Mercoledi, 8 dicembre 2021
Pallavolo – Oggi pomeriggio – ore 18 al Palasport di Tricase è in programma la sfida tra i padroni di casa dell’Aurispa-Libellula e Aci Castello
Nel girone B di Serie A3 di pallavolo maschile, gara dopo gara, la classifica diventa sempre più interessante per i ragazzi di mister Marte ( 4 vittorie consecutive).
Nei primi 5 posti ci sono ben 5 squadre con pochi punti di distanza, una vittoria o una sconfitta può farle salire o allontanare sempre di più dai primi posti.
Al Palasport di Tricase si giocherà una partita fondamentale per la parte alta della classifica.
L’Aurispa – Libellula, 18 punti (con 9 gare giocate), secondo posto in classifica, sfida Aci Castello, 17 punti quinto posto in classifica ( 8 gare giocate).
Una gara interessantissima, una gara tutta da vedere, dove i ragazzi guidati da mister Marte dovranno vincere per continuare la corsa…
di Nunzio DELL'ABATE
E’ di luglio scorso lo strategico deliberato con cui l'Unione dei Comuni "Terra di Leuca" ha fissato i criteri generali per la riorganizzazione degli uffici e dei servizi, nell’ottica del rafforzamento della macchina amministrativa per la gestione degli interventi previsti nell’Accordo di Programma Quadro - Regione Puglia “Area Interna Sud Salento”.
Sempre più intensa e laboriosa dunque l'attività di programmazione condivisa dell’Unione di cui fanno parte undici Comuni (agli originari Alessano, Corsano, Gagliano, Tiggiano, Morciano, Salve e Patù si sono aggiunti di recente Castrignano, Specchia, Miggiano e Montesano), con una popolazione di 45.000 abitanti ed una estensione di 170 chilometri quadrati.
A progettare e lavorare gomito a gomito ben 40 Consiglieri dell’Unione; a dare esecuzione ai programmi una Giunta sempre più solida ed operativa.
Una chicca l’istituzione di un Corpo di Polizia Municipale Unico, in modo da poter attuare fattivamente i principi della Legge Regionale 37/2011 e consentire lo svolgimento in forma associata dei compiti di polizia locale diretti a garantire le condizioni di sicurezza e vivibilità ed a favorire la coesione sociale all’interno del territorio intercomunale.
Non da meno la promozione integrata dell’offerta turistica del territorio dei Comuni aderenti, in particolare attraverso la qualificazione dei servizi ed una comunicazione mirata ed innovata.
Insomma una rete territoriale che fa sistema e diventa premiale, superando campanilismi ed ovviando a difficoltà del singolo ente.
E Tricase? Continuerà da autoreferenziale a restarne fuori? Oppure sarà la volta buona che da primus inter pares eserciterà con dedizione e visione strategica ed altrettanto rispetto quella leadership che la storia e la geografia politica le ha assegnato e che l’intero Capo di Leuca si aspetta?
Un bel dilemma!
GIUNTA DESIGNA DG E COMMISSARI AZIENDE E ENTI DEL SERVIZIO SANITARIO PUGLIESE
La Giunta ha designato oggi i direttori generali e i commissari delle aziende ed enti del Servizio sanitario regionale:
per la Asl Bat: designata Tiziana Di Matteo, già direttrice amministrativa del Policlinico di Bari;
per la Asl Brindisi: designato Flavio Roseto, già direttore della Sanitaservice Brindisi;
per la Asl Bari: confermato dg Antonio Sanguedolce;
per la Asl Taranto: designato Gregorio Colacicco, già direttore amministrativo;
per la azienda ospedaliera Policlinico Consorziale di Bari: confermato dg Giovanni Migliore
per l’Irccs Oncologico Giovanni Paolo II di Bari: confermato dg Alessandro Delle Donne;
per l’istituenda azienda ospedaliera “Vito Fazzi” di Lecce: designato Stefano Rossi già dg Asl Taranto;
per l’istituenda azienda “zero” (accentrerà le funzioni amministrative e di gara): designato commissario Giuseppe Pasqualone, già dg Asl Brindisi;
per l’istituenda azienda ospedaliera “San Cataldo” di Taranto: designato commissario Michele Pelillo;
per l’Irccs “De Bellis” di Castellana (Ba): confermato Dg Tommaso Stallone;
per l’istituenda azienda per la prevenzione (accentrerà i Dipartimenti di prevenzione): designato commissario Pietro Quinto.
di Giuseppe R. PANICO
Decisioni ed eventi del passato condizionano da sempre il nostro presente e incidono sul nostro futuro.
