TRICASE - GALATINA:

UN PAREGGIO DEDICATO ALL'AMICO EROS STAIANO

di Mino De Iaco

 

Domenica 2 Febbraio alle ore 15 sono scese in campo allo Stadio San Vito, Tricase e Galatina. Partita valida per la 4° giornata di ritorno del campionato di 1° categoria.

Il Tricase veniva da 2 pareggi contro Latiano e Cedas Brindisi, mentre il Galatina aveva perso in casa con il Latiano, sconfitta che era costato il posto all'allenatore dei bianconeri Contaldo, ex giocatore del Tricase e autore del memorabile gol (11 maggio 1997) nello spareggio contro il Nardò, che valse la storica promozione in C2.

Partita dal risvolto particolare, infatti Lunedì 27 Gennaio, il calciatore del Galatina ed ex del Tricase, Eros Staiano, era stato coinvolto in un terribile incidente stradale, fortunatamente poi il giovedì seguente sono giunte notizie più confortanti dall'ospedale in cui attualmente è ancora ricoverato.

Le 2 tifoserie non hanno fatto mancare striscioni di incoraggiamento per il ragazzo. Riguardo la partita, il Tricase aveva trovato subito il vantaggio al 3° minuto su azione da calcio d'angolo, il capitano Davide Urso era stato bravo ad anticipare tutti e di testa aveva insaccato alle spalle del portiere.

Ma la reazione del Galatina non si è fatta attendere. Infatti al 27° del primo tempo l'attaccante Gabrieli ristabiliva la parità sempre su azione da corner.

Nella ripresa ci si aspettava un Tricase alla ricerca della vittoria, ma sono gli ospiti a rendersi più pericolosi, reclamando anche un rigore su cui l'arbitro generosamente sorvola.

Finisce 1 a 1. Un pareggio che allontana il Tricase dal primo posto della classifica ma che mantiene i rossoblu in piena lotta per i paly off.

Ora il Tricase osserverà una giornata di riposo. Si riprende il 16 Febbraio sempre in casa contro la Virtus Lecce.

Il dopo partita con Michele Dell’Abate ( Presidente onorario ) e mister

Politi del Galatina

Dell’Abate: “Va bene così, paghiamo il fatto che siamo partiti in ritardo. Paghiamo il fatto che a dicembre sono arrivati nuovi atleti che ancora non sono amalgamati al 100%. Stiamo programmando belle cose per il futuro”

Politi del Galatina : “Un pareggio giusto, non era facile recuperare dopo il vantaggio del Tricase. Siamo stati bravi in un campo non in buone condizioni per le due squadre,quindi una gara dove si sapeva che si poteva risolvere soltanto su palle inattive

LIBELLULA FULGOR TRICASE

di Pino Greco

La parolina magica che circola in casa Fulgor in questi giorni è ” reazione”.

Come dire: se vuoi andare più veloce devi accelerare.

Con il campionato al giro di boa è già tempo di bilanci e previsioni.

I ragazzi del presidente Cassiano viaggiano a meno 5 punti dalla zona play off e per raggiungerla occorre sfoderare più determinazione.

I numeri in casa Fulgor dicono, punti 22,partite giocate 11, vinte 6 , sconfitte 5.

Per la Libellula il campionato riparte domenica 9 febbraio con la prima gara di ritorno a Tricase contro Marcianise (Ce).

Fare una previsione per il girone di ritorno è molto difficile, visto le cinque squadre coinvolte nei giochi che più contano (ai play off partecipano le squadre 1° e 2° classificate).

Un dato è certo, rispetto allo scorso anno il girone G sembra più combattuto, vivo e con tante squadre a giocarsi la tanto agognata promozione.

Ora è il momento di ricaricare le batterie, perché tra meno di una settimana si tornerà a battagliare senza esclusione di colpi, con l’obiettivo di cercare di raccoglierepiù punti possibile.

Insomma,tutto è apertissimo per Muccio e compagni, nonostante i tanti

infortuni, la Libellula Fulgor Tricase,c’è.

