogno… e nessuno piu’ di noi può raccontare quanto hai fatto per gli animali e le persone di questa grande comunità che non abbraccia solo Tricase. Riposa in pace DOC”
Mercoledi, 11 ottobre 2023
Arriva nel tardo pomeriggio di oggi in via Siracusa 89 la salma di Massimo Probo. Domani, giovedì 12 ottobre, le esequie in chiesa Madre, alle ore 16.
di Pino GRECO
Piu’ che un agglomerato industriale , quello di Tricase- Miggiano- Specchia, sembra un agglomerato di paradossi, dove alcuni imprenditori producono ( anche nel settore alimentare) senza allaccio all’Acquedotto. Come fanno? Provvedono con autobotti o rifornendosi da altri pozzi. Pagando
L’area industriale di Tricase, Miggiano e Specchia è messa molto male. E non parliamo della solita erbaccia e delle strade gruviera, qui mancano ancora la fogna e l’acqua potabile. L’impianto idrico, c’è ma non è stato mai attivato.
Negli ultimi 20 anni 25 aziende nella zona industriale Tricase, Miggiano, Specchia ( un agglomerato di 173 ettari), hanno pagato all’Asi per dei servizi, di cui alcuni primari, mai attivati. Sembra uno scherzo ma è proprio così. Una struttura come l’ex Adelchi (90 mila mq), avrebbe pagato 540mila euro, di solo contributo ( 6 euro per mq + iva), per la gestione e la manutenzione delle strutture, delle opere e degli impianti e servizi d’interesse comune. Così alle aziende non resta che arrangiarsi alla meglio. Un esempio. Il centro distribuzione postale di Tricase ( che interessa tutto il Capo di Leuca), si rivolge a un’azienda privata per la fornitura dell’acqua e la pulizia della fogna. Anche le altre aziende si sono organizzate con bottiglie d’acqua, pozzi , autobotti, filtri , sistemi e accessori vari a proprie spese.
COSA DICONO LE AZIENDE
“Da sempre, dal 2004 ci fa sapere Francesco Ricchiuto, titolare dell’azienda “Forno pronto”, acquistiamo l’acqua da un pozzo dell’Acquedotto pugliese che si trova fuori dalla zona industriale e trasportiamo con l’autobotte la quantità di acqua necessaria per la produzione dei nostri prodotti. Successivamente- continua Ricchiuto acquistiamo da un pozzo artesiano altra acqua per alcuni servizi aziendali. Tutto ciò ci costa ogni anno circa 10 mila euro. Per quanto riguarda la fogna utilizziamo un pozzo nero pulito periodicamente a nostre spese”. Un altro problema è la scarsa illuminazione. “Qualche anno fa conclude l’imprenditore - abbiamo subito anche due furti di camion per un valore di 100mila euro, poi ritrovati distrutti nel Foggiano. E’ arrivata veramente l’ora che qualcuno faccia seriamente qualcosa?”
Oltre all’azienda “Forno pronto” anche le altre attività che operano nei 173 ettari lamentano la mancanza di servizi primari come acqua e fogna
Ne è prova la testimonianza di altri professionisti presenti nell’agglomerato Asi di Tricase, Miggiano e Specchia da decenni. “ Fino ad oggi abbiamo avuto incontri con sindaci e amministratori Asi, assessori provinciali e regionali, dichiara Vito Maglie di Elettricasud, l’ultimo incontro è stato poco tempo fa. E’ sempre la stessa storia, solo promesse, niente fatti.” All’inizio, ricordo, non avevamo neanche l’illuminazione pubblica- grazie all’ex sindaco Antonio Coppola che riuscì ad attivare un contattore provvisorio per iniziare a lavorare. Ad oggi qualcosa è cambiato: ci sono le rotatorie e l’illuminazione pubblica”. Tira aria di scoramento anche a casa della Tecnocemme, presente dal 1987 nella zona Asi: “Siamo sempre lontani da quello che ci dovrebbe essere in una zona industriale, acqua e fogna in primis”.
E l’autocarrozzeria Vantaggiato aggiunge con sarcasmo: “E’ preferibile lasciare tutto così, siamo talmente abituati ad arrangiarci che se dovessero fare qualcosa non so come finirebbe”, conclude il responsabile Paolo Vantaggiato.
