Nuovo CORONAVIRUS 

Cosa c’è da sapere (fonte Sezione Protezione Civile Puglia)

Invia un messaggio WhatsApp con il testo TRICASE al numero

349 93 47 350 per ricevere Messaggi di Allerta e informazioni di pubblica utilità dal Servizio di Protezione Civile.

Nuovo coronavirus: Decalogo Iss e Ministero con Regioni, Ordini professionali e società scientifiche

Il poster e il pieghevole con il decalogo sono stati messi a punto, per informare correttamente i cittadini, dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e dal Ministero della salute ed hanno raccolto l’adesione degli ordini professionali medici e delle principali società scientifiche e associazioni professionali, oltre che della Conferenza Stato Regioni.

In dieci punti sono state riunite le principali indicazioni di prevenzione contro il nuovo coronavirus Sars-CoV-2 e le più frequenti fake news circolanti, puntualmente smentite.

Chiunque desideri scaricare il decalogo, e/o diffonderlo sui social o “fisicamente” sotto forma di poster o pieghevole, può farlo attraverso i siti dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute o direttamente dai link seguenti: Poster Corona Virus e Pieghevole Corona Virus

Nel corso della giornata del 21 febbraio 2020, i Carabinieri della Compagnia di Tricase, con il supporto di un elicottero del 6° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Bari, a conclusione di servizio coordinato d’iniziativa finalizzato al controllo della circolazione stradale e alla prevenzione di reati e illeciti in genere svolto nei Comuni di competenza del Capo di Leuca, denunciavano in stato libertà diversi utenti stradali per le seguenti violazioni:

1. DEFERITO IN S.L. PER EVASIONE (ART. 385 C.P.)

F. M., CLASSE 1980, RESIDENTE A CORSANO (LE), GIA’ SOTTOPOSTO

REGIME ARRESTI DOMICILIARI, VENIVA SORPRESO DA PERSONALE DIPENDENTE FUORI DALLA PROPRIA ABITAZIONE;

2. DEFERITI IN S.L. PER GUIDA IN STATO DI ALTERAZIONE PSICOFISICA CORRELATA A USO STUPE E ALCOOL O RIFIUTO ACCERTAMENTI:

UN GIOVANE, CLASSE 2000, POICHE’ MENTRE ERA ALLA GUIDA DI

AUTOVETTURA INTESTATA AD ALTRO SOGGETTO, VENIVA RISCONTRATO SOTTO INFLUENZA DI SOSTANZE CANNABINOIDI;

UN GIOVANE , CLASSE 1998, , POICHE’ MENTRE ERA ALLA GUIDA

DELL’AUTOVETTURA INTESTATA AD ALTRO SOGGETTO, VENIVA

RISCONTRATO SOTTO L’INFLUENZA DI SOSTANZE STUPEFACENTI

(CANNABINOIDI). PATENTE RITIRATA.

UN GIOVANE CLASSE 1997, POICHE’  MENTRE ERA ALLA GUIDA

DELL’AUTOVETTURA VENIVA RISCONTRATO SOTTO L’INFLUENZA DI SOSTANZE STUPEFACENTI (CANNABINOIDI). PATENTE RITIRATA.

UN UOMO CLASSE 1968, POICHE’ MENTRE ERA ALLA GUIDA DI AUTOVETTURA INTESTATA AD ALTRO SOGGETTO, VENIVA RISCONTRATO SOTTO L’INFLUENZA DI SOSTANZE STUPEFACENTI (COCAINA);

UN UOMO CLASSE 1957, IL QUALE, A SEGUITO DI CONTROLLO, MENTRE ERA ALLA GUIDA DELL’ATV”, VENIVA RISCONTRATO A SEGUITO ANALISI SOTTO L’INFLUENZA DI SOSTANZE ALCOLEMICHE PARI A 3,12 G/L. AVT SOTTOPOSTA A SEQUESTRO. PATENTE RITIRATA;

UN UOMO CL. 1984, POICHÈ SI RIFIUTAVA DI SOTTOPORSI AD

ACCERTAMENTI ALCOLEMICI E TOSSICOLOGICI. MEDESIMO RISULTAVA SPROVVISTO DI PATENTE DI GUIDA PERCHE’ MAI CONSEGUITA E L’AUTOVETTURA SPROVVISTA DI COPERTURA ASSICURATIVA. AUTOVETTURA SOTTOPOSTA A SEQUESTRO;

UN UOMO, CLASSE 1989, IL QUALE, A SEGUITO DI CONTROLLO, MENTRE ERA ALLA GUIDA DELL’ATV SI RIFIUTAVA DI SOTTOPORSI AD ACCERTAMENTI ALCOLEMICI E TOSSICOLOGICI.

