Venerdi,27 marzo 2020 - Fonte Regione Puglia
Aggiornamento del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulle forniture da parte della Protezione civile nazionale, dei dispositivi di protezione individuale (DPI) destinati a tutti coloro che stanno svolgendo servizi essenziali, come medici, personale sanitario, 118, medici di famiglia e farmacisti:
"La notte scorsa sono arrivate qualche migliaio di mascherine dopo le nostre pressioni.
Abbiamo il necessario per andare avanti un altro giorno, ma abbiamo anche la promessa da parte del Governo e del commissario Arcuri di ottenere consegne quotidiane. Più in generale - aggiunge Emiliano - ci auguriamo che anche gli ordini per 32 milioni di euro di mascherine, tute, occhiali e ventilatori che abbiamo fatto come Regione Puglia sul mercato parallelo possano andare a buon fine. Va detto che stiamo ricevendo la collaborazione di tutti. Le banche, per esempio, sono rimaste aperte fino a tardi per consentirci di inviare le lettere di credito.
Fino ad oggi, lo voglio ribadire, siamo andati avanti con le nostre scorte, quelle che avevamo prudentemente messo da parte per tempo. Nessuno avrebbe potuto acquistare allora quantitativi superiori. Quindi abbiamo già fatto un vero e proprio miracolo. Non molliamo".
Il dirigente della sezione Protezione civile della Regione Puglia, Mario Lerario, comunica che da ieri a oggi 27 marzo sono arrivate da Roma – Dipartimento Protezione Civile le seguenti forniture:
3.480 mascherine ffp3
34.800 mascherine ffp2
30.000 bende tipo "Montrasio"
2.000 tute
11 ventilatori meccanici per terapie intensive (che si aggiungono ai 5 ventilatori già arrivati)
Si ricorda che il fabbisogno giornaliero della Regione Puglia è:
mascherine ffp3 33500
mascherine ffp2 33500
Tute 21350
ventilatori meccanici per terapie intensive = fabbisogno 408
Tricase,27 marzo 2020
Precisazioni del medico curante
In qualità di medico curante del sig. VITO ZOCCO preciso quanto segue: il paziente non risulta, al momento, affetto da infezione da covid19 ;
si è diffusa in data odierna l'allarmante notizia che il sig. Zocco fosse risultato positivo al tampone diagnostico, al quale è stato sottoposto in via precauzionale, poichè un suo collega di lavoro ,non di Tricase, aveva avuto contatti con una persona risultata positiva al test.
Preciso che il sig.Zocco sta osservando in maniera rigorosa le indicazioni prescritte per la quarantena fiduciaria, non ha sintomi riconducibili ad infezione da covid19,in attesa del risultato del tampone.
Tanto ho ritenuto di dover precisare per la serenità del mio assistito che ha subito pressanti ed ingiustificate considerazioni sulla sua presunta patologia
Dott.ssa Anna Maria Girasoli
27 Marzo 2020
Il bollettino epidemiologico della Regione Puglia dice:
1 CASO A TRICASE
CORONAVIRUS:PRIMO CASO A TRICASE
Il dott. Pierangelo Errico, direttore sanitario dell'ospedale Car.G.Panico di Tricase: “ Non è all’ospedale Panico ”
QUESTI DOVREBBERO ESSERE I COMUNI
( IN PROVINCIA DI LECCE) “CONTAGIATI”
LECCE
ARADEO
GAGLIANO DEL CAPO
VEGLIE
GALLIPOLI
ARNESANO
CALIMERA
CAVALLINO
GALATONE
MAGLIE
MELENDUGNO
MELISSANO
POGGIARDO
SQUINZANO
PRESICCE
ALEZIO
CUTROFIANO
LIZZANELLO
RACALE
TRICASE
MELISSANO
MURO
STERNATIA
La direzione generale del “Cardinale Panico” ha voluto ringraziare la CEI e la Conferenza Episcopale Pugliese “che attraverso anche il contributo economico ci spronano ad una più intensa e concreta azione
Nata in un momento difficile della vita del nostro Paese, in una terra che viveva, all’indomani del secondo conflitto mondiale, la sofferenza dell’immigrazione ma anche del sottosviluppo della povertà e della miseria, l’Azienda Ospedaliera Giovanni panico di Tricase è stata, soprattutto in quegli anni, ma continua ad esserlo ancora oggi nelle mutate situazioni, punto di riferimento nel territorio salentino, un luogo dove l’assistenza agli ammalati e ai sofferenti si coniuga con la testimonianza di una fede che guarda a ogni uomo e a tutto l’uomo.
Oggi il Paese si trova a vivere una situazione che, da varie parti, è stata definita più grave di quella vissuta dall’Italia nel dopoguerra, e alla pandemia del virus Covid-19 si risponde con l’impegno di tutte le realtà che operano in una struttura sanitaria: medici e infermieri, personale sanitario e amministrativo, donne e uomini che di fronte alla gravità della situazione non si tirano indietro, anche a rischio della loro stessa vita, come, purtroppo, stiamo registrando in questi giorni difficili.
Papa Francesco ha chiesto di rispondere alla pandemia con la preghiera, ma anche con le opere.
“La nostra preghiera, come struttura ospedaliera attiva nel territorio salentino”, si legge in una nota della Direzione generale dell’Azienda Ospedaliera tricasina, “si fa azione concreta per continuare ad essere accanto alle donne e agli uomini, ai giovani e agli anziani che hanno bisogno di cure e assistenza. Il nostro grazie oggi va alla Conferenza Episcopale Italiana che ha voluto destinare una parte dei fondi dell’8 per mille ad alcune realtà assistenziali, come il Cottolengo di Torino e l’Istituto Poliambulanza di Brescia, compreso il nostro Ospedale di Tricase”.
Il “Cardinale Panico” ha voluto ringraziare anche la Conferenza Episcopale Pugliese che ha espresso la Sua vicinanza ed il sostegno agli Ospedali Cattolici presenti in Puglia (Casa Sollievo di S. Giovanni Rotondo, Ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti e Ospedale Panico di Tricase), con un contributo dei Fondi dell’8 per mille”.
“Grazie alla CEI e alla CEP che attraverso anche il contributo economico ci spronano ad una più intensa e concreta azione, confortata dalla preghiera. E lo fanno nel giorno in cui la Chiesa fa memoria dell’Annunciazione e ricorda i 25 anni della Lettera enciclica di san Giovanni Paolo II “Evangelium Vitae”. Promuovere e difendere la vita non è un concetto astratto, scrive, “ma si manifesta sempre in una persona in carne e ossa: un bambino appena concepito, un povero emarginato, un malato solo e scoraggiato o in stato terminale, uno che ha perso il lavoro o non riesce a trovarlo, un migrante rifiutato o ghettizzato… La vita si manifesta in concreto nelle persone”.