di Alessandro DISTANTE

Il restauro della Chiesa dei Domenicani in Piazza Pisanelli ha suscitato reazioni diverse; da chi –come chi scrive- è rimasto positivamente colpito a chi, invece, pur apprezzando la qualità del lavoro fatto, nutre dubbi sulla colorazione della facciata.

Il nuovismo è certo una deviazione dai corretti canoni di giudizio, ma talvolta sembra emergere una difficoltà a valutare ed apprezzare tutto ciò che innova, anche quando, come nel caso in questione, non si tratta neppure di una innovazione quanto invece di un ritorno alle origini.

Si è in errore se in queste reazioni si intravvede un approccio culturale restìo ai cambiamenti, incline troppe volte alla conservazione più che al recupero? Eppure talvolta emerge nei troppo spesso invocati tempi che furono, nel ricordo nostalgico di una mitica età dell’oro fatta di personaggi di alto spessore, di una politica di grandi passioni o, ancora, in una stampa locale che nulla ha a che spartire con quella dei nostri giorni o, infine, in quei dibattiti in biblioteca o al cineforum pieni di gente e di scontri ideologici e via discorrendo.

In quei ricordi si scorge non un’operazione –come quella sulla facciata di San Domenico- di recupero, di rivitalizzazione o riattualizzazione di vecchi primati, quanto invece un approccio solo nostalgico che finisce per scolorire il passato e per non offrire nulla al presente e figuriamoci al futuro.

Ecco perché è interessante leggere le reazioni al restauro della facciata di San Domenico, al di là della questione puramente artistica; quasi un’esercitazione: leggere, attraverso quella esperienza, la cultura tricasina per scoprirne pregi ma anche difetti in uno sforzo di recupero e soprattutto di riattualizzazione dei suoi valori.

 

di Oronzo RUSSO

Roberta Calati, giovane promessa di Montesano Salentino (nata e residente a Tricase), giorni or sono ha avuto l’onore di veder premiata una sua poesia al Premio Firenze.

La notizia è stata accolta con estremo piacere tanto da indurci ad interessarci di Roberta Calati frugando tra i suoi scritti fra cui la stessa poesia premiata dal titolo “Sole”, che vi proponiamo.

“Aliti di vita soffiano tra i rami spogli stamane al sole dell'aurora

dialogo tra la natura e i fruscii del grecale scambiandosi parole

ed io divento ombra dietro al passo del verso riflesso

che dilania la mia anima con la tunica che di poesia velo traspare

Seguo quella lenta figura mentre si mostra alla silente natura

senza alcuna indicazione se non quella delle sue mani

che scrivono del tempo vissuto chiedendo del tempo che verrà

consce che non avranno alcuna risposta

E se pur il vento è abile ad intagliare i rami verdi di primavera

sono tanti i momenti differenti fatti di parole da non dire

restando tutt'uno negli eterni silenzi che si celano divisi nei sogni

uniti nel concerto delle ore fino all'ultimo sguardo del sole”

E’ stato così facile comprendere come l’autrice evidenzi la metafora esatta del tempo macinato e disintegrato, altrimenti perso, ma anche del grande immenso amore per la sua terra,   sintesi di un’anelata riappacificazione che passa attraverso il filtro della parola. Quasi un documento umano di un atto d’amore. Non altrimenti si potrebbe definire la sua passione per la verità, anche dolorosa, che la insegue da tanto tempo, forse colpa della durissima iniziazione misterica al lavoro ed al sacrificio per la poesia che si scopre sin da tenera età.

L’arte a tutti i costi, l’ansia di arrivare, grazie anche ad una meticolosa, più che pignola ricerca, i suoi grandi segreti, e si intuisce che le rinunce non sono state indolori, che i vuoti a rendere sono stati tanti, sono ancora tanti anche per colpa di un apprendistato erratico e avventuroso che la incalzerà, forse,  per tutta la vita, per quest’ansia di mettersi in discussione. Pagine intense, storie di varia umanità, interessi a giro periscopico  e un’intelligenza che non ha padroni.

