di Riccardo Distante Nella storica capitale europea dell’arte e della moda che è Milano, Eleonora De Giuseppe, in arte La Pupazza, è ormai diventata una presenza dal tratto inconfondibile ed esplosivo attraverso le sue numerose creazioni esposte in quella che lei ritiene essere la migliore galleria d’arte al mondo: la street art.
Camminando per il capoluogo lombardo è possibile imbattersi nelle creazioni della nota artista di Tricase, in particolare nei murales e sulle cabine dell’Enel da lei realizzati, facendosi attrarre dal suo marchio di fabbrica, ossia un grande occhio dalle lunghe ciglia, dai giochi di colori vivaci e psichedelici, e dai soggetti unici, a volte paradossali, espressi in cornici surreali in cui la mente è solita vagare nel sogno nonostante essa ne perda la memoria al risveglio.
“Le brocche umane, i macinini che trasformano le rose in fragole, il piatto di pasta asciutta che capovolto diventa una donna che si chiama Asciutta pasta” questi, secondo l’artista salentina, sono solo alcuni dei protagonisti delle sue opere. A Milano, dall’ 11 ottobre, presso la galleria Pisacane Arte è possibile, tramite un percorso studiato offrire al visitatore l’esperienza più completa possibile dell’arte della Pupazza. La mostra presenta diversi disegni su tela, alcuni dei quali rendono omaggio alla città che ha accolto l’artista: Milano, ne sono degli esempi “Il Duomo nel vaso” o il “Duomo d’acqua”, ma anche oggetti di design realizzati seguendo il suo stile artistico come frigoriferi, sedie, tavoli e costumi da bagno.
Durante l’inaugurazione della mostra tenutasi l’11 ottobre non si sono soltanto potute vedere le opere della Pupazza ma è stato possibile anche… berle! Infatti una nota ditta vitinicola cunese, la Santero, ha commissionato all’artista tricasina la creazione di una linea di 6 bottiglie di spumante in una “Limited edition Santero 958” di cui sono state vendute circa 400.000 bottiglie. Gianfranco Santero presidente della maison 958 Santero ha affermato: “Ho scelto la Pupazza perché la sua arte è originale ed effervescente”.
Al termine della serata l’artista si è esibita in un live painting ossia nella realizzazione di un suo quadro alla presenza degli attenti e numerosi visitatori che hanno riempito la galleria Pisacane. Inoltre, uno dei quadri esposti durante la mostra “Conserva l’acqua” sarà prossimamente esposto in una nota mostra d’arte contemporanea che si terrà a Torino. Probabilmente è ora che anche nella città della Mole si cominci a parlare della Pupazza e ad essere rapiti dal suo occhio.
di Maria Assunta Panico
Ecco tutti i lotti individuati presenti al Bando Pubblico destinati a Stabilimenti Balneari, Spiagge Libere con Servizi ed Aree Ricreative
Spiaggia Libera con Servizi Marina Serra mq 2702
Stabilimento Balneare Spinchialuro Porticciolo mq 873
Spiaggia Libera con Servizi Spinchialuro Porticciolo mq 489
Spiaggia Libera con Servizi Spinchialuro Porticciolo mq 1097
Stabilimento Balneare La Serra del Mito mq 3328
Spiaggia Libera con Servizi La Serra del Mito mq 6200
Stabilimento Balneare La Serra del Mito mq 3959
Aree Ricreative e Diverse La Serra del Mito mq 2321
E’ stato pubblicato da pochi giorni dal Comune di Tricase l’Avviso Pubblico per il rilascio di concessione di aree demaniali marittime per finalità Turistico-Ricreative, la partecipazione alla procedura ad evidenza pubblica è consentita con riferimento ai tratti di costa individuati dal Piano Comunale delle Coste. Il rilascio di concessioni di aree demaniali significa, da un lato, dare la possibilità alle persone che ne faranno richiesta e dimostreranno di avere tutte le carte in regola, di svolgere un’attività economica per i mesi estivi, utilizzando una delle principali risorse di Tricase, il mare, dall’altro lato assicurare vigilanza e pulizia della costa.
Tutto questo sarà possibile in virtù di un lungo ed impegnativo lavoro svolto dalla precedente Amministrazione di cui ero parte, anche, in qualità di Assessore all’Urbanistica ed Assetto del Territorio e che mi ha vista impegnata per il processo di formazione ed il lavoro di coordinamento tra lo staff tecnico comunale e gli uffici regionali, arrivando ad ottenere, per la città di Tricase, l’approvazione regionale del primo Piano Comunale delle Coste tra i Comuni costieri della Regione Puglia.
