La Scuola di Musica Mozart è una realtà consolidata nel panorama musicale di tutta la Provincia, con all’attivo il successo artistico e didattico di numerosi allievi e collaborazioni di grande prestigio. Lo scorso anno il Conservatorio "T. Schipa" di Lecce, riconoscendo l'elevato standard qualitativo dei docenti e delle attività svolte, ci ha selezionati come Scuola di Musica Convenzionata.
La nostra offerta formativa spazia dalla propedeutica musicale per bambini in età pre-scolare, alla musica classica, al rock e al pop. Rivolgendosi a noi i genitori hanno la certezza di affidare i propri figli ad una squadra di docenti dinamica la cui azione è finalizzata alla crescita dell’alunno. Ogni genitore nel dare l’opportunità ai propri figli di studiare musica affronta dei sacrifici e delle rinunce, ad essi devono corrispondere delle soddisfazioni misurabili in risultati evidenti e concreti.
Gli allievi della Scuola sono didatticamente equiparati a quelli del Conservatorio.
Ai corsi accademici affianchiamo anche i corsi di musica moderna nei quali in un contesto didattico in cui l’entusiasmo, le esperienze didattiche ed artistiche rendono unico ed indimenticabile il percorso musicale. In sede è presente un’attrezzatissima sala prove in cui i nostri allievi sono felici di suonare i brani dei loro idoli musicali in compagnia degli amici.
CORSI ACCADEMICI: programmi in linea con i percorsi di studio del Conservatorio “T. Schipa” di Lecce,didattica personalizzata volta a favorire l’accrescimento dei punti di forza di ciascun alunno, lo sviluppo consapevole delle sue preferenze e del suo talento. Promuoviamo le potenzialità e il successo formativo in ogni allievo con standard qualitativi di eccellenza.
Grazie alla Convenzione gli alunni che lo desiderano sono costantemente monitorati nello svolgimento delle loro attività trovando sempre il giusto equilibrio didattico e di apprendimento accumulando crediti formativi per il conseguimento del titolo di studio.
CORSI DI PROPEDEUTICA MUSICALE (4-6 anni): innovativi corsi dedicati ai bambini in età pre-scolare, attraverso una serie di attività ludico-creativo-ricreative i piccoli muovono i primi passi nel meraviglioso mondo musicale.
CORSI DI MUSICA LEGGERA E ROCK: percorsi entusiasmanti rivolti ai giovani amanti e cultori della musica leggera e rock, il percorso didattico viene modellato intorno all’allievo nel rispetto fondamentale dei principi tecnici, teorici e di lettura, imprescindibili per una corretta impostazione.
I nostri corsi prevedono lezioni individuali e collettive. Tutti gli allievi vengono coinvolti periodicamente in attività concertistiche, concorsi e masterclass in cui sono protagonisti sia da solisti che in formazioni di musica d’insieme (band rock, formazioni di musica da camera, coro, piccoli ensemble strumentali).
Tutti i nostri docenti sono diplomati e laureati presso i Conservatori di Stato e svolgono intensa attività didattica ed artistica.
Info: M° Giovanni Calabrese 3478022725
L’ Istituto Comprensivo Statale “ Tricase via Apulia” ha aderito all’iniziativa “THE BIG DRAW il festival del disegno”promossa da Fabriano e adottata come apertura dell’a.s. 2018/2019 .
Una giornata dedicata all’arte in tutte le sue espressioni e per tutte le età.
La manifestazione è prevista per Sabato 15 Settembre, a partire dalle ore 16.00 presso la sede di via Apulia.
Sono coinvolti gli alunni della Scuola dell’Infanzia, della Primaria, della Secondaria di primo grado e gli adulti.
Ci saranno laboratori di recitazione, grafica creativa, scacchi, scrittura creativa, collage, pittura, papier-collé, sport, danza, musica, canto, coding.
