Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano dichiara:
"In seguito all’odierno provvedimento del Tar di Bari, sto per emettere una nuova ordinanza per la prevenzione della “variante inglese” e per la esecuzione del piano vaccinale nelle scuole.
Saranno apportate solo piccole modifiche che spero non incideranno troppo sull’assetto organizzativo che le scuole si erano già date per affrontare le prossime due settimane.
Il provvedimento che ha accolto in via di urgenza la richiesta di sospensiva della mia ultima ordinanza sulla scuola, ipotizza:
1. che la esecuzione della campagna vaccinale della scuola sarebbe sarà più lunga del periodo di vigenza della ordinanza stessa;
2. che per tale motivo si deve ritenere che la ordinanza stessa sarà inevitabilmente prorogata;
3. che tale eventuale proroga sacrificherebbe troppo a lungo il diritto alla didattica in presenza degli studenti introducendo - per la ammissione alla didattica in presenza per ragioni familiari non diversamente affrontabili - un limite di presenza massima del 50% in ogni classe troppo restrittivo;
I provvedimenti dei giudici non si discutono, se non impugnandoli e quindi mi atterrò a questa regola.
Cerco comunque di spiegare cosa sta succedendo.
È stata sospesa una mia ordinanza finalizzata a salvaguardare la vita del personale della scuola in vista dell’esplosione della pericolosa “variante inglese”.
La sospensione è stata concessa per evitare un danno al diritto alla frequenza in presenza, non essendoci dubbio che la scuola pugliese ha anche un mezzo alternativo di didattica che è quella digitale integrata a distanza.
In ogni caso, per evitare contrasti col provvedimento del giudice, sto per emettere un’ordinanza che lega la temporanea sospensione della didattica in presenza ad un termine per la esecuzione della campagna vaccinale nelle scuole.
Con questo si soddisfa un’esplicita richiesta di motivazione.
Sono costretto ad intervenire per evitare che domani le scuole siano improvvisamente invase, in mancanza di provvedimenti di regolazione sanitaria, da tutti gli studenti in presenza con danno gravissimo per la salute del personale scolastico in piena pandemia da “variante inglese” che ormai sta sostituendo le altre meno pericolose e meno contagiose.
Tale sospensione della didattica in presenza era stata richiesta unanimemente da tutti i sindacati dalla stragrande maggioranza delle famiglie, sul presupposto del pericolo che un’insufficienza della prevenzione di infortuni sul lavoro da parte delle scuole, potesse pregiudicare la vita e la salute del personale scolastico non ancora vaccinato. Proprio mentre i vaccini si sono resi finalmente disponibili.
Ritenendo fondata questa posizione del sindacato unanime, adotterò immediatamente un’altra ordinanza che, tenendo conto dei rilievi del giudice, tuteli comunque la vita del personale scolastico agganciando la durata della campagna vaccinale per le scuole al periodo di vigenza della ordinanza, rimuovendo il limite del 50% alla presenza contemporanea nelle classi.
Verrà comunque reintrodotto il diritto alla scelta della didattica integrata a distanza da parte delle famiglie che ne faranno richiesta nell’esercizio del diritto alla salute di ciascuno studente e della famiglia stessa per evitare che qualcuno possa essere costretto da interpretazioni errate a frequentare in presenza nonostante la grave pandemia in atto".
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi martedì 23 febbraio 2021 in Puglia, sono stati registrati 12.067 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 823 casi positivi: 308 in provincia di Bari, 89 in provincia di Brindisi, 103 nella provincia BAT, 71 in provincia di Foggia, 70 in provincia di Lecce, 174 in provincia di Taranto, 8 provincia di residenza non nota.
Sono stati registrati 32 decessi: 14 in provincia di Bari, 1 in provincia BAT, 2 in provincia di Brindisi, 6 in provincia di Foggia, 2 in provincia di Lecce, 7 in provincia di Taranto.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 1.511.214 test.
105.369 sono i pazienti guariti.
32.442 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 141.625 così suddivisi:
53.866 nella Provincia di Bari;
15.220 nella Provincia di Bat;
10.482 nella Provincia di Brindisi;
28.774 nella Provincia di Foggia;
12.024 nella Provincia di Lecce;
20.520 nella Provincia di Taranto;
576 attribuiti a residenti fuori regione;
163 provincia di residenza non nota.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
COSTITUITO IL FORUM “TERRE DEL CAPO DI LEUCA – DE FINIBUS TERRAE” VENTI COMUNI PUGLIESI ADERISCONO AL SODALIZIO DEL PCE
La Fondazione di Partecipazione PCE “Terre del Capo di Leuca - De Finibus Terrae" comunica che si è costituito a S. Maria di Leuca il Forum “Terre del Capo di Leuca – De Finibus Terrae”, organo che rende partecipativa la costruzione di un progetto territoriale che vuole fare di “De Finibus Terrae” una destinazione di viandanti e cercatori, nel rispetto dell’identità salentina, segnata da bellezza, voglia di comunità e predisposizione all’incontro ed alla contaminazione con altre culture. “De Finibus Terrae” ed il Salento, quindi, non solo un punto di arrivo ma anche un vero laboratorio di talenti e di possibilità condivise tra gli attori di questa terra, nell’ottica del turismo conviviale.
