Giovedi, 7 luglio 2022
Fonte Nuovo Quotidiano di Puglia
Dai ruoli in Regione ai Consigli comunali: ecco il profilo dei politici coinvolti nell'inchiesta
Ci sono nomi illustri nell'ambito dell'inchiesta sulla Sanità che ha prodotto il blitz di questa mattina della Guardia di Finanza di Lecce. Trema il mondo della sanità e della politica: concorsi pubblici, procreazione assistita, gli ambiti in cui si sono mossi gli inquirenti. Nei guai medici, dirigenti sanitari, imprenditori, sindaci e amministratori. Le accuse: corruzione, traffico di influenze illecite e falso ideologico commesso dal pubblico ufficiale in atti pubblici
I sindaci
Due sindaci neo eletti nelle amministrative di giugno scorso sono finiti nel mirino della Procura di Lecce. Si tratta di Pierpaolo Cariddi, sindaco di Otranto al suo secondo mandato eletto con la civica “Otranto non si ferma”. Cariddi, fratello del già sindaco Luciano che lo ha preceduto nell'amministrazione della Porta d'Oriente, è un ingegnere prestato alla politica: la sua esperienza è iniziata con il primo mandato da primo cittadino, un impegno che lo stesso Cariddi aveva preso nel segno della continuità con il fratello Luciano che ha amministrato per anni Otranto.
E' Mario Pendinelli l'altro sindaco coinvolto nell'inchiesta della Procura di Lecce, ritornato dopo dieci anni a salire le scale di Palazzo Veris a Scorrano. Consigliere provinciale prima e regionale poi eletto con la lista "Popolari con Emiliano".
Il direttore sanitario
C'è anche il direttore generale della Asl Lecce Rodolfo Rollo nella lista dei nomi coinvolti nell'inchiesta sulla sanità ed in particolare i concorsi pubblici e procreazione assistita. Rollo, 61 anni di Cavallino, nel 2018 fu nominato direttore sanitario della Asl Lecce, poi l'affidamento della direzione generale. Negli ultimi due anni si è trovato ad affrontare la pandemia dal punto di vista sanitario, sotto la sua guida la realizzazione del Dea Covid a Lecce.
L'ex senatore Ruggeri
Ex senatore dell'Udc, Salvatore Ruggeri, da sempre presente nel panorama politico salentino e regionale ma anche imprenditore nel settore metallurgico. Ex assessore regionale al Welfare - Politiche di Benessere sociale e Pari Opportunità, Programmazione sociale ed integrazione socio-sanitaria - prese il posto del compianto assessore Salvatore Negro, suo cognato ed ex sindaco di Muro leccese.
Romano, padre e figlio
Il padre Mario Romano, 72 anni politico di lungo corso e con alle spalle una militanza nel gruppo centrista era entrato in Consiglio regionale in qualità di primo dei non eletti subito dopo la scomparsa del compianto assessore Salvatore Negro. Il figlio Massimiliano era stato eletto in qualità di consigliere provinciale a Palazzo dei Celestini a Lecce già durante l'ultima consigliatura dell'ex presidente Antonio Gabellone. Poi riconfermato in consiglio provinciale già durante il primo mandato dell'attuale presidente Stefano Minerva, dall'autunno del 2020 al gennaio del 2022 ha ricoperto il ruolo di vice presidente dell'Ente. Non basta. In occasione delle amministrative del 12 giugno è stato riconfermato consigliere comunale a Matino con delega ad Ambiente - Sport - Alba Service.
Suor Margherita
Suor Margherita Bramato, 72enne di Tricase, laureata in economica e commercio è direttrice dell’azienda ospedaliera Pia Fondazione di Culto e Religione Cardinale Giovanni Panico, dal 25 marzo 1993, dopo l’improvvisa morta di Suor Giulietta Mandelli. L’ospedale diretto da Suor Margherita Bramato ha inciso nella cultura sanitaria, nella società e nell’economica del Salento e del Capo di Leuca in particolar modo. Ha costituito il punto di riferimento nello sviluppo del nuovo concetto di medicina preventiva collegate alle esigenze del territorio. Ha generato reddito sia indirettamente tramite l’indotto produttivo sia direttamente per i quasi mille lavoratori assunti in ospedale. (Ha collaborato Pino Greco)
Mercoledì, 6 luglio 2022
Dopo il record di postivi a giugno (154), c’è un nuovo record di contagi da Coronavirus a Tricase dove, per la prima volta da inizio pandemia, sono stati superati i 200 positivi nel mese di luglio.