Un obiettivo prioritario nella redazione del piano è stato quello di rilanciare l’offerta balneare con attività qualificanti e diversificate sulla costa, promuovendo lo sviluppo dell’economia turistica balneare, la corretta fruibilità dei beni demaniali marittimi e la salvaguardia della costa nel rispetto delle identità ambientali dei luoghi e delle specifiche caratteristiche delle località.
Queste esigenze erano emerse dai cittadini e dalle associazioni durante l’intensa fase di partecipazione che ha caratterizzato la formazione del Piano ed ha avviato un periodo di urbanistica partecipata che ha coinvolto una larga parte della cittadinanza attiva anche durante la formazione del Documento Programmatico preliminare al Piano Urbanistico Generale.
Sarebbe stata opportuna una fase propedeutica di partecipazione cittadina prima dell’indizione dell’Avviso Pubblico per comprendere le necessità reali, le aspettative economiche, ambientali e paesaggistiche e condividere le linee guida che hanno portato alla scelta dei criteri inseriti nel bando. L’auspicio è che non venga interrotto l’apporto attivo dei cittadini alle scelte amministrative in materie fondamentali come la pianificazione, l’ambiente, la tutela del mare e lo sviluppo turistico.
di Caterina Scarascia Non ti incontrerò più ai crocicchi delle antiche vie, figura silenziosa e pensierosa, ma sempre pronta ad un breve saluto o ad un timido cenno del capo. Sei stato il “mio” Professore degli anni universitari, pur avendo affrontato insieme a Te un solo esame, quasi di striscio, come ero solita ripetermi, io che seguivo le strade della filosofia e Tu immerso nei tuoi studi letterari.
Ma l’innamoramento intellettuale è stato per me forte e risaliva agli esami di maturità, quando Ti conobbi per la prima volta, nel lontano 1976, io liceale, preoccupata di avere come presidente di commissione un Uomo di un tale spessore culturale e Tu Professore semplice ed umile, buono, capace di farci capire che la cultura passa sempre dal cuore e lì, in fondo, si sedimenta.Papà mi aveva sempre raccontato di questo Donato Valli geniale, capace di eccellere in tutto, disponibile ad ogni sacrificio pur di studiare, anche quello di leggere i suoi libri, in assenza di altro, alla luce della lanterna del vecchio cimitero.
Leggenda? Fantasia? Non lo so. Di certo fui sempre affascinata da quella immagine e quando Ti incontrai, quando Ti sentii parlare, appassionato e veemente, mi convinsi che avresti potuto leggere e studiare dappertutto, perché perdevi il senso della realtà, tanto era forte la dimensione intellettuale in cui ti immergevi e attraverso la quale inseguivi le Tue utopie. Al corso universitario sul Frammentismo, in quegli anni ’80 in cui sentivamo ancora addosso la grigia cappa del terrorismo, riuscisti ad aprire nuovi scenari nella mia mente e la tentazione di iscrivermi a Lettere, conclusa la laurea in Filosofia, fu fortissima.Ma mi resi conto, con il tempo, che in realtà volevo solo continuare a studiare e a discutere con Te, che sentivo così vicino ai miei ideali e ai miei sogni di veder realizzato un mondo diverso.
Anche quando stavamo lunghi periodi senza incontrarci, senza avere la pur minima occasione di scambiare qualche riflessione, bastava un breve incontro lungo via Tempio o in Piazza Pisanelli per ritrovare la consueta sintonia e finire per parlare, inevitabilmente, della nostra Tricase, quello che tu definivi “il Paese dell’anima”
La Tua candidatura a Sindaco nel 1993 fu per me un segno di grande speranza, pur nella consapevolezza che nello schieramento che avevi scelto c’erano ben poche possibilità di farcela.Ma non potevi e, soprattutto, non volevi fare diversamente. Oggi lo comprendo ancor più di allora.Perse le elezioni, la mia lettera piena di amarezza Ti raggiunse pochi giorni dopo e la Tua risposta, nel giorno dell’Assunta del 1993, è stata sempre una lezione a cui attingere nei momenti dolorosi della mia vita professionale e sociale, ma anche personale.
