di Michele Sodero In una Tricase asfissiata dal caldo torrido di questa estate infinita, oltre a momenti di salutare refrigerio, sono mancati anche alcuni di quei bei appuntamenti con la cultura cui la città, il suo hinterland e i turisti che la frequentano si erano piacevolmente abituati. Uno, fra tutti, quello con “Corde Magiche”, una passerella musicale di grande rilevanza artistica, che ha sempre riscosso grande interesse e unanimi consensi. Da anni inserita in una ricca programmazione di cui faceva parte anche “Alba in Jazz” -

regolarmente tenutasi -, si è fatta inutilmente attendere. Non così “Ulivi in Concerto”, una bella e molto apprezzata iniziativa fatta di natura e cultura musicale, giunta alla sua terza edizione. Organizzata dalla associazione “Marina Serra”, su quel tratto di costone che, dominando il mare, da torre “Nasparo” scende verso la marina, anche quest’anno ha richiamato un numeroso pubblico. Qui, tra ulivi che sembrano strenuamente resistere agli attacchi di qualsivoglia agente patogeno, dopo un breve intervento introduttivo che tocca temi cari all’associazione, segue un momento artistico di forte impatto emotivo.

Sì che sentire parlare di “Ulivi in Concerto” provoca, ormai, una forte attrazione. È come ricevere un invito ad incontrarsi, con la certezza di lasciarsi, poi, sentendosi appagati da tutto ciò che ti circonda e che non scade mai in un “dèjà vu”. Nell’incanto di una location che riesce ad essere sempre attraente, anche quando la luna la priva della sua presenza, e con un pianoforte affidato alla bravura e al talento di Roberto Esposito, non sono mancate, neanche quest’anno, le forti emozioni e le piacevoli sensazioni che solo la natura e la buona musica sanno regalare.

Con al sax suo fratello Mauro, che non gli è stato da meno, Roberto ha letteralmente rapito i numerosi spettatori presenti eseguendo, con personalità e trasporto, alcuni classici della musica leggera internazionale da lui magistralmente rivisitati. Una eccellente performance la sua, una grande interpretazione jazzistica, fatta di briose accelerazioni e di dolci e melodiosi rientri nel testo, con cui ha dato prova di una ormai raggiunta maturità e completezza artistica. Notevole anche la performance del bravo tenore Antonio Pellegrino: accompagnato al piano da Roberto ha cantato, attingendo al vasto repertorio operistico, alcune note arie. Con la sua voce vibrante e stentorea ha pure fornito una apprezzata interpretazione di “Amapola” e “Granada”, due belle canzoni spagnole di un passato non proprio recente ma ancora capaci di deliziare e far sognare.

Da una location all’ altra, sempre alla ricerca di nuove suggestioni e di forti emozioni, e con dentro la certezza di non restare delusi. Sono sempre loro: l’Associazione Marina Serra e Roberto Esposito, un binomio che già sinonimo di garanzia, lo diventa ancor di più quando, avvalendosi dell’esperienza e delle capacità recitative di Pasquale Santoro, confeziona e propone un momento culturale che intitola “Poeti e Cantautori”. Con questa proposta che, al solo leggerla, intriga, hanno ancora una volta radunato quanti non tralasciano occasione per farsi cullare e trasportare dalla soavità della musica e della poesia.

Sono accorsi in tanti e si sono comodamente assiepati in un campo fresco di una recente mietitura testimoniata dalle bionde stoppie che lo invadevano. Su di esse, una pedana che sembrava pensata per non offendere la semplicità del luogo, fungeva da palco mentre, tutt’intorno, pensieri messi in libertà, quasi a volere ingannare l’attesa, occupavano la mente: frugavano qua e là alla ricerca di tracce di una vita e di una realtà contadina che non c’è più.