Ed alla fine scopri la storia intima e personale di una vocazione alla verità, che fa di Roberta Calati donna scomoda per chi poco ricerca quella virtù e vive una vita senza domani.

di Nunzio DELL'ABATE

Accade di frequente che il patrimonio comunale venga compromesso, anche seriamente, dagli effetti di un sinistro stradale.

A farne le spese sono segnaletica, impianti semaforici, pali di pubblica illuminazione, recinzioni e barriere protettive ed altre pertinenze del genere. Talvolta anche lo stesso sedime stradale, sia a livello strutturale che di pericolosità. Basti pensare ai frammenti dell’equipaggiamento dei veicoli o della stessa segnaletica ed altro interessato dall’incidente, alla perdita di carico e/o versamento di liquidi da parte dei veicoli trasportanti coinvolti, alle carcasse di animali.

Non sempre l’intervento dell’Amministrazione Comunale è celere, sia dal punto di vista del ripristino immediato delle condizioni di sicurezza veicolari ed ambientali (posizionamento di segnaletica d’emergenza) che di riparazione definitiva.

E comunque ha un costo per le casse comunali, spesso notevole. Costi che non sempre vengono recuperati da chi ha cagionato il sinistro o dalle compagnie assicurative. Proprio di recente a Depressa, in conseguenza di un incidente, è stato divelto un impianto semaforico, il cui ripristino non è stato proprio spedito ed ha comunque portato ad una spesa di 2.500 euro. 

Come ovviare ad una tale problematica? Molti Comuni hanno da tempo adottato una soluzione assai funzionale, tempestiva ed economica. Si tratta di un servizio reso da aziende nel settore del ripristino delle sedi stradali danneggiate o alterate in seguito ad incidenti automobilistici. Garantiscono un pronto intervento di bonifica dell’area dell'incidente e di ripristino della viabilità in sicurezza, oltre alla riparazione in tempi celeri di ogni danno. Ma soprattutto non pesano sulle casse comunali in quanto si rivalgono in piena autonomia sugli autori del sinistro e sulle compagnie assicurative.   

Come si procede operativamente? Con un avviso pubblico e la selezione della migliore offerta contrattuale a seconda delle esigenze rappresentate.

Un’Amministrazione Comunale, specie ai giorni d’oggi, dovrebbe ragionare da impresa: veloce e massimo risultato con il minimo sforzo, sfruttando innovazione e competenze. Un auspicio che ci auguriamo tutti si trasformi presto in realtà quotidiana

fonte Regione Puglia

RAFFORZAMENTO STRUTTURE OSPEDALIERE PER EMERGENZA COVID: CIRCOLARE EMILIANO-MONTANARO

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano e il direttore del dipartimento Politiche della Salute, Vito Montanaro hanno indirizzato ai DG delle aziende ed enti del servizio sanitario regionale, una nota sul rafforzamento delle misure organizzative per la gestione dell’attuale fase epidemica, con le indicazioni operative per la rete ospedaliera COVID.

Infatti il Ministero della Salute ha spiegato che nelle ultime otto settimane in Italia sono stati registrati rapidi incrementi dell’incidenza, che ha ormai raggiunto i 241 casi/100.000 e del tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva (9,6%) e nelle aree mediche (12,1%), mentre si mantengono stabilmente e significativamente al di sopra della soglia epidemica sia l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici (1,13) che l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (1,09).

“Alla luce dell’attuale andamento epidemico – scrivono Emiliano e Montanaro - e anche  in considerazione degli ulteriori impatti epidemiologici ed assistenziali potenzialmente correlati alla maggiore diffusione della variante Omicron, le cui caratteristiche in termini di trasmissibilità, gravità della malattia e sensibilità ai vaccini attualmente in uso non sono ancora chiaramente definite, si ritiene importante raccomandare la tempestiva attivazione a livello regionale di tutte le misure organizzative atte a fronteggiare nelle prossime settimane un eventuale incremento anche sostenuto della domanda di assistenza sanitaria legata all’infezione da SARS-CoV-2, sia a livello territoriale che ospedaliero, garantendo l’adeguata presa in carico dei pazienti affetti da COVID-19 in relazione alle specifiche necessità assistenziali”.