 

 

Il dott. Vittorio Raeli,vista la delibera del Consiglio di Presidenza della Corte dei

Conti, è stato nominato dal Consiglio dei Ministri Presidente della Sezione con funzioni di Procuratore della Regione Basilicata

Al dott.Raeli le congratulazioni da parte del Direttore e della Redazione de Il Volantino che si fregia di averlo avuto un tempo anche redattore e, talvolta, anche ospite, sicuri che saprà portare alto il nome della nostra Città e proseguire nel suo lavoro al servizio della Giustizia

ASSOCIAZIONE LA CULONNA TUTINO

Alla cortese attenzione:

Sig. Sindaco del Comune di Tricase

Spett. Soprintendenza Archeologia,Belle arti e Paesaggio per le Provincie Lecce , Brindisi e Taranto

Comune Tricase - Settore Lavori pubblici

OGGETTO: Lettera Aperta inerente i lavori in corso in piazza Castello dei Trane - Tutino

La maturità di un popolo si misura anche da come si adopera per considerare e preservare la sua storia. L’Associazione “La Culonna-Tutino” ha, nel suo cammino ventennale, la direzione del solco entro cui incamminarsi per apprezzare i luoghi storici ed i beni immateriali del borgo Tutino di ieri; la stessa è costantemente impegnata nel salvaguardarli oggi, per essere narrati e consegnati inalterati ai posteri.

L’inizio del 2019 è coinciso con i lavori edili che tuttora stanno interessando il palazzo dei Trane mentre, da pochi mesi, si sta attuando il progetto di pavimentazione di Piazza Castello. Su quest’ultimo punto, l’Associazione “La Culonna-Tutino” sente il dovere di presentare alcune considerazioni e si dispone a preparare un tavolo di discussione.

1) L’Associazione “La Culonna-Tutino” ha constatato che nell’approccio al progetto non sono stati approfonditi e tenuti nella dovuta considerazione gli studi che da decenni documentano la storia e l’archeologia del castello;

2) L’indagine preliminare con georadar aveva evidenziato con chiarezza la traccia del fossato del castello, ma, nonostante ciò, è stato permesso di intaccarne la sagoma con lo scavo per fognatura del palazzo dei Trane; inoltre, pur conoscendone la sagoma, i lavori di sbancamento con escavatore non hanno avuto la giusta cautela lasciando evidenti e devastanti segni del loro passaggio.

3) Con la stessa indagine preliminare con georadar si è confermato il banco di roccia esteso per tutta la piazza e per questo motivo i lavori di pavimentazione erano attesi dagli studiosi locali per ricercare le eventuali tracce di solchi del passaggio dei carri e confermare/accertare l'originaria entrata nel castello. Purtroppo i lavori già effettuati hanno irrimediabilmente cancellato le suddette tracce storiche e con esse la possibilità di studi futuri.

4) La scoperta di una fossa granaria non è stata protetta durante i lavori. Pare si intenda evidenziarne la traccia con una lastra rotonda. Suggerimento: la si potrebbe bocciardare stilizzando una spiga di grano rendendola intuitiva all’osservatore-turista ed anche per distinguerla dagli altri tombini.

5) La Soprintendenza, dal canto suo, si è limitata a decretare che, i marciapiedi esistenti su tutti i lati di Piazza Castello, dovrebbero essere ripristinati; in questo caso, a nostro modesto parere, si è ecceduto nello storicizzare marciapiedi costruiti soltanto qualche anno fa, falsando al contempo la sagoma e l'originario andamento plano-altimetrico della piazza; nel frattempo, alcuni tratti di marciapiede si stanno rifacendo lontani esteticamente da quanto preesistente ed in aggiunta con una rampa per superare un dislivello che poteva essere tranquillamente evitata; aggiungiamo che chi ha pensato la rampa per disabili in quel punto, non ha mai vissuto la piazza: il turista che arriva itinerante dalla Chiesa Madre, percorre il tratto iniziale del marciapiede e, arrivato in prossimità della nuova rampa per disabili (vedi foto), ha già alzato la testa per ammirare il Palazzo dei Trane ma, inciampando nell'inconsueto gradino trasversale ... potrebbe ricordarsene per sempre!