​A ridestare dal torpore, la voce di Angelo che annuncia la serata e sul palco ecco gli artisti: sono in cinque.Con Roberto e Mauro, anche un bassista, che con una prestazione di grande spessore ha strappato applausi a scena aperta, ed ancora un batterista e una voce solista. Una breve presentazione della scaletta lungo la quale si dipanerà la serata e poi, di nuovo, tutti immersi nella dolcezza di note amiche melodiosamente riproposte da un gruppo di valenti artisti. Tutto, come preannunciato, parlava al femminile, dalle canzoni attinte dal ricco repertorio della grande Mina, alle poesie accuratamente selezionate e interpretate da Pasquale.

A lui, ancora una volta autore di una grande prova, è toccato il compito di inframmezzare i due momenti musicali affidati alla voce di Serena Serra. Una voce bella, interessante, aspra e fascinosa come quelle che caratterizzano il blues, ma che non era quella di Mina. E Serena, con grande umiltà e consapevolezza, non ha nemmeno tentato di imitarla. Ha, invece, fornito una apprezzabile interpretazione personale, sentita e carica di emotività, che ha finito per contagiare il pubblico presente.

Caricato di tante belle sensazioni l’ha spesso assecondata con un atteggiamento partecipe e sognante. Momenti di collettivo trasporto e di piacevoli emozioni, grande interesse artistico culturale e tanta entusiastica partecipazione. Viene subito da pensare che, per una Tricase che deve ricominciare a camminare, forse sarebbe utile ripartire da qui. Guardando alla grande operosità dell’associazionismo, alla bontà delle sue proposte culturali e al loro forte impatto sociale, potrebbero scaturire auspicabili scelte politiche più consone ad una armoniosa crescita collettiva.

 

di Davide Indino In quinta elementare erano di gran voga gli acronimi.

Se volevamo regalarne uno alla maestra Addolorata - e al Sud siamo abituati a questi nomi - bastavano il foglio a quadretti larghi e tre colori.

Si faceva in poco tempo. Bastava un quarto d’ora. Spesso sacrificavamo quello dei Valfrutta e delle canzoni. Aho, la ricreazione.

Completavamo prima le A.

A come Amore.

Quella ci stava facile. In un quarto d’ora non potevamo perderci in sillogismi.

Alla M partivano i “matta”, “mestola”, “mazza” o “mattarello”.

Poi ci fermavamo su “Mamma” e ci mettevamo prima un grande “SECONDA”.

Troppa confidenza? Non me ne pento.

La E era rapida. Cosa scrivevamo? Niente. Rimaneva la E.

Sì, la congiunzione. Vi ho fregati.

Il problema sorgeva alla doppia “D”.

A chi proponeva il “dono divino” rispondevamo con uno sguardo cattivo. Quello dei bambini.

Passati i “dinosauro” e “dannosa”, concludevamo con “diligente” e “dolce”.

Ogni tanto passava qualche curioso dell’altra sezione - che magari giocava al nascondino o che era semplicemente andato ad accattarsi l’acqua con i spicci di mamma al distributore.

E noi - con una serietà istituzionale - rispondevamo col piano d’attacco.

Io di solito scrivevo. Dunque mettevo la mano davanti e alzavo la testa con fare iniquo a quel cialtrone.

Le ragazze cercavano qualsiasi cattiveria per mandarlo via.

I ragazzi, invece, un po’ meno retorici, muovevano dapprima la testa con far minaccioso e poi alzavan le mani.

Tornati a noi e alla nostra missione super segreta, qualcuno disegnava qualche cuore, altre spruzzavano il campione di profumo - da uomo - di Hugo Boss dalla boccetta di plastica custodita nel cartoncino “all’acquisto di un profumo Novità” della mamma.

Allora restava ben poco da fare.

Avevo portato la busta da casa e, tolte le briciole de’ cracker Pavesi (i flauti sembravan di silicone e di briciole non ne facevano), chiudevamo.

Ci piaceva firmare sul retro della busta. Era una gara alla calligrafia migliore.

Le ragazze ci battevano quasi sempre.

E me li ricordo io i sorrisi bonari delle maestre (abituate) a ogni lettera e a ogni acronimo trovato sulla cattedra.

Ci ringraziavano.

Anzi. A volte, quando qualche figlio prendeva 30 e Lode all’Università, ci baciavano pure.