“Scusa se ti scrivo solo oggi, dopo quasi due mesi che ho ricevuto la tua lettera. Tanti ne sono occorsi per farmi una ragione di quanto è accaduto…Ci ho messo in mezzo un tuffo disperato negli antichi studi…..Ora sono come purificato, ma anche molto disorientato….Vorrei tanto dirti che sono pronto per nuove lotte, nuovi impegni. Non posso. Vado ricostruendo quel paese ideale, o meglio quel paese dell’anima, che, evidentemente, ha scarsa attinenza con quello reale. Finchè non ne avrò delineato i contorni, è difficile che io trovi la forza per disegnarlo e comunicarlo agli altri….Io pensavo ad un paese che, anche nella prassi, si preparasse all’Avvento: il paese dei progetti comunitari, dei piccoli/grandi produttori di cultura (contadina, artigiana, tecnica), la grande oasi della pace della convivenza, della solidarietà, là dove sarebbe stato possibile che tutti lavorassero per questo progetto….A me sarebbe bastato creare il clima, l’atmosfera per cui poteva coniugarsi l’utopia con la realtà. E invece mi sono accorto che bisognava partire dalla realtà per coltivare l’utopia. Oggi spero che coloro che sono andati al mio posto trovino la forza per superare la realtà, per non lasciarsi sconfiggere dalla sua mediocrità o dalla sua cronaca. E intanto io lavoro per la nuova speranza. Tanto meglio se a lavorare saremo in più d’uno: io e te, per ora; e poi i tuoi amici e i miei. So per certo che questo paziente lavoro sconosciuto, non propagandato, darà i suoi frutti. Ti abbraccio, intanto, con paterna e fraterna tenerezza.”
Ma il Tuo amato Paese dell’anima è ancora fortemente aggrovigliato nella cruda realtà e ha forse del tutto perduto i pochi spiragli di utopia. Oggi Ti abbraccio anch’io, mio caro Professore, con la pesante commozione che mi intorpidisce lo spirito, ma con la tua frase profetica stretta al cuore:
“E intanto io lavoro per la nuova speranza”
di Giuseppe R.Panico A breve avremo finalmente un parco pubblico. Per la verità un pò piccolo per essere tale, quasi una verde appendice della antistante nuovo palazzo. Speriamo faccia contenti grandi e piccini, chi col cane e chi senza cane. Come ogni luogo pubblico cittadino per essere meglio utilizzato e frequentato, oltre che ben tenuto e illuminato, dovrebbe essere facilmente raggiungibile. Meglio se anche a piedi, in bici, con carrozzine per bimbi e mamme o per disabili accompagnati o semoventi. Se il verde pubblico non mai stata una priorità cittadina, come anche i percorsi pedonali/ciclabili e gli stessi marciapiedi, il nuovo parco dovrebbe indurre a qualche provvedimento in merito, favorendo cosa anche nuove attrattive sociali e commerciali in zona. Un parco non certo Centrale come quello di New York, (che già nel 1811 -oltre due secoli fa-aveva un Piano Regolatore) e che non puo certo rimanere semiperiferico o in uso al solo vicinato o avviarsi alla decadenza.
In particolare se dalle zone più centrali e frequentate del paese (Piazza Cappuccini e Pisanelli) non si favoriscono i collegamenti pedonali/ciclabili, ora alquanto carenti se non pericolosi. Da Piazza Cappuccini, per la via più¹ breve, bisogna infatti avventurarsi per una delle strette viuzze (via Toti, Carso, Piave, Isonzo) fra i miseri marciapiedi e troppe auto in sosta o in transito, almeno fino all'imbocco con via Cattaneo (decisamente più larga). Se invece utilizziamo via Roma/Thaon de Revel, anche qui tantissimo traffico e carenti marciapiedi. Se poi il parco proviamo a raggiungerlo da piazza Pisanelli, via Largo Santa Lucia ci ritroviamo su una discesa decisamente pericolosa, per assenza di marciapiede ed intenso traffico. Il via-vai dalla vicina farmacia e adiacenti negozi di tante persone, soprattutto anziane, ed i frequenti incidenti in zona rendono inoltre da tempo necessario riorganizzare il parcheggio in zona e semaforizzare quellincrocio
Si direbbe che il nostro, in termini urbanistici, non sia proprio un paese per ragazzi, ne per i loro nonni, ne per le loro per mamme con carrozzina. Ne soprattutto per chi, alla sfortuna di qualche disabilità per nascita, incidente o vecchiaia, deve aggiungere quella di istituzioni poco attente alle loro necessità di locomozione, almeno fra i punti principali del paese. Si continua a privilegiare solo le auto e le conseguenti polveri sottili, una delle principali fonti, se non la maggiore, di inquinamento, malattie e morte. Non sappiamo cosa proporrà il Piano Urbanistico in itinere. Sicuramente non è proprio il caso di aspettare un'altra... eternità anche per semplici e poco onerosi provvedimenti urbanistici, come appunto la realizzazione di un pur ristretto marciapiede sulla discesa da largo S. Lucia alla Croce e la preclusione a traffico e parcheggio lungo una delle quattro suindicate stradine.