Mai così tanti nuovi positivi al coronavirus e mai così tanti test effettuati.
Secondo gli esperti il boom dei contagi è sottostimato: “Tanti non comunicano la positività. Se aumentano i positivi aumenta la probabilità che tra loro ci siano anche casi seri”.
Nonostante la calda estate in cui tantissime attività sono all’aperto, ci troviamo di fronte a un forte aumento dell’incidenza dei contagi e a una trasmissibilità.
I numeri parlano chiaro: siamo nel pieno dell'ondata di Omicron 5. Un numero che, sommato a chi va in vacanza, rischia di paralizzare il paese. Perché si tratta soltanto di chi ha comunicato la positività al ministero della Salute. In realtà i positivi sommersi sarebbero molti di più.
Omicron 5 è un nuovo virus e buca i vaccini
Ma la domanda a questo punto è: perché il numero dei contagi è ancora così alto nonostante i vaccini? Tutta colpa della nuova variante Omicron 5, infinitamente più contagiosa, con un indice di contagio R0 intorno a 20. Come ha spiegato il direttore generale dello Spallanzani Francesco Vaia in una intervista al Corriere della Sera, “è come se questo Covid fosse un nuovo virus, e buca i vaccini che non sono aggiornati. Resta il fatto che il vaccino è uno strumento fondamentale per proteggere dalle forme gravi della malattia”.
LA VIRTUS TRICASE 1967 PASSA NELLE MANI DI FABIO RUBERTO: E’ LUI IL NUOVO PRESIDENTE
È un nome noto nel mondo della pallavolo tricasina. Fabio Ruberto, è un professionista serio, un dottore commercialista molto conosciuto in Città.
C’è un nuovo progetto serio, ambizioso e lungimirante, un progetto che guarda avanti puntando sui giovani del territorio che il neo eletto Presidente Ruberto spiega così:
“Lo scorso 20 giugno, l’Assemblea dei Soci della Virtus Tricase 1967 ASD ha provveduto a rinnovare le cariche sociali e ha eletto come presidente dell’Associazione il dott. Fabio Ruberto.
L’avvicendamento alla guida dell’Associazione risponde a un più generale progetto di riorganizzazione della stessa mirante a dare solidità e stabilità alla compagine sociale e a porre le basi per il conseguimento di importanti obiettivi sportivi.
Da questo punto di vista, obiettivo primario della Virtus Tricase 1967 è la cura del settore giovanile. Tra i frequentanti la scuola pallavolo e gli atleti delle squadre giovanili, si prevede che nella prossima stagione saranno iscritti più di 100 tra bambini/e e ragazzi/e. Siamo fermamente convinti che i risultati sportivi del futuro hanno le loro basi nell’attività svolta a livello giovanile ed è per questo che buona parte del nostro impegno è in questa direzione pur con tutti i problemi che quotidianamente incontriamo, primo tra tutti quello della carenza degli impianti sportivi.
Giova rilevare alcuni importanti obiettivi conseguiti dai giovani pallavolisti di Tricase nella stagione sportiva appena conclusa: le squadre Under 13 maschile e femminile si sono classificate terze a livello provinciale mentre le squadre S3, sia maschile sia femminile, si sono “laureati” prima campioni provinciali, poi campioni regionali e infine hanno partecipato alla fase finale nazionale che si è tenuta a Siderno dal 14 al 17 giugno, riportando un piazzamento onorevole a livello, appunto, nazionale.
Per quanto riguarda la prima squadra maschile, il nostro obiettivo è quello di pervenire, tra qualche anno, ad avere un gruppo stabile di giocatori, anche grazie all’apporto degli atleti provenienti dal settore giovanile, in modo da porre le basi per fare il salto di qualità e avere una compagine degna della tradizione tricasina. Pertanto abbiamo avviato un’opera di ringiovanimento della squadra, pur cercando di creare il giusto equilibrio tra l’esuberanza dei giovani e l’esperienza dei giocatori più anziani, e di selezione di nuovi giocatori che corrispondano al nostro progetto.
Anche il settore femminile riceve le nostre attenzioni e ci siamo adoperando per la creazione di una prima squadra femminile che possa essere da esempio e stimolo alle tante ragazze che frequentano i nostri corsi.