Adesso quando ci penso, vedo la pellicola del ricordo davanti agli occhi dei pensieri e a ogni dettaglio sorrido. Bonariamente. Come quelle maestre là.

Di tutto non saremo mai soddisfatti.

Scusate, mi chiama la campanella. È passato già un quarto d’ora? Pulite la lavagna.

Che aspettate?

PREMIO IL VOLANTINO A BARBARA STEFANELLI

Vice direttore del Corriere della Sera

Sabato 30 settembre 2017 ore 20 | Sala del Trono Tricase

Barbara Stefanelli è vice direttore vicario del Corriere della Sera.

Nata e vissuta a Milano ha origini salentine per via dei suoi genitori che sono di Botrugno.

Laureata in Germanistica, ha studiato ad Heidelberg e Vienna.

Dopo aver frequentato la Scuola di giornalismo di Milano è entrata nel 1990 al Corriere della Sera occupandosi di Esteri.

Già nel 2009 venne nominata Vice direttore ed è stata caporedattore centrale e caporedattore Esteri.

Nel 2015 è stata nominata, prima donna in assoluto, Vice direttore vicario, cioè il numero due del Corriere.

Ha curato il lancio dell’inserto culturale “La Lettura” ed ha progettato il Blog collettivo La 27esima Ora.

Con la 27esima Ora ha pubblicato con Marsilio il libro “Questo non è amore”, inchiesta sulla violenza contro le donne.

Sullo stesso modello ha progettato i blog “Solferino 28/anni”, dedicato ai ventenni d’Italia, e “Gli invisibili”, uno spazio sulla disabilità.

Nella serie Storie del Quotidiano, una collana di libri Bompiani dedicati ai ragazzi che vede impegnate alcune firme del Corriere, ha scritto “Piccole Coraggiose Donne” pubblicato nel 2013.

Ha vinto alcuni premi di livello nazionale: il premio “Marisa Belisario” edizione 2010 ed il premio “Matilde Serao” edizione 2013.

In questi giorni è impegnata nel Festival “Il Tempo delle Donne” da lei organizzato che si svolge a Milano ed ospita tantissimi personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo in circa 90 eventi in tre giorni.

 

Dopo il successo ottenuto ad aprile sulle strade salentine, il ruffanese Francesco Rizzello in gara con Monica Cicognini su Ford Fiesta wrc, si ripete sugli asfalti del Gargano firmando il successo al 7° Rally Porta del Gargano.

Il pilota della Scuderia Salentomotori ha assunto fin dall’inizio il controllo della situazione con una condotta di gara veloce ed estremamente precisa. Vinceva infatti il primo passaggio sulla prova di Macchia precedendo di 8”6 il locale Piero Azzarone e Raffaele Rinaldi. Rizzello si ripeteva anche nella seconda prova, ma il suo diretto avversario, il siciliano Totò Riolo iniziò a fare sul serio, staccando sulla seconda prova speciale un distacco di 3”8. Il turno del sabato sera, dopo le prime due prove effettuate, la classifica generale indica che il salentino ha un vantaggio di 17”6 su Azzarone e 18”8 su Rinaldi. La prima di Monte Sant’Angelo, il siciliano Riolo rifila 0.7 a Rizzello, recuperando posizioni importanti, ma la gara di Rizzello se pur con avversari di calibro, inizia con il passo di gestione vantando un distacco di 24”8 dal secondo. Le altre due prove speciali vengono rispettivamente vinte prima da Riolo e poi da Rizzello, dove il siciliano con la sua tenacia riesce a giungere secondo assoluto a 14”7 da Rizzello. L’equipaggio della Salentomotori hanno saputo dimostrare le loro capacità, nonostante se per Rizzello fosse la seconda gara con la Fiesta WRC.

La dichiarazione di Rizzellouna gara straordinaria, una location da mozzafiato e un pubblico davvero appassionato. Un rally che abbiamo preparato in un solo giorno, dove io e Monica abbiamo messo il nostro impegno per portare a casa un buon risultato, certamente le aspettative erano quelle di fare il gradino più alto del podio, ma sapevamo di incontrare piloti come Riolo, Azzarone, Sassano, che anche loro militavano al successo.      

