LA PUGLIA TI VACCINA: DA LUNEDI 29 MARZO AL VIA LE ADESIONI A PARTIRE DAI 79 ANNI SU PIATTAFORMA WEB, NUMERO VERDE E FARMACUP

PARTONO PARALLELAMENTE LE VACCINAZIONI PER FRAGILITA', A CURA DEI MEDICI DI MEDICINA GENERALE E DEI CENTRI SPECIALISTICI DI RIFERIMENTO

La campagna vaccinale in Puglia procede per età e per fragilità.

LA PUGLIA TI VACCINA – PER ETA'

Per le persone da 79 a 60 anni il sistema sanitario regionale definisce il calendario di offerta vaccinale, procedendo in ordine di anzianità e sulla base della disponibilità dei vaccini

Non è necessario prenotare: chi vuole vaccinarsi deve soltanto accedere al servizio e confermare la propria adesione per visualizzare data e luogo dell’appuntamento.

Le adesioni partono da lunedì 29 marzo alle ore 14.00.

Ci sono tre modi per aderire alla campagna vaccinale, attraverso:

  • la piattaforma lapugliativaccina.regione.puglia.it che sarà attiva da lunedì 29 marzo alle ore 14.00; accedendo al servizio online, si compila il modulo con i dati richiesti e si visualizza data e luogo del proprio appuntamento. È possibile stampare il promemoria e il modulo di consenso informato.

- il numero verde 800.71.39.31 sarà attivo da lunedi 29 marzo alle ore 14. Proseguirà poi seguendo questi orari: dal lunedì al sabato dalle 8 alle 20.

Chiamando il numero verde la persona che intende vaccinarsi (o una persona delegata) riferisce i dati richiesti e l’operatore comunica l’appuntamento fissato. Se si desidera stampare il promemoria ci si può recare in una farmacia accreditata al servizio FarmaCUP.

  • farmacie accreditate al servizio FarmaCUP, da lunedi 29 marzo alle ore 14. Inseriscono i dati della persona che vuole aderire alla vaccinazione e comunicano data e luogo della somministrazione. Possono anche stampare il promemoria dell’appuntamento o modificare l’appuntamento.

Come detto, si procede per ordine di anzianità: le fasce di età che possono aderire alla campagna vaccinale vengono sbloccate man mano che i vaccini arrivano da Roma.

Dal 29 marzo si parte con le adesioni di 79enni e 78enni, ovvero dai nati dal 1 gennaio 1942 al 31 dicembre 1943.

E poi via via verranno sbloccate le altre fasce di età in base alla disponibilità dei vaccini.

Per effettuare l’adesione è necessario essere muniti di tessera sanitaria, codice fiscale e recapito telefonico.

Le vaccinazioni partiranno dal 12 aprile e saranno fissate nell’hub più vicino alla residenza del cittadino.

Chi intende modificare l’appuntamento può recarsi in farmacia.

Le persone che risiedono in Puglia ma non sono iscritte nell’anagrafe sanitaria possono rivolgersi alle farmacie dal 12 aprile.

Le persone che intendono aderire ma si trovano in ritardo rispetto alla data prefissata, possono recarsi in farmacia per riprogrammare l’appuntamento.

LA PUGLIA TI VACCINA – PER FRAGILITA'

L’avvio delle vaccinazioni per le persone con elevata fragilità è previsto dal calendario vaccinale il 29 marzo. In Puglia sono già partite.

Le persone con elevata fragilità

Sono le persone, dai 16 anni in su, individuate dal Piano nazionale vaccini antiCovid-19 come particolarmente fragili per rischio elevato di sviluppare forme gravi di Covid-19, a causa di un danno d’organo preesistente, per una malattia rara o per una compromissione della risposta immunitaria a SARS-CoV-2 (estremamente vulnerabili) e per grave disabilità (fisica, sensoriale, intellettiva, psichica), ai sensi della legge 104 del 1992 art. 3 comma 3.

Le persone in condizioni di fragilità seguono un percorso dedicato:

  • attendono la chiamata da parte del centro specialistico di cura se sono estremamente vulnerabili o da parte del medico;
  • se hanno una grave disabilità ai sensi della legge 104 del 1992 art. 3 comma 3, contattano il proprio medico.

