Tricase, 8 novembre 2022
Hanno distrutto anche i giochi per i bimbi disabili.
Il parco giochi di via Pirandello a Tricase , è messo male.
Da alcuni mesi - i vandali hanno distrutto anche due giostre inclusive donate da International Inner Wheel Club di Tricase - Santa Maria di Leuca. Una vergogna che di fatto ha escluso chi quel parco lo frequentava in quanto dotato di attrazioni specifiche per disabili
Dopo gli episodi di vandalismo nel Parco di Zona Lama abbiamo rivolto alcune domande all’Assessore ai servizi Sociali, Anna Forte.
Assessore, cosa è successo nel Parco di Zona Lama? Avete notizie precise?
“Non abbiamo certezze sull’identità e su chi abbia distrutto le panchine e i tavoli di legno del Parco. Certo il Parco è frequentato, nelle ore serali, anche da gruppi di ragazzini. L’Amministrazione Comunale ha denunciato l’accaduto ai Carabinieri e saranno loro a cercare i colpevoli”.
Alle spalle di questi atti vandalici, vi è un disagio?
“Certo il disagio sociale è, in generale, una delle cause e forse la prima di comportamenti non accettabili. Ma accanto a questo disagio vi è un problema più complesso. Ritengo che sia necessario aiutare i genitori a rapportarsi con una gioventù che vive in maniera talvolta provocatoria. La mia idea, per esempio, è quella di avviare percorsi di formazione per le famiglie in tutte le loro componenti come sostegno ai genitori e come aiuto ai ragazzi che mostrassero disagio. Le problematiche sono tante e tante volte i genitori, lasciati da soli, si sentono persi. Un sogno, al momento, ma che spero si possa realizzare non appena il Comune sarà in grado di avere un assistente sociale”.
A proposito, quale è la situazione attuale?
“La nostra Assistente sociale, dr.ssa Donata Piscopiello, è andata in pensione in Agosto di quest’anno; al momento ci possiamo avvalere di un’Assistente sociale dell’Ambito di Gagliano; è presente due giorni alla settimana. Come Amministrazione contiamo, non appena possibile, di avviare una procedura che assicuri una figura fondamentale sulla quale il Comune potrà contare e che, con la sua professionalità, potrà aiutarci a mettere in atto le nostre idee”.
Come mai nessuno ha visto niente quando si danneggiavano gli arredi del Parco? Omertà?
“Devo dire che qualche segnalazione era pervenuta anche al Comune; abbiamo invitato a dare notizia alle Forze dell’Ordine pur invitandoli ad essere certi di quanto andavano a dichiarare. Anch’io, tornando a casa, talvolta mi sono fermata ma certo non è facile approcciarsi a ragazzini che talvolta provocano e non accettano inviti o rimproveri”.
Si potrebbe pensare ad un chiosco nel Parco per assicurare una presenza di controllo?
“Sì, forse, ma non mi sembra la soluzione migliore. Dopo tutto se vi fossero controlli nel Parco i ragazzini si sposterebbero altrove per compiere le loro bravate. Da più tempo, per esempio, in pieno centro vengono imbrattati i muri e i cartelli stradali: dobbiamo intervenire per pulire e questo conferma che il problema non è il Parco ma il problema è diffuso”.
Progetti specifici del Comune per i minori?
“Il Comune deve fare i conti con i pochi fondi concessi e magari pensare a laboratori per occupare, interessare ed educare i ragazzi; penso a laboratori d’arte, teatrali, musicali, di lettura da organizzare in base alle esigenze dei ragazzi stessi, coinvolgendo soprattutto le zone più periferiche per favorire inclusione ed integrazione di quelli che presentano particolari problematiche. Mi sembra giusto predisporre un progetto ampio che potremo definire ed avviare non appena avremo in organico e a tempo pieno la necessaria figura professionale.