di Giovanni Calabrese

L’anno trascorso è stato gravido di tante novità ed immense soddisfazioni per l’ Associazione di Alta Cultura Musicale “W. A. Mozart”, credo che la più importante sia stata la firma della convenzione con il Conservatorio “T. Schipa” di Lecce  in base alla quale quest’ultimo riconosce la qualità didattica delle nostre attività, dei metodi di insegnamento e della professionalità dei docenti, in virtù degli eccellenti risultati raggiunti dagli allievi durante gli esami per la certificazione delle competenze musicali acquisite. La convenzione consente in via esclusiva agli allievi della Scuola di Musica “Mozart” di essere didatticamente equiparati agli allievi interni al Conservatorio in occasione dello svolgimento degli esami di passaggio da un anno di corso al successivo.

 

Quest’anno, tra tanti impegni scolastici ed extra, i bambini si sono impegnati molto, hanno dimostrato le loro capacità artistiche e la loro voglia di fare. Nell’ambito del  concorso musicale Città di Sannicandro la nostra Associazione è stata premiata con il premio “Scuola di musica con il maggior numero di primi premi”.

Domenica 01 luglio  alle ore 19.30 si svolgerà la prima serata della rassegna PICCOLI MOZART (ingresso libero), subito dopo le esecuzioni dei PICCOLI MOZART, alle ore 20.45 si svolgerà il concerto Hommage a Debussy con il duo  Valeria Fasiello (Pf) e Andrea Carrozzo (Sax) presso l’atrio di Palazzo Gallone a Tricase (ingresso solo su prenotazione al 347/8022725).

 

Domenica 08 luglio presso Palazzo Serafini Sauli di Tiggiano alle ore 19.30 si svolgerà la seconda parte di Piccoli Mozart (ingresso libero), di seguito, alle ore 20.45  si esibirà il Trio di Lecce (pianoforte, violino e violoncello), ingresso solo su prenotazione al 347/8022725. I concerti sono svolti in collaborazione con la Camerata Musicale Salentina e il patrocinio della Città di Tricase ed il Comune di Tiggiano.

 

Le attività dell’ Associazione proseguiranno  con la tappa salentina del Counterpoint festival giovedi 12 luglio ore 21.00 presso il Palazzo Baronale di Tiggiano dove il pubblico assisterà ad ARTISTICHE ARMONIE serata in cui gli affiatati Giovanni Calabrese, Pasquale Santoro e Giuseppe Alessio,  faranno gli onori di casa accogliendo ed esibendosi con importanti artisti provenienti da Francia e USA. ARTISTICHE ARMONIE è svolta in collaborazione con Centro Artistico Internazionale del Mediterraneo e Conservatoire “G. Pierné” di Metz (Francia).

 

Ci prepariamo ad un tempo di riposo e vorrei lasciarvi  con un pensiero di un uomo di cultura che scrive così:

La curiosità richiede tempo, richiede di sfuggire ad una dissennata gestione routinaria della giornata, dove le banalità assurgono a priorità relegando ad un domani indefinito i processi di crescita che richiedono studio, ricerca e riflessione. Dove non esiste un tempo per pensare e riflettere, quando è proprio in questo che vive il sogno,  bisogna agire per trovare momenti di pausa per leggere, per visitare luoghi, concerti e musei, per contemplare le nostre bellezze artistiche, per riflettere e meditare, per giocare. Occorre disporre di un “tempo proprio”, occorre accostare “al fast lo slow”, occorre introdurre spazi di un ozio creativo, così come ben sottolineava Hermann Hesse in un suo brano”.

Buona estate a tutti

 

 

di Giuseppe R. Panico

“Piove Governo ladro”. E’ un detto tipicamente italiano che deriva dalla nostra tendenza a scaricare sempre sugli altri la responsabilità di eventi negativi o sgradevoli, in particolare su chi ci governa, compresa la pioggia o i danni che ne derivano. Nei paesi invece ove la responsabilità individuale è ben più diffusa, in caso di pioggia intensa, come in questi ultimi giorni, si direbbe che piove “cats and dogs” (gatti e cani), lasciando la responsabilità a Giove Pluvio.

In fondo del nuovo governo, è presto per dire che faccia “acqua”. Sicuramente sta facendo di tutto per impedire l’arrivo, via acqua o via mare di nuovi migranti e, a giudicare dai sondaggi, la maggior parte degli italiani sembra proprio d’accordo.