Le persone estremamente vulnerabili che vengono contattate per la vaccinazione dai centri specialistici di cura sono quelle con le seguenti patologie:

  • Insufficienza renale/patologia renale
    Persone sottoposte a trattamento dialitico cronico
  • Patologia oncoematologica
    Pazienti onco-ematologici in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di 6 mesi dalla sospensione delle cure.
    Sono inclusi in questa categoria anche i loro conviventi
  • Trapianto di organo solido e di cellule staminali emopoietiche
    Pazienti in lista d’attesa o trapiantati di organo solido
    Pazienti in attesa o sottoposti a trapianto (sia autologo che allogenico) di cellule staminali emopoietiche (CSE) dopo i 3 mesi e fino a un anno quando viene generalmente sospesa la terapia immunosoppressiva
    Pazienti trapiantati di CSE anche dopo il primo anno, nel caso che abbiano sviluppato una malattia del trapianto contro l’ospite cronica, in terapia immunosoppressiva.
    Sono inclusi in questa categoria anche i loro conviventi.
  • Emoglobinopatie
    Persone con talassemia o anemia a cellule falciformi
  • HIV
    Persone con diagnosi di AIDS o con conta dei CD4 inferiore a 200.

Per le persone con le precedenti patologie che hanno grave disabilità ai sensi della legge 104 del 1992 art. 3 comma 3 il centro di cura prende in carico anche conviventi e caregiver.


Le persone estremamente vulnerabili che vengono contattate per la vaccinazione dai propri medici di medicina generale sono quelle con le seguenti patologie:

  • Malattie respiratorie
    Persone con fibrosi polmonare idiopatica
    Persone con altre patologie che necessitino di ossigenoterapia compresi pazienti in CPAP (OSAS)
  • Malattie cardiocircolatorie gravi
    Persone con scompenso cardiaco in classe avanzata (III-IV NYHA)
    Pazienti post shock cardiogeno
  • Malattie neurologiche
    Pazienti con sclerosi laterale amiotrofica e altre malattie del motoneurone
    Persone con sclerosi multipla
    Persone con distrofia muscolare
    Persone con paralisi cerebrali infantili
    Persone in trattamento con farmaci biologici o terapie immunodepressive e i loro conviventi. Sono inclusi in questa categoria anche i loro conviventi
    Pazienti con miastenia gravis
    Pazienti con patologie neurologiche disimmuni: sindrome di Guillain-Barré e sue varianti (sindrome di Miller Fisher); poliradicoloneuropatia cronica infiammatoria demielinizzante (CIDP) (un tempo considerata la variante cronica della Guillain-Barré); neuropatia motoria multifocale (MMN); neuropatie associate a vasculiti; neuropatie associate a gammopatie monoclonali
  • Diabete/altre endocrinopatie severe come il morbo di Addison
    Tutte le persone con diabete di tipo 1 e 2
    Persone con il morbo di Addison
    Persone con panipopituitarismo
  • Fibrosi cistica
    Persone da considerare per definizione ad alta fragilità per le implicazioni respiratorie tipiche della patologia di base
  • Malattia epatica
    Persone con diagnosi di cirrosi epatica
  • Malattie cerebrovascolari
    Persone che hanno subito uno stroke nel 2020 e per gli anni precedenti con ranking maggiore o uguale a 3
  • Patologia oncologica
    Pazienti oncologici in fase di attiva di nuova diagnosi
    Pazienti in trattamento chemio/radio-terapico o che hanno sospeso la terapia immunosoppressiva e/o mielosoppressiva da meno di sei mesi. Sono inclusi in questa categoria anche i loro conviventi
    Pazienti con patologia tumorale maligna in fase avanzata non in remissione
  • Sindrome di Down
    Persone con sindrome di Down, in ragione della loro parziale competenza immunologica e della molto frequente presenza di cardiopatie congenite
  • Grave obesità
    Persone con BMI maggiore di 35
  • Malattie autoimmuni - Immunodeficienze primitive
    Pazienti con grave compromissione polmonare o marcata immunodeficienza
    Pazienti con immunodepressione secondaria a trattamento terapeutico.
    Sono inclusi in questa categoria anche i loro conviventi

Le persone con disabilità grave ai sensi della legge 104 del 1992 art.3 comma 3 possono contattare il proprio medico di medicina generale per la vaccinazione:

  • Disabilità fisica, sensoriale, intellettiva, psichica
    Sono inclusi in questa categoria anche i loro conviventi e caregiver che forniscono assistenza continuativa.

In caso di minori che rientrano nella definizione di estremamente vulnerabili e che non possono essere vaccinati per mancanza di vaccini indicati per la loro fascia d’età, è prevista la vaccinazione per i genitori, i tutori o gli affidatari.

La persona che intende vaccinarsi attende la chiamata del proprio medico di medicina generale o del centro specialistico di cura (per esempio, centro dialisi, centro di cura della talassemia, ecc.).

La presenza di familiari conviventi e caregiver può essere comunicata al medico o al centro di cura, in modo che prendano in carico anche la loro vaccinazione.

La vaccinazione delle persone in condizione di elevata fragilità a cura dei medici di medicina generale avviene in ordine di anzianità.

