Tra i beneficiari dell’intervento Rete dei Centri Risorse voluto dalla Regione e conosciuto come “Galattica – Rete giovani Puglia” vi è anche il progetto presentato dal Comune di Tricase ed ammesso al finanziamento per € 50.000,00.
Il Piano finanziario prevede una gestione mista tra Comune e un partner con la ripartizione del budget nella misura del 34,00% per il Comune e del 66,00% per l’APS Meditinere.
Il progetto –si legge nella determina n. 115 del 27 giugno- ha lo scopo di “favorire lo sviluppo del senso civico, di cittadinanza attiva e rispetto del territorio, attraverso: la creazione di una rete informativa territoriale che permetta ai cittadini di fruire di una serie di informazioni; il potenziamento delle attività di valorizzazione culturale del territorio; il coinvolgimento dei cittadini, in particolare le fasce giovanili e quelle deboli”.
Il progetto avrà la durata di 12 mesi.
Con altra determina (n. 224 del 3 luglio) il Comune ha poi affidato alla APS Racale Cam con sede in Racale l’attività di promozione del progetto per il corrispettivo di € 9.836,07 oltre IVA per un totale di € 12.000,00.
Quindi: € 33.000,00 è la somma impegnata in favore di Meditinere APS; € 12.000,00 quella impegnata in favore di APS Racale Cam.
“Galattica” è un intervento voluto dalla Regione e che riguarda l’intera Puglia; l’investimento complessivo è di € 3.000.000,00 rientranti nel Piano di Sviluppo e Coesione della regione Puglia.
Il nome “Galattica” lascia immaginare ad un intervento eccezionale, smisurato, quello che si dice “profondità galattica” evocando gli spazi stellari.
L’augurio è che, al di là del nome, questo intervento, finanziato con soldi pubblici, non si risolva nell’ennesimo investimento “usa e getta” e cioè quello che, come tanti di quelli messi in campo dalla Regione, nascono con il finanziamento e muoiono con l’esaurirsi dello stesso
Venerdì 5 luglio a Maglie è giunto il ministro Matteo Salvini per porre la prima pietra alla SS 275.
L’ANAS ha infatti consegnato il primo tratto del primo lotto della Maglie-Leuca ed in particolare il tratto, lungo 10 chilometri e mezzo, che da Melpignano giunge fino a Scorrano.
Il secondo stralcio funzionale riguarderà il tratto da Botrugno a Surano (82 milioni) ed il terzo da Surano fino alla zona industriale di Tricase (57 milioni).
Rimane da definire il secondo lotto e cioè quello che da Tricase porterà a S.M. di Leuca per il quale è stato approvato il progetto ma che deve essere appaltato e, ancor prima, deve trovare i finanziamenti necessari. Il primo finanziamento dell’opera risale al 2003 a cui ne ha fatto seguito un altro nel 2009.
Una strada senza amore (oppure FS)
di Alfredo DE GIUSEPPE
Sulla strada 275, prima di cominciare ad esprimere un pensiero compiuto, bisogna sempre fare delle premesse. Necessarie, purtroppo. Da almeno trent’anni c’è un movimento ideale, non legato quindi a gruppi finanziari/imprenditoriali più o meno legittimi, che afferma pubblicamente due cose: 1) la strada fino a Montesano si può facilmente ampliare a 4 corsie, senza grandi stravolgimenti e senza aggiungere ulteriori danni e ferite a quelli già perpetrati sul territorio (vedi Zona industriale Surano, quasi tutta abusiva); 2) dopo Montesano Salentino, il dedalo di paesi, frazioni, strade e stradine farebbe propendere per idee più consone al momento storico, senza l’inutile spargimento di asfalto fino alla Madonna di Leuca (che osserva e non lacrima).
Fatte queste doverose premesse, già discusse e pubblicate decine di volte, bisogna adesso aggiungere delle ulteriori considerazioni. Il Salento finisce in una forma puntuta verso il mare, in una specie di triangolo peninsulare che meriterebbe un amore, un’attenzione aumentata che invece manca del tutto. Questo lembo finale dell’Italia, che si affaccia verso altri mari e altri popoli, ha delle particolarità incredibili. Decine e decine di forme autoctone di flora, paesini che hanno tradizioni, fiere, dialetti, santi e poeti diversissimi nell’arco di pochi chilometri. Dalla parte est, gustando l’alba, c’è una roccia alta e bellissima che crea paesaggi mozzafiato, dalla parte ovest, guardando il golfo di Taranto, una riviera bassa e sabbiosa, da decenni colonizzata da spiagge private. In definitiva ci sarebbe da riflettere sulla nostra distintività, su cosa vogliamo essere, ma anche come vogliamo apparire.
