di Pino GRECO
Breve cronaca surreale di una serata di novembre
IL FATTO- Nella serata di giovedì 3 novembre si è tenuto un incontro pubblico presso la sala teatro “Don Donato Bleve” della parrocchia di Sant’Antonio da Padova in Tricase.
Oggetto della serata, l’alluvione che lo scorso 13 ottobre ha colpito duramente diversi quartieri, tra questi il “rione Lavari”
All’incontro pubblico, voluto e organizzato dal parroco don Pierluigi Nicolardi, hanno partecipato anche alcuni assessori e consiglieri comunali
Molte le domande rivolte al primo cittadino…
Ma - mentre il consigliere Giovanni Carità si apprestava a concludere il suo intervento - il sindaco Antonio De Donno invitava ironicamente la sala ad applaudire, provocando un’immediata e severa risposta dello stesso Carità che redarguiva il sindaco ad assumere atteggiamenti più consoni al ruolo che riveste e, soprattutto, ad avere maggior rispetto di quanti in sala rivendicavano risposte certe.
Insomma, un fuori programma da “applausi” degno di uno spettacolo “al volemose bene”, per riflettere con un sorriso……
Giovedì, 3 novembre 2022
Fonte Regione Puglia
Vaccinazione degli operatori sanitari: la situazione in Puglia e cosa prevede la legge regionale
“In Puglia sono solo 10 i medici del sistema sanitario regionale a non aver ricevuto la vaccinazione anti Covid. E 103 sono i non vaccinati tra operatori sanitari e infermieri. La situazione di questo personale sanitario è regolata dalla legge regionale, che consente solo agli operatori che si sono vaccinati, secondo le indicazioni del Piano nazionale di prevenzione vaccinale vigente, di poter accedere a determinati reparti ospedalieri. Questo a tutela dei pazienti e degli stessi operatori. La legge regionale è e rimane in vigore.”
Lo comunica l’assessore alla Sanità, Rocco Palese, che dichiara: “La Regione Puglia ha consolidato nel tempo un quadro normativo regionale in materia di prevenzione vaccinale grazie alla professionalità, alla sensibilità e alle competenze presenti nel quadro dirigenziale regionale e dei Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende Sanitarie Locali impegnati in prima linea nella prevenzione delle malattie infettive e nella protezione e sicurezza degli operatori.”
La Legge regionale 19 giugno 2018, n. 27 ha previsto infatti che “al fine di prevenire e controllare la trasmissione delle infezioni occupazionali e degli agenti infettivi ai pazienti, ai loro familiari, agli altri operatori e alla collettività” la Regione Puglia individua “i reparti dove consentire l’accesso ai soli operatori che si siano attenuti alle indicazioni del Piano nazionale di prevenzione vaccinale vigente per i soggetti a rischio per esposizione professionale”.
La Corte Costituzionale ne ha dichiarato la legittimità costituzionale con Sentenza n. 137 del 6 giugno 2019 affermando che la normativa regionale è indirizzata “specificamente agli operatori sanitari che svolgono la loro attività professionale nell'ambito delle strutture facenti capo al Servizio sanitario nazionale, allo scopo di prevenire e proteggere la salute di chi frequenta i luoghi di cura: anzitutto quella dei pazienti, che spesso si trovano in condizione di fragilità e sono esposti a gravi pericoli di contagio, quella dei loro familiari, degli altri operatori e, solo di riflesso, della collettività”.
In attuazione della L.R. n. 27/2018, la Regione Puglia ha approvato il Regolamento regionale 15 giugno 2020, n.10 nel quale sono esattamente definite le modalità operative e le tipologie di vaccini previste quale obbligo a carico degli operatori sanitari.
Con specifico riferimento alla vaccinazione anti SARS-CoV-2/Covid-19 degli operatori sanitari, la Regione Puglia ne ha esteso l’obbligo con l’art. 1 della Legge regionale 10 marzo 2021, n. 2 al fine di “prevenire e controllare la trasmissione delle infezioni occupazionali e degli agenti infettivi ai pazienti, ai loro familiari, agli altri operatori e alla collettività” e “purché la pratica di prevenzione sia prescritta in forma di obbligo o raccomandazione dalla legislazione statale, ovvero contenuta in disposizioni normative statali eccezionali e d’emergenza, oppure sia prevista da atti amministrativi nazionali, comunque denominati, diretti a favorire la massima copertura vaccinale della popolazione e per questo aventi efficacia integrativa del Piano nazionale di prevenzione vaccinale”.