INTERROGATIVI E CRITICITA’ DELL’AGGLOMERATO
Il Consigliere regionale Antonio Gabellone (Fdl) , in sede di Commissione regionale, aveva evidenziato come l’agglomerato industriale di Tricase, Specchia e Miggiano del Consorzio per l’Area di Sviluppo Industriale di Lecce presentasse “un’importante carenza di infrastrutturazione primaria non essendosi proceduto con l’allaccio alla rete idrica dell’Acquedotto Pugliese per l’approvvigionamento dell’acqua potabile". Le note riportavano pure il fatto che le criticità dell’agglomerato (la possibilità che i reflui dell’area industriale possano andare nel depuratore e la necessità che dalla dorsale dell’acquedotto ci si possa collegare alla rete esistente sia per la rete di fognatura nera che per la rete di AQP esistenti e funzionanti) fossero state condivise dal Presidente del Consorzio, Massimo Albanese. E ci sarebbe mancato che pure non lo fossero state. Il paradosso, precisava Gabellone nell’ottobre del 2021, era l’esistenza della rete e la mancanza di collegamenti. Un “ossimoro strutturale” inaccettabile. I buoni propositi, quindi, raccontavano della proposta di convocare “celermente”, in una nuova audizione, l’Assessore allo sviluppo economico, Alessandro Delli Noci, l’allora neo nominato Presidente di AQP, Domenico Laforgia e il Presidente dell'Autorità idrica pugliese (AIP), il mesagnese Antonio Matarrelli, affinché quelle stesse criticità potessero trovare “immediatamente” soluzione nell’interesse delle attività imprenditoriali dell’agglomerato di Tricase – Specchia – Miggiano. “Celermente” ed “immediatamente”, tuttavia, sono avverbi che stridono nel silenzio assordante che è seguito al clamore di quella iniziativa. Progettualità rimaste tali – per quanto noto – senza apparente realizzazione. Lo stupore maggiore, in ragione degli interrogativi che ci si pone sulla bontà dell’attenzione prestata alla soluzione delle problematiche evidenziate, è il particolare, non indifferente e da tener ben da conto, per il quale, in ragione dell’ultimo monitoraggio conosciuto, già allora decisamente datato (marzo-aprile 2012), tra le aziende insediate nell'agglomerato – a titolo di esempio – ve ne sono alcune che hanno come attività dichiarate la “panificazione” e la “produzione di prodotti da forno precotti e surgelati”. Che, notoriamente, si producono senza acqua. P.G.
COSA DICONO ACQUEDOTTO E ASI
Nella zona industriale di Tricase certamente manca l’acqua potabile, ma capire di chi sia la responsabilità non appare semplice: Acquedotto dice di attendere solo che Asi adegui la rete e Asi a sua volta dice che l’impianto idrico è stato collaudato e che, comunque, ora mancano i soldi.
Tina De Francesco
“Nel 2020 in occasione della mia candidature alle Regionali dice -Tina De Francesco, consigliera di Acquedotto Pugliese – la questione dell’assenza dei servizi primari nella zona industriale Tricase, Miggiano e Specchia, è stato uno dei punti fondamentali del mio impegno. In seguito al mio incarico di consigliera di Acquedotto Pugliese , la mia attenzione si è focalizzata sulla messa in esercizio delle reti idriche e di fognatura nera nella zona industriale di Tricase, oggetto di interlocuzioni già da diverso tempo. Lo scorso anno, su mia iniziativa, si è tenuto un tavolo tecnico presso il Comune di Tricase al quale hanno preso parte i sindaci di Tricase, Specchia e Miggiano, UTC di Tricase, l'assessore regionale Alessandro Delli Noci e AQP con la mia presenza oltre ad una delegazione di tecnici . Nel corso dell'incontro conclude - sono state definite attività e competenze per avviare il progetto . A seguito di ciò AQP ha prodotto uno studio di fattibilità per collegare le nuove reti a quelli esistenti, ma tutte le attività potranno svolgersi solo dopo che ASI, competente per tutte le opere all'interno dell'area industriale, avrà adeguato la rete attualmente esistente nella zona ma non ancora attiva”.
