di Alessandro DISTANTE

Le bellezze del nostro paesaggio e del nostro borgo, per dirla con il Sole24 Ore (pag. 4), e la fantasiosa capacità delle nostre genti, per dirla con il Corriere on line (pag. 4), sono un patrimonio prezioso ma tuttavia insufficiente per un decollo vero e duraturo; ad uno sguardo più attento, dobbiamo confrontarci, ad esempio, con il dramma della xylella, con uno sviluppo urbanistico disordinato segnato da una cementificazione che ha lasciato poco spazio a strade (strette), parcheggi e verde pubblico e con una popolazione che invecchia per la fuga dei giovani.

E’ per questo che la classe politica è chiamata ad uno sforzo particolare in una congiuntura cruciale per i decenni futuri.

Il turismo è importante, ma non può trascurarsi l’esigenza di creare le pre condizioni per uno sviluppo, anche economicamente, sostenibile.

Tricase, esclusa dalla ZES (Zona Economica Speciale) e quindi non potendo usufruire di incentivi fiscali e semplificazioni burocratiche per le imprese, a maggior ragione non può perdere il treno del PNRR.

La classe politica deve affrontare questi temi, come quello della tutela e sviluppo dell’economia marittima (vedi pag. 7), come quello dei rifiuti (vedi pag. 5) o quello delle energie alternative rifuggendo da aprioristici No come accaduto a Melendugno, dove il No alla TAP non ha evitato il metanodotto ma ha impedito di ricevere risorse importanti, che, forse, avrebbero evitato il franare della falesia.

Tricase, ricca di bellezze e di capitale umano, è quindi chiamata a non disperdere tempo e risorse (pag. 2) in progettualità occasionali e battaglie di retroguardia, ma a cavalcare le occasioni offerte, per esempio, dal PNRR.

Come giornale –a dimostrazione della nostra costruttiva collaborazione- il 18 giugno organizzammo, insieme a Il Gallo e al 39° Parallelo, un dibattito on line con un esperto nazionale di progettazione dello sviluppo del territorio (prof. Vanni Resta).

A quell’incontro invitammo tutti i Sindaci del Capo di Leuca, molti dei quali risposero al nostro invito (anche il Sindaco De Donno). Ci piacerebbe sapere se si è dato seguito a quella che, anche in quell’incontro, era vista come una urgenza: mettersi insieme per elaborare progetti utili allo sviluppo sostenibile del territorio perché il Salento è stanco di essere solo “sule, mare e ientu”.

in Distribuzione