Soprattutto ove si parli di progresso sociale e sviluppo economico, sempre derivanti da una efficace interazione fra eletti ed elettori. Quando questa viene svilita per scarsa o non qualificata partecipazione, sfiducia reciproca e spirito critico immotivato, il potere degli eletti sovente tracima verso decisioni improprie, non prioritarie o inutilmente costose. Spesso idonee a mercificare l’azione politica, prima alle urne con il voto di scambio e poi con il “consenso di scambio”.
Ancor più in mancanza di concrete linee guida, quali i previsti piani di sviluppo o un più etico approccio alle leggi vigenti. In loro assenza, lo sviluppo del nostro Sud non può che limitarsi al vago ciarlare, protratto per decenni sugli stessi argomenti. Come conseguenza, con i nostri giovani in fuga verso il Nord o estero, emigrano nella stessa direzione anche i tanti disperati raccolti in mare.
La grave crisi demografica meridionale così si aggrava e ci riduce le speranze per il domani. Troppo assorta nei pensieri e nei poteri del suo presente, la politica, anche locale, tralascia il nostro futuro, se non per conservare il passato e fare musei dell’esistente. Interventi certamente utili a immagine e cultura ma, per pochi “visitors” e pochissimi utilizzatori di tante pubbliche risorse, anche immobiliari, utili per scopi meno passivi e ben più produttivi.
La disattenzione verso le priorità dello sviluppo continua a riportarci alla Sicilia del Gattopardo, ove il “cambiare tutto affinché nulla cambi” era il “credo” della politica, oggi diffusamente alimentato anche dai…” valori” della “Familismo Amorale”.
Ben osservati e poi diffusi con il libro “Le Basi Morali di una Società Sottosviluppata” del sociologo americano E. Banfield. Basi racchiuse nel:” Massimizzare i vantaggi materiali per il proprio nucleo familiare, supponendo che gli altri si comportino nello stesso modo e chi dice che non si sta comportando in tal modo sta solo mentendo”. Col durare di tali aspetti culturali nei partiti, nelle famiglie e poi in quella vastità di “famiglie allargate” fatte di monopoli, corporazioni, ordini professionali, lobby etc. con relativi privilegi, l’arte di conciliare il passato con le concrete esigenze per il bene comune di oggi e del futuro, stenta ad accedere nelle oscure botteghe della politica e del pensiero dominante.
Si allunga così l’elenco delle occasioni mancate, dei ritardi e degli sprechi e si scorcia ancor più quello dei sogni, degli investimenti produttivi, del senso di comunità e della stessa anagrafe cittadina. Continuiamo così a far parte della più vasta zona sottosviluppata d’Europa, che, pur dotata di potenzialità storiche, marittime, paesaggistiche e climatiche, non sa o non intende liberarsi di quel vorace tarlo economico e demografico che ne erode le fondamenta.
Attendiamo i fondi europei, nella speranza di saperli spendere meglio che in passato. Ma, come scrive un altro studioso americano, R. Putnam (Harward) nel “La Tradizione Civica Nelle Regioni Italiane”: “Molto più dei fattori economici, contano le ragioni storiche, le tradizioni di vita civile e autogoverno che affondano le radici nel passato “.
Evidentemente il nostro passato non si decide a passare e continuiamo ad essere quasi irredimibili, a posporre ogni serio programma, desertificando territorio e futuro, quasi un invito a farli occupare da altri.
In recenti studi geopolitici, proiettati a fra 30 anni, si è infatti paventato che questo nostro Sud, sempre meno abitato e ove meno protetto anche da una Europa indebolita e/o da una America che, stanca di studiarci e favorirci, è ora più preoccupata dalla Cina, possa essere “rigenerato” dall’avanzare imperioso di un Islam sotto bandiere turche, già ben insediatosi in Libia, Albania e Mare Nostrum per ricostituire l’Impero Ottomano. Memori di antiche scorrerie e della storia che spesso si ripete, forse anche per difenderci, abbiamo intanto restaurato torre Palane, il santuario di Marina Serra e le loro caditoie.
Oltre agli scongiuri non ci resta che aver fede e un po’ più di ottimismo. O chinare la testa ai nuovi padroni o perderla del tutto, come a Otranto qualche secolo fa.