IMPIEGATI COMPLESSIVAMENTE N. 14 MILITARI, N. 7 AUTOMEZZI, CON I SEGUENTI ESITI:

N. 11 CONTROLLI PERSONE SOTTOPOSTE ARRESTI DOMICILIARI;

N. 99 AUTOMEZZI CONTROLLATI DI CUI NR. 23 MOTOVEICOLI;

N. 143 PERSONE IDENTIFICATE;

N. 5 CONTROLLI ESERCIZI PUBBLICI;

N. 31 CONTRAVVENZIONI AL C.D.S. ELEVATE,

N. 3 PATENTI DI GUIDA RITIRATE,

N. 2 ATV SOTTOPOSTA A SEQUESTRO AMMINISTRATIVO

I controlli coordinati dei Carabinieri proseguiranno anche nei prossimi giorni

 

 

di Nunzio Dell’Abate

Il 17 maggio dello scorso anno è stata attivata l’area pedonale urbana intorno a piazza Pisanelli.

Da quel giorno e sino al 31 gennaio scorso sono stati elevati 7.049 verbali di infrazione al divieto di transito che hanno portato nelle casse comunali 223.561 euro, da cui vanno detratte le spese di notifica per ben € 85.680 ed il costo di noleggio dei tre varchi di videosorveglianza per circa 35.000 euro annue.

L’Ufficio del Giudice di Pace è stato investito di 364 ricorsi e le sentenze sino ad oggi emesse hanno dato ragione ai contravventori.

Questi numeri ci inducono ad una severa riflessione: o siamo un popolo di indisciplinati oppure l’area pedonale urbana non è percepita come tale.

Siamo sempre stati sostenitori di un centro pedonalizzato o ZTL (zona a traffico limitato) che dir si voglia ed il futuro non può che andare in quella direzione.

Ma non basta il contenitore, occorre programmare e costruire il contenuto; in caso contrario, si risolve in una “trappola” per -il più delle volte- ignari automobilisti.

Nello specifico, per chi scende da via Toma o si accorge del segnale prima di impegnare piazza Pisanelli oppure è spacciato.

Difatti nulla altro gli fa ipotizzare che sta attraversando un’area inibita alla circolazione, trova per lo più il deserto davanti.

Diversamente dalle ZTL di altre città, dove si è portati naturalmente a deviare la marcia in quanto si incontrano di fronte tanti di quei contenuti, dinamici ed effervescenti, che inducono talvolta anche a fermarsi ed a prenderne parte.

Immaginiamo per un attimo come cambierebbe il contesto e la percezione dell’area pedonale urbana di piazza Pisanelli se solo quella serie di locali a pian terreno di Palazzo Gallone fossero vivi e partecipati? Per non dire altro.

Forse è il caso di aprire un sereno dibattito in merito, altrimenti l’area pedonale urbana tricasina si distinguerà solo per il palmares dei numeri di verbali e giudizi, per la stizza dei visitatori e per la gioia delle casse comunali.

Consiglio Comunale

Venerdi, 21 febbraio a partire dalle ore 9

nella Sala del Trono di Palazzo Gallone.

Questa la motivazione del documento,che porta la firma del presidente

dell’assise consiliare, Dario Martina, e del sindaco Carlo Chiuri:

Egregia Senatrice Liliana Segre,

la Città di Tricase ha il piacere di conferirLe la cittadinanza onoraria per il Suo ruolo di instancabile testimone di uno tra i periodi più oscuri e terribili della storia; una pagina macchiata, con inumana e ingiustificabile atrocità, dalla persecuzione razziale, dalla pulizia etnica, dal genocidio, dall’accanimento verso chi considerato “diverso e indesiderabile”.

Tricase, Città del Sollievo, disprezza con risoluta fermezza ogni forma di violenza, di discriminazione sia essa politica, razziale o religiosa. Tricase, Città dell’Accoglienza, può vantarsi di aver ospitato, già dagli inizi del 1944, rifugiati di nazioni slave e, sul finire del 1945, presso il Displased Camp 39 diretto dal U.N.R.R.A., ebrei in transito verso la Palestina. Da quel naturale e reciproco rispetto tra popoli, dalla sincera e spontanea solidarietà di questa terra (che è da sempre terra di incontro, integrazione e scambio, e mai di chiusure ed esclusione), sono nati e cresciuti rapporti di profonda amicizia i cui segni sono oggi ancora tangibili e impressi nella memoria della comunità. E’ per queste ragioni che i tricasini hanno potuto conoscere l’immane tragedia dell’Olocausto direttamente dai racconti e dalle confidenze degli ospiti del Camp 39.Il conferimento che la Città di Tricase vuole concerderLe non è solo volontà dell’Amministrazione; è questo un riconoscimento fortemente richiesto dalla società civile e, nel particolare, dalle scuole presenti sul territorio a cui Lei si rivolge attraverso la Sua toccante testimonianza: la migliore lezione sul valore pieno e intrinseco della Vita. L’educazione alla tolleranza, al rispetto, è la più concreta risposta al rigurgito dell’odio e della sua istigazione. Il valore della Memoria, quale unica leva di avversione verso ogni potere totalitario, cui non è tollerabile alcun revisionismo o negazionismo, è il lascito da consegnare alle nuove generazioni. Del Suo operato Le siamo grati e riconoscenti.