Le categorie vaccinali sono individuate dal Piano nazionale vaccini anti-Covid

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi lunedì 29 marzo 2021 in Puglia, sono stati registrati 5.142 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 786 casi positivi: 350 in provincia di Bari, 90 in provincia di Brindisi, 28 nella provincia BAT, 176 in provincia di Foggia, 99 in provincia di Lecce, 43 in provincia di Taranto, 1 caso di residente fuori regione, 1 caso di provincia di residenza non nota è stato riclassificato e attribuito.

Sono stati registrati 33 decessi: 18 in provincia di Bari, 2 in provincia di Brindisi, 2 in provincia BAT, 7 in provincia di Foggia, 2 in provincia di Lecce, 2 in provincia di Taranto.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 1.845.068 test.

138.303 sono i pazienti guariti.

46.494 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 189.523 così suddivisi:

74.413 nella Provincia di Bari;

13.761 nella Provincia di Bat;

18.586 nella Provincia di Brindisi;

35.300 nella Provincia di Foggia;

17.608 nella Provincia di Lecce;

28.862 nella Provincia di Taranto;

679 attribuiti a residenti fuori regione;

314 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

di Caterina SCARASCIA

Prima che qualcuno pensi ad una serie di “lezioncine” da saccente maestrina…gioco d’anticipo: sto solo cercando di sviluppare ragionamenti collegati, con un minimo di argomentazione, per recuperare quella complessità delle cose che, come ho scritto in tempi recenti…e passati, caratterizza il nostro presente. A qualcuno piacerà, ad altri meno, ma non è questo il punto, l’obiettivo è un altro: seminare “spunti” di confronto, possibilmente concreti e funzionali, per contribuire ad una riflessione di comunità.

Parliamo allora di maggioranza, perché ad una opposizione seria e costruttiva, aperta al confronto, deve corrispondere una maggioranza umile e disponibile al dialogo. Anche onesta e competente, mi suggerirebbe qualcuno, si, certo, ma sono due caratteristiche che dovrebbero accomunare entrambe.

La maggioranza che governa il Comune di Tricase è amorfa: in maniera sbrigativa quasi tutti, io per prima, l’abbiamo definita di centro-sinistra, in realtà ci sono persone che da anni militano a destra, altri che facevano parte della vecchia amministrazione Chiuri (non certo di sinistra), altri ancora provenienti da un PD a sua volta superamorfo, come l’ennesima crisi di questo partito sta dimostrando.  

E’ dunque una maggioranza senza una identità politica chiara, il che tuttavia non preclude la possibilità di trovare un accordo sulla programmazione degli obiettivi amministrativi, se la stessa viene centrata sullo sviluppo del paese e non su limitanti steccati ideologici, che peraltro non si intravedono. In questa logica, nulla dovrebbe impedire un confronto a carte scoperte, trasparente, con le opposizioni, su temi cruciali, in particolare su quelli assenti o appena abbozzati nelle linee programmatiche presentate nel Consiglio Comunale del 25 febbraio scorso.

Priorità assoluta, a mio avviso, il PUG: non mi interessa lo stato dell’arte del Piano (cosa c’è, cosa non c’è, a che punto siamo): mi interessa invece lo stato di condivisione con la cittadinanza, che è stato sempre fumoso. Qui credo sia accaduto quello che, dal 2000 in poi, ha caratterizzato le mode dominanti nei cosiddetti processi di partecipazione “dal basso”, ossia messa in campo di riduttivi workshop ad uso e consumo di pochi attori sociali, giusto per esibire l’etichetta della “co-progettazione”.

E’ necessario invece allargare la prospettiva: penso a quei Laboratori di Quartiere che da anni cerchiamo invano di far partire e che una azione politico-amministrativa congiunta tra maggioranza ed opposizioni potrebbe rendere fattibile, utilizzando la grande risorsa delle numerose associazioni di volontariato. Se il punto di partenza è l’idea di sviluppo del proprio territorio in generale, e delle aree rionali in particolare, va da sé che da qui potranno scaturire idee collaterali e visioni collegate (i bisogni dei quartieri, le dinamiche di coesione sociale, la qualità della vita quotidiana in termini di sostenibilità, spunti eccezionali per le progettazioni, anche dei fondi europei).

Potrebbe essere la base per una diffusione di quella cittadinanza attiva di cui tanto ci riempiamo la bocca, ma che poi si riduce a pochi, scollegati interventi centrati sulle esigenze contingenti, importanti, sia chiaro, ma non tali da porre le basi per l’avvio di un cambiamento forte e duraturo nelle percezioni della comunità, primo passo verso una modifica delle mentalità sociali. Naturalmente si aprirebbero strade a più livelli che, dal basso, potrebbero anche condurre a formazioni implicite, ed esplicite, di tipo politico ed amministrativo-istituzionale.