La risposta del presidente Asi Massimo Albanese non si fa attendere: “Non ci sono soldi – dice. Questa zona non è mai stata ritenuta strategica. L’intervento deve essere da parte della Regione o del Ministero. Inoltre non sono mai stato avvertito che l’impianto idrico non funziona, ricordo che è stato collaudato. Abbiamo un progetto in corso: nel 2024 ci sarà la pubblica illuminazione”. P.G.
COSA DICE L’ASSESSORE REGIONALE DELLI NOCI
Sulla vicenda della zona industriale di Tricase – Miggiano – Specchia interviene l’assessore regionale allo Sviluppo economico, competitività, attività economiche Alessandro Delli Noci: “Asi Lecce non ha mai presentato una progettualità all’interno dei bandi regionali negli anni passati e non lo ha fatto nemmeno con i finanziamenti delle zone economiche speciali”. “Il problema annoso delle aziende lo conosco bene- continua l’assessore regionale Delli Noci- per questo la prossima settimana incontrerò il presidente Asi e i comuni interessati per studiare una progettualità di sviluppo e coesione”. P.G.
Martedi, 10 ottobre 2023
“Questa è una rapina”. Due rapinatori a volto coperto di cui uno è entrato in azione nel negozio di alimentari fronte strada “ Sparascio” a Caprarica, strappando il registratore di cassa.
L’altro aspettava incappucciato a fare la guardia all’esterno.
Il colpo è avvenuto ieri sera intorno alle 20,30 nella centralissima via Vittorio Emanuele. Tanta la paura per i titolari del piccolo supermercato.
Il bottino dovrebbe essere di circa 500 – 600 euro.
Sul posto i carabinieri di Tricase
di Nunzio DELL'ABATE
Correva l’anno 2009 quando si progettò un bacino portuale di un certo rilievo, con tanto di braccio protettivo oltre il muraglione. L’intervento consentiva di continuare a fruire a fini di balneazione parte della vecchia struttura ed inoltre prevedeva un lido abbastanza grazioso e funzionale oltrechè ben riparato a sud (lato Rotonda per intenderci). Aveva uno stanziamento iniziale di cinque milioni di euro ed aveva suscitato non poco interesse in Provincia. Purtroppo la solita ritrosia tricasina ai cambiamenti di un certo impatto, una forte resistenza localistica e l’avvicendamento delle Amministrazioni Comunali fece svanire progetto e soldi.
Son passati quindici anni da quella sortita e nel mentre altre Città marittime hanno rinforzato appeal e funzionalità dei propri porti, Tricase è rimasta al palo.
Non ci vuole molta immaginazione per ipotizzare quanta ricchezza in termini di occupazione, di indotto e di promozione possa portare una infrastruttura del genere.
Inoltre un Porto a Tricase potrebbe diventare un’ottima via di collegamento, non solo turistica, da e per le isole Ionie della Grecia, approfittando della minima distanza, rispetto alle altre località rivierasche del Salento, che ci divide.
Se si crede alla bontà di un progetto di tale portata non bisogna lasciarsi sfuggire i fondi del P.N.R.R. e quelli regionali dedicati alla portualità.
Ovviamente la struttura in sé non basta. Per far ergere Tricase a città portuale, occorre ripensare la marina in termini di servizi ed attrezzature di accoglienza, di ricettività, di accessibilità, di viabilità e trasporto.
E sarà senz’altro necessario l’ascolto e la condivisione della comunità ed un estenuante percorso di educazione a nuovi stili di vita ed opportunità.
Ma talvolta bisogna osare per uscire dall’ordinario!
Riceviamo e pubblichiamo la lettera di ringraziamento di una lettrice all'ospedale “ Panico” di Tricase
Spett.le Direttore,
nel mese di settembre, a seguito di un evento acuto, sono stata ricoverata presso l’Azienda Ospedaliera Pia Fondazione di Culto e Religione “ Cardinale Giovanni Panico” da Lei diretta.