Trasformarla in un elegante vialetto di collegamento pedonale/ciclabile fra Cappuccini e via Cattaneo, e dunque zona Lama e nuovo parco, valorizzerebbe anche le antistanti abitazioni ora soffocate dalle auto in sosta a pochi cm dall'uscio di casa e dai letali miasmi di quelle in transito. Per la prossima primavera/estate potremmo così avere, oltre a Stabilimenti Balneari e Spiagge Libere con Servizi in concessione, come da bando pubblicato sul sito del Comune, anche migliori, ecologici e salutari collegamenti urbani. Che non potrebbero altro che facilitare, a loro volta (almeno da piazza Cappuccini) e continuando oltre il parco, anche il via-vai da/per mare lungo via Marina Serra. La via del sole come chiamata recentemente sul Volantino. Valorizzare le proprie risorse, senza aspettare tempi biblici o invaghirsi di ambientalismo e conservatorismo talebano o piegarsi ai tanti egoismi, il modo primario per attrarre investimenti e turismo ed avvicinarci alle regioni del Nord. E non da queste tenuti lontano, come con i recenti referendum, perchè ormai stanche di sostenere, con il loro lavoro, i loro sacrifici ed i loro miliardi di euro, la povertà meridionale che, prima ancora di essere economica,epolitico-culturale.
di Adolfo Scolozzi Da assessore uscente, non ho potuto non riflettere su ciò che sta accadendo da un po’ di tempo a questa parte, ovvero dalla conclusione della consiliatura dell’amministrazione Coppola ad oggi. Da molta gente veniamo apostrofati come “fessi” perché non abbiamo saputo comunicare ai concittadini, né prima né durante né dopo: ciò che è stato realizzato dalla predetta Amministrazione; ciò che è stato programmato e finanziato dalla stessa; i numerosi lavori già appaltati; ciò che è stato lasciato in eredità in termini di progettazione nei vari settori. La comunicazione. Per convincermi del potere della comunicazione mi hanno fatto un esempio: E’ meglio riparare 10 buche, fare delle foto e postarle su Facebook ? o ripararne 13 mila cinquecento, tante quante ne abbiamo riparate noi, e non comunicarle ? Sembra che sia meglio la prima ipotesi; quindi “Fessi”. Personalmente non condivido questo superficiale scenario. Molte cose fatte sono visibili , sono sotto gli occhi di tutti, tante altre sono state pubblicate sul sito Web del Comune, che è la forma più corretta di pubblicità della Res pubblica. Volendo fare un elenco degli interventi operati dall’Amministrazione Coppola è quasi impossibile.
Ma dal momento in cui sempre più spesso veniamo additati come “fessi”, qualcosa occorre pur dirla. E intendo incominciare proprio da Tricase Porto per salire successivamente a Tricase e Frazioni. Non vi è dubbio che a Tricase Porto abbiamo cambiato sia il vestito che l’aspetto, e mi riferisco alla sistemazione del parcheggio della Rotonda, all’impianto di illuminazione pubblica sempre alla Rotonda, alla sede dell’avamposto scientifico di ricerca sul mare, ottenuto grazie alla collaborazione dell’ IAMB di Bari e dell’ Università del Salento, ai lavori fatti al porto nuovo, le cd case dei pescatori, al rifacimento del muro di cinta sulla litoranea, ai bagni pubblici, alle grotte, alla messa in sicurezza del costone che va dalla sabbia a punta cannone, alla sistemazione della strada Duca degli Abruzzi asfaltata da poco, che non è ciò che volevamo poiché il nostro progetto prevedeva una spesa di 120 mila euro, ma è già un inizio va bene così . Tutto ciò dovevamo comunicarlo attraverso Facebook? Perché non sono interventi fatti di materia viva e che si vedono ? O la realtà virtuale ha già sostituito il vero, il concreto ? Eppure in campagna elettorale, nonostante l’esiguo tempo a disposizione, è stato ampiamente illustrato ciò che è stato fatto.
