di Alfredo De Giuseppe Scrivo queste quattro righe non per me ma per i campioni della tricasinità. Ne conosco molti, anche gente che, con il gagliardetto sul petto, si è ben opposta quando si è per esempio parlato di allargare lo sguardo oltre il nostro paese, di analizzare con positività altre esperienze.

Una Grande Tricase come punto di riferimento politico, amministrativo e culturale di una serie di paesini che al nostro sono obiettivamente da sempre collegati. Gente che si opponeva, orgogliosa del campanile, che per decenni ha guardato con sufficienza tutti coloro che fossero nati oltre il castello di Tutino o la salitella di Depressa.

A tutti loro è dedicata questa breve riflessione antropologica. Non voglio con questo pezzo entrare nel merito dei programmi e delle scelte politiche, che in vista delle amministrative, affronteremo con serietà al momento della compilazione definitiva delle liste elettorali, ma voglio qui sottolineare un aspetto che pure ha una sua importanza sulla nostra comunità, elencando una serie di fatti non contestabili.

Ad oggi, prima settimana di aprile 2017, il quadro è il seguente: il sindaco di Patù, Gabriele Abaterusso nonché figlio di Ernesto, consigliere regionale, è da mesi il commissario del circolo PD di Tricase. Nunzietto Dell’Abate è il loro uomo migliore sul campo di Tricase, lo hanno prima sedotto durante le Regionali e poi abbandonato in vista delle Amministrative. Hanno giochicchiato con i componenti del Partito Democratico come il gatto col topo, hanno indicato nomi, gestito il dibattito e infine hanno condiviso la candidatura “unitaria” di Mimino D’Aversa, che alla prova dei fatti non è risultata gradita alle diverse e storiche correnti.

Nel frattempo il padre Ernesto diventava uno dei leader di MDP, la nuova costola scissionista del PD, mentre il figlio rimaneva nel Partito principale per “gestire” Tricase. Tutto questo non poteva essere indifferente all’altro leader locale del PD, il buon Sergio Blasi da Melpignano, che ha mosso subito le sue pedine e segnatamente l’ottimo sindaco di Tiggiano, l’ing. Ippazio Antonio Morciano, il quale si è prodigato per spaccare quel poco di centro-sinistra che ancora resisteva.

Quindi su indicazione anche di altri ottimi tricasini, al fine di contrastare il regno di Patù, per qualche giorno si è parlato della candidatura dell’ex Sindaco di Miggiano, l’avv. Totò Carbone, che pare avesse anche il sostegno dell’ex sindaco di Specchia, l’on. Antonio Lia.

Tiggiano, Specchia, Melpignano e Miggiano alleati contro Patù, nella battaglia che si combatte sotto le mura di Tricase: sembra una barzelletta ma è vero. Tricase accerchiata sta per affondare. Cambiate Tricase con la storia dell’Italia medievale e tutto diventa chiaro. Lo psico-dramma del centro sinistra probabilmente continuerà ancora per molte settimane e potrebbe riservarci grosse sorprese.

Intanto nel centro-destra l’avv. Carlo Chiuri, partito come civico, ha prima ottenuto la fiducia degli ambienti calcistici tricasini, guidati dal patron Antonio Raone, vice sindaco di Presicce, poi, per essere un vero aspirante alla poltrona di sindaco riconoscibile, ha chiesto e ottenuto l’imprimatur del sen. Totò Ruggeri, da Muro Leccese, leader dell’UDC (se ancora esiste).

E pare che ci sia anche l’adesione al suo progetto del fittiano Presidente provinciale Antonio Gabellone da Tuglie. Per fortuna la lista del M5S con sindaco Francesca Sodero ha ottenuto senza problemi la certificazione del premiato duo Grillo&Casaleggio, che però è lontano oltre 1.000 km e quindi rientra solo parzialmente in questa disamina.

Oltre ai tanti pensieri di tipo sociologico/storico/ambientale, faccio alcune brevi considerazioni politiche:

  • sembrerebbe che Tricase non abbia al suo interno nessuna possibilità di autonomia, forse per assenza di leader, forse per eccesso di devozione verso politici lontani, che a loro volta amano Tricase come ottimo serbatoio di voti (storia vecchia, da Vitalone in poi);
  • Tricase, dilaniata da veti incrociati e da antipatie esclusivamente personali, diventa terra di conquista, una bella signora annoiata, che piace tanto ai “potenti” vicinori, a loro volta più provinciali che mai;
  • Al contrario delle favole, è provato che gli asini non possono diventare cavalli, né si può prendere il massimo dei voti senza studiare (vedi il PD di Tricase assente per oltre cinque anni da ogni consesso);
  • Il deserto di comunità che si è creato in questo paese è preoccupante e non potrà certo essere sanato da qualche politico dei paesi vicini;
  • I tanti campioni della tricasinità politica amano molto i tricasini, ma solo quando giocano in prima persona o al massimo entro la parentela di primo grado;
  • Sembrerebbe essere arrivato quel momento di non ritorno, dopo il quale si chiede una semplice cosa, forse un po’ banale: uno scatto di dignità verso sé stessi e verso questo povero paesello.

 

di Antonio Lia Assistere alla divisione del PD per le prossime amministrative di Giugno e' una assurdita' alla quale i democratici, i Cittadini di Tricase e di tutto il territorio del capo di Leuca non possono credere.

Se il Partito e' in crisi ed è diviso, se le correnti interne non riescono a trovare un candidato unico che soddisfi tutti, affidatevi al buon senso.

Negli anni ho vissuto, in tante realtà locali, situazioni uguali a quella di Tricase, ragionando e con buon senso siamo sempre riusciti a trovare una buona soluzione.