I sinceri complimenti vanno al forte Totò Riolo, che con il suo secondo posto assoluto si è aggiudicato la vittoria di Coppa Italia.

Per il prossimo impegno stagionale, l’equipaggio della Salentomotori è costretto a dividersi, con Rizzello a presenziare all’8 Rally Cinque Comuni, mentre la navigatrice Cicognini sarà presente al rally Coppa Valtellina a dividere l’abitacolo con la fortissima Corinne Federighi.

 

Visto da me 

 

di Angelo Francesco Chiuri Partecipazione e Sensibilità culturale dei Tricasini

L’Associazione Marina Serra ha organizzato dalla sua Fondazione avvenuta il 23 luglio 2013, ben 7 concerti estivi, il primo dei quali nell’Atrio del Castello di Tricase e gli altri 6 in mezzo ai campi. Tale scelta è stata determinata dalla vocazione dell’Associazione a mettere insieme cultura ed agricoltura, nonché promozione e valorizzazione di giovani artisti salentini.

La formula sembra funzionare, data la partecipazione degli spettatori sempre in crescita (quest’anno abbiamo superato i 250 partecipanti); gli spettatori sono ben soddisfatti ed emozionati dalle musiche, dalle romanze, dalle canzoni e dai racconti proposti dai vari artisti, tutti bravissimi! (Pasquale Santoro, i fratelli Roberto e Mauro Esposito, Serena Scarinzi, Antonio Pellegrino, Alessio Lega, etc...).

Come Associazione vorremmo far diventare questi 2 concerti annuali, un appuntamento fisso dell’estate tricasina. Rimane però il notevole disavanzo economico che l’Associazione non può continuare a sostenere e determinato dalle spese (gli onorari degli artisti, per verità modesti ed in alcuni casi gratuiti, ma sopratutto i costi degli impianti e delle attrezzature necessarie e la pubblicità), non coperte assolutamente dalle offerte dei partecipanti ai Concerti.

Di conseguenza l’Associazione, che non ha finanziamenti pubblici, deve coprire le spese, utilizzando quasi interamente le quote associative alle quali quest’anno si è aggiunto eccezionalmente il finanziamento di un privato!

Il nostro desiderio sarebbe quello di coprire le spese con il contributo dei partecipanti, i quali siano liberi di decidere l’entità del contributo, ma nello stesso tempo siano consapevoli dei costi dei concerti così strutturati e quindi che la cultura ha un costo!

Nello specifico, un contributo medio di 6-7 euro ci permetterebbe di coprire quasi completamente le spese.

Quindi, come fare a convincere le persone ad investire, una tantum, una limitatissima somma nella cultura, pur in un periodo di crisi profonda come l’attuale?

Questa è la domanda che mi pongo ed alla quale non riesco attualmente a dare risposta.

E' lunedi 11 settembre 2017

Primo giorno di scuola...Si torna tra i banchi

Buon anno scolastico a tutti

Come in tutte le circostanze della vita, arriva il momento nel campo lavorativo e professionale di chiudere definitivamente una lunga pagina per aprirne un’altra che sa di avventura, ma con un bagaglio di esperienza che racchiude gioie, condivisioni e anche incomprensioni che la vita ci ha riservato. Con Lei a capo del nostro Istituto, abbiamo vissuto anni impegnativi, densi di novità e di cambiamenti, abbiamo fatto molta strada insieme cercando di portare la scuola a buoni livelli, lavorando con impegno e professionalità, collaborando sempre, discutendo molto e litigando poco.

Ricorderemo la sua capacità di “andare al dunque”, di cogliere il nocciolo delle questioni , la grande passione per la scuola, la sua onestà intellettuale e l’impegno profuso, nonché la capacità di riconoscere meriti e di assumersi tutte le responsabilità insite nel suo ruolo, superando di gran lunga i protocolli temporali.