Allora perché “fessi”. Forse non è stato detto ?: che ci hanno finanziato per 750 mila euro il progetto per la depurazione delle acque pluviali, prima che confluiscano in mare; che è stato finanziato il progetto di 620 mila euro per la messa in funzione dell’impianto di irrigazione; che si è ottenuto un finanziamento di 3 milioni per la sistemazione del Depuratore ; che in Marina Serra abbiamo asfaltato via Mirabello e la discesa del Rio; che nel capoluogo è stata ristrutturata Piazza dei Caduti ed il Capannone dentro l’ACAIT; che è stato rifatto il marciapiede più manto stradale a Piazza Galileo Galilei adiacente al Liceo Stampacchia; che finalmente a Tricase si sta realizzando, con circa 600 mila euro, il Parco Cittadino in zona lama, il primo lotto è praticamente finito ; che circa 8 chilometri di manto stradale delle rete urbana è stata rimesso a nuovo; che via Ciccotti in Depressa si allagava e a causa della quale una intera Comunità non poteva fare visita ai loro defunti nei giorni di pioggia, è stata finalmente sistemata; che il cimitero di Depressa dopo 30 anni è stato profondamente ristrutturato; che in Lucugnano è stata completata Piazza Comi .
In campagna elettorale è stata data ampia comunicazione, inoltre, degli interventi operati a favore delle scuole: ristrutturazione e messa in sicurezza della scuola media Dante Aligheri; messa in sicurezza della palestra e dei cornicioni oltre che imbiancatura della scuola media Giovanni Pascoli; ampia ristrutturazione della scuola elementare di via Sant’Agostino (rioni Sant’Eufemia e Tutino); del cimitero del capoluogo dove sono state montate 4 fontane, realizzate due nuove cappelle con 200 loculi complessivi; della Piazza in “zona lu puzzu” inaugurata il mese di agosto; di via Monteverdi, la strada adiacente la Stazione Ferroviaria, con 48 nuovi pargheggi, dell’illuminazione pubblica della strada che porta alla Madonna di Fatima, dei sedili all’interno del Palazzetto dello Sport e la sistemazione dello spazio intistante, la messa in sicurezza del muro di cinta del campo sportivo San Vito . E che dire delle opere già appaltate, quindi finanziate, anche se non ancora realizzate per problemi insorti che illustrerò dopo, come Piazza Don Tonino Bello antistante alla Chiesa Madre, Piazza dei Trane nel rione Tutino, Piazza San Nicola nel rione Sant’Eufemia, Piazza Marinai D’Italia antistante all’Hotel Callistos, Piazza Principessa Antonietta “aiara”.
E poi ulteriori nuovi progetti presentati per circa 10 milioni di euro. Quello che ho elencato è ciò che ricordo a memoria, ci sarebbe molto altro da aggiungere ed è relativo ad una sola delega assessorile, ve ne sono altre 16 di deleghe, dove potrei parlare per es. del Piano Coste, del PUG, del Piano Regolatore del Porto, degli interventi sulla cultura, abbiamo ospitato una miriade di scrittori, autori di libri famosi come Saviano, Sgrena, Fava, Veltroni, Catena Fiorello, e tanti altri. Allora perché “Fessi” ? Forse perché un’Amministrazione che è alla fine del mandato non è riuscita a fare tutto ciò che ha programmato è comunque criticabile ? Una bella domanda. Ma prima di rispondere voglio fare alcune riflessioni e delle importanti premesse.
L’Amministrazione Coppola ha iniziato a metà del 2012, si veniva dalle dimissioni del Governo Berlusconi e l’insediamento del “lacrime e sangue come fu definito allora” Governo Monti. Il momento più buio della nostra storia recente; eravamo in piena crisi economica ed occupazionale, da molti è stato ritenuto perfino il momento più pericoloso per la pace sociale, si è scritto allora anche di tumulti di piazza, diciamo il periodo più buio della storia della Repubblica. Abbiamo iniziato dopo un periodo abbastanza lungo di commissariamento e qui voglio ringraziare il Commissario Dott. Guido Aprea per aver governato con dedizione la nostra comunità.
Davvero un brutto periodo gli anni dal 2012 al 2014; vi era il blocco di tutto, dai trasferimenti di fondi dallo Stato agli Enti Locali, al blocco delle assunzioni di personale della Legge Del Rio, dai limiti imposti dal patto di stabilità all’impossibilità di agire sulla leva fiscale, dalla drammatica disoccupazione giovanile alla chiusure di numerose piccole attività produttive, dal disagio sociale agli sforzi finanziari per contenerlo. A tutto ciò si aggiungeva il nuovo sistema di contabilità finanziaria che ha provocato un periodo di transizione con ritardi operativi considerevoli sulle esecuzione delle opere in tutti i Comuni d’Italia. In tale emergenziale contesto si inseriva la riforma dei pubblici appalti con la istituzione della S.U.E. (Stazione Unica Appaltante) per la quale il Comune da solo non poteva più eseguire appalti ma occorreva rivolgersi obbligatoriamente all’Ente provincia, anche qui con accumulo di ritardi burocratici non indifferenti. E che dire del sovraccarico di lavoro della Soprintendenza, Ente necessario per i pareri concernenti i lavori vicinali ai Centri storici. Questi motivi, tutti eccezionali, hanno di fatto ritardato di un anno e mezzo i lavori già programmati.