Se questi nuovi orientamenti sono responsabilità di governo a Roma, la responsabilità per una Tricase che cade a pezzi, per pioggia e incuria delle “nostre” pubbliche proprietà immobiliari, vanno ricercate ben più vicino. Preferibilmente non nei cespugli di…capperi capaci di spaccare, fessurare e penetrare antichi muri e vecchi edifici. E così se gli immobili privati perdono sempre più valore, per tasse, emigrazione giovanile, povertà diffusa, cambio degli standard abitativi, abbandono delle campagne, vincoli burocratici eccessivi etc., quelli pubblici e decadenti, se non già caduti, aumentano il degrado urbano, con possibili nuove tasse per riparazioni e ricostruzioni.

Le finanze sono deboli; non galleggiamo né su miniere d’oro né su pozzi di petrolio ma su falde acquifere fortemente inquinate dai troppi diserbanti che hanno causato l’estinzione quasi totale di tanta microfauna (ormai sono rari pure i centupedi, i vermacoculi e le cozze nude). Gli edifici pubblici da gestire e manutenere sono tanti ed alcuni (scuole, macelli etc.) indeboliti pure loro, perché da decenni inutilizzati o in abbandono, senza reale prospettiva di impiego produttivo o senza essere stati mai oggetto di un concorso di idee o di esame nelle apposite commissioni, per un diverso e remunerativo impiego .

E’ prevalso, fino ad ora, conservare il “surplus” immobiliare e non alienarlo o darlo in uso temporaneo a terzi (imprese o privati), come si fa altrove, per gli immobili non abitativi, con asta pubblica, nello stato in cui sono ed a prezzi-base più contenuti. Liberando così l’amministrazione dalle inerenti responsabilità di gestione/manutenzione, disporre di maggiori finanze e dedicare le limitate risorse umane tecnico-amministrative agli edifici più importanti e/o necessari.

La storia locale, oltre a ricordarci i troppi e ripetuti danni “da pioggia”, ci rammenta pure che la politica, più che favorire imprese e privati, e dunque produttività e lavoro, e fare buona amministrazione, si fa essa stessa “impresa” ma svuotandoci le tasche per comprarci dei ruderi e poi lasciarli cadere a pezzi. Come L’ACAIT, che da decenni inquina pure con amianto, a ridosso delle scuole e ora anche del nuovo affollato parco cittadino; come la Torre del Sasso che si intende acquisire solo dopo che si è quasi ridotta a un ammasso di sassi; come la Torre di Palane, risanata decenni fa grazie alla concessione a privati, e che rischia ora, di nuovo in mano pubblica, di fare la fine di quella del Sasso.

Povere torri, ci hanno tanto difeso dai turchi che venivano dal mare ma, passati i soliti echi di stampa, rimangono indifese dalla “turcaggine” che viene da terra. In compenso si avviano programmi di recupero, con fondi pubblici, di altre cadenti o abbandonate infrastrutture per dedicarle ad attività pseudo -culturali, ben poco economiche e non necessarie e che richiederanno nel tempo altri interventi per manutenzione/gestione a nostro carico, come anche quattrini a sostegno di eventi o attività ben marginali in locali rimessi a nuovo per essere utilizzati da pochi e per pochi giorni all’anno. Si fa cultura, dicono alcuni, ma non certo economia o impresa, se non quella passiva o improduttiva di uno Stato sull’orlo del baratro economico.

Avendo la forza di ridurre e razionalizzare il pubblico patrimonio immobiliare e relative spese, potremmo avere più risorse per gli edifici da conservare e valorizzare. Potremmo anche realizzare quello che da decenni ci serve per la quotidiana vita spicciola: marciapiedi, piste ciclabili, più verde, più decoro, meno auto, meno buche, più fogne, più piazzette o slarghi ben messi. Forse questo farà poca “cultura” per pochi, ma fa economia e civiltà per tutti. Compresi gli ospiti estivi e turisti già in arrivo in una Tricase sempre uguale e che uguale sembra voler rimanere.

Speriamo intanto che non piova più, sia per lasciare in pace il governo, non ancora “ladro”, in una Roma ora preda di nuovi lanzichenecchi da “ultimo stadio”, sia perché troppa nuova erba fra gli incolti campi ci darà non certo fumo, luci e fiammelle in cascata per la festa di San Vito, ma tanti fiammeggianti incendi boschivi. Indurranno tanti a dire: “Brucia, governo ladro”.