 

6) Si potrebbe svuotare il vecchio pozzo della piazza fino all’originale profondità, togliendo pochi metri di materiale inerte di riempimento. Si ritroverebbe, così, l’acqua e probabilmente i conci della vera del pozzo, che potrebbero essere stati buttati all’interno durante i lavori di chiusura dello stesso. La ricostruzione della vera sarebbe il gradito e naturale compimento dell'opera.

7) Pur comprendendo le scarse risorse economiche a disposizione per un lavoro completo di pavimentazione con basolato della piazza, invitiamo l’amministrazione ad una maggiore attenzione, nei confronti del borgo Tutino, durante le future ripartizioni delle risorse suddette. Ciò premesso, riteniamo esteticamente sgradevole e fuori luogo la lingua nera d’asfalto prevista, tanto da suggerire di lasciare lo stato di fatto e accantonare quanto risparmiato in attesa di poter completare la pavimentazione in pietra anche della sede stradale.

8) Altro risparmio potrebbe sopraggiungere dal ridurre al minimo, ovvero eliminare, i previsti dissuasori (rigorosamente mobili, qualora siano proprio indispensabili, onde consentire una piena fruizione degli spazi durante le diverse manifestazioni e ricorrenze che già si svolgono nel corso dell'anno e che potrebbero registrare un deciso incremento a lavori ultimati) e relative discriminanti catene: la piazza è pubblica e se verrà utilizzato il geniale sistema catena con lucchetto, la piazza diverrà sorprendentemente dei prospicienti e felici proprietari.

9) Tornando alla parte di fossato scoperto, è indispensabile uno studio archeologico per accertare l'importanza di tale ritrovamento, prima di coprire il tutto per sempre.Questo elenco gradiremmo fosse interpretato non come un brontolio di un vecchietto , ma come un urlo d’allarme; questa è la Piazza di Tutino, questa è la nostra Agorà ed abbiamo la tristissima impressione che si stia trattando come l‘ennesimo burocratico sopralluogo.

Noi siamo una minuscola associazione di un piccolo borgo ma, pochi mesi fa, un nostro associato ha avuto il privilegio di ascoltare, durante un incontro culturale presso la sede del Caffè Letterario Neritonensis di Nardò, la nostra soprintendente architetto Maria Piccarreta.

Egli è tornato entusiasta e tessitore di lodi sul personaggio ma soprattutto ha estrapolato un passaggio del suo discorso nel quale si sottolineava l’importanza delle associazioni, piccole o grandi che siano, nella diffusione e salvaguardia del culturale salentino. Anche noi crediamo nella costruzione di una colorata rete fulleriana di associazioni a protezione dei nostri beni materiali ed immateriali; al contempo sentiamo, nel caso della piazza, il nostro urlo soffocato da una imperante superficialità, per cui, ritenendoci un’associazione minuscola ma interessata alla bellezza, nutriamo la speranza che la Soprintendenza e l’Amministrazione Comunale porgano maggiore attenzione a quanto sta accadendo. Altrimenti è preferibile cancellare il meno possibile il preesistente, in attesa di attori più consapevoli.

L'occasione è gradita per l'invio di distinti saluti.

Per l'associazione, la presidente

Maria Antonietta MARTELLA

“[…] Una seconda cosa ti chiedo, Signore.

Fa’ provare a questa gente che lascio

l’ebbrezza di camminare insieme.

Donale una solidarietà nuova, una comunione profonda,

una" cospirazione" tenace. […]”.

 

Donata una pensilina per fermata autobus nei pressi del Liceo Stampacchia e dell'ISS Don Tonino Bello

Queste le parole di Don Tonino Bello rivolte alla gente della sua amata Tricase, la

sera prima della sua partenza e a queste parole noi vogliamo ispirarci. Adovos Messapica Tricase ha come scopo principale la donazione del sangue ma vuole allargare gli orizzonti e solidalizzare con le altre realtà associative del paese che tanto si spendono per il bene del nostro territorio.