E’ un esempio (ne potremmo fare tanti) su cui riflettere, che richiede ad una maggioranza di non chiudersi nel recinto del contingente e dell’immediato e ad una opposizione di sostenere gli sforzi che vadano in tal senso. Infatti le linee programmatiche di un’azione di governo possono anche essere messe nero su bianco, e un consiglio comunale può approvarle o meno, ma lo scopo è renderle operative migliorandole, perché il paese non aspetta, né guarda le beghe e le rigidità politiche (se di politica si può parlare), prima di svilupparsi.

Credo che se le opposizioni hanno, ed avranno, grandi responsabilità in tal senso, la maggioranza ne ha e ne avrà sempre molte di più, perché i cittadini, nel rispetto delle regole democratiche, le hanno dato un mandato preciso, quello di assumersi la regia dello sviluppo di Tricase.

Tutto il resto è pura retorica.

 

di Pino GRECO

Tricase - Zona rossa, cartelle verdi e cittadini neri

Centinaia di tricasini in queste settimane hanno ricevuto una busta verde, cioè raccomandate inviate dalla Soget, l’agenzia di riscossione che opera per conto del Comune di Tricase, in cui si chiede di pagare la Tasi relativa al 2015.

Accertamento che, come spiega Andrea Doria, il direttore della Soget, andavano spediti, a pena di decadenza ( e quindi di danno erariale per l’ente), entro il 26 marzo.

Il mancato invio di tale accertamenti avrebbe presentato un danno erariale all’Ente.

Lo conferma l’assessore Gabriele D’Amico: “ Si tratta di accertamenti esecutivi che la società concessionaria del servizio di riscossione sta verificando in collaborazione con il Comune”.

NEL FRATTEMPO IL COMUNE sta inviando anche altre cartelle relative al mancato pagamento dell'ICI/IMU anno 2015, sui fabbricati dichiarati non agibili. Ovvero, chi nel 2014 ha comunicato che l'immobile era inagibile avrebbe dovuto rinnovare la comunicazione annualmente, pertanto chi pensava che quella comunicazione valeva anche per gli anni successivi, oggi si vede recapitare la richiesta di pagamento più sanzioni e interessi. Per ovviare a ciò, le persone sono tenute a rivolgersi ad un professionista che ne attesti, oggi per allora, lo stato di inagibilità e sperare che il Comune accolga tale richiesta

BREVE PRESENTAZIONE SO.G.E.T. SPA

La SO.G.E.T. Società di Gestione Entrate e Tributi, Società per Azioni, con sede legale a Pescara in Via Venezia 47 e sedi operative a Pescara e Taranto.

COMUNE DI TRICASE

La SOGET ha partecipato al Bando di Gara pubblicato dalla Stazione Unica Appaltante della Provincia di Lecce in data 08/10/2020 e sui è aggiudicato in concessione il “servizio di gestione ordinaria, riscossione ordinaria ed accertamento della TARI e del servizio di accertamento dell’IMU e della TASI” in data 28/01/2021.

ACCERTAMENTI TASI 2015

Come prima attività si è dovuto procedere all’invio degli accertamenti TASI 2015 che andavano spediti, a pena di decadenza, entro il 26/03/2021. Il mancato invio di tali accertamenti avrebbe quindi rappresentato un danno erariale per l’Ente.

La TASI è una tassa introdotta nel 2014 ed è dovuta dal proprietario e dall’occupante dell’immobile.

Tale tassazione è stata abolita dal 2021.

Si evidenza che gli accertamenti emessi dagli Enti a partire dal 01/01/2020, sono diventati atti esecutivi in forza della Legge di Bilancio, nel senso che oltre che accertamento tributario rappresentano titolo per le attività esecutive e cautelari.

C’è comunque da evidenziare che il Decreto Sostegni entrato in vigore dal 23/3/2021 proroga il termine di sospensione della riscossione coattiva al 30/4/2021 e quindi fino a tale data non saranno avviate procedure esecutive.

La SOGET ha aperto uno sportello ubicato c/o la sede comunale di Piazza Pisanelli al piano 1°, a disposizione del contribuente il lunedì, il martedì e il giovedì dalle 8.30 alle 12.30 e il giovedì anche dalle 16.00 alle 18.00. Per informazioni è inoltre attivo tutti i giorni il numero telefonico: 0833 777235

Per eventuali segnalazioni da parte del contribuente volte all’ottenimento di una rettifica, annullamento o dilazione di pagamento dell’accertamento TASI è possibile anche inviare una e-mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi domenica 28 marzo 2021 in Puglia, sono stati registrati 9473 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 1.788 casi positivi: 561 in provincia di Bari, 155 in provincia di Brindisi, 125 nella provincia BAT, 286 in provincia di Foggia, 296 in provincia di Lecce, 355 in provincia di Taranto, 7 casi di residenti fuori regione, 3 casi di provincia di residenza non nota.