Sono invitati tutti coloro che volessero cimentarsi in attività di integrazione e di creatività e vivere questo momento fortemente aggregativo
Vi aspettiamo numerosi
Il racconto del “Cammino di Leuca” di Adriano, beneficiario dello Sprar di Tricase, gestito da Arci Lecce
Quello che vi proponiamo di seguito è il racconto di Abdikadir Abdirahman, meglio conosciuto da tutti come Adriano.
Adriano viene dalla Somalia e vive a Tricase da più di un anno. Insieme ad altri tre ragazzi, ospiti dello Sprar di Tricase, ha preso parte al programma “Carta di Leuca”, un’iniziativa della Fondazione Parco Culturale Ecclesiale "Terre del Capo di Leuca - De Finibus Terrae" e organizzata dal Servizio Nazionale per la Pastorale Giovanile.
La prima edizione risalente al 2016 consisteva in un “laboratorio permanente, interculturale e interreligioso, dei giovani che vivono nelle diverse sponde del Mediterraneo e che si impegnano vicendevolmente nella costruzione di un futuro migliore, avendo a cuore il futuro del Creato, la centralità della Persona e la costruzione di percorsi di Convivialità”.
Con il passare degli anni l’iniziativa si è evoluta acquisendo una dimensione internazionale attraverso l'adesione e il prezioso contributo di un numero sempre crescente di realtà autorevoli, tra cui diversi comuni della Provincia di Lecce, la Regione Puglia, le Provincie di Brindisi e di Lecce, le diverse Diocesi e Arcidiocesi del territorio, Arci Lecce, la Fondazione Migrantes, la Focsiv, la Caritas, ecc…
Con il titolo “Step by Step, Face to face” quest’anno l’iniziativa ha avuto luogo dal 5 al 10 Agosto 2018 ed ha coinvolto centinaia di giovani che hanno camminato insieme da Brindisi a Santa Maria di Leuca. Nel cuore dell’estate, Carta di Leuca è diventata un meeting internazionale che - attraverso il coinvolgimento in esperienze di volontariato e di cammino lungo le antiche vie di storia, di cultura e di pellegrinaggio – si è proposta come occasione per sollecitare un maggiore impegno di tutti verso la Pace. Paradigmi di questo impegno sono la lotta alle povertà, il contrasto alle mafie e ad ogni forma di illegalità e di abuso, il rispetto dei diritti umani e civili e la libertà: la libertà di migrare e la libertà di restare.
A distanza di qualche settimana dalla sua conclusione, Adriano ci ha raccontato la sua esperienza e le emozioni che ha provato a costruire insieme a centinaia di giovani provenienti da tutta l’Italia un percorso di integrazione.
“Nella mia vita ho sempre camminato tanto. In Somalia camminavo per trovare lavoro, per procurarmi il cibo, per raggiungere i villaggi vicini. Nel deserto camminavo per andare oltre. In Libia camminavo quando me lo ordinavano, altrimenti dovevo stare fermo.
Non avevo mai camminato per la gioia di farlo. Al “cammino di Leuca” l’ho fatto.
Ho incontrato tante persone sorridenti, ho parlato con loro e ho visto tanti luoghi belli. Mi sono fatto tanti video con cellulare e ogni tanto, la sera, mi riguardo i filmati per vedere la mia faccia in mezzo a tante meraviglie.
Al “cammino di Leuca” ho visto il mare, ma era un mare buono.
A casa mia oltre il mare c’è la guerra. Anche alle spalle del mare c’è la guerra. Somalia, Yemen. Sempre guerra.
In Libia il mare fa paura. La barca che mi ha portato in Italia era tutta rotta e il mare sembrava cattivo. Tanti piangevano.
Al “cammino di Leuca” le barche erano nuove e tutti ridevano e scherzavano. Anche io ridevo e scherzavo.
Abbiamo camminato tanto. Io sono abituato a camminare, ma camminare di gioia è molto faticoso. La gioia pesa tanto. Non so perché, ma è così.
La sera sentivo i piedi gonfi. Ma ero felice. Stanco e felice.