Sento
Il dovere nonché la gioia di ringraziare i Direttori delle Unità Operative di Pronto Soccorso e Medicina D’Urgenza, Anestesia e Rianimazione e UTIC, e per loro tramite, tutto il personale Medico e di Comparto, per la professionalità e cura dimostrata nei miei confronti, accompagnate sempre da cortesia, gentilezza ed empatia. E’ un orgoglio per tutto il Salento poter annoverare nel nostro territorio Ospedali in cui la professionalità e la cura verso il paziente si sposano con l’attenzione e l’umanità verso l’ammalato in cui la persona non è mai dimenticata
Con affetto e stima
Ada Sparascio
Tricase, 8 ottobre 2023
Fiori, una foto e una lettera davanti al suo studio in via Giosuè Carducci
Per ricordare e ringraziare Massimo hanno voluto dedicare una lettera a un amico, di quelli veri, che riportiamo integralmente:
“Una persona che ama davvero gli animali è sicuramente una bella persona, e tu, Massimo, lo eri.
Sempre disponibile – nei giorni feriali, festivi, Pasqua, Natale, giorno e notte, h. 24 sempre pronto ad aiutarli.
Se è vero, come si dice, che anche gli animali vanno in Paradiso, adesso sarai circondato da tutti quelli che hai soccorso, curato, guarito o aiutato a porre fine alla loro agonia in modo indolore…Averti perso, ci da’ un grande dispiacere!"
di Alfredo Sanapo
A quasi un mese di distanza dall'ultimo avvistamento, nei cieli di Tricase, venerdì 6 ottobre è ricomparsa la scia di Starlink.
Stavolta la costellazione di satelliti per la connessione globale a internet in banda larga si è potuta osservare con più nitidezza.
E la somiglianza con il treno interstellare Galaxy 999 è ancora più sorprendente. L'immagine pervenutaci è talmente suggestiva da farci sognare un viaggio nei suoi vagoni, molto oltre la nostra abituale navigazione virtuale nella rete.
di Alessandro DISTANTE
La capacità attrattiva data dalla bellezza del territorio è messa a dura prova non solo dalla xylella, ma anche dal fallimento di politiche di salvaguardia che stentano a giungere a maturazione. Se si pensa, per esempio, al Piano del Parco Otranto-Tricase-Leuca ancora non approvato (ma solo adottato nel 2019 dopo 13 anni dalla Legge istitutiva) con la conseguenza che vigono norme che privilegiano la salvaguardia e la conservazione senza alcuna valorizzazione della fascia costiera e di buona parte dell’entroterra. Un fallimento che in questi giorni è stato molto efficacemente descritto da un bell’articolo di Lorenzo Zito su Il Gallo con le querce del Bosco delle Vallonee cadute e giacenti sul terreno.
E pensare che l’Ente Parco è il soggetto al quale il Bosco era stato affidato e presso il Parco, ente istituzionalmente deputato alla cura e protezione delle bellezze del territorio, operano da anni esperti che, tuttavia, non sono riusciti ad evitare il peggio e guardano impotenti la morte del Bosco.
Sempre in questi giorni è venuta alla cronaca un’altra “incompiuta”: la Regione Puglia nel 2002 pensò ad un Osservatorio Regionale sul Turismo; l’idea, pienamente condivisibile, era di creare un organismo “ai fini di una puntuale conoscenza dei mercati della domanda turistica e di una costante informazione agli enti e agli operatori turistici”. Purtroppo ci sono voluti ben otto anni (dal 2002, anno di approvazione della Legge, al 2020) per costituire l’Osservatorio che, da allora, si è riunito poche volte e soltanto per aggiornare i nominativi dei suoi componenti.
In questi anni si è fatto un gran parlare di navigator e di inserimento dei giovani nel mondo del lavoro; anche lì, grandi speranze e grandi progettualità ma anche grandi impegni finanziari che più che risolvere il problema del lavoro giovanile hanno creato il problema di sistemare e non licenziare i navigator.
Sono alcuni esempi sul come le buone intenzioni ed i grandi progetti, talvolta, rimangano tali senza poi tradursi in un effettivo sostegno al territorio e alle fasce più deboli quali sono i giovani in cerca di occupazione.