CITTADINANZA ONORARIA AL COMANDANTE

E AL MEDICO DEL CAMPO U.N.R.R.AD. n. 39 DI TRICASE

In seguito all’incidente sul campo sportivo di piazza Cappuccini occorso il 3 febbraio 1946 che sfociò nell’inseguimento degli ebrei da parte dei Tricasini, il 17 marzo seguente per far tornare la pace tra le due comunità, il presidente della locale Conferenza di S. Vincenzo de’ Paoli, dott. Antonio Santacroce (futuro professore di Ortopedia al Policlinico di Bari), d’accordo col parroco e viceparroco (Mons. Tommaso Stefanachi e don Ugo Schimera) chiese formalmente al sindaco, avv. Francesco Ferrari, la concessione della cittadinanza onoraria di Tricase al comandante del D.P. camp n. 39 cap. Karl Hamlander di Magnus e al medico del campo dr. Friedrich Maier fu Ignaz, per meriti umanitari. Il 23 marzo si riunisce la giunta presieduta dal sindaco e unanimemente vota la proposta con la seguente motivazione:“Considerato che il precisato signor Hamlander ha consentito con atto veramente filantropico, il trasporto gratuito con ambulanza in vari ospedali della provincia di diversi ammalati poveri, in stato del tutto grave oltre ad elargire ad essi cospicue somme contribuendo così a salvare la vita ad infermi che diversamente sarebbero deceduti per difetto di pronto intervento e di mezzi economici; che lo stesso signor Hamlander …ha gentilmente messo a disposizione uno o più automezzi per il ritiro di farine o altri generi alimentari…scongiurando , così, la minaccia su questa popolazione di rimanere più volte senza farina e priva di altri generi di prima necessità”. Altrettanto circostanziata la motivazione per il dr. Maier il quale sin dal giugno 1945 con spirito e senso di altruismo si era prodigato con oltre 300 visite gratuite, ricoveri ospedalieri, gessature ortopediche e aiuti in danaro a venire incontro ai bisogni dei tricasini poveri. Poco dopo “scoppia la pace” con una cena nella villa del conte Risolo preparata dagli ebrei alla quale partecipano molti giovani tricasini e la serata è allieta da una band locale in cui è batterista il giovane Donato Valli, futuro rettore dell’Università del Salento (Fonti: E. Morciano, Una storia della cristiana carità. Sulle orme di S. Vincenzo de’ Paoli dal ‘700 al ‘900, Mal destro edizioni Tricase, pp.92-93. E. MORCIANO, Ebrei a Tricase-Porto, Ed. Grifo Lecce, 2017 II edizione, pp.118-120).

Gli altri cittadini che hanno ricevuto la cittadinanza onoraria sono: Benito Mussolini ( facente funzione da Sindaco Spiridione Barbara);Arrigo Boldrini( Sindaco Vittorio Serrano);Don Tonino Bello ( Sindaco Giovanni Zocco);Oscar Nuccio;Gaetano Renda;Suor Maria Elisa Zanchi; Vittorio Aymone; Antonio Buccoliero ( le ultime cinque personalità hanno ricevuto la Cittadinanza dal Sindaco dott. Luigi Ecclesia); Vescovo Vito Angiuli ( Sindaco CarloChiuri).

di Carmine Zocco

E’ il tardo pomeriggio di martedì, 4 febbraio.

Mi avvio in auto per Tricase partendo da Via Duca degli Abruzzi, in Tricase Porto, dove abito da trenta anni.Ho percorso appena pochi metri e vedo scendere in senso opposto un’auto a discreta velocità.Gesticolo verso il guidatore per segnalare il divieto nel suo senso di marcia e il possibile pericolo.

Lo faccio quasi come di consueto per senso del dovere e un po’ di rassegnazione: in fondo è successo non di rado in questi ultimi tre anni che qualcuno violasse il divieto di transito in discesa, aggirando le transenne poste come barriera all’imbocco della rotatoria. Questa volta, però, il mio interlocutore non sembra preoccuparsi delle mie rimostranze. Anzi, è stupito del mio gesticolare.