Ogni tipo di congedo reca in sé inevitabilmente un po’ di tristezza , ma la convinzione di aver operato bene e aver raggiunto apprezzabili risultati addolcisce questo momento. Ci dispiace non poter continuare questo percorso, purtroppo il tempo non possiamo fermarlo. Oggi è di moda cantare “Comunque vada...Panta rei”...

Tutto scorre...anche gli anni che si sono dedicati al lavoro, ma si aprono nuovi orizzonti e soprattutto si diventa padroni del proprio tempo .

Siamo sicuri che non sentirà il disperato bisogno di guardare l’orologio per arrivare in tempo al Collegio o ad una riunione del Consiglio di classe ; non si attarderà fino a notte fonda nella lettura gradevole e rilassante di un PTOF, di un Piano di Miglioramento, di un Regolamento;

sicuramente non le mancherà il sonno al pensiero della scadenza di quel Progetto o di quel PON; senz’altro rinuncerà volentieri ad un viaggio a Lecce all’Ufficio scolastico per risolvere beghe o per l’ennesimo aggiornamento; i suoi viaggi d’ora in poi avranno altre mete.

Siamo certi, però, che dovrà fare i conti con la nostalgia per le relazioni instaurate e i rapporti che ha costruito. Ha visto generazioni di bambini e ragazzi crescere, cambiare di ciclo in ciclo, e maturare le loro richieste, i loro bisogni, il loro mondo. Le loro vite, soprattutto dei più deboli e disagiati, sono state in qualche modo anche sue. Ha dimostrato di avere realmente a cuore il bene dei giovani, il loro successo formativo e il loro futuro, indirizzandoli al rispetto delle regole e della convivenza civile.

In tutte le occasioni ha trasmesso un messaggio di ottimismo; noi tutti, docenti, personale ATA, alunni e genitori, abbiamo sentito molto spesso in questi anni la sua fatidica frase ” Bisogna essere ottimisti”. Oggi Le diciamo che siamo noi ottimisti circa la sua vita futura, l’altra parte di vita che inizia e che reclama i suoi diritti. Questo per Lei è solo un punto di passaggio verso nuovi orizzonti e nuovi interessi da coltivare; verso nuove esperienze costellate di gioie e di maggiore serenità. Non dimentichi di portare sempre con sé i tanti volti dei suoi studenti, dei suoi docenti e del personale non docente e di restare nel cuore una donna innamorata della scuola.

Da tutto il personale docente e non docente dell’Istituto Comprensivo “Tricase Via Apulia”

un sentito GRAZIE.

 

di Nunzio Dell'Abate La mancanza di riprese audio-video delle prime sedute di Consiglio Comunale, tenutesi tra l’altro a prima mattina di giorno feriale, ha provocato più di qualche malumore in Città. Negli anni scorsi la visione anche in differita dei Consigli Comunali, attraverso un apposito link sul sito istituzionale, ha favorito l’interesse e la partecipazione dei cittadini, soprattutto di quelli fuori sede.

In questi giorni, l’Amministrazione provvidamente è corsa ai ripari e quanto prima il servizio streaming verrà regolamentato e ripristinato. Da subito abbiamo sollevato il nostro disappunto verso l’oscuramento dei Consigli ed anzi abbiamo proposto che anche le sedute delle Commissioni Consiliari, per legge pubbliche, siano diffuse in streaming.

Tale apertura sarebbe salutare per il coinvolgimento del cittadino che toccherebbe con mano la genesi delle proposte di delibera che approdano in Consiglio. Ricordiamo che le Commissioni Consiliari “ concorrono alle funzioni di indirizzo e di controllo politico-amministrativo ”; sono dunque il luogo deputato a

studiare, confrontarsi e decidere strategie e programmi di intervento. Ma sarebbe anche utile ai fini del giudizio sull’operato di ogni singolo Consigliere Comunale. Il cittadino “vedrebbe ed ascolterebbe”, a suo tempo e comodamente da casa, chi ed in che misura effettivamente lavora per il bene comune. Infine, premesso che i soldi impiegati per avvicinare il cittadino alla “res publica” sono sempre utilmente spesi, oggigiorno gli innovativi mezzi informatici consentono con costi esigui di avereun buon servizio streaming.

