Martedi,28 aprile 2020
DAL 4 MAGGIO:
DA DOMANI 29 APRILE:
PROROGATE LE ORDINANZE N.207 (STABILIMENTI BALNEARI), 209 (ATTIVITÀ AGRICOLE AMATORIALI), 212 (STRUTTURE RICETTIVE ALL’APERTO).
Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha emanato oggi un’ordinanza (num. 214) in vista dell’avvio della Fase 2 prevedendo la ripartenza di alcune attività a partire da domani. Il provvedimento è stato prima condiviso in una lunga riunione questa mattina convocata da Emiliano con il comitato dei sindaci Anci Puglia, alla presenza del prof. Pier Luigi Lopalco, responsabile del coordinamento epidemiologico della Regione.
La prima novità riguarda l’obbligo di quarantena a partire dal 4 maggio per chi rientra per soggiornavi in Puglia da fuori regione, possibilità prevista dal nuovo Dpcm che “in ogni caso” consente “il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza”.
“Questa misura di prevenzione – spiega Emiliano – l’abbiamo introdotta per la prima volta in Puglia con un’ordinanza che ha fatto scuola, emanata l’8 marzo alle 2.31 di notte, per contenere i rischi dell’improvviso esodo dal Nord Italia di migliaia di persone. La nostra ordinanza è intervenuta prima del lockdown nazionale ed è stata la chiave per evitare il diffondersi dell’epidemia in Puglia. Senza di essa avremmo scritto una storia diversa. Sono tantissimi i pugliesi che invece hanno accolto il nostro appello a non rientrare in Puglia per limitare i rischi, e che dal 4 maggio invece potranno tornare. Per questa ragione a tutela della salute pubblica chi rientra da fuori regione per soggiornarvi dovrà segnalare il proprio arrivo sul modulo online o al proprio medico di famiglia, e osservare 14 giorni di isolamento a casa. È un sacrificio necessario per contenere al massimo i rischi ed evitare di vanificare il lavoro di questi due mesi”.
“Si tratta di una misura fondamentale - spiega il prof. Lopalco - nella prima fase di emergenza su 35mila persone rientrate da fuori regione e segnalate con autocertificazione sul nostro sistema, abbiamo intercettato ben 200 casi positivi a Covid. Grazie all’ordinanza del presidente della Regione Puglia che imponeva la quarantena, abbiamo limitato al massimo le catene di contagio che sarebbero partite da queste 200 persone. Se fossero state libere di circolare avrebbero avviato catene che si sarebbero rapidamente moltiplicate”.
Obiettivo dell’ordinanza del presidente, come lui stesso ha spiegato “è tenere a freno l’epidemia parallelamente alla progressiva ripartenza della Fase 2, modulando a livello regionale la rigidità delle norme nazionali, come sta accadendo anche in altre parti di Italia. Interveniamo subito in alcuni settori e ogni decisione ha alla base sempre un’istruttoria epidemiologica - spiega Emiliano - in particolare da domani 29 aprile consentiamo in Puglia la ristorazione con asporto da parte di bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie con divieto di consumazione all’interno e all’esterno dei locali, la tolettatura degli animali di compagnia previo appuntamento, la pesca amatoriale, manutenzione e riparazione delle imbarcazioni da diporto, l’accesso ai cimiteri. Dal 4 maggio inoltre sarà possibile recarsi nelle seconde case di proprietà per attività di manutenzione”.
Sono prorogate inoltre sino al 17 maggio le ordinanze n. 207 sugli stabilimenti balneari, n. 209 attività agricole amatoriali e allevamento, n. 212 campeggi e strutture ricettive all’aperto.
L’ordinanza emanata oggi avrà efficacia sino al 17 maggio 2020.
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi martedì 28 aprile in Puglia, sono stati registrati 1.520 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono risultati positivi 22 casi, così suddivisi:
0 nella Provincia di Bari;
3 nella Provincia Bat;
0 nella Provincia di Brindisi;
15 nella Provincia di Foggia;
4 nella Provincia di Lecce;
0 nella Provincia di Taranto.
Sono stati registrati 2 decessi: 2 in provincia di Bari.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 58.496 test.