In questo anno abbiamo dunque collaborato e contribuito secondo le nostre possibilità con Tricasèmia, Clean-up, Comitato Festa San Vito e Comitato Presepe Vivente perché, come dice Don Tonino, “da soli non si cammina più”.

E’ stato un anno ricco di soddisfazioni ed impegno da parte di tutto il direttivo.

A fine 2019 le unità di sangue raccolte sono 406, circa il doppio dello scorso anno. Una giusta ricompensa se ripercorriamo tutto l’impegno profuso nel rintracciare, motivare e accompagnare, anche solo emotivamente, sia i nuovi donatori che i vecchi che non erano più attivi da anni.

Il nostro sguardo è rivolto principalmente ai giovani, sono loro il futuro e a loro verrà passato il testimone dai donatori quando, un giorno, per raggiunti limiti di età, questi non potranno più donare.

Per questo motivo continua la nostra campagna di sensibilizzazione nelle scuole superiori di Tricase e a tal proposito anche quest’anno verrà riproposto il concorso “Donando s’impara” dove, i ragazzi, potranno realizzare dei lavori aventi il tema la sensibilizzazione alla donazione del sangue e degli emocomponenti.

Alla scuola vincitrice verrà assegnata una borsa di studio di €500 vinta l’anno scorso dall’IISS Don Tonino Bello. La nostra associazione s’impegna a realizzare ogni anno qualcosa di utile per la comunità; quest’anno abbiamo donato una pensilina per fermata autobus nei pressi del Liceo Scientifico Stampacchia e dell’ISS Don Tonino Bello.

L’impegno per il 2020 è quello di installare un’altra pensilina nei pressi del Liceo Comi.Infine, in occasione delle festività natalizie, la nostra Joëlette è stata messa a disposizione, insieme ai nostri volontari Adovos,dei visitatori con problemi di deambulazione che hanno così potuto godere di ogni angolo del nostro Presepe Vivente e dell’altrettanto suggestivo Presepe dell’insediamento rupestre Macurano di Alessano.

Ringraziamo di cuore tutti i nostri donatori e donatrici perché, grazie a loro, abbiamo potuto realizzare tutto questo. Auguriamo a tutti un felice 2020 da trascorrere in serenità ricordando che, se abbiamo diritto a ricevere sangue nel momento del bisogno, deve essere un dovere civico donarlo.

II Presidente

Adovos Messapica Tricase “Don Tonino Bello”

Roberto Zocco

di Alessandro Distante

Il corrispondente locale del Quotidiano di Puglia –che è poi anche redattore de Il Volantino di Tricase- scrive che la seduta di Consiglio Comunale si è svolta senza la diretta streaming ed annota: “chissà perché”.

Il Sindaco Chiuri, riunita e sentita la Giunta, decide di dare un incarico ad un avvocato per perseguire in sede giudiziaria il corrispondente del Quotidiano, che è poi anche redattore de Il Volantino. Secondo il Sindaco e tutta la Giunta quella domanda avrebbe offeso la onorabilità di tutti gli amministratori, dipendenti, funzionari e dirigenti del Comune di Tricase.

L’iniziativa è stata presa il 9 gennaio con la delibera n. 10.

Questo il fatto

Non entro nel merito della questione giuridica: sarà l’avvocato incaricato, ed eventualmente il Tribunale, a decidere se il porre una domanda possa aver offeso l’intero mondo dell’Amministrazione comunale tricasina e, in definitiva, la Città intera; mi limito a fare alcune considerazioni.

Innanzitutto, da un rapido sondaggio non mi risulta che i funzionari o dirigenti del Comune abbiano avvertito questa offesa alla loro onorabilità, né tanto meno la comunità di Tricase che, al contrario, ha espresso solidarietà al corrispondente del Quotidiano che è poi anche redattore de Il Volantino.

