Fonte Regione Puglia
“Custodiamo le imprese”. Domande per oltre 15 milioni di euro, esaurita la dotazione. Delli Noci: “Saranno accolte tutte le richieste. Record di domande dal comparto della ristorazione”
Boom di richieste per la seconda edizione della misura “Custodiamo le imprese”, voluta dalla Regione Puglia e gestita da Puglia Sviluppo in qualità di organismo delegato. Le aziende pugliesi hanno chiesto ristori per più di 15 milioni di euro, esaurendo dunque la dotazione disponibile, che tuttavia ha una capienza sufficiente ad accogliere tutte le domande presentate.
Saranno agevolati bar e ristoranti, commercianti e ambulanti, centri di estetica, parrucchieri, attività sportive e di divertimento, varie tipologie di servizi tra cui asili nido e assistenza per minori disabili.
A comunicarlo è l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia, Alessandro Delli Noci, che spiega: “Siamo soddisfatti per il gradimento della misura da parte delle imprese. Sono arrivate 1.272 domande che si aggiungono alle 952 della prima edizione dell’avviso. Le risorse a disposizione, 15,482 milioni di euro, ci permettono di accogliere tutte le domande presentate. Significa che le modifiche apportate a questa seconda edizione dell’avviso, e in particolare l’apertura anche a bar e ristoranti, hanno centrato l’obiettivo. Si tratta, infatti, di categorie che hanno sofferto moltissimo durante i periodi di chiusura potendo offrire soltanto servizi da asporto”.
Delle 1.272 domande totali, 957 appartengono proprio al comparto della ristorazione, di queste 523 alla “Ristorazione con somministrazione” e 434 a “Bar e altri esercizi simili senza cucina”, segue il commercio ambulante con 97 richieste, i servizi alla persona (75 domande), il commercio in sede fissa (72 richieste), infine i servizi sportivi (40 istanze) e i servizi sociali (31 domande).
“Ad ulteriore testimonianza della crisi patita da queste categorie – ha continuato Delli Noci – c’è l’importo medio del ristoro richiesto, in ragione della riduzione del fatturato determinato dalla pandemia. Le imprese della ristorazione hanno avuto necessità mediamente di oltre 14mila euro di ristori, contro i 9mila dei servizi sportivi, gli 8mila dei servizi sociali e i 7mila del commercio in sede fissa”.
“Certo – ha concluso l’assessore – siamo ancora lontani dal recupero totale del fatturato perso, ma essere riusciti a compensare in parte la perdita del fatturato di oltre 2.200 imprese, in entrambe le edizioni dell’avviso, ci conforta nelle nostre scelte politiche”.
Quanto alla ripartizione geografica delle richieste del secondo avviso, queste provengono principalmente da Bari (448 domande), seguita da Lecce (214), Foggia (198), Bat e Taranto (entrambe con 143 richieste), infine Brindisi (126).
La misura straordinaria “Custodiamo le imprese”, legata al quadro temporaneo degli aiuti concessi dall’Unione Europea per il Covid, fa parte delle iniziative regionali per sostenere le imprese costrette ad affrontare le conseguenze dell’emergenza sanitaria. Offre alle imprese micro, piccole e medie della Puglia, chiuse per decreto nel corso del 2021, che hanno subito una contrazione di almeno il 30% dei ricavi, un ristoro, cioè una sovvenzione diretta, finalizzata a compensare la riduzione del fatturato. Questa sovvenzione (a fondo perduto) può arrivare fino a 25mila euro.
La prima edizione dell’avviso si è conclusa a dicembre 2021 con l’arrivo di 952 domande; è stata avviata l’istruttoria per il 100% di esse e conclusa per il 73%.
Lo strumento di aiuto è stato poi aperto nuovamente dal 13 gennaio al 28 febbraio 2022 con le modifiche descritte. A neanche due giorni dalla chiusura dell’avviso, sono state già avviate le istruttorie per il 23,3% delle 1.272 imprese candidate e concluse per il 15,5% di esse.
Parla l’Associazione Commercianti Tricase
CENTRO STORICO CHIUSO AL TRAFFICO? NON CI SONO LE CONDIZIONI
Spett.le Direttore, per l’Associazione Commercianti Tricase le problematiche connesse alla viabilità ed alla fruizione degli spazi comuni sono motivo di PRIORITARIA attenzione e di riflessione poiché le ripercussioni sul tessuto economico, commerciale e produttivo sono immediate e conseguenziali.
Se sappiamo benissimo che lo sviluppo dell’agglomerato cittadino ce lo siamo ritrovato e ci dobbiamo convivere sappiamo altrettanto bene che dobbiamo impegnarci per trovare le soluzioni e le alternative migliori per un utilizzo quanto più ottimale e funzionale degli spazi e dei luoghi pubblici.