Ciò nonostante abbiamo inforcato la bicicletta e ci siamo messi a pedalare. Lo abbiamo fatto con passione, con amore, con onestà e con coraggio, nonostante le nostre paure, le nostre debolezze e lo scoramento dettato dallo stato di impotenza per non essere in grado di risolvere tutte le numerose istanze proveniente dalla nostra gente. Stiamo parlando di sentimenti, di stati d’ animo che non possono essere postati sui social ma condivisi nel quotidiano, nella vita reale, con la gente, magari ponendo maggiore attenzione alla gestione della cosa pubblica, evitando di farsi suggestionare da una comunicazione superficiale fatta di slogan. Questo tipo di comunicazione, con le sue ombre e con i suoi fantasmi, penso sia un danno per la salute pubblica se accettato acriticamente, o caduto in mani sbagliate. Papa Francesco ad esempio dice che viviamo nel regno della libertà senza limiti.
Leggevo inoltre che da una indagine eseguita da una nota Università è emerso che il 65% delle notizie pubblicate sui social sono fake “notizie false”, ciò significa che rischiamo di vivere in un mondo virtuale, in un mondo senza valori, praticamente in un mondo falso. Quindi, convintamente dico: meglio chiudere 13 mila e cinquecento buche e non comunicarle, invece di chiuderne 10, fotografarle e postarle su facebook. Siamo retrogradi ? può darsi, ma realisti.
Ora alla luce di tutto ciò e dopo la campagna elettorale, con l’esito che democraticamente ne è derivato, voglio qui cogliere l’occasione per augurare al Sindaco avv.Carlo Chiuri ed ai nuovi amministratori un Grande Buon Lavoro; lavorare per la propria città è un onore, mettersi a servizio della gente è sicuramente stanchevole, a volte stressante, ma lodevole e gratificante.
Era il 13 ottobre scorso quando il primo cittadino Carlo Chiuri nominava l’avv. Andrea Piscopiello, Commissario Straordinario dell’Atletico Tricase.
Dopo giorni di trattativa la soluzione definitiva nella serata di mercoledì 25 ottobre.
Dunque fumata bianca per il nuovo Presidente. Antonio Raone. L’imprenditore di Presicce.
Il presidente Raone, già nella scorsa stagione aveva dato prova di un forte legame tra il calcio e Tricase, soprattutto con l’impegno di risorse finanziarie.
Il presidente Antonio Raone al nostro telefono : “ la squadra verrà rinforzata, punterà alla vittoria del campionato, voglio fare bene a Tricase, perché questi tifosi meritano, questa Città merita la dovuta importanza.
"Scena.0 - edizione 2017" il concorso indetto da FITA( Federazione Italiana Teatro Amatori) a cui la Compagnia Teatrale "La Svolta" di Lucugnano ha partecipato portando a casa, con lo spettacolo "Sarto per signora" di Feydeau diretto da Antonio D'Aprile, la menzione speciale: " Commedia dalla comicitá maliziosa.
Il lato rilevante dello spettacolo è dato dalla spontaneità recitativa dei protagonisti unito al sapiente uso dello spazio scenico". La premiazione si è tenuta a Bari il 17 ottobre.
FINANZIATA LA STRATEGIA DI SVILUPPO LOCALE DEL GAL CAPO DI LEUCA
Nei giorni scorsi la Regione Puglia ha concluso la selezione dei Gruppi di Azione Locali finanziati con le risorse del Programma di Sviluppo Rurale Puglia 2014-2020; con Determinazione dirigenziale n. 178 del Dipartimento Agricoltura, Sviluppo Rurale e ambientale del 14 settembre 2017 è stata infatti pubblicata la graduatoria finale dei 23 GAL che operano nelle aree rurali della Puglia.