E poi: l’unico bersaglio di quella domanda poteva essere il presidente del Consiglio Dario Martina, il quale, non solo non ha preso alcuna iniziativa, ma ha espresso la sua costernazione al corrispondente del Quotidiano e al nostro Giornale.

Ma la vicenda merita altre considerazioni. L’iniziativa del Sindaco e della Giunta costituisce l’ultimo epilogo di un atteggiamento del Sindaco di insofferenza, per non dire altro, nei confronti della stampa libera locale.

Non molto tempo addietro fu proprio il Sindaco Chiuri, in pieno Consiglio Comunale, che si lasciò andare ad un’aperta offesa al Giornale locale Il Volantino definito come “una testatina” e attaccando chi, consigliere comunale, scriveva contro l’Amministrazione utilizzando quella “testatina”.

Era, quella, una condotta ed una frase che offendeva e denigrava chi da ventitrè anni ogni settimana porta un contributo, piaccia o no, alla Città di Tricase; più volte peraltro il sottoscritto ha invitato, inutilmente, il Sindaco ad utilizzare le pagine del settimanale con sue comunicazioni o quant’altro avesse voluto scrivere.

Ma v’è di più e di peggio: la delibera adottata dalla Giunta è stata commentata dallo stesso Sindaco come un modo per dare una lezione –uso un eufemismo- a chi da tempo osava criticare l’Amministrazione.

Il mondo è piccolo e Tricase lo è ancora di più e tutto si viene a sapere, anche gli aggettivi non proprio urbani usati nei confronti di chi scrive e dirige il Giornale.

Ed allora ad offendere non è stato certo il corrispondente del Quotidiano e redattore del Volantino; con la differenza che la Redazione del Volantino non ha mai voluto rimarcare sgarbi, ritardi, assenze, sofferti patrocini; è passata sopra e ciò per amore della Città. Ma la cautela ed il garbo non possono essere scambiati per debolezza; come è bene chiarire che nessun giornale, e neppure il Volantino, si lascerà spaventare o condizionare dalle iniziative giudiziarie del Sindaco e della sua Giunta.

Ma la questione è ancora più seria e più grave: nei modi e nelle condotte traspare, con sempre maggiore evidenza, il tentativo di sostituire il pettegolezzo al dibattito, l’attacco e la denigrazione delle persone al confronto aperto e trasparente sulle questioni; il tutto –ed è questa la preoccupazione più grande- in una logica di chi non ha compreso che Tricase è una Città dove ci sono tre cinema, varie compagnie teatrali, tante scuole, molte associazioni e anche, piaccia oppure no, giornali che si sono imposti all’attenzione anche nazionale.

Tricase è una Città, ad esempio, che nei giorni scorsi ha invaso le Scuderie per la presentazione del libro di un suo Cittadino, esempio della Tricase impegnata gratuitamente per il bene comune, oppure che qualche giorno prima, nell’assenza del Sindaco, aveva accolto il Direttore del Quotidiano per approfondire i temi del Sud, ricevendo i complimenti dell’Ospite e dei tanti che, da fuori, hanno riconosciuto in Tricase una capacità organizzativa ed una qualità difficilmente presenti in altri contesti.

Il rischio è che si voglia involgarire e spezzare un percorso virtuoso attraverso il quale si giunge, ad esempio, a valorizzare il paesaggio, riscoprire le tradizioni, puntare su uno sviluppo partecipato, sognare un futuro possibile per i più giovani; una Città, insomma, dove si viva bene non solo perché le strade non hanno buche ma perché è piacevole incontrarsi, scambiarsi le idee, interrogarsi e lavorare per il bene comune.

Ed allora: è mai possibile che una storia, una ricchezza ed una passione vengano ostacolate ed addirittura avversate dall’Amministrazione Comunale che invece ne dovrebbe essere fiera?

Non è forse questo che offende la Città? A proposito: l’articolo del corrispondente del Quotidiano (edizione) di Lecce è apparso anche sul Volantino on line.

Al Sindaco e alla Giunta ogni decisione.

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