È stata un’esperienza bellissima. Sono musulmano, ma non era un problema per nessuno. Al contrario, ho ricevuto tanto rispetto per la mia fede. E ho capito che forse è vero che crediamo in un unico Dio.
Mi sono sentito parte di una comunità accogliente, che ha saputo ascoltarmi e voleva conoscere il mio pensiero.
È bello poter dire quello che si pensa, anche se si è giovani. Anche se si è stranieri. Anche se si fa fatica a parlare in italiano.
Mi è piaciuto camminare di gioia.”
E’ UFFICIALE: SIAMO SU SCHERZI A PARTE !
di Pino Greco
Estate calda…Autunno rovente …? Non abbiamo ancora capito se tutte le vicende accadute a Palazzo Gallone fanno parte del “pacchetto di Scherzi a Parte….”. Staremo a vedere…
Scherzi a Parte o no…sono passati poco più di 12 mesi.
Nell’Amministrazione comunale Chiuri c’è qualcosa che non va.
Nuvole minacciose, malumori e scricchiolii si addensano su Palazzo Gallone. Andiamo con ordine. Federica Esposito si dimette da capogruppo consiliare dell’Udc e Francesca Longo si dimette da Presidente della 7^ commissione Consiliare che riguarda anche il settore Igiene ambientale.
E’ datata 8 agosto la nota protocollata dall’ormai ex capogruppo Federica Esposito. Nella lettera la dott.ssa Esposito evidenzia come “nonostante le numerose sollecitazioni che invitavano a un lavoro più collegiale e concreto, si è evidenziata una mancanza di collaborazione tra la compagine consiliare. Purtroppo, nonostante l’impegno profuso -continua l’ormai ex capogruppo- per un ideale di correttezza e verità politica, che altro non vuoi dire che lavorare politicamente solo ed esclusivamente per fare il bene del proprio paese, ci si è trovati davanti a un <<muro sordo>> dove le uniche voci ascoltate sono quelle di <<alcuni fortunati>>. L’impegno andrà avanti per il rispetto verso tutti coloro che hanno dato il proprio sostegno con il loro voto, e soprattutto verso il proprio paese”.
Sono passate solo poche ore ed anche la dott.ssa Francesca Longo si dimette da Presidente della 7^ commissione consiliare che riguarda anche il settore Igiene ambientale; secondo la dott.ssa Longo: “non ci sono i presupposti per una fattiva e costruttiva collaborazione con l’Assessorato di riferimento, tuttavia, -dichiara la Longo-, intendo restare componente della Commissione”.
Dopo le due dimissioni prende la parola la vice sindaco, la dott.ssa Antonella Piccinni, che con una nota protocollata (il 10 agosto scorso) precisa in risposta alla consigliera Francesca Longo: “in qualità di vice sindaco nonché di Assessore anche all’Igiene ambientale, nonostante la dott.ssa Longo abbia specificato telefonicamente che non si tratta di un attacco diretto alla persona bensi all’ufficio ambiente. Ebbene, si tiene a comunicare, che Lei non ha mai interagito con la sottoscritta ma, direttamente si è interessata a recarsi negli uffici di competenza. Molto probabilmente la Longo, non ha ricevuto nessuna risposta o meglio le risposte che le sono state date non erano di suo gradimento. Mai si sono manifestati con la sottoscritta episodi di indisponibilità e meno ancora di contrasto, mai mi è stata palesata insofferenza verso il mio operato e assenza di comunicazione. Spiace sapere l’assenza di una fattiva e costruttiva collaborazione con il mio l’assessorato”.
Intanto corrono voci di un possibile cambio di assessori; in pole position sarebbero la vice sindaco Antonella Piccinni e l’assessore allo Sport Lino Peluso. Siamo su Scherzi a parte?
DAI GRUPPI IN CONSIGLIO
C’è tanta tensione nella maggioranza e tanta riflessione nella minoranza dell’Amministrazione comunale.