Insomma, nulla osta a che Tricase sia veramente un Comune in chiaro...

di Pino Greco Se dovesse accadere a qualcuno di noi, una perdita di coscienza o nel caso più grave un arresto cardio-circolatorio, gli operatori del 118 c’è la faranno adarrivare in tempo per evitare il peggio trale bancarelle, in particolar modo nel periodo estivo quando la temperatura, si aggira intorno ai 40° ?

GUARDA LE IMMAGINI. VAI ALLA SEZIONE VIDEO

Fin che la barca va, lasciala andare, fin che la barca va, stai a guardare…. Orietta Berti ha fatto della canzone fin che la barca va un motto nazionale. Qui a Tricase potremmo modificare la canzone della nostra amata Orietta in: Fin che il mercato va, lascialo andare, fin che il mercato va, stai a guardare…. E’ martedì. C’è il mercato settimanale a Tricase. Fortunatamente fino ad oggi è andato tutto bene. Di cosa parliamo ? Di una seria questione che in tanti ci hanno segnalato : Se dovesse accadere a qualcuno di noi, una perdita di coscienza o nel caso più grave un arresto cardio-circolatorio, gli operatori del 118 c’è la faranno ad arrivare in tempo per evitare il peggio tra le bancarelle, in particolar modo nel periodo estivo quando la temperatura, si aggira intorno ai 40° ?

La nostra foto, il nostro video ( vai sul sito: ilvolantinoditricase.it) fatto dall’alto, in un caldo martedì estivo, con un drone amatoriale, ci fa notare che la linea gialla è la parte esterna delle bancarelle, mentre la linea rossa, ci segnala, forse, la difficoltà da parte dell’ambulanza o dell’operatore del 118, nel passare in un eventuale intervento.

Dunque, della delicata questione abbiamo intervistato un professionista del primo soccorso .

Questa la sua dichiarazione : risulta fondamentale l’intervento sanitario o di primo soccorso entro 6-7 minuti per evitare il peggio…

Ai posteri l'ardua sentenza

di Alessandro Distante Non sono stati in pochi a chiederci quando saremmo ritornati in edicola. Perché –diceva qualcuno- ci sono tante cose da dire. Chi sull’estate, chi sulla Città, chi sulla nuova Amministrazione, chi sulle nuove speranze sportive.

Riprendiamo, ospitando alcuni interventi su iniziative estive viste da chi vi ha partecipato, ma anche da chi le ha organizzate; presentando alcuni ricordi e segnalazioni da parte dei cittadini; denunciando un problema sicurezza mercato; ritornando a riflettere, per colpa di Alfredo.

Agosto è stato un mese ricco di tante iniziative, con personaggi del mondo dello spettacolo e della cultura (alcuni solo annunciati) che hanno regalato momenti belli e profondi per i tricasini e per i turisti, sia di quelli originari di queste parti sia di quelli di fuori.

Grande vivacità di presenze, soprattutto a Tricase Porto con una riscoperta anche di Marina Serra.

Qualche défaillance nella macchina organizzativa comunale ma è il prezzo che ogni nuova Amministrazione paga, specialmente se entra in carica a ridosso dell’estate.

Tante invece le proposte offerte dalle Associazioni tricasine e tutte di ottimo livello.

E le proposte non sono ancora finite. In questi giorni ha avuto inizio il tradizionale SIFF Salento Film Festival che quest’anno si apre al mondo non più tanto misterioso della Cina ed a quello affascinante dell’Iran e da qualche giorno è al Cinema, anche a Tricase, l’ultima opera di Edoardo Winspeare “La vita in comune” che parla di Spasulati e dintorni, di Disperata, e forse di Depressa.

Ma consentiteci di anticipare anche il nostro prossimo evento che si terrà sabato 30 settembre.

Il Premio Giornalistico Il Volantino, giunto alla sua 8^ Edizione.