Invece da decenni queste riflessioni lasciano il posto a foto-opportunity di politici locali e nazionali che pare abbiano un unico obiettivo, asfaltare il più possibile per rendere più fruibile il territorio, esaltando la fatidica prima pietra. Non c’è l’idea di renderlo unico al mondo, ma di ricrearlo simile ad una Dubai di secondo livello: strade larghe e velocissime, svincoli doppi o tripli per Nociglia e Botrugno, il casello a Tricase e l’Autogrill con annesso panino surgelato sul Faro di Leuca.
C’è da notare che molto di suo ci mette la stampa e la televisione locale. I morti, i feriti, gli incidenti sulla 275 sono più noti e descrittivi rispetto a tutti gli altri. Sulla 275 pare si muoia da eroi. Nonostante le statistiche dicano che gli incidenti avvengano ovunque e soprattutto a causa di una scriteriato uso della velocità e del telefono, quando succede su questa strada la colpa diventa esclusivamente della strada. I titoli in genere sono di questo tenore: “Ancora una vittima sulla strada della morte” e giù una serie di ricostruzioni sulla lentezza nell’adeguamento autostradale della nostra arteria più discussa. A nulla vale far notare, ad esempio, che sulla 4 corsie da Lecce a Maglie, in questi ultimi anni, ci sono stati più incidenti che nel tratto tra Scorrano e Montesano.
In ogni caso, ripeto, sull’ampliamento da Scorrano a Montesano (Z.I. Tricase) nessuno si è mai veramente opposto. Però oggi vale la pena far notare che nonostante i sorrisi di Sindaci, Consiglieri e Presidenti Regionali, Ministri e Sottosegretari, Portaborse e Occupanti vari della Politica, nessuno dica delle cose di buon senso che ovunque nel mondo del 2024 sono accettate, progettate e realizzate. Una strada moderna avrebbe bisogno di alcune cose che qui appaiono stravaganti e comunque irrealizzabili. Ad esempio, salvare gli alberi esistenti, anzi procedere ad una serie di piantumazioni continuative durante tutto il percorso da Scorrano in giù. Creare ai due lati un sicuro percorso ciclabile. Progettare dei piccoli tunnel da un lato all’altro per permettere agli animali di attraversare senza rischi. Alimentare con pannelli solari tutta l’eventuale illuminazione pubblica e quella privata adiacente. Sistemare al contempo le strade intercomunali esistenti, che, temo, saranno abbandonate ancor di più. Pensare ad un treno veloce che crei un vero utilizzo lavorativo e turistico, magari che faccia 50 Km in 20 minuti. Nessuno ne parla, nessuno propone qualcosa di nuovo, noi siamo passivi e siamo lì come babbei a gustarci un’altra strada larga come fosse la felicità. Eppure sulla mobilità sostenibile siamo a zero. Beati noi!
Però in definitiva per darci un tono potremmo avere anche altre idee alternative. Dopo l’aeroporto Malpensa intestato al beato Silvio Berlusconi, potremmo anche noi cambiare nome trasformando quell’anonimo numero 275 in strada Fitto-Salvini (FS in sigla) unendo finalmente l’Italia differenziata, la vecchia DC gattopardesca e la nuova Lega del Generale. Con i sorrisi collettivi e tanti simpatici baci.
Perché noi non aspiriamo alla bellezza, amiamo farci prendere in giro.
di Pino GRECO
TRICASE, 5 OTTOBRE 2023 - Perché alcune zone della Città sono al buio? Lampioni spenti per le vie della Città. Un problema, quello di un’illuminazione pubblica inefficiente, che a macchia di leopardo è stato ravvisato in più zone.