Infatti, dopo le dimissioni delle due giovani consigliere dagli incarichi in seno al Consiglio Comunale tricasino ed il chiarimento della vice sindaca Antonella Piccinni, il Presidente del PD e il Gruppo Misto chiedono chiarezza e le dimissioni del sindaco Carlo Chiuri. Il prof. Giovanni Carità, presidente della sezione del PD di Tricase e componente della direzione provinciale, sottolinea che questa situazione di inesperienza è frutto soprattutto della debolezza politica di chi ricopre ruoli istituzionali, spesso senza colore politico e ripiegati su uno sterile civismo. Al sindaco Carlo Chiuri, e a tutta l’amministrazione comunale, conclude il presidente Carità mi sento di chiedere chiarezza politica sulle vicende di questi giorni, invitando tutti ad una serie e omesta valutazione di quanto accade o non accade nella nostra Città
Altro intervento è quello del gruppo misto con i consiglieri comunali Nunzio Dell’Abate e Vito Zocco che, sottolineano che: “è terminata presto la luna di miele, come presto si sono liquefatti i roboanti proclami elettorali di Cambiamenti della Città. Eppure anche noi, per il bene della comunità, avevamo inizialmente dato fiducia e riposto speranza, salvo renderci conto, ancor prima dello spirar dell’anno di governo cittadino, del grande bluff. D’altro canto con un Sindaco privo di idee, avaro di confronto e di ascolto, irrispettoso nei confronti di collaboratori e contraddittori -salvo il suo ristrettissimo cerchio magico- ed afflitto da autoesaltazione non poteva andare diversamente. A questo punto solo una decisione gli resta da assumere: quella di rassegnare lui le dimissioni in modo da liberare il paese da un mortificante stallo amministrativo ed un altrettanto imbarazzante isolamento politico”.
Dunque, il clima politico-amministrativo si conferma ancora oggi alquanto teso e non mancano ingredienti che rendono l’autunno più caldo dell’estate ….
di Alessandro Distante
Ha ancora un senso uscire con un giornale settimanale cittadino?
L’accavallarsi frenetico delle notizie, delle opinioni, delle ragioni e delle critiche; l’utilizzo di mezzi di immediata e ampia fruizione, che non costano niente e che raggiungono tutti; la possibilità di esprimersi senza redazioni e senza mediazioni, sono tutti fattori che mettono in crisi un progetto editoriale che fa del tempo lungo (una settimana) il suo ritmo (lento) e di un luogo ristretto (una cittadina) il suo perimetro d’azione e di diffusione.
Non sono considerazioni alla ripresa di un’esperienza ultraventennale o segnali di una affiorante stanchezza, ma doverosi interrogativi per verificare l’utilità sociale e politica di un’avventura nata quando i social non c’erano.
Ed allora: un settimanale cittadino può avere un senso nella misura in cui (come si diceva una volta) offre un contributo diverso (non dico migliore) rispetto al continuo rincorrersi di opinioni l’una accanto all’altra che non trovano momenti di dialogo e di sintesi;
trova un senso se affonda le radici in un contesto dove la lettura del locale fa comprendere il globale; trova un senso se raggiunge quelle minoranze che, per età o per ignoranza tecnologica, non accedono ai social.
Un giornale può essere utile per affiancare ad una dimensione orizzontale dove “uno vale uno” una dimensione verticale dove “l’uno vale per l’altro” ed entrambe devono spaziare nella profondità; solo se le notizie e le opinioni di tutti si confrontano e danno luogo ad approfondimenti che contribuiscono a rendere la realtà a 3D.
Uno strumento che offra altro, fermando su carta e per una settimana- esternazioni ragionate, vogliose non di sovrastare e di rispondere, anche in malo modo, alle opinioni altrui ma di andare in profondità, al di là del numero delle condivisioni o dei Mi piace.
Uno strumento, insomma, che aiuti ad evitare il ripetersi di quello che è accaduto questa Estate a Tricase dove il confronto sulla immigrazione sviluppatosi sui social ha dato l’occasione per offendere e minacciare oppure ed è altrettanto deprimente- di dividere piuttosto che condividere.