Il motivo mi è apparso subito chiaro poco dopo: le transenne dissuasive erano state completamente rimosse. Per verificare che non ci fosse stata manomissione, telefono ai Vigili Urbani e ho la conferma che si è trattato di una decisione adottata con un’ordinanza del Comandante della Polizia Locale, che ripristina di fatto il doppio senso di circolazione in via Duca degli Abruzzi e sul Lungomare C. Colombo.

 

Mi sforzo di capire-ma non trovo una ragione- come sia stato possibile cambiare da un giorno all’altro una modalità di circolazione in vigore da quasi quattro anni senza che l’Amministrazione avvertisse la necessità di comunicare ai cittadini una novità tanto rilevante. Gli strumenti tradizionali e digitali per informare si possono attivare con facilità. Molte volte sono stati opportunamente affissi con tempestività i manifesti per comunicare semplici variazioni nel servizio di raccolta dei rifiuti domestici.

Ciò che rende questa omissione ancor più deprecabile e irresponsabile mi è rivelato dalla lettura dell’ordinanza. Questa, infatti, reca la data del 4 dicembre 2019 e annuncia il termine della circolazione a senso unico per il 31 gennaio del 2020.

Ci sarebbe stato, quindi, tempo in abbondanza per rendere pubblica la decisione con congruo anticipo. Solo il tam tam informale di messaggi e telefonate, per richiamare all’attenzione e alla prudenza gli utenti delle strade interessate, ha consentito di evitare incidenti gravi. Tuttavia non sono mancati episodi di evidente disagio.

Ma la lettura del dispositivo dell’ordinanza apre il pensiero ad altre considerazioni sul merito della decisione e sul ruolo degli attori chiamati a governare il territorio.

Un breve excursus della storia, a questo punto, penso sia illuminante e necessario.

La decisione politica dell’attivazione temporanea e sperimentale del senso unico è del giugno 20016(delibera di Giunta). Con successive ordinanze del Comandante della Polizia Municipale viene prorogata nei periodi successivi.

Nel frattempo, dopo aver acquisita la disponibilità della Provincia (che rimane a tutt’oggi la proprietaria delle strade in questione) a istituire il senso unico, viene formulata dallo stesso Comandante la richiesta al Sindaco e alla Giunta di un atto di indirizzo per sistemare in via definitiva la questione. Anche se frutto di proroghe continue, il senso unico è ormai stabilizzato “di fatto” ed entrato nella consuetudine dei cittadini.

La richiesta, formulata con una proposta di delibera, è la n. 1379 del 2019 e non ha avuto alcuna risposta dal Sindaco: sottovalutazione, distrazione o altro? Non saprei cosa scegliere, ma è un atteggiamento indolente e inappropriato per un amministratore responsabile.

Mi chiedo: sarebbe stato così difficile fare un’analisi accurata e pubblica dei vantaggi e delle criticità della scelta di questi anni? Ascoltando, ovviamente, gli operatori della Polizia Locale che possono testimoniare la necessità di coniugare la percorribilità e la sicurezza sulle strade e conoscono direttamente le dinamiche connesse con i flussi di traffico delle auto e dei pullman nelle varie stagioni.

Ma anche i tanti cittadini, residenti e non, che hanno potuto fruire della strada individualmente o in gruppo, come pedoni o ciclisti, senza correre il rischio di essere investiti o di finire fuori strada. In alcuni tratti, come è facilmente riscontrabile, il piano stradale di Via Duca degli Abruzzi non ha l’argine di contenimento nè le misure minime (m.2,75 di larghezza per ogni carreggiata nelle strade provinciali) per permettere il doppio senso di circolazione.

E’ ormai un sentire diffuso che le strade nei tratti urbanizzati non debbano essere territorio esclusivo delle auto. Quanto è accaduto in questi ultimi anni in via Duca degli Abruzzi e sul Lungomare C. Colombo lo testimonia.

Un’Amministrazione attenta avrebbe dovuto accorgersi e valorizzare la novità, agevolando pratiche di benessere che si sono diffuse spontaneamente. Avrebbe dimostrato di possedere una sensibilità e un orizzonte politico-culturale rivolti al futuro, una propensione alla accessibilità in una parte del nostro territorio di straordinaria bellezza. E che, perciò, ha bisogno di maggior cura e attenzione.

In tutte le stagioni, non solo in estate. Per cominciare, potrebbe bastare anche solo il segnalare con apposite strisce orizzontali un tratto di strada adibito al transito dei pedoni e dei ciclisti per consentire la fruizione armoniosa di tutti e con ogni mezzo.

Ma la condizione imprescindibile è che venga ripristinato il senso unico.

Vedremo, siamo solo all’inizio.

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