Al secondo posto della graduatoria regionale si è piazzato il GAL Capo di Leuca che, per l’attuazione della propria Strategia di Sviluppo Locale “il Capo di Leuca e le Serre Salentine”, ha ottenuto dalla Regione Puglia un finanziamento pubblico di € 7 milioni e mezzo di euro.Si tratta dell’ennesima conferma della capacità progettuale della struttura del GAL di Tricase, giunta, con quella che verrà avviata nelle prossime settimane, alla quinta esperienza di sviluppo locale sostenuta dalle risorse del Programma LEADER. L’eccellente risultato è confermato dalla lettura dei dati di dettaglio della graduatoria: al netto dei punti assegnati ai GAL per i dati oggettivi legati alle caratteristiche dei singoli territori, emerge che il punteggio più alto assegnato alla valutazione qualitativa delle SSL è quello legato al GAL del Capo di Leuca.
Con la pubblicazione della graduatoria regionale si conclude finalmente un lungo procedimento amministrativo avviato oltre un anno fa con la pubblicazione della prima versione del bando regionale. A breve saranno avviate le iniziative previste nella SSL, che interesserà un’area composta da 23 Comuni de Salento: Acquarica del Capo, Alessano, Alliste, Casarano, Castrignano del Capo, Corsano, Gagliano del Capo, Matino, Melissano, Miggiano, Montesano Salentino, Morciano di Leuca, Patù, Presicce, Racale, Ruffano, Salve, Specchia, Taurisano, Taviano, Tiggiano, Tricase e Ugento. Ancora una volta una strategia costruita dal basso, al termine di una serie di incontri, assemblee, tavoli di lavoro con gli amministratori locali e gli operatori privati.
Sono previsti diversi interventi rivolti alle Amministrazioni comunali, le quali avranno la possibilità di recuperare beni ed aree pubbliche di particolare interesse storico, artistico e culturale, con particolare attenzione per le iniziative dedicate alla gestione e alla fruizione degli stessi, in partenariato con gli operatori privati interessati alla valorizzazione del sistema culturale del Capo di Leuca.
Come per le precedenti edizioni di LEADER, non mancano gli interventi rivolti ai privati che operano nei settori dell’artigianato, dell’agricoltura, della ricettività e dei servizi, con l’obiettivo di accrescere le potenzialità di sviluppo dell’economia locale.
In continuità con le precedenti esperienze di sviluppo locale attuate fin dal 1992 dal GAL che opera nella città di Tricase, anche nell’esperienza che a breve prenderà vita saranno sperimentate iniziative innovative e sperimentali per l’area di intervento: sono infatti previsti sostegni ad interventi pilota in ambito sociale per la creazione di attività inclusive per le persone svantaggiate (agricoltura sociale, Gruppi di Acquisto Solidale, servizi ambientali e orti sociali). In campo agricolo si segnala l’intervento sperimentale di sostegno alle iniziative di contrasto al diffondersi della xylella, il batterio che sta intaccando l’”oro verde” del Salento, cale a dire la produzione di olio d’oliva.
Prima della pubblicazione dei bandi di selezione dei beneficiari da finanziare con le risorse della Misura 19.2 e 19.4 “LEADER” del PSR Puglia 2014-2020, il GAL realizzerà un intenso piano di comunicazione per coinvolgere il maggior numero possibile di soggetti pubblici e privati con i quali condividere la propria Strategia di Sviluppo Locale.
Grande soddisfazione per l’importante risultato conseguito, viene espressa dal Presidente del GAL Rinaldo Rizzo: “questo risultato costituisce per il GAL Capo di Leuca un riconoscimento anche alla luce dell’esperienza maturata nelle precedenti programmazioni LEADER”, e ancora: “un sentito ringraziamento mi sento di esprimere nei confronti dei soci, del Consiglio di Amministrazione, del Direttore e della struttura tecnica del GAL, un così importante risultato poteva essere raggiunto solo grazie alle competenze e all’esperienza maturata dall’intera squadra del GAL.
di Sergio Fracasso Il 17 ottobre è stata presentata, in Provincia, dal gruppo di opposizione Salento Bene Comune, con iniziativa del Consigliere Provinciale di Sinistra Italiana, Danilo Scorrano, una interrogazione per capire quali siano ad oggi i provvedimenti che l'amministrazione provinciale intende perseguire per il destino di Palazzo Comi a Lucugnano. Oltre all’interrogazione è stata protocollata dal Consigliere di SI una richiesta di convocazione della seconda commissione consiliare per capire, alla presenza del dirigente Ing. Zampino, se ci siano anomalie nel bando o se i due soggetti ammessi non siano in possesso di tutti i requisiti richiesti.