 

 

di Alessandro Distante

...ricomincio da zero...La nuova Stagione, Tricase deve registrare alcune perdite:

SIFF addio !  Alba in Jazz addio !  Festival dell’Armonia, addio ?

E’ arrivata l’Estate; il calendario non lascia dubbi perché il 21 giugno segna l’inizio della Bella Stagione.

Il tempo, invece, non sembrerebbe essersi sintonizzato con i caldi e il solleone se è vero –come è vero- che alcuni nubifragi dei giorni scorsi hanno messo a dura prova le speranze di bagni e abbronzatura e ci hanno messi di fronte ad allagamenti e danni alle campagne.

L’arrivo dell’Estate, per ogni Amministrazione comunale, è anche l’arrivo delle iniziative che servono per far trascorrere belle serate ma, soprattutto, per attrarre turisti da fuori.

In tutti i paesi si moltiplicano gli incontri con gli Autori, le rassegne letterarie, le mostre, i dibattiti, la musica, la danza, il teatro, gli spettacoli, oltre alle tradizionali feste paesane con tanta devozione per il Santo di turno ma sempre più attente a ciò che piace.

Anche l’Amministrazione Comunale di Tricase ha elaborato e pressocché completato il suo calendario estivo (ne pubblichiamo una piccola parte); pur non conoscendo la programmazione completa si ha notizia di una Estate con tanti incontri, alcuni anche di rilievo, ma un dato è certo: la nuova Estate tricasina segna una frattura con le iniziative degli anni passati.

E’ quasi una maledizione: ogni Amministrazione che sale a Palazzo Gallone butta a mare quello che ha pensato e fatto chi l’ha preceduta e ricomincia daccapo o, forse, da zero.

E’ così che, prima ancora di partire con la nuova Stagione, Tricase deve registrare alcune perdite.

Cominciamo dal dirottamente a Presicce del SIFF, Salento International Film Festival ideato ed organizzato da Gigi Campanile. Una proposta di rassegna di un cinema lontano ed estraneo ai circuiti ordinari e tradizionali; aperto agli influssi nuovi di India, Cina, Iran, Nord Africa e dintorni.

SIFF addio!

Altro appuntamento dirottato, questa volta su Castro, è Alba in Jazz. Erano alcuni anni che Marina Serra era diventato il luogo dove, all’alba, tantissime persone provenienti da tutta la Provincia e non solo, si davano appuntamento per ascoltare la musica di personaggi di primissimo livello. Il tutto con l’incanto del sole che sorgeva sul mare.

Alba in Jazz addio!

Da qualche anno Tricase aveva l’esclusiva del Festival dell’Armonia che aveva portato a Tricase scrittori e giornalisti di fama e di assoluta autorevolezza, come, solo per citarne uno, Roberto Saviano in una gremitissima Piazza Cappuccini.

Quest’anno il Festival ha fatto base ad Alessano, con una presenza, certo importante ma non esclusiva, in Lucugnano per celebrare il poeta Girolamo Comi.

Festival dell’Armonia, addio?

Insomma stop and go su tutti i fronti. La manìa del cambiamento, che pare sia diventato il mantra dei nostri giorni a tutti i livelli, porta a queste conseguenze: il cambiamento può significare azzerare sempre tutto e ripartire daccapo?

La capacità di attrarre turisti, che significa anche un ritorno apprezzabile economicamente, si costruisce nel tempo. Alcune iniziative, in campo provinciale, sono diventate attrattori turistici a distanza di molto tempo da quando sono partite: la costanza nel ripresentare l’iniziativa ha portato ad un loro progressivo e costante miglioramento e ad una crescita di interesse da parte del pubblico, locale ed anche nazionale.

Una politica culturale non può essere soltanto elargire contributi per serate che tuttavia non riescono ad andare oltre l’interesse paesano oh, pardon, cittadino; occorre lungimiranza ed investimenti che, nel tempo, possono portare ad un ritorno in termini di immagine e di capacità di attrarre.

Se invece a Tricase ad ogni Amministrazione si ricomincia da zero (e neppure da tre come diceva Troisi), allora si interrompe un percorso che non può essere quello della singola Amministrazione al potere ma che, se è della Città, sopravvive e cresce… a prescindere.