Sono stati registrati 14 decessi: 5 in provincia di Bari, 2 in provincia di Brindisi, 2 in provincia di Foggia, 5 in provincia di Taranto.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 1.839.926 test.

137.164 sono i pazienti guariti.

46.880 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 188.737 così suddivisi:

74.063 nella Provincia di Bari;

18.558 nella Provincia di Bat;

13.671 nella Provincia di Brindisi;

35.124 nella Provincia di Foggia;

17.509 nella Provincia di Lecce;

28.819 nella Provincia di Taranto;

678 attribuiti a residenti fuori regione;

315 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

di don Donato BLEVE

Il tempo di Quaresima che stiamo vivendo, come Tempo Forte per prepararci alla Pasqua, è stato reso ancora più carico di sacrificio di quanto è richiesto per un cammino spirituale ordinario. Posso dire che tutti stiamo vivendo una lunga “Quaresima”, iniziata un anno fa. Diciamo anche che si tratta di una quaresima mondiale in attesa di una “pasqua” che non arriva mai a livello sociale e subisce conseguenze anche a livello “spirituale” dati gli impedimenti che ci vengono imposti dalle circostanze che tutti conosciamo.

Il mondo, coscientemente o no, partecipa così alla “Passione di Cristo”, come ci verrà proposta nella Domenica delle Palme e nella Settimana Santa, ormai vicine. E’ proprio così: “La Passione di Cristo è la passione dell’Uomo”. Cristo in croce è l’Umanità “crocifissa con Lui”.

Abbiamo davanti a noi e dentro di noi la solidarietà di Dio, che nel Figlio condivide la condizione umana di precarietà dell’esistenza con tutto ciò che è connesso: precarietà umana, sociale, spirituale, economica, morale.

Tante sono le cause che portano a tale situazione: la svalutazione dell’Uomo e della sua dignità, il decadimento morale con una profonda crisi di valori e le conseguenze che ne derivano. Discorso ormai antico. Non ne vado cercando le cause perché sarebbe per tutti un discorso troppo lungo e mortificante.

Come detto, però, per chi crede, abbiamo un “Dio solidale”, che si fa sentire anche nelle tante voci e nelle tante forme di solidarietà umana e cristiana. E la “Croce”  su cui Cristo è stato inchiodato resta il segno più vero ed eloquente della solidarietà divina con la nostra umana povertà.

Cristo, lo dice Isaia e lo ripete san Paolo, ha preso su di sé le nostre sofferenze e ha inchiodato alla croce la cambiale del nostro riscatto, consumando su quell’Albero issato sul Calvario l’atto sublime della sua obbedienza al Padre, che, “per riscattare lo schiavo, ha sacrificato suo Figlio”, come cantiamo la notte di Pasqua.

I “segni” della solidarietà di Dio in Cristo Gesù, oltre la sua morte in croce, sono il tradimento che subisce da uno dei Suoi, che Egli chiama “Amico”, la debolezza anche degli altri undici discepoli che lo abbandonano, non condividendo neppure la sua solitudine e la sua sofferenza nel Giardino del Getsemani, la decisione Sua di fare la volontà del Padre. E tutto questo dopo aver “lavato i piedi” dei Suoi e aver lasciato il suo Testamento nel Comandamento “Nuovo”; “Amatevi gli uni gli altri, come io ho amato voi”.

Poi il dramma del Venerdì Santo e le sue Parole al Padre:  “Padre, perdona loro…”, e al ladrone pentito:  “Oggi sarai con me, nel Paradiso!”, e “Tutto è compiuto…Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito”… e muore, come tutti gli uomini, come tutti gli ammalati, di Covid o di altra sofferenza, che non ce la fanno, “Solo” , elevando la nostra “morte” alla dignità della “sua morte”.

Ma tutta la Quaresima è sostenuta dal filo rosso della “Speranza”. Non ci può essere una quaresima  fine a se stessa. Come l’Avvento è in funzione del Natale, così la Quaresima è in funzione della “Pasqua di Risurrezione”.

Ed è questo che anima anche le nostre attese. Che questo lungo tempo di sofferenza a tutti i livelli abbia al più presto una conclusione felice. Che si possa giungere, come a Pasqua, a cantare un “Alleluia” universale, dopo l’immolazione di tanti “servi della Salute” e di tantissime vittime.

Continuiamo a coltivare la speranza nella “Pasqua di Cristo” che è anche “Pasqua dell’Uomo”!

A Tutti l’Augurio di vivere intensamente tutta la Settimana Santa e la Pasqua del Signore, uniti in un solo desiderio, quello di una liberazione dell’Uomo a tutti i livelli: personale, familiare, sociale, politico e ancora con l’altissimo Augurio di una sentita “elevazione” morale e legale della nostra decaduta Società .