In tale ottica e partendo dalle opposte posizioni di: chiusura del centro SI e chiusura del centro NO abbiamo provato a fare sintesi di quello che è il sentire prevalente dei nostri duecento soci. Con 21 domande più o meno elaborate siamo entrati progressivamente nello specifico del problema scoprendo che la quasi totalità dei nostri associati, sia quelli pro che quelli contro le chiusure, ritengono che di fatto al momento non ci siano le condizioni, o come hanno detto i più “non ci sono neanche i presupposti”, per chiudere il centro storico, almeno nei giorni e negli orari in cui la sua anima produttiva è all’opera.
Tutti hanno evidenziato come la chiusura, con le attuali condizioni, ha ripercussioni negative sull’intera viabilità e non solo nel centro. Tra gli interventi immediati nel centro storico i più gettonati sono individuati in quelli di:
a) riqualificazione e recupero delle zone Puzzu e Tempio;
b) realizzazione di viabilità alternativa e di aree di parcheggio in adiacenza o nel centro storico (eventualmente a tempo per favorire la rotazione ed il ricambio degli utenti);
c) realizzazione di un’area di parcheggio, in zona Donna Maria, attrezzata e collegata con il centro, fino a piazza Cappuccini, con mezzi a basso impatto ambientale.
Particolare importanza, per raggiungere l’obiettivo, viene data a:
Va precisato che per la maggioranza dei nostri associati solo dopo gli interventi, per la risoluzione o l’attenuazione dei problemi che attanagliano il centro storico, è possibile valutare i limiti e le condizioni entro cui prevedere la chiusura. E’ interessante il dato in base al quale numerosi associati, effettuati i necessari interventi sulla viabilità, valuterebbero la realizzazione di un’area pedonale in via Roma/piazza Cappuccini.
Tra gli interventi più urgenti, non solo nel centro storico, viene segnalata la necessità di ripristino del manto stradale su molteplici strade e quello di intervenire sui marciapiedi per renderli realmente fruibili da pedoni e diversamente abili. Fuori dal centro storico i nostri associati suggeriscono di guardare a dei punti della città ritenuti strategici per la viabilità ed individuati in:
1-Via Pirandello e viabilità adiacente;
2-Via Roma (dove alcuni suggeriscono di valutare un inversione del senso di marcia o la realizzazione di un’area pedonale previi correttivi sulla limitrofa viabilità) e l’intersezione tra questa e via Cadorna/Thaon de Revel;
3-Via per Tricase Porto (tratto tra il semaforo e la ZTL, dove viene suggerito un senso unico direzione centro e la realizzazione di parcheggi su tutto il lato del marciapiede di recente realizzazione);
4-L’area del Liceo Comi e quella tra il passaggio a livello e la zona 167 (come alleggerimento della pressione parcheggi ma anche del traffico);
5- La cosidetta Cosimina come alternativa al traffico che taglia la città per attraversarla.
Altra interessante proposta emersa è quella di realizzare un percorso protetto con marciapiede e pista ciclabile che dal semaforo di donna Maria porti a Tricase Porto. Noi come cittadinanza attiva abbiamo dato il nostro contributi. Chi ha l’onere di decidere per la comunità ne valuti il risultato.
Abbiamo parlato di chiusura al traffico del Centro storico con il primo cittadino, il Sindaco Antonio De Donno che raggiungiamo al termine di una giornata –come ci dice appena lo incontriamo- impegnato ad organizzare un gruppo di progettazione per il PNRR.
Il Sindaco Antonio De Donno
Sindaco, ipotesi chiusura del centro storico al traffico automobilistico: cosa ne pensa?
Ad oggi vi è una ZTL (Zona a Traffico Limitato) che interessa fondamentalmente Piazza Pisanelli, via Tempio, Piazza don Tonino Bello, Piazza Dell’Abate e la parte antistante Palazzo Gallone. Ritengo che questa soluzione sia quella che al momento deve essere mantenuta. Non è possibile pensare ad altro se non si affrontano e risolvono prima i problemi dei parcheggi e della viabilità per le Marine.
E quindi tutto come adesso?
Pensare di chiudere al traffico una zona più estesa significherebbe creare gravi disagi e non è possibile
Ma in prospettiva? Ci sono progettualità che riguardano il traffico nel centro storico?