“Considerato che le Circolari del Ministero della Salute confermano le raccomandazioni e le indicazioni operative in ordine alla copertura vaccinale da SARS-CoV-2, oltre che dall’influenza stagionale, degli operatori sanitari, trovano piena e legittima applicazione le disposizioni contenute nelle norme regionali in vigore” spiega il direttore di Dipartimento Salute, Vito Montanaro.
Si ricorda che anche il TAR Puglia si è più volte espresso in senso favorevole al quadro normativo sopra menzionato rigettando i ricorsi presentati da operatori sanitari e da associazioni di rappresentanza.
di Pino GRECO
Tricase – Hanno trasformato un tratto del viale stazione, in una vera e propria discarica di rifiuti.
Bottiglie, carta, lattine, cartoni, rifiuti edili, plastica rifiuti di ogni tipo - tutto “ ben custodito” sotto gli alberi in una stradina che entra in un piccolo terreno di via Niccolò Paganini.
Siamo a due passi dalla stazione ferroviaria di Tricase.
Un luogo abbastanza frequentato di giorno e nelle ore serali.
L’area è completamente recintata e per buona parte oscurata alla vista da alberi e piante, situazione difficile da vedere dall’esterno della strada.
Si è arrivati alla scoperta della discarica abusiva grazie ad un cittadino, Giovanni Panico, che ci ha contattato telefonicamente e, successivamente , con foto eseguite sul posto. Panico:” Chi commette tali atti non solo non è rispettoso dell’ambiente e delle persone che in questa zona vi abitano o vi transitano, ma sicuramente non ama la propria città.
E poi continua Panico - se amiamo la nostra Città dobbiamo rispettare anche l’ambiente in cui viviamo che è patrimonio di tutti. Non è ammissibile che a causa del comportamento incivile di chi non si comporta correttamente tutti ne debbano subire le conseguenze”.
Mercoledì, 2 novembre 2022
Parrocchia Sant’Antonio da Padova- Tricase
Giovedì, 3 novembre alle ore 18,30 presso il teatro “don Donato Bleve” della Parrocchia di S. Antonio da Padova in Tricase
Carissimi,
l’alluvione del 13 ottobre u.s. ha colpito non solo i caseggiati della “zona Lavari”, ma in maniera indelebile i volti degli abitanti.
Le scene di panico, i cumuli di mobili e oggetti zuppi d’acqua sono ancora sotto i nostri occhi.
Personalmente la mattina del 14 ottobre ho fatto il giro del quartiere per rendermi conto della situazione e ciò che mi ha colpito è stato il profondo sconforto per aver perso tanti ricordi e il frutto di anni di sacrifici.
Sentito gli abitanti e gli esercenti del quartiere, ho ritenuto opportuno farmi portavoce di un incontro pubblico con l’intero Consiglio Comunale.
Penso sia necessario che l’Amministrazione ascolti e accolga il grido di dolore dei cittadini e lo possa fare in quella che tutti riconoscono la casa comune, la Parrocchia.
Pertanto, insieme agli abitanti del quartiere, vi invito alla riunione che si terrà il prossimo 03 novembre alle ore 18,30 presso il teatro “ don Donato Bleve” della Parrocchia di S.Antonio da Padova in Tricase.
L’incontro si svolgerà in un clima di cordialità e di reciproca accoglienza.
Siamo tutti certi che il nostro appello sarà accolto dagli Amministratori
Il parroco
don Pierluigi Nicolardi
Sono giunti in redazione alcuni messaggi di fiducia e apprezzamento verso Vigili del fuoco e Forze dell’ordine impegnate nel nubifragio dello scorso 13 ottobre
“ Forse l’unico dato positivo del disastro del 13 ottobre, è stato il notevole e impareggiabile, come al solito lavoro dei Vigili del fuoco, della Protezione civile, Polizia locale, forze dell’ordine e dei tanti volontari come Antonio De Marco, Francesco Rizzo, Anna Coppola, Antonio Nesca che hanno dato il proprio contributo nel recupero di masserizie e nell’assistenza in generale alle famiglie colpite dall’alluvione. Anche se la mancanza di uomini, mezzi e particolari attrezzature non permettono a tutte le forze dell’ordine presenti sul territorio di essere “operativi” come dovrebbero essere in queste situazioni di emergenza, di pericolo di vita che interessa tutta la comunità.
Grazie per quello che avete fatto per noi”