La “Pasqua di Cristo” ci da motivo per continuare a sperare in una “risurrezione” universale, ma ognuno con il proprio contributo. A tutti Sofferenti, di qualsiasi patologia , l’Augurio Pasquale di una guarigione piena e vigorosa.

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi sabato 27 marzo 2021 in Puglia, sono stati registrati 12.742 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 2.008 casi positivi: 820 in provincia di Bari, 147 in provincia di Brindisi, 165 nella provincia BAT, 233 in provincia di Foggia, 236 in provincia di Lecce, 400 in provincia di Taranto, 2 casi di residenti fuori regione, 5 casi di provincia di residenza non nota.

Sono stati registrati 32 decessi: 11 in provincia di Bari, 3 in provincia di Brindisi, 4 in provincia BAT, 2 in provincia di Foggia, 2 in provincia di Lecce, 10 in provincia di Taranto.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 1.830.453 test.

136.633 sono i pazienti guariti.

45.637 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di  186.949 così suddivisi:

73.502 nella Provincia di Bari;

18.433 nella Provincia di Bat;

13.516 nella Provincia di Brindisi;

34.838 nella Provincia di Foggia;

17.213 nella Provincia di Lecce;

28.464 nella Provincia di Taranto;

671 attribuiti a residenti fuori regione;

312 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

Sabato, 27 marzo 2021

dalla pagina Facebook del Sindaco Antonio De Donno

Care concittadine, cari concittadini,
così come previsto dall’ordinanza n.88 del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, da oggi la c.d. “zona rossa” è rafforzata con ulteriori misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da covid-19.
Stiamo attraversando la terza ondata e l'innalzamento della curva di contagio lo conferma: a Tricase, secondo le comunicazioni ufficiali pervenute, sono 82 i casi attualmente positivi.
Questa mattina ho incontrato la Giunta e ho emanato un mia ordinanza (in fase di pubblicazione) che, alla luce della zona rossa istituita dal Governo e dell’ordinanza regionale, possa eliminare di fatto le “occasioni di contagio” ancora presenti sul territorio comunale - fra cui certamente i distributori automatici di cibi e bevande - e disporre, fra le altre cose, il contingentamento degli ingressi presso le strutture cimiteriali del capoluogo e delle frazioni.
Nel frattempo prosegue la campagna di vaccinazione a cura dell’ASL: sono 2153 i cittadini che hanno ricevuto il vaccino.
Su questo argomento, mi preme evidenziare che il Comune di Tricase ha risposto tempestivamente alle istanze pervenute da ASL e ANCI dal 10 febbraio (giorno della prima riunione convocata dalla Prefettura con tutti i comuni della provincia di Lecce) ad oggi, comunicando la propria disponibilità ad ospitare punti vaccinali in immobili di proprietà dell’Ente.
Così come chiarito durante la riunione tenutasi sabato scorso con i capigruppo di maggioranza e minoranza, la struttura segnalata dal Comune di Tricase rispondente a tutti i requisiti strutturali, impiantistici e organizzativi richiesti è quella del Capannone del Complesso ex-Acait di Tricase.
Allestimento, gestione e campagna vaccinale - voglio ricordarlo - restano di competenza di ASL.
Siamo in attesa – non appena le quantità di vaccini e il personale a disposizione di ASL lo consentiranno - dell’attivazione di un punto di vaccinazione anche a Tricase.
E’ un momento difficile, ma riusciremo a superarlo. Insieme.

 