Certamente; abbiamo un grosso progetto per la rigenerazione urbana; un finanziamento di circa 5 milioni di euro che ci consentirà di sistemare con il basolato un’ampia area che interesserà Tricase dall’ACAIT fino a Piazza Cappuccini inglobando tutto il Rione Puzzu oltre all’attuale centro storico. L’idea è quella che, una volta sistemata quella ampia zona, si potrà estendere la ZTL ed anzi oserei dire che quella sarà una scelta necessaria anche per proteggere il basolato dall’eccessivo passaggio di auto e di mezzi pesanti.
Ma intanto?
Il primo intervento potrà essere la chiusura H24 per Piazza Pisanelli e le aree limitrofe; a questo potremo pensare però dopo che faremo i lavori di rigenerazione dell’intera Piazza e dopo che troveremo una soluzione al parcheggio nelle vicinanze
Ci può spiegare meglio?
Stiamo lavorando per trovare una soluzione a breve; stiamo cercando di concludere l’acquisto ( chiudere un accordo per l’utilizzo) di Donna Maria e lì realizzare un grande parcheggio che consentirebbe poi di raggiungere il centro storico, nell’attuale perimetrazione della ZTL, completamente chiuso al traffico.
E nel medio periodo?
Ogni altra scelta è al momento impraticabile: però debbo dire che con i fondi di Aree Interne -e stiamo parlando di circa 450 milioni di euro- realizzeremo cinque hub per il TAD, trasporto dolce, dotati di colonnine di ricarica elettrica e bike sharing, punti di sosta per le auto dove parcheggiare e raggiungere il centro. Uno di questi punti di sosta è nei pressi della Stazione ferroviaria e stiamo parlando di circa 200 posti auto se verrà autorizzato un parcheggio ad un piano.
Quindi riassumendo?
Nell’immediato mantenimento dell’attuale ZTL; appena rifaremo Piazza Pisanelli arrivare alla sua chiusura totale; nel medio periodo pensare ad una ZTL che interessi un’area abbastanza estesa che vada a coincidere con tutte le strade dove sistemeremo il basolato, dall’ACAIT a Piazza Pisanelli, da Piazza Cappuccini fino a via Tahon de Revel e quindi l’intera Zona Puzzu.
Quale potrebbe essere la reazione degli esercizi commerciali e dei punti di somministrazione di alimenti e bevande ad una proposta di chiusura al traffico?
Ho già sentito, informalmente, singoli operatori che sono nel centro storico; ho notato che vedono di buon occhio una estensione della chiusura al traffico purché ovviamente si creino condizioni di attrattività per chi viene a Tricase.
Cosa intende?
L’Amministrazione sarà chiamata a rendere appetibile la zona e ciò non solo con l’arredo urbano ma anche con iniziative di animazione culturale e turistica.
Parcheggiare fuori per raggiungere il centro, Solo a piedi?
Le distanze non sono eccessive. Certo si può pensare al bike sharing anche se le recenti esperienze non sono risultate vincenti, al punto che abbiamo dovuto mettere da parte le vecchie stazioni per le bici. Sono convinto che l’uso delle bici potrebbe essere molto interessante se si riuscirà a costruire piste ciclabili sicure, soprattutto per collegare il centro con le Marine e le frazioni con il capoluogo.
A proposito, quando si parla di centro storico si pensa solo a quello di Tricase Centro, ma per gli altri rioni e frazioni?
Tricase ha cinque nuclei che devono essere valorizzati ma dobbiamo spingere per la integrazione ed anche la mobilità deve favorire questo processo. La progettazione in atto per il CIS ( Contratto Istituzionale di Sviluppo) Brindisi- Santa Maria di Leuca se andrà a buon fine cambierà il volto della Città. A breve avrete i rendering delle progettazioni e chiunque potrà rendersi conto della visione che guida la realizzazione della Tricase del futuro
Come pensa di proporre scelte che vadano verso la chiusura progressiva al traffico?
Lo faremo garantendo la partecipazione e la condivisione. Come abbiamo già fatto con Agenda 2030; incontri con i cittadini coinvolgendo anche le Scuole perché dobbiamo partire proprio dai ragazzi e dai giovani. Nessuna imposizione, anche perché sono convinto che la Città è pronta per queste scelte
E i residenti? Avranno serie difficoltà a continuare a vivere in un centro non più raggiungibile con le auto
Il centro storico –come avviene anche in altre Città- è destinato ad essere utilizzato essenzialmente per l’insediamento di botteghe artigiane, esercizi commerciali e punti di ristoro. E’ quella la tendenza e noi vogliamo assecondarla. Per i residenti, creeremo le condizioni di aiuto possibile. Ad esempio, con i progetti con i fruitori del Reddito di cittadinanza abbiamo già programmato forme di aiuto alle persone anziane.
Gli ultimi episodi di vandalismo pongono comunque un problema di controlli e di sicurezza. La chiusura al traffico potrebbe favorire questi fenomeni di micro delinquenza?