Infine, per quanto riguarda la struttura dell’Associazione, è in corso un profondo processo di riorganizzazione a fine di avere una struttura snella, efficiente ed efficace avente come obiettivo quello della perdurabilità della stessa, anche grazie a un’opera di consolidamento economico e finanziario”
Giovedì, 7 luglio alle ore 21.00 a Specchia presso l’atrio di Palazzo Risolo in piazza del Popolo si svolgerà : “Chiamatemi…don Tonino - il racconto appassionante di una scoperta: don Tonino Bello”, un reading (lettura pubblica di componimento letterario) a cura di Laura Petracca e Renato Elia, con il patrocinio del Comune di Specchia. Frutto di un’idea di Renato Elia, attore e presentatore amatoriale di Tricase, ha voluto fortemente il coinvolgimento di Laura Petracca di Specchia, rinomata artista della pittura e docente dell’IISS “Don Tonino Bello” a Tricase.
L’evento culturale è stato già realizzato a Tricase e Miggiano, riscuotendo consensi positivi e suscitando grande emozione da parte del pubblico, sarà presentato da Sabina Campanile e prevede il saluto dell’ Avv. Anna Laura Remigi, sindaco di Specchia, alla quale seguiranno gli interventi di: don Antonio Riva, Parroco di Specchia, Trifone Bello, Fratello di don Tonino, Stefano Bello, nipote di don Tonino, Giancarlo Piccinni, Presidente della Fondazione “Don Tonino Bello” e Anna Lena Manca, dirigente scolastico dell’Istituto Istruzione Secondaria Superiore “Don Tonino Bello” e “Nino Della Notte” Tricase - Poggiardo - Alessano. “Chiamatemi…don Tonino” è uno spettacolo di lettura teatrale, scritto da Francesco Cardinali.
Una storia coinvolgente, un entusiasmante viaggio nella vita del Vescovo intransigente, che sconvolge positivamente la vita di una laica “poco incline a frequentare preti e chiese”. Piccoli, e allo stesso tempo grandiosi racconti di vita che riescono a raccontarci esattamente chi era don Tonino Bello, il suo profondo legame con il Salento, una vita spesa per i poveri e per la chiesa.
Fonte Nuovo Quotidiano di Puglia
Salento, assolto dopo l'arresto per violenza sessuale. Era ai domiciliari da due anni
Un uomo di 29 anni originario di Tricase, nel Sud Salento, è stato assolto dall'accusa di violenza sessuale con la sentenza pronunciata ieri dai giudici della prima sezione del Tribunale di Lecce. Nel dispositivo della sentenza la presidente Annalisa de Benedictis (a latere Elena Coppola e Michele Guarini) ha disposto l'immediata liberazione: per due anni è stato privato della libertà personale e di movimento, fra divieto di avvicinamento e arresti domiciliari. Il provvedimento era stato applicato nel 2020 con le accuse, oltre che di violenza sessuale, anche di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e danneggiamento dell'auto della madre della compagna.
L'accusa: condannatelo
L'assoluzione è stata invocata dall'avvocato difensore Dario Paiano, per la Procura invece l'imputato andava condannato: il pubblico ministero Rosaria Petrolo ha chiesto 4 anni, 9 mesi e 15 giorni di reclusione. La ex convivente si è costituita parte civile con l'avvocato Pietro Nuccio, che ha concluso l'arringa associandosi alle richieste dell'accusa.
Condannato ad 1 anno per lesioni
La sentenza ha assolto l'imputato con la formula "il fatto non sussiste" per i capi di imputazione più gravi: la violenza sessuale ed i maltrattamenti in famiglia. In altre parole nel processo con dibattimento in aula non si è formata la prova per sostenere che costringesse la convivente a numerosi rapporti sessuali dietro il ricatto di sottrarle i due figli. E che avesse usato atteggiamenti vessatori alla loro presenza. L'imputato è stato assolto anche dall'accusa di avere danneggiato l'auto della ex ed è stato condannato ad un anno per tre episodi di lesioni personali: due riguardanti la ex e l'altro uno dei figli per uno schiaffo tirato senza l'intenzione di colpirlo. Tre mesi il termine indicato per depositare le motivazioni della sentenza e poi la Procura e la ex convivente potranno eventualmente ricorrere in appello