Venerdi, 26 marzo 2021

fonte Asl

ALESSANO 15

ALEZIO 32

ALLISTE  4

ANDRANO 17

ARADEO 5

ARNESANO 19

BAGNOLO DEL SALENTO 4

BOTRUGNO  25

CALIMERA 20

CAMPI SALENTINA 64

CANNOLE 1

CAPRARICA DI LECCE  14

CARMIANO 47

CARPIGNANO SALENTINO 10

CASARANO  74

CASTRI' DI LECCE 19

CASTRIGNANO DEI GRECI  19

CASTRIGNANO DEL CAPO  43

CAVALLINO 120

COLLEPASSO 24

COPERTINO  77

CORIGLIANO D'OTRANTO  46

CORSANO 25

CURSI 11

CUTROFIANO 23

DISO 27

GAGLIANO DEL CAPO 16

GALATINA 91

GALATONE  29

GALLIPOLI 180

GIUGGIANELLO 2

GIURDIGNANO  2

GUAGNANO  16

LECCE 621

LEQUILE  25

LEVERANO 57

LIZZANELLO  126

MAGLIE 63

MARTANO 26

MARTIGNANO 7

MATINO 18

MELENDUGNO 47

MELISSANO  4

MELPIGNANO  5

MIGGIANO  41

MINERVINO DI LECCE 5

MONTERONI DI LECCE 51

MONTESANO SALENTINO 18

MORCIANO DI LEUCA  3

MURO LECCESE 9

NARDO' 159

NEVIANO 1

NOCIGLIA 9

NOVOLI 33

ORTELLE 4

OTRANTO  32

PALMARIGGI  17

PARABITA 24

PATU'  5

POGGIARDO 29

PRESICCE-ACQUARICA  20

RACALE 22

RUFFANO 39

SALICE SALENTINO  35

SALVE 3

SANARICA  2

SAN CESARIO DI LECCE 75

SAN DONATO DI LECCE  11

SANNICOLA 30

SAN PIETRO IN LAMA 18

SANTA CESAREA TERME  9

SCORRANO 60

SECLI' 11

SOGLIANO CAVOUR  1

SOLETO  19

SPECCHIA  19

SPONGANO 3

SQUINZANO 222

STERNATIA 2

SUPERSANO  44

SURANO 5

SURBO 69

TAURISANO 59

TAVIANO 10

TIGGIANO 26

TREPUZZI  63

TRICASE 82

TUGLIE 18

UGENTO 19

UGGIANO LA CHIESA 11

VEGLIE  22

VERNOLE  56

ZOLLINO  5

SAN CASSIANO 16

CASTRO  15

PORTO CESAREO 32

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi venerdì 26 marzo 2021 in Puglia, sono stati registrati  12.135 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 2.162 casi positivi: 817 in provincia di Bari, 176 in provincia di Brindisi, 160 nella provincia BAT, 382 in provincia di Foggia, 243 in provincia di Lecce, 381 in provincia di Taranto, 8 casi di residenti fuori regione, 5 casi di provincia di residenza non nota sono stati riclassificati e attribuiti.

Sono stati registrati 41 decessi: 25 in provincia di Bari, 1 in provincia di Brindisi, 4 in provincia di Foggia, 5 in provincia di Lecce, 6 in provincia di Taranto.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 1.817.711 test.

135.498 sono i pazienti guariti.

44.796 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 184.941 così suddivisi:

72.682 nella Provincia di Bari;

18.268 nella Provincia di Bat;

13.369 nella Provincia di Brindisi;

34.605 nella Provincia di Foggia;

16.977 nella Provincia di Lecce;

28.064 nella Provincia di Taranto;

669 attribuiti a residenti fuori regione;

307 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

Dichiarazione dell’assessore alla Sanità, Pier Luigi Lopalco:

“Quello di oggi è purtroppo un nuovo record di casi per la nostra regione.

Come al solito, va ribadito che i dati riportati in un giorno si riferiscono comunque a test positivi seguiti anche nei giorni precedenti e comunicati solo oggi. Dobbiamo comunque confermare che, se pur con un cenno di rallentamento provocato dalle misure previste dalla zona rossa, la circolazione del virus è ancora molto elevata e ribadiamo dunque l'invito ai cittadini al rispetto assoluto delle regole. Bisogna uscire di casa solo se necessario e per il tempo strettamente necessario, seguendo le norme di igiene e distanziamento”.

Venerdi, 26 marzo 2021

Il presidente della Regione Puglia ha emanato l’ordinanza num. 88 “Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19” con decorrenza da domani 27 marzo sino al 6 aprile 2021.

Questa ordinanza è il frutto di un approfondito confronto con i sindaci, i presidenti delle province pugliesi e con il partenariato istituzionale: Confartigianato Imprese, CNA, Confindustria, Confcommercio, Confesercenti, Confcooperative, Legacoop, Confapi, Casartigiani, CLAAI, Coldiretti, Confagricoltura, CIA, Copagri, Ugl e Cgil, Cisl e Uil della Puglia.

“Abbiamo recepito le istanze arrivate da sindaci, presidenti delle province e partenariato – dichiara il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano – che avevano espresso l’esigenza di misure più stringenti rispetto a quelle nazionali per arginare la diffusione dei contagi in vista delle festività. Abbiamo fatto in modo che le regole siano uniformi su tutto il territorio regionale, senza creare disparità tra territori e comunità. Stiamo attraversano la terza ondata del coronavirus, con l’incognita delle varianti del covid che ci tiene sempre in allerta. Queste misure temporanee hanno lo scopo di tutelare al meglio la salute pubblica”.