Sono convinto del contrario; la chiusura favorirà un maggiore controllo. Installeremo le telecamere di sorveglianza ed a proposito faccio presente che abbiamo già un fondo di 160.000 euro ma stiamo cercando di fruire di un maggiore finanziamento che ci consentirebbe di installare il doppio di telecamere
Come Amministrazione avete pensato a forme di incentivazione, per esempio di fiscalità locale, per rendere ancor più attrattivo il centro storico?
Dobbiamo prima pensare a creare le infrastrutture necessarie e poi penseremo anche a queste forme di aiuto. Io sono convinto che un intervento che migliori la bellezza del centro e che migliori la qualità della vita, eliminando il più possibile il traffico, consentirà di dare un volto accogliente alla nostra Città; dovremo essere bravi ad attrarre turisti e persone che vengano a Tricase per trascorrere giornate e serate piacevoli. In questo modo non solo miglioreremo la nostra vita ma creeremo le condizioni anche per far lavorare molti dei nostri giovani. Stiamo comunque studiando forme di incentivazione alla ristrutturazioni dei locali del centro storico per favorire l’apertura di piccole botteghe di artigianato locale etc.
Immaginiamo un centro storico chiuso al traffico; pensiamo all’annunciato trasferimento degli Uffici comunali; consideriamo il vociare, le musiche e gli schiamazzi delle serate che verranno. Non si rischia un centro storico bello ma solo notturno? Non si rischia lo vuotamento del nucleo antico di Tricase?
Il nostro centro storico è fra i più belli del Salento e come tale dobbiamo creare le condizioni affinchè tutti i beni di interesse storico e culturale siano ristrutturati e fruibili, come sta già avvenendo.
Ci sarà un turismo legato alle visite delle nostre Chiese e dei Palazzi comunali che si accingono ad diventare musei e luoghi di cultura dinamici nelle ore diurne ed al contempo iniziative musicali, culturali e gastronomiche che riempiranno le nostre serate.
Nel pieno rispetto di chi vive nel centro storico, che come tale deve ospitare eventi consoni all’eleganza e alla storia del luogo.
Tricase ha potenzialità incredibili e questo è il momento storico per farle esplodere. Mi auguro, e lavoro per questo, che da ogni angolo del mondo nasca la curiosità di visitare Tricase. Sarebbe indice di ricchezza e lavoro.
La prossima stagione estiva, da maggio ad ottobre, sarà ricca di eventi ed attrazioni che porteranno nella nostra Città migliaia di visitatori.
Alessano- Preghiera per la pace in Ucraina.
Mercoledì 2 marzo ore 16 -presso il cimitero di Alessano, “ in piedi costruttori di pace”.
Accogliendo l’invito del Papa per la Giornata di digiuno e preghiera, promossa per mercoledì delle ceneri, la Chiesa di Ugento –S.M.di Leuca , insieme alla Consulta diocesana delle aggregazioni laicali, a Pax Christi nazionale, la fondazione don Tonino Bello e la Città di Alessano si ritroverà il 2 marzo alle ore 16 per un breve, ma intenso, momento di preghiera per la pace in Ucraina sulla tomba del venerabile don Tonino Bello.
Vi sarà un collegamento con S.E. Mons. Giovanni Ricchiuti ( presidente nazionale PaxChristi) e presiederà la preghiera S.E. Mons. Vito Angiuli- Vescovo di Ugento-S-M-di Leuca. Oltre alle tante difficoltà scaturite dalla pandemia, il mondo sta vivendo un difficile e preoccupante momento in cui la pace e la concordia tra i popoli, nella piena libertà di ogni nazione , sembrano vacillare.
Le notizie che giungono dall’Ucraina e che preoccupano il Papa ed il mondo intero, richiedono una consapevole risposta da ogni cittadino auspicando che i governanti si adoperino per ogni sforzo di rappacificazione.
L’evento è possibile seguirlo anche sulla pagina facebook : Cdal Ugento-S.Maria di Leuca
E’ questo il primo numero speciale dedicato all’approfondimento di un tema di interesse cittadino.
Abbiamo ricevuto molti contributi, al punto da non essere riusciti a pubblicarli tutti.
Chiediamo scusa a chi non ha trovato spazio e a chi ha dovuto ridurre il pezzo che ci aveva inviato.
Questo esperimento ci rafforza nell’idea di uscire ogni fine mese con un numero monografico.
Attendiamo il vostro giudizio e vi invitiamo, fin da adesso, a scrivere così che, intorno al tema del mese, possa nascere un confronto costruttivo ed utile alla Città.
Buona lettura!