Le Amministrazioni coinvolte sono quelle dei Comuni attraversati dai sentieri delle tre direttrici storiche: Via Sallentina, Via Leucadense, Via Traiana-Calabra e dei sei sentieri di interconnessione: 7Bellezze, del Sole o Nicolaiano, delle Cripte, Walk&Smile, del Griko e del Vino. Ad oggi, al Forum hanno aderito i Comuni di: Andrano, Aradeo, Calimera, Castrignano del Capo, Castro, Corigliano d’Otranto, Corsano, Gallipoli, Lecce, Matino, Morciano di Leuca, Nardò, Otranto, Porto Cesareo, Salve, San Pancrazio Salentino, Santa Cesarea Terme, Taranto, Taviano e Tricase, insieme a questi Comuni si svilupperanno azioni condivise per un’immagine e un’esperienza integrata del territorio.
La Fondazione di partecipazione PCE “Terre del Capo di Leuca – De Finibus Terrae” è nata per incoraggiare la creazione di reti e di partenariati preordinatea realizzare un modello di “turismo di comunità” che pone l’homo viator, il viaggiatore, lo straniero, il diverso, al centro di un progetto di turismo lento e di mobilità dolce, a piedi, in bicicletta, a cavallo e in barca a vela, perché consente di vivere esperienze profonde, in sintonia con lo spirito dei luoghi, sviluppando empatia tra le persone e capace di contribuire allo sviluppo economico di territori assai diversi fra loro; il sodalizio salentino intende coinvolgere attivamente i territori attraversati dai cammini al fine di creare un’infrastruttura fisica e ideale che promuova la storia dei Cammini di Leuca, accogliendo le sfide del presente senza tuttavia perderne l’identità; questo progetto ingloba centinaia di chilometri di tracciato con relativa segnaletica e manutenzione, formazione degli info-point, comunicazione, progettazione degli interventi, promozione del territorio e dei siti di interesse culturale, accoglienza, creazione dei database utili ai fini statistici e di programmazione strategica, e molto altro ancora.
Dal 2016, la Fondazione PCE "Terre del Capo di Leuca – De Finibus Terrae" propone l’evento internazionale “Carta di Leuca”, un laboratorio permanente, interculturale e interreligioso, che nel mezzo dell'estate diviene un campo di volontariato e un cammino condiviso: la Marcia notturna "Verso un'Alba di Pace", dalla tomba di don Tonino Bello allaBasilica Santuario di Santa Maria di Leuca, cuore del Mediterraneo.
Il luogo ideale di questo processo partecipativo è il Forum “Terre del Capo di Leuca – De Finibus Terrae”, di cui fanno parte territorialità ben individuate in grado di fornire un apporto concreto in termini di progettazione e sviluppo di un modello di “turismo di comunità”. “Cammini di Leuca” è il Marchio del Parco Culturale Ecclesiale (registrato presso l’Ufficio brevetti del Ministero dello Sviluppo Economico), che contraddistingue le realtà territoriali maggiormente sensibili a questi modelli di crescita personale e comunitaria, di accoglienza e di conoscenza dei luoghi; la presenza del Marchio lungo i percorsi e presso le strutture, garantisce la qualità del modello di “turismo di comunità” che in questo momento registra molto interesse e rilevante attenzione per le opportunità che offre ai territorio ed alle strutture ivi allocate che devono conformarsi a questa nuova forma di turismo ecosostenibile in sintonia con l’ambiente, la natura e la ricerca di paesaggi incontaminati, grazie alla miscela fra la valorizzazione delle diversità territoriali e lo sfruttamento delle economie di diversificazione
di Giuseppe R.Panico
I Lavori al santuario di Marina Serra sono in finale, ma non ancora iniziati quelli per la nostra cadente Ultima Torre (Palane) né l’avvio di una strategia per un locale Sviluppo Sostenibile.
Le linee programmatiche della nuova amministrazione sono ancora in itinere ma l’estate e il turismo (virus permettendo) saranno ben presto alle porte. Il Piano Coste (PCC), approvato da anni, si è dimostrato ben poco attrattivo per la locale economia del mare. Imprenditori e associazioni hanno già evidenziato difficoltà e proposte.