Il presidente Anci Puglia, Domenico Vitto dichiara: “Questa ordinanza è frutto di un grande lavoro di condivisione con i presidenti delle province e i sindaci delle città capoluogo, che a loro volta hanno consultato i sindaci dei territori. È un provvedimento omogeneo, con regole chiare per tutti, che evita che ci siano iniziative di singoli comuni che avrebbero potuto creare disparità. L’invito che rivolgiamo ai cittadini è sul senso di responsabilità di ciascuno, che è l’arma migliore per affrontare questo periodo. Questo significa che bisogna evitare in ogni modo assembramenti di più persone che non sia lo stretto nucleo familiare. Il senso della nostra proposta, recepita dall’ordinanza, di limitare gli spostamenti fuori dal proprio territorio cittadino anche per raggiungere le seconde case, si fonda sull’esperienza dello scorso anno, che ha fatto registrare proprio in quell’ambito il mancato rispetto delle regole di prevenzione”.

Stefano Minerva presidente regionale Upi dichiara: “Comuni, Province e Regione lavorano insieme per la tutela della salute dei cittadini. E insieme decidono le misure da prendere per limitare i contagi ed evitare l’innalzamento della curva. Le proposte sono nate da un attento e continuo confronto al fine di rendere più stringenti ed efficaci le strategie di contenimento. La Puglia è un luogo in cui il confronto tra Regione, Upi e Anci è diretto e continuo”.

L’ordinanza num. 88 dispone quanto segue:

Seconde case
Con decorrenza dal 27 marzo e sino al 6 aprile 2021:
sono vietati gli spostamenti dal Comune di residenza, domicilio o abitazione verso altri comuni della Puglia per raggiungere le “seconde case”, salvo che per comprovati motivi di necessità o urgenza;
sono vietati gli ingressi e gli spostamenti in Puglia delle persone non residenti, per raggiungere le seconde case in ambito regionale, salvo che per comprovati motivi di necessità o urgenza.

Attività commerciali
Con decorrenza dal 27 marzo e sino al 6 aprile 2021, tutte le attività commerciali consentite dal DPCM del 2 marzo 2021 in zona rossa (art. 45), chiudono alle ore 18,00, ad eccezione delle attività di vendita di generi alimentari, di carburante per autotrazione, di combustibile per uso domestico e per riscaldamento, delle edicole, dei tabaccai, delle farmacie e delle parafarmacie.
Nei giorni 28 marzo (domenica della Palme), 4 aprile (Pasqua) e 5 aprile (Lunedì dell’Angelo) sono sospese tutte le attività commerciali consentite dal DPCM del 2 marzo 2021 in zona rossa (art.45) ad eccezione delle attività di vendita di carburante per autotrazione, di combustibile per uso domestico e per riscaldamento, di fiori e piante, delle edicole, dei tabaccai, delle farmacie, delle parafarmacie.
Le attività commerciali si svolgono a condizione che sia assicurato, oltre alla distanza interpersonale di almeno un metro, che gli ingressi avvengano in modo dilazionato e che venga impedito di sostare all'interno dei locali più del tempo necessario all'acquisto dei beni. Le suddette attività devono svolgersi nel rispetto dei contenuti di protocolli o linee guida idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in ambiti analoghi, adottati dalle regioni o dalla Conferenza delle regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano nel rispetto dei principi contenuti nei protocolli o nelle linee guida nazionali e comunque in coerenza con i criteri di cui all'allegato 10 del DPCM del 2 marzo 2021 Si raccomanda altresì l'applicazione delle misure di cui all'allegato 11 del medesimo DPCM.
Resta fermo l’obbligo nei locali pubblici e aperti al pubblico, nonché in tutti gli esercizi commerciali di esporre all'ingresso del locale un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente nel locale medesimo, sulla base dei protocolli e delle linee guida vigenti.

Attività di somministrazione fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie
Con decorrenza dal 27 marzo e sino al 6 aprile 2021, l’attività di asporto dei servizi di ristorazione, ove consentita dal DPCM 2 marzo 2021 (art.46, co.2), è svolta, dalle ore 18.00 in poi, tramite prenotazione preventiva on-line o per telefono ed a condizione che siano adottate modalità organizzative che limitino al massimo code, file o assembramenti.
Resta fermo l’obbligo di esporre all'ingresso del locale un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente nel locale medesimo, sulla base dei protocolli e delle linee guida vigenti.

Attività lavorativa
I datori di lavoro pubblici limitano la presenza del personale nei luoghi di lavoro per assicurare esclusivamente le attività che ritengono indifferibili e che richiedono necessariamente tale presenza, anche in ragione della gestione dell'emergenza. Il personale non in presenza presta la propria attività lavorativa in modalità agile.
È fortemente raccomandato ai datori di lavoro privati di limitare la presenza dei dipendenti nei luoghi di lavoro per assicurare esclusivamente le attività che ritengono indispensabili e che richiedano necessariamente tale presenza, utilizzando per il restante personale la modalità di lavoro agile, compatibilmente con le modalità organizzative adottate.

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