In questi giorni si è svolto a Tricase, come in altri Comuni del Capo di Leuca, un grosso convegno itinerante articolato su più piani e su più fronti con il coinvolgimento di numerosi soggetti pubblici e privati. Incontri per parlare del lavoro che c’è e superare il luogo comune del lavoro che non c’è.
I dati relativi all’anno 2022 parlano, per la provincia di Lecce, di una disoccupazione giovanile (età 25-34 anni) pari al 22,1% (16,5% uomini e 29,5% donne).
L’auspicio è che l’impegno finanziario (circa 90.000 euro di fondi regionali di provenienza comunitaria) non serva solo ad assicurare, momentaneamente, un ritorno per gli organizzatori ma che si traduca in un investimento utile al futuro del territorio e, soprattutto, dei giovani.
Venerdì, 6 ottobre 2023
Sarà in distribuzione da domani il 32esimo numero de il Volantino – settimanale cittadino di Tricase
IN DISTRIBUZIONE GRATUITA - SABATO 7 OTTOBRE
Sul numero in distribuzione:
- Occasioni di lavoro che ( non ) c’è
- Libere fenomenologie
- Figli della quercia
- Zona Industriale Tricase piu’ di 20 senza acqua e fogna
- Cosa dicono le aziende
- Interrogativi e criticità
- Avvisi, bandi… e “Poster”
- Tricase calcio
- Porto o non Porto?
- 100 anni di Baglivo Maria Cosima
- Lettera di ringraziamento per l’Ospedale di Tricase
Oltre alla versione cartacea sarà sempre disponibile sul sito redazionale (ilvolantinoditricase.it), la versione online
fonte Regione PUGLIA
La campagna vaccinale, con adesione su base volontaria, contro l’influenza stagionale e contro il COVID-19 partirà in Puglia mercoledì 11 ottobre.
Per assicurare la continuità dell’offerta del vaccino antinfluenzale, la Regione Puglia ha previsto l’acquisizione da parte delle Aziende Sanitarie di 1 milione di dosi.
Il vaccino anti COVID-19 sarà fornito dal Ministero della Salute con consegne settimanali.
Entro la fine del mese di ottobre è prevista la consegna di circa 125.000 dosi (tra pediatriche e per adulti) su un totale di circa 390.000 dosi destinate alla popolazione pugliese (vaccino a mRNA Pfizer Comirnaty Omicron XBB.1.5).
Il vaccino antinfluenzale può essere somministrato in sicurezza assieme al vaccino anti COVID-19 (co-somministrazione) diminuendo così il disagio per i soggetti fragili e le loro famiglie e aumentando allo stesso tempo la protezione di tutti i soggetti più a rischio.
Il dipartimento Promozione della Salute della Regione Puglia, sulla base delle circolari del Ministero della Salute e dopo il confronto con i dipartimenti di Prevenzione e con le rappresentanze di categoria dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di Libera Scelta, ha impartito negli scorsi giorni le indicazioni operative alle Aziende Sanitarie per l’organizzazione e l’avvio della campagna di vaccinazione antinfluenzale 2023-2024 e la contemporanea offerta del vaccino anti COVID-19 aggiornato alla variante XBB.1.5.
Si parte mercoledì 11 ottobre con l’offerta in favore dei pazienti ricoverati, dei soggetti che sono in carico ai centri specialistici delle Reti di Patologia della Puglia (ad esempio oncologica, ematologica, nefrologica-dialitica-
A partire da venerdì 13 ottobre la campagna vaccinale sarà estesa progressivamente a tutta la popolazione fragile e a quella appartenente alle categorie a rischio previste dalle disposizioni ministeriali.
L’offerta dei vaccini contro l’influenza stagionale e contro il COVID-19 per la popolazione adulta sarà assicurata dai Medici di Medicina Generale seguendo un criterio di protezione delle persone più fragili o a maggior rischio di complicanze nel caso contraggano l’influenza, degli ospiti delle RSA, di coloro che soffrono di malattie croniche e della popolazione generale di età superiore ai 60 anni, secondo quanto indicato dal Ministero della Salute.