Sono 654 i pazienti guariti.
2919 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 3.980 così divisi:
1.285 nella Provincia di Bari;
371 nella Provincia di Bat;
554 nella Provincia di Brindisi;
1.004 nella Provincia di Foggia;
480 nella Provincia di Lecce;
255 nella Provincia di Taranto;
29 attribuiti a residenti fuori regione;
2 per i quali è in corso l'attribuzione della relativa provincia.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
Al Presidente della Regione Puglia
Dr. Michele Emiliano
Egregio Presidente,
Chi scrive è un parrucchiere di Tricase (Lecce), ROCCO SPARASCIO, che svolge questa attività da circa 40 anni.
Con la presente, intendo farmi portavoce di un gruppo di colleghi parrucchieri, possessori di partita IVA, che in questo momento, com’è a sua conoscenza, stanno vivendo, insieme alle loro famiglie, un momento di gravissima difficoltà a causa dell’inattività professionale, cui sono costretti, dalle disposizioni ristrettive provocate dalla pandemia.
Già in tempi normali era difficile mantenere in piedi una simile attività in quanto, nei piccoli paesi del basso Salento, gli incassi giornalieri non bastavano a coprire tutte le spese che una ditta deve sopportare in considerazione del fatto che oltre il 60 % viene assorbito da tasse e utenze.
Purtroppo la pluriennale crisi economica, aggravata negli ultimi mesi dalla pandemia, ha irrobustito ulteriormente il fenomeno dell’abusivismo in questo settore, cui bisogna aggiungere anche il fatto che la clientela, priva molto spesso di reddito e di altre entrate finanziarie, non richiede più da tempo servizi importanti e più remunerativi. Nella spesa familiare, quello per il parrucchiere, non rientra più tra i costi necessari e indispensabili.
Allo stato attuale il nostro futuro appare molto complicato poiché sia dalle disposizioni nazionali che da quelle regionali non si riesce a capire quando avremo la possibilità di aprire i nostri saloni. Noi non chiediamo provvidenze economiche, a noi interessa solo lavorare, ovviamente con le dovute precauzioni sanitarie e sociali al fine di garantire la sicurezza ai nostri clienti, a noi stessi e alle nostre famiglie. In tal senso siamo disponibili a farci carico di tutte le misure necessarie che gli organi competenti riterranno di dover adottare.
Voglio inoltre ricordare che tutti noi dobbiamo onorare le scadenze programmate: fatture di ordini, utenze, prestiti personali, cui bisogna aggiungere le spese relative al mantenimento della famiglia. Tutto ciò noi possiamo onorarlo solo attraverso lo svolgimento del nostro lavoro, altrimenti non pochi di noi saranno costretti a chiudere.
Caro Presidente, alla luce della drammatica situazione in cui siamo, le chiediamo di non abbandonarci e di valutare la possibilità di farci tornare nei nostri saloni con tutte le misure di sicurezza che Lei intenderà approvare. Tenga infine presente che i nostri clienti sono in condizioni pietose e, anche se devono rimanere a casa, non è da escludere che molti di loro possano ricorrere a coloro che esercitano abusivamente la professione di parrucchieri.
Pertanto Le chiediamo di valutare queste considerazioni che riguardano un’intera categoria della Regione Puglia e di consentirci, al più presto possibile e alle condizioni che riterrà più opportune, di farci riaprire i nostri saloni.
In attesa di un riscontro positivo, Le porgo i più distinti saluti.
Tricase,16 aprile 2020
Rocco Sparascio
Tricase,27 aprile 2020
di Alessandro Distante
Questa mattina è venuto a mancare il dott. Antonio Facchini; nell’esprimere il mio dolore e la vicinanza alla Famiglia, anche a nome della Redazione e dell’Associazione Amici del Volantino, lo ricordo come uomo di cultura, attento osservatore, illuminato protagonista della vita sociale e politica, uomo di fede attento ai bisogni e alle domande degli ultimi.