O, ancora, se ci siano altri reconditi motivi che impediscono l'espletamento della procedura e la conseguente assegnazione dei beni. L’intento di questo intervento è di stanare in maniera definitiva il Presidente Gabellone che continua imperterrito a portare avanti questo Bando scellerato nonostante la palese situazione di illegittimità nella procedura viste anche le macroscopiche lacune dal punto di vista dei nullaosta della Soprintendenza. Il Bene Palazzo Comi deve essere visto nella sua totale complessità, come Casa Museo e come patrimonio libraio che è al suo interno che non potranno mai essere disgiunti (qualcuno in Provincia pensa di fare per ovviare agli errori della gestione di questo disastroso bando).
Intanto la comunità locale, e non solo, si ricompatta intorno al Comitato che non abbassa la guardia a difesa di Palazzo Comi: il 17 ottobre, su iniziativa dello stesso Comitato cittadino, vi è stata un’assemblea pubblica dove sono emersi i temi su cui poggiare la battaglia nei i prossimi mesi; è emersa la voglia di continuare ad organizzarsi per far rifiorire le iniziative culturali all’interno di Palazzo Comi, lasciato a se stesso per non dire abbandonato dalla Provincia. In tal senso si è giunti alla conclusione di volersi dotare di uno strumento Associativo per poter essere più incisivi anche nella proposta culturale e nel reperire fondi partecipando a Bandi per finanziare le attività che si vogliono organizzare ovviamente con il Comune di Tricase (ma anche alla Provincia) che dovrà portare avanti la volontà di essere co-gestore del Bene Comi insieme con le realtà socio-culturali locali.
Vi è in me la profonda speranza che, con la ricorrenza del 3 aprile 2018, dei 50 anni dalla morte di Girolamo Comi, si possa festeggiare finalmente la soluzione auspicata da tutta la cittadinanza con lo stralcio del Bando e l’inizio di un nuovo percorso condiviso che abbia al centro l’interesse collettivo e la salvaguardia del bene pubblico anche in Onore del Prof. Donato Valli scomparso in queste ore, persona di Cultura, protagonista e fondatore dell’Accademia Salentina che aveva come fulcro di riferimento culturale proprio Palazzo Comi.
TRICASE, SI È ROTTO L’ELEVATORE, LA BARA È CADUTA…
di Pino Greco
IL FATTO : Si è rischiato anche il secondo morto. Mercoledi, 18 ottobre nel “ nuovo” cimitero di Tricase, mentre si cercava di posizionare la bara nel loculo al quinto livello, si è rotto l’elevatore alzaferetri, la bara è caduta, si è rotta e si aperta. Tutto questo nella Cappella Comunale di Caprarica, mentre il necroforo S.S. era intento a eseguire una sepoltura. I “ familiari/testimoni ”,non hanno potuto che svenire o quasi, davanti ad una scena così agghiacciante. Oltre al “ povero ” defunto, il necroforo è stato colpito di striscio dalla bara, sfiorando una seconda “ brutta scena”. Il malcapitato è stato soccorso in ospedale, la prognosi è di quattro giorni di riposo. Sul posto sono intervenuti la Polizia Locale, il 118 e l’Assessore comunale Sonia Sabato. Per dovere di cronaca, il defunto è stato trasportato nella camera mortuaria, dove il giorno successivo, giovedì 19 ottobre, i familiari “ segnati ” dalla brutta esperienza, sono ritornati per ultimare tutte le operazioni necessarie alla tumulazione e far riposare in pace il proprio caro.
IL DOPO: Dopo questo triste accaduto, in Città c’è chi si domanda di un cimitero o dei quattro cimiteri di Tricase ( Lucugnano, Depressa, cimitero “vecchio dei Cappuccini e nuovo”) in che condizioni versano, c’è chi associa questo accaduto ad una triste realtà di una Città che per anni ha rappresentato un importante punto di riferimento di tutta la provincia e del Capo di Leuca in particolar modo, c’è chi sottoscrive che le trame della politica nel corso degli anni hanno declassato Tricase. Tutti pensieri da rispettare, ma non si vuole rimarcare il passato o criticarne l’operato, perché ci sarebbe da scrivere un “grande” libro.
LA DOMANDA: A questo punto, la domanda sorge spontanea: se l’attrezzatura cimiteriale ( come da foto), di proprietà del Comune o delle Confraternite sono “ messe male ”, si è mai provveduto alla regolare manutenzione o alla sostituzione? Viene rispettata la legge sulla sicurezza cimiteriale?
Per fortuna la bara si è schiantata al suolo senza colpire nessuno dei presenti. In tal caso, il numero dei morti sarebbe aumentato e il Comune di Tricase o l’azienda delegata probabilmente accusati di omicidio colposo o qualcosa del genere.