Siamo andati in cerca, molte volte obbligandole, di persone al disopra delle parti: la persona con grande esperienza (vedi Nusco), o la persona affidabile, di prestigio, di
buona levatura morale, saggia. In casi come questi, si cerca sempre qualcuno che garantisca la continuità' amministrativa e sappia contribuire a costruire
una nuova classe dirigente; una persona che deve sapere che la scelta fatta sara' solo una scelta di servizio al paese.

Sono certo che sì puo' fare e che Tricase ha le persone giuste per ritrovare dignita', identita' e governabilità'.

Nell'interesse del paese e di tutto il nostro territorio sforziamoci a pensare positivo.

Fare un passo indietro non è' una mortificazione ma a volte vuol significa maturita' e intelligenza.

Anche questo, per chi fa politica per passione, è un servizio al quale non si può' sottrarre.

BASKET TRICASE Fine settimana positivo, 2 incontri, due vittorie . Prossimo turno. Allievi: sabato 8 aprile a Gallipoli ore 16. Juniores: Mercoledì 12 aprile ad Alezio

FULGOR TRICASE VOLLEY Due giornate alla fine . Sabato, ore 18.30 a Taranto, il big-match.Taranto, prima, punti 59 e Tricase, punti 55 , secondo solitario posto . Comunque vada a finire, è stato un grande campionato disputato.

ATLETICO TRICASE Supera per 2-1 l’Ostuni, mette la freccia in classifica e ipoteca un posto nella griglia dei Playoff ad una giornata dal termine del campionato.La società éampiamente soddisfattadel lavoro svolto in questa annata.Gli obiettivi annunciati a inizio stagione sono stati centrati, ovvero l'accesso ai playoff. Domenica, a Massacra ore 16

AURISPA ALESSANO Inizia il girone salvezza per la permanenza in serie A2. Sarà una sfida al meglio delle 5 gare. Domenica, palasport TRICASE, ore 18. AURISPA ALESSANO- POTENZA PICENA . Facciamo vedere di cosa siamo capaci

AS TRICASE - Fine campionato per Giovanissimi e Allievi Regionali che nell'ultima giornata con il Lecce, hanno perso 1-0. Un plauso va  fatto anche ai tecnici Salvatore De Iaco ed il suo vice Roberto Sparascio per gli Allievi Regionali, Aldo Costa ed il suo vice Luigi Biasco per i Giovanissimi regionali, per l'egregio lavoro svolto sia dal punto di vista calcistico, ma soprattutto di crescita a 360°  degli atleti . I Giovanissimi Provinciali , vincono 5-0  in casa con l'Asd Corsano.

di Ercole Morciano Edito da Congedo, è stato pubblicato il volume Giuseppe Codacci-Pisanelli (1913-1988). Laico impegnato nella politica e nella cultura. Studi e Testimonianze, testi e immagini. Curato da mons. Salvatore Palese, vicario episcopale per la cultura della diocesi di Ugento-S. Maria di Leuca, il volume raccoglie gli atti del convegno di studi sul tema

Dopo la presentazione di mons. Palese e la sua introduzione all’evento, seguono i testi dei relatori: Il credente e la sua pietas di Ercole Morciano; Il contributo di G. Codacci-Pisanelli alla Costituzione italiana. La disciplina della decretazione d’urgenza, di Antonio Scarascia; G.Codacci-Pisanelli nella politica meridionale e internazionale, del sen. Giorgio De Giuseppe; L’uomo che realizzò un sogno: Codacci-Pisanelli e l’Università di Lecce, di Hervé A. Cavallera; Sindaco di Tricase, la sua città (1963-1973, di Vittorio Serrano. Chiude la rassegna delle relazioni il testo dell’intervento del vescovo Angiuli: Nel mondo e per il mondo, senza essere del mondo.

Il volume è dotato di un vasto corredo fotografico articolato in tre parti: le immagini del convegno,quelle della mostra su Codacci-Pisanelli curata da Carlo V. Morciano e le foto riguardanti vari momenti della vita dell’illustre concittadino

Interessante, infine, la sezione riportante alcuni testi del ministro e deputato salentino. Si tratta di 5 scritti scelti per la profondità di pensiero del Nostro. Basti leggere il suo intervento alla Costituente su Giustizia nella legislazione per comprendere quanto sia meritato il posto datogli dagli studiosi tra “i veri maestri di politica, di etica e di diritto, per formazione culturale, spinta ideale e visione generale…per la raffinatezza intellettuale e l’altissimo contributo scientifico”(p. 119.

Dal suo scritto del 1977 sulla Congregazione Eucaristica romana si vedono con chiarezza quali furono le solide fondamenta della fede cristiana che Codacci-Pisanelli visse in pienezza orientando le scelte di vita (p. 105).

Da una pagina del diario del 1947 donata dai famigliari a Mons. Angiuli, riportata a p. 125, il lettore può immaginare il clima di netta contrapposizione ideale tra deputati democratici cristiani e deputati comunisti, durante la discussione sull’adesione dell’Italia al Patto Atlantico. Ulteriore conferma dello scontro ideologico il lettore avrà leggendo l’intervento di Codacci-Pisanelli del 1955 in materia di politica estera. Nelforte contrasto , con l’on. Pajetta del Partito Comunista che interrompeva tatticamente per far perdere la pazienza all’avversario, l’on. Codacci-Pisanelli riesce col suo far-play a zittire il disturbatore.

Infine il discorso di Ugento del 1988 sullo Specifico del politico cristiano che rappresenta per noi salentini il suo “testamento politico”.

Il libro sta suscitando parecchio interesse nei vari ambienti culturali e politici e merita di essere conosciuto da una platea di lettori più ampia. È disponibile nelle librerie di Tricase e della provincia

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