Per i bambini sani dai 6 mesi ai 6 anni e per i bambini (dai 6 mesi) e gli adolescenti affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza, la vaccinazione antinfluenzale è raccomandata prioritariamente, come da indicazioni ministeriali e l’offerta sarà assicurata dalla rete dei Pediatri di Libera Scelta.
Per i bambini e gli adolescenti con elevata fragilità, in quanto affetti da patologie o con condizioni di che aumentano il rischio di infezione grave da SARS-CoV-2, il Ministero della Salute raccomanda anche la vaccinazione anti COVID-19 con il nuovo vaccino aggiornato.
L’offerta per questi soggetti sarà assicurata dai Centri Vaccinali ASL e dai Pediatri di Libera Scelta che autonomamente potranno decidere se effettuare la vaccinazione nei propri studi ovvero nei centri vaccinali secondo quanto previsto dagli accordi regionali.
L’offerta dei vaccini antinfluenzale e anti COVID-19 è rivolta anche alle donne in gravidanza, alle categorie professionali più a rischio (per esempio forze dell’ordine, vigili del fuoco, lavoratori a contatto con animali, etc..), ai familiari e ai caregiver di soggetti fragili (adulti e bambini) e di coloro che sono ad alto rischio di complicanze.
Attraverso la rete delle farmacie convenzionate, le persone di tutte le fasce d’età potranno ricevere la vaccinazione anti COVID-19 grazie all’Accordo sulla Farmacia dei Servizi, che la Regione Puglia dovrebbe poter estendere, a breve, anche alla vaccinazione antinfluenzale in modo da allargare ulteriormente la rete di offerta.
Il vaccino anti COVID-19 sarà fornito dal Ministero della Salute mediante consegne settimanali.
Entro la fine del mese di ottobre è prevista la consegna di circa 125.000 dosi (tra pediatriche e per adulti) su un totale di circa 390.000 dosi destinate alla popolazione pugliese (vaccino a mRNA Pfizer Comirnaty Omicron XBB.1.5).
Per quanto riguarda la vaccinazione antinfluenzale la Regione Puglia ha previsto l’acquisizione da parte delle Aziende Sanitarie di 1 milione di dosi. Sulla base dei dati di vaccinazione della precedente campagna 2021-2022, dei dati degli assistiti pugliesi eleggibili alla vaccinazione e tenendo conto delle schede tecniche dei vaccini antinfluenzali 2023-2024, le diverse tipologie saranno così destinate:
• 320.000 dosi di vaccino per la popolazione di età tra i 6 mesi e i 65 anni;
• 470.000 dosi di vaccino per la popolazione di età ≥ 65 anni;
• 80.000 dosi di vaccino da destinare prioritariamente agli operatori sanitari;
• 50.000 dosi di vaccino spray da destinare ai bambini e agli adolescenti di età tra i 2 e i 18 anni;
• 80.000 dosi di vaccino ad alto dosaggio per la popolazione di età ≥ 85 anni e per i soggetti con fragilità di età compresa tra i 60 e i 65 anni.
Oltre alla vaccinazione antinfluenzale e all’offerta del vaccino anti COVID-19, i Medici di Medicina Generale per i propri assistiti, i Medici specialisti ospedalieri (per i ricoverati e i soggetti in carico ai Centri specialistici) e Medici territoriali (per gli assistiti in carico alle strutture territoriali) assicureranno anche:
• l’offerta di vaccino anti Pneumococco per i 65enni (richiamo o prima vaccinazione) e per le persone di età superiore ai 18 anni a rischio di contrarre la malattia pneumococcica per patologia o condizioni predisponenti;
• l’offerta di vaccino anti Herpes Zoster (cosiddetto “Fuoco di Sant’Antonio”) per i 65enni e alle persone di età superiore ai 18 anni con determinate patologie e condizioni mediche.
La Regione Puglia avvierà infine un’attività di comunicazione mirata al fine di sostenere la campagna di vaccinazione, con l’obiettivo di raggiungere la massima adesione da parte della popolazione e per ribadire, con l’occasione, che la vaccinazione è un efficace e sicuro strumento di protezione individuale e di coloro che noi amiamo.
Per ogni altra informazione, la popolazione potrà approfondire sul portale “PugliaSalute”.