O ancora, allenarsi alla fuga altrove e dalle proprie responsabilità. Lo hanno già fatto, senza più ritornare, prima da Napoli, per paura di Garibaldi e poi da Roma, per paura dei Tedeschi, i nostri reucci. Senza vergogna, potremmo farlo anche noi.
CAMPAGNA VACCINALE ANTICOVID PER I BAMBINI 5-11 ANNI
La Regione Puglia ha deciso che i vaccini ai bambini tra i 5 e gli 11 anni saranno somministrati direttamente nelle scuole, alla presenza dei genitori
La Scuola è un luogo familiare e sicuro per i bambini e per i loro genitori, dotato di spazi idonei a gestire in modo ordinato una vaccinazione di massa come quella contro il covid.
Per questa ragione abbiamo deciso di coinvolgere le istituzioni scolastiche nella campagna vaccinale che dal 16 dicembre si estenderà anche alla fascia di età tra i 5 e gli 11 anni.
La Scuola Pugliese sarà ancora una volta una componente fondamentale della nostra comunità, accompagnando i bambini e le bambine insieme alle loro famiglie, in questo momento così importante per sconfiggere la pandemia.
Ringrazio sin d’ora la Scuola Pugliese per l’aiuto che ci sta dando e per i suggerimenti che sempre migliorano le nostre decisioni”.
Lo dichiara il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano con riferimento all’organizzazione della campagna vaccinale per la fascia di età dai 5 agli 11 anni.
“Le scuole - aggiunge il presidente - affiancheranno il fondamentale e prezioso lavoro dei pediatri di famiglia, che potranno vaccinare anche nei loro studi medici, ai quali va pure il mio grazie più sentito.
Per quanto riguarda invece i bambini dai 5 anni agli 11 anni con fragilità, metteremo a disposizione tutta la rete dei centri specialistici di cura affinché possano ricevere il vaccino anche in quelle sedi. Insomma, siamo al lavoro per rendere ai genitori e alle famiglie questo passaggio della vaccinazione dei più piccoli il più efficiente e agevole possibile con l’aiuto indispensabile dei Dipartimenti di prevenzione delle Asl e della Protezione civile regionale”.
Nel corso di una riunione che si è tenuta questa mattina sulla vaccinazione pediatrica (fascia 5-11 anni) con il direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale Giuseppe Silipo, i rappresentanti del Dipartimento Politiche della Salute, della Cabina di Regia Covid e degli uffici scolastici provinciali è stata individuata la scuola come luogo destinato alla vaccinazione.
Sono circa 244mila i bambini 5-11 anni che compongono la platea vaccinabile in Puglia.
“La scuola pugliese è il luogo individuato per le vaccinazioni anticovid in età pediatrica - dichiara l’assessore all’Istruzione Sebastiano Leo - dopo la riunione di oggi gli istituti cominceranno a organizzarsi in modo tale da avere le prime scuole pronte a partire già dal 16 dicembre. Il sistema sanitario e di protezione civile darà il suo contributo all’organizzazione delle sedute vaccinali negli istituti che saranno individuati in concerto con gli uffici scolastici.
Un'organizzazione che si avvarrà anche del supporto dei pediatri di libera scelta e dei Dipartimenti di prevenzione delle Asl.
La scuola, per i bambini, è il luogo più familiare dopo la casa. Per questa ragione è stata scelta come sede per la campagna vaccinale tra i bambini in Puglia. La scelta è stata determinata dalla necessità di farli sentire al sicuro, protetti, di far vivere loro questa esperienza come se rientrasse nella routine.
Tra le mura scolastiche i bambini e le loro famiglie trovano sicuramente una comfort zone e non sono sottoposti all'eventuale disagio che potrebbero vivere negli hub vaccinali. La scuola in tutto questo periodo si è dimostrata perfettamente all'altezza della condizione totalmente anomala che abbiamo vissuto a causa della pandemia. Siamo certi che costituisca il maggiore supporto alle famiglie e alla società”.
“I dettagli organizzativi di tutta la campagna vaccinale per la fascia di età 5-11 anni saranno al più presto raccolti in una circolare - dichiara il direttore del Dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro - alla quale seguirà una comunicazione istituzionale. Avremo cura di dedicare personale specializzato e già esperto di attività pediatriche”.