Per chiarezza: le riflessioni sopra esposte sono scritte oggi con l’Amministrazione Chiuri ma sono soltanto una conferma di un fenomeno che si è ripetuto ad ogni cambio di Amministrazione. Solo per non andare molto indietro: l’Amministrazione Musarò propose ed organizzò TricaseComics (ed altro); l’Amministrazione che le succedette (Coppola) abbandonò quella Manifestazione.

La questione di fondo è sempre quella: Tricase cammina in una direzione o cammina senza meta, a strattoni, divisa, lacerata, con una frattura che impedisce di costruire per spararla grossa  una storia che duri nel tempo e che sia leggibile anche da fuori?

 

di Pino Greco

 

LIBELLULA FULGOR TRICASE : SE IL BUONGIORNO SI VEDE DAL MATTINO,

ALLORA SARÀ UNA BELLA GIORNATA…

Possiamo definirla cosi la campagna acquisti 2018/19 della Fulgor.

Quattro i colpi importanti da parte del sempre attento presidente Francesco Cassiano e della sua “squadra”.

Ma andiamo con ordine: ci faranno divertire con spirito battagliero il nuovo mister calabrese, Fabrizio Marano;

il regista della squadra , Leonardo Parisi, e gli ultimi due arrivi, l’italo-brasiliano, Bruno Borghetti (laterale),

e Marcello Di Felice (opposto).

Borghetti, 190 cm per 80 chili classe 94 , è un attaccante-ricevitore di buona tecnica individuale,lo scorso anno in serie B a Cosenza.

Marcello Di Felice,lo scorso anno a Ottaviano, classe 93 e 199 cm di altezza , il forte e giovane schiacciatore ha già un curriculum di tutto rispetto tra cui spicca una promozione in A2 con la Tuscania sotto la regia di una delle leggende del volley Paolo Tofoli, lo scorso anno allenatore ad Alessano.

Il presidente Francesco Cassiano: “sono tutti atleti che abbiamo cercato, la nostra campagna acquisti è stata pianificata con il nuovo mister Marano, ad oggi restano solo da definire le risposte del secondo libero, Andrea Malinconico ( già nella rosa lo scorso anno) e il terzo centrale, il tricasino Michele Crisostomo, inoltre dovrebbe far parte della rosa anche il giovanissimo prodotto del vivaio tricasino, Michele Scarcia”.

Questa la nuova Fulgor 2018/19 : Parisi e D’Alba (palleggiatori); Marzo, Rosafio, Cassiano e Borghetti ( laterali); Tridici e Muccio ( centrali); Bisanti ( libero); Di Felice e Sodero ( opposti); Primo all. Marano ; Secondo, Amoroso

 

 

di Pasquale Santoro

Venerdì 1 giugno , nel programma di Corrado Augias  " Quante Storie "  , nella sezione " Si può fare " è andato in onda il servizio sul nostro piccolo laboratorio " C'era una volta un bambino che...non voleva leggere ".
 
La troupe guidata da Silvia Lazzarini ha ripreso alcune delle nostre attività di lettura nei locali dell'ACAIT, messi gentilmente a disposizione dall'Amministrazione Comunale, e sono state effettuate anche  delle riprese  a Tricase Porto.

I bambini erano in fibrillazione da tempo , grande la gioia di " andare in televisione ", soddisfatti i genitori.
Sono consapevole che il laboratorio è solo il primo passo in una direzione di aiuto per la risoluzione di piccoli disagi nelle difficoltà di lettura.

Nel nuovo progetto lettura, che si svolgerà questa estate, riserverò una sezione di schede mirate al recupero di alcune difficoltà. La strada è lunga e c'è molto da imparare. 

Mi auguro che l'Amministrazione Comunale conceda l'uso bisettimanale della Sala del Trono, fornendo microfoni e fotocopie .

Di altro non c'è bisogno, il corso sarà gratuito per i bambini e per l'Amministrazione.La novità di quest'anno è nel titolo e nella sostanza del progetto lettura che si chiamerà  " L'Acchiappalettori" .

La mia intenzione è di creare , in luoghi diversi, in diversi periodi dell'anno,  rifugi di " piccoli lettori " che vogliono superare qualche difficoltà e accrescere la loro autostima, per diventare adulti consapevoli e responsabili.

in Distribuzione