Risponde il consigliere comunale di maggioranza Rocco Martella: “L’impianti sono vetusti: in molti casi i quadri di comando si trovano nelle cabine Enel dove per poter intervenire bisogna contattare Enel distribuzione - e i tempi di intervento non sono brevi. Il problema verrà risolto definitivamente entro marzo 2024, con l’affidamento del nuovo appalto che prevede la totale sostituzione dei corpi illuminanti e l’eliminazione del problema della promiscuità degli impianti “.
TRICASE, 13 LUGLIO 2024. Ci sono zone interamente al buio. Per garantire più sicurezza in Città, ci pensano le vetrine dei negozi accese anche di notte. Sarà mica un modello di sicurezza partecipata?
Avviato il servizio di trasporto per le marine di Tricase Porto e Marina Serra; il servizio navetta coprirà il periodo dal 29 giugno al 15 settembre nella fascia oraria 9,00/18,30.
La Giunta Comunale, con delibera n. 149 del 20 giugno, ha previsto che il servizio venga svolto con due itinerari entrambi in partenza dal largo nei pressi del Liceo Comi: il primo itinerario con un mezzo da 27 posti, con corse ogni mezz’ora per Tricase Porto e un altro itinerario per Marina Serra con un mezzo da 15 posti, con corse ogni ora.
Il servizio verrà integrato –ed è questa una novità- con il collegamento tra Lucugnano e Depressa con 3 corse giornaliere, riservato in particolare alla popolazione anziana e/o sprovvista di mezzi autonomi fino alla fermata del Liceo Comi (Lucugnano - Depressa – Liceo Comi) in modo che si possa poi fruire del trasporto alle Marine.
Il servizio è stato poi affidato, con determina n. 221 del 3 luglio, alla ditta Viaggi Sperti al prezzo di € 67.613.35 oltre IVA al 10% e così in totale per € 74.374,68.
La finalità –così come dichiarato dalla Giunta- è quella di “offrire un servizio a turisti, visitatori e residenti e nel contempo di disincentivare l’uso di mezzi privati, in considerazione delle note carenze di aree a parcheggio, che sono fonte di pesanti disagi sia per i residenti delle marine che per coloro che, non trovando parcheggio, sono costretti a lunghe attese”.
Ed ancora: “Occorre, pertanto, dotare la città –spiega la Giunta- di un servizio di trasporto che consenta il raggiungimento di tali località anche ai giovani minorenni, alle famiglie e ai turisti privi di mezzi adeguati, garantendo condizioni di sicurezza stradale”.
A questo punto dovrà essere verificato se le finalità indicate dal Comune verranno raggiunte; se cioè prevarrà l’uso del mezzo pubblico sul mezzo privato e se le modalità di collegamento soddisferanno le esigenze della popolazione. Altra questione è se il non chiedere alcuna partecipazione economica ai viaggiatori, a prescindere dal loro reddito, sia un “fattore educativo”, considerato che l’andare al mare non è proprio un bisogno primario ed essenziale.
Buone notizie (anche) per l’Ospedale Cardinale Panico. Lo si desume dalla notizia, apparsa sui giornali in questi giorni, secondo la quale l’Assessore regionale pugliese, che però si chiama Piemontese, ha concordato di assegnare 40 milioni di euro agli Ospedali Ecclesiastici e agli Ospedali accreditati dotati di pronto soccorso.
Ed ancora: la Giunta regionale ha deliberato di stanziare 14 milioni di euro a valere sul PR (Piano Operativo per l’uso dei fondi UE) 2021-2027 per il “potenziamento della rete emergenza-urgenza”; si tratta di un’altra misura a favore degli Enti Ecclesiastici convenzionati con il sistema sanitario regionale.
Due interventi che si muovono nella direzione di porre rimedio a cause strutturali che avevano portato ed hanno portato a difficoltà economico-finanziarie da parte degli Enti ospedalieri ecclesiastici che, pur prestando servizi in quanto inseriti nel sistema sanitario regionale, non ricevevano il corrispettivo delle prestazioni erogate, condizionate dai tetti di spesa.
Due buone notizie che giovano, indubbiamente, all’Ospedale di Tricase e che possono contribuire ad allontanare quelle voci –smentite dalla Direzione del nosocomio salentino al nostro Giornale- che davano per imminente una cessione della proprietà a un grande gruppo della sanità milanese.