Come già preannunciato, quest’anno, ad essere premiata, sarà Barbara Stefanelli, Vice direttore vicario del Corriere della Sera. A partire da questo numero presenteremo alcuni suoi interventi che ci consentiranno di conoscerla per quello che ha scritto e poi di persona.

Nel ringraziarla, ringraziamo anche Claudio Scamardella, direttore del Quotidiano ed ultimo premiato dal Volantino.

Sarà lui a dialogare con la Stefanelli. Insomma ci sono tutte le premesse per una bella serata a chiusura di una bella (e torrida) Estate.

A Tricase due giorni dedicati all’ambiente con la fruizione del territorio lenta,

partecipe e accessibile a tutti

Per conoscere il Parco Naturale Otranto Santa Maria di Leuca attraverso la mobilità lenta e i sapori del territorio, torna come ogni anno l’edizione con “Eh vengo anch’io”, una due giorni di biciclettate, degustazioni, spettacoli e gite in barca, organizzato dalla Cooperativa Terrarossa, e rivolto a una platea eterogenea per età e abilità.

Quest’anno “Eh vengo anch’io!” bissa e propone il suo ricco calendario per due giornate di seguito Sabato 9 e domenica 10 dicembre.

Sabato alle 9:30 appuntamento presso la Chiesa dei Diavoli a Tricase da dove dopo una golosa colazione a base di miele e caffè si partirà con le bici (disponibili su prenotazione) verso il centro storico dell’omonima cittadina per ammirare la brillante maestria dell’arte figula nella bottega d’arte del Maestro Agostino Branca. Poi sarà la volta del fascino antico e sempre nuovo dell “l'Unico Biotopo - Bosco delle Vallonee“. Qui, per chi vorrà prenotarlo, attenderà i ciclisti il banchetto di"sapori autentici di comunità" ; e poi ancora giochi multi-senso per grandi e piccoli. Non mancherà neanche quest’anno uno spettacolo di magia e la compagnia dell’asinello di Masseria Nonno Tore per accompagnare i partecipanti in un trekking alla scoperta del bosco. Tra la frescura orecchi attenti per l’esibizione de " Il poeta nel bosco di querce" - versi e canzoni da Salvatore Toma - con Renato Grilli e Rocco Nigro, seguirà la performance di un picaresco menestrello.

Domenica 10 , si rinnova l’appuntamento , alle 10:00 presso il Palazzo Baronale di Tiggiano, per visitare le sale ristrutturate del "Museo della civiltà contadina", guidati dai piccoli apprendisti ciceroni, amici del FAI (disponibili interprete in L.I.S e materiale informativo in Braille). Immancabile la colazione con marmellate e succhi di frutta casarecci. Attraverso olivi centenari e paesaggi rurali si arriverà a Torre Nasparo. Sarà semplice seguire la litoranea in discesa fino Marina Serra. Qui, gli amici di Coppula Tisa ed i produttori della Rete SalentoKm0, racconteranno del Celacanto Bene Comune  e del manifesto per l'agricoltura naturale nel Salento, durante un pasto contadino genuino (su prenotazione). Dalla campagna al mare.

Dalle 16:30 protagonista il mare al Porto Museo di Tricase con l’Associazione “Magna Grecia Mare”, per un’uscita in barca a vela latina (su prenotazione)o, in alternativa, tra le banchine ed il complesso rurale della "Rena e delle Sette Vucche", per scoprire le attività e i progetti dell’Associazione e dell'Ecomuseo di Venere, il Porto Museo di interesse regionale. Infine Aperitivo di vino sul veliero “Portus Veneris” e concerto "a sorpresa"!Rientro a Tiggiano previsto a mezzo bus navetta. È indispensabile la prenotazione di nolo bici, spuntini, giri in barca e esigenze speciali per l'accessibilità dell'iniziativa, al 3207709937

Iniziativa con il patrocinio e il supporto di Parco Naturale Regionale "Costa Otranto - S. Maria di Leuca e Bosco di Tricase"; SAC Porta d'Oriente e Comuni di Tricase e Tiggiano.

in Distribuzione