Non è facile e non è giusto condensare in poche righe i ricordi di una persona; è tanto più difficile quando si tratta di una persona che ha operato in tanti campi e così intensamente. L’elenco, certamente incompleto, è lungo: dall’impegno nella Fuci e nel Meic a quello nella Fondazione don Tonino Bello; dalle iniziative sociali e politiche con la DC e con le Acli al cineforum e ai giornali locali, dall’attività professionale come direttore della Scuola di formazione professionale a quella di dirigente comunale fino a quella di giudice non togato presso il Tribunale per i Minorenni.
Sono alcune delle attività e degli impegni, quelli che mi vengono per primi alla mente. Conoscevo Antonio da decenni; ogni incontro con lui era pieno di significato; non era mai banale, capace come era di tessere un dialogo profondo e proficuo.
Ho sempre avuto grande piacere e tratto grandi arricchimenti quelle volte -che oggi mi sembrano veramente poche- nelle quali ho conversato con lui.
Persona di grande spessore culturale, coniugava la sua preparazione ad una rara capacità di leggere in profondità il mondo che lo circondava, senza limiti spaziali e temporali.
Nelle conversazioni, fino alle ultime che ho avuto con lui, mi sorprendevo sempre per come riusciva ad offrire una chiave di lettura che metteva in evidenza i nodi di fondo delle questioni e, al contempo, indicava nuovi traguardi, che andavano sempre oltre e che erano sempre da raggiungere.
Antonio Facchini
La sua fede, incarnata nella storia secondo gli insegnamenti del Concilio Vaticano II, faceva della mediazione culturale il passaggio obbligato contro ogni integralismo e lo rendeva capace di aprire spazi di dialogo oltre ogni steccato.
La prima volta che lo ascoltai in pubblico fu a Depressa in una delle riunioni organizzate dalla associazione Salete: un intervento che ancora ricordo per la lucidità di pensiero, l’eleganza della forma e la forza delle idee, ingredienti che ho sempre ritrovato in tutti gli interventi che ho poi avuto il piacere di ascoltare.
Alle idee associava l’azione; ricordo, per tutte, la coraggiosa scelta, come segretario cittadino della D.C., di presentare alle elezioni amministrative una lista di giovani a sostegno del già Rettore prof. Donato Valli.
Si lasciò coinvolgere, su mia richiesta, anche nella avventura editoriale de il Volantino. Fu tra i primi soci della Associazione ed era la persona alla quale mi rivolgevo per avere preziosi consigli e interessanti spunti.
Era a lui che confidavo, per primo, la scelta del giornalista per il Premio annuale e, insieme a lui confezionavo la motivazione del Premio. Sempre presente a tutte le iniziative del Giornale, ha anche inviato suoi scritti.
Negli ultimi tempi mi aveva promesso un articolo, ma le forze non gli lo hanno consentito. Mi chiedo su cosa avrebbe scritto perché sarebbe stato un altro dono. Per tutto questo –e per tanto altro ancora- la sua perdita è una grande perdita.
Oggi mi sento orfano e, ne sono sicuro, tutta Tricase, e non solo, si sente più sola.
Ai suoi il mio e nostro affettuoso pensiero, specialmente ad Irene, ad Andrea, Alberto ed Ada, a Silvana e a tutti i Suoi cari nel ricordo di una Persona che ci mancherà ma che non dimenticheremo.
Alessandro
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi lunedì 27 aprile in Puglia, sono stati registrati 984 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono risultati positivi 10 casi, così suddivisi:
3 nella Provincia di Bari;
2 nella Provincia Bat;
2 nella Provincia di Brindisi;
3 nella Provincia di Foggia;
0 nella Provincia di Lecce;
0 nella Provincia di Taranto.
Sono stati registrati 6 decessi: 2 in provincia Brindisi, 1 in provincia Bat, 4 in provincia Foggia.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 56.976 test.
Sono 641 i pazienti guariti.
2.912 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 3.958 così divisi:
1.285 nella Provincia di Bari;
368 nella Provincia di Bat;
554 nella Provincia di Brindisi;
989 nella Provincia di Foggia;
476 nella Provincia di Lecce;
255 nella Provincia di Taranto;
29 attribuiti a residenti fuori regione;
2 per i quali è in corso l'attribuzione della relativa provincia.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.