Le carenze del PCC vanno dai bagni pubblici al posto di pronto soccorso; dai parcheggi alle concessioni per Stabilimenti Balneari (SB) e Spiagge Libere con Servizi (SLS); dal porticciolo chiuso alle fogne; dai ritardi per il Piano Urbanistico Generale ai piani particolareggiati e portuali; dalla assenza di adeguate discese a mare sulle Spiagge Libere (S.L) alla loro manutenzione.
Il porticciolo poi, con divieti poco rispettati, ha già portato, grazie a scarso senso civico e tollerata illegalità, a tanti bagnanti nelle sue insalubri acque prive di ricambio, malgrado la vicina e accogliente piscina “naturale”. Barche e gommoni sono emigrati altrove, con perdita di quella preziosa valenza turistica, residenziale ed economica apportata ovunque dalle attività nautiche.
Alla libera balneazione, è stata dedicata la più estesa e selvaggia “spiaggia libera” della nostra costa. Sconosciuta sempre deserta, si estende da un centinaio di metri oltre torre Palane (tratto vietato alla balneazione per problemi geologici) fin quasi all’imboccatura del Rio. Impervia, priva di accessi pubblici o adeguati sentieri, alta e scoscesa, esposta ad ogni pur minima onda e “impreziosita” dai reflui del Rio, è di fatto una spiaggia inutilizzabile e pericolosa per la comunità, a meno di qualche solitario bagnante.
Ma, da PCC, costituisce la parte più rilevante di quel 60% di litorale “utile” da lasciare libero (per legge) da concessioni. “Scaricata” su tale tratto di litorale, non certo di facile uso ed accesso come richiesto da L.R. N 17 del 10/4/2015 sui PCC, gran parte della libera balneazione, la costa più agibile e frequentabile (dalla torre alla grotta Matrona - al netto di tratti “frananti” e del porticciolo), è stata destinata a ben cinque concessioni a privati (previsti 1 SB e ben 4 SLS ).
Senza contare il porticciolo, tolto alla nautica e inglobato nelle SLS anche con l’idea di concentrare/ghettizzare in tali insalubri acque, prive di ricambio, anziani e diversamente abili. Altro che facilitarli ad accedere ovunque, al pari di ogni bagnante, e farli sentire meno vecchi e diversi.
Nel campo della strategia marittima (e dunque costiera e turistica), si dice spesso che “per diventare grande una nazione, deve guardare la terra dal mare” e non viceversa (il mare dalla costa), come spesso avviene anche da noi.
L’Europa poi, oltre a darci centinaia di miliardi per non vederci affondare nel nostro mare di guai, con il suo “Commission Staff Working Document on Nautical Turism” del 30/ 3/ 2017, ci ha già suggerito la strategia per crescita e lavoro, proprio grazie al turismo costiero e nautico.
La stessa Regione, con la suindicata legge, non è da meno. Se non vogliamo rimanere troppo piccoli, non vedere troppi giovani emigrare e, per sostenerli altrove, anche i risparmi di genitori e nonni, non resta che definire una ben valida strategia costiera.
Un “Recovery Plan” con efficaci e rapide azioni, inclusa la revisione del PCC e un porticciolo da avviare verso una moderna nautica identità.
Forse non basta il santuario e soffermarsi nel suo interno, se le sue campane non suonano a festa per l’avvio di un atteso Sviluppo Sostenibile e non più con le solite meste note da “Decrescita Infelice”.
Esplorando, via terra e anche via mare ogni metro di costa e nelle stanze del potere le dovute carte, non mancheranno ispirazioni strategiche e azioni da recovery, già per la prossima estate
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi, lunedì 22 febbraio 2021 in Puglia, sono stati registrati 4.161 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 343 casi positivi: 174 in provincia di Bari, 25 in provincia di Brindisi, 18 nella provincia BAT, 67 in provincia di Foggia, 47 in provincia di Lecce, 16 in provincia di Taranto, 2 casi di provincia di residenza non nota. 6 casi di residenti fuori regione sono stati riclassificati e attribuiti.
Sono stati registrati 17 decessi: 3 in provincia di Bari, 1 in provincia BAT, 1 in provincia di Brindisi, 4 in provincia di Foggia, 3 in provincia di Lecce, 5 in provincia di Taranto.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 1.499.147 test.
104.325 sono i pazienti guariti.
32.695 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 140.802, così suddivisi:
53.558 nella Provincia di Bari;
15.117 nella Provincia di Bat;
10.393 nella Provincia di Brindisi;
28.703 nella Provincia di Foggia;
11.954 nella Provincia di Lecce;
20.346 nella Provincia di Taranto;
576 attribuiti a residenti fuori regione;
155 provincia di residenza non nota.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.