Sulla base della rilevazione effettuata oggi, la Regione Puglia si attesta ad un tasso di occupazione, pari al 5% di Terapia Intensiva e al 7% di Area medica.

Per quanto attiene la rete ospedaliera COVID la Giunta regionale, ha stabilito tra l’altro, quanto segue: “di prendere atto dell’attuale rete ospedaliera COVID e di stabilire che, qualora dovesse determinarsi la recrudescenza della pandemia ed un conseguente incremento del numero di pazienti ricoverati in Terapia Intensiva e nelle Unità Operative di Area medica, le Direzioni strategiche dovranno garantire la tempestiva e graduale riattivazione dei posti letto”.

Rispetto alla attuale rete ospedaliera dei posti letto attivi e comunicati al Ministero della Salute, le direzioni strategiche delle aziende e enti, pur dovendo garantire il numero minimo di posti letto, non potranno effettuare alcuna disattivazione.

Inoltre, tenuto conto del numero pazienti COVID, attualmente ricoverati in Terapia Intensiva e Area Medica,  si invitano i DG. a  garantire, in via prioritaria, una organizzazione  dell’assistenza per Area vasta, soprattutto con riferimento agli ospedali non dotati di strutture assistenziali indipendenti ed in questa fase non facenti parte della rete ospedaliera COVID (in alcuni casi solo per alcune discipline).

Si evidenzia, in particolare, che le strutture di riferimento sono:

Area Vasta Salento: DEA “V. Fazzi” di Lecce;

Area Bari: Struttura Maxi Emergenza presso Fiera del Levante;

Area Puglia Nord: A.O. “OO.RR.” di Foggia.

Sulla base dell’andamento epidemiologico della  pandemia, ed in particolare, qualora dovesse essere superata la soglia dei posti letto occupati di Terapia intensiva del 7% e di Area Medica del 9% (calcolata su base regionale, come da monitoraggio quotidiano), le province maggiormente coinvolte dalla eventuale recrudescenza della pandemia, dovranno attivare gradualmente i posti letto previsti.

La circolare prevede disposizioni anche per le aree pediatriche delle strutture sanitarie.

“A disposizione del sistema, operativi modularmente secondo le esigenze – spiega il direttore del dipartimento Vito Montanaro - ci sono 482 posti letto di terapia intensiva Covid (attualmente occupati al 5%) e 2.722 posti letto di area medica (attualmente occupati al 7%)”.

Il presidente Emiliano sottolinea come il reparto delle Grandi Emergenze della Fiera del Levante di Bari si sia dimostrata “una scelta saggia, intelligente. Occorre in questa fase rimanere vigili e pronti a intervenire nel caso di necessità – dichiara - colgo l’occasione per ringraziare gli operatori sanitari pugliesi per la loro professionalità e spirito di servizio”.

Salvatore Vantaggiato, scomparso di recente, è stato una figura importante per Tricase.

Lo abbiamo ricordato in occasione della morte, ma ci sembra importante ed utile riassumere, seppure brevemente, le principali tappe della sua attività lavorativa, sempre attenta al sociale.

Salvatore cominciò a lavorare piccolissimo a 12 anni presso il lavaggio del fratello.

Specializzatosi come autista di pale meccaniche, lavorò al Ciolo per la costruzione del famoso ponte. La sua bravura fu subito apprezzata tanto che gli venne offerto un lavoro all’estero che, per amore della sua terra, rifiutò.

Divenuto autista e punto di riferimento di don Giovanni Bentivoglio, contribuì alla realizzazione dei capannoni della manifattura di tabacchi (dove poi si insediò Adelchi) e lì lavorò per molti anni accompagnando Bentivoglio anche nei tanti viaggi a Roma.

Con la nascita del primo figlio, decise di cambiare vita e rilevò la locanda di papà Paolo e di mamma Nenì per gestirla insieme alla moglie Anna Maria.

Siamo negli anni ’60 e nasce così il primo Albergo Ristorante, affermatosi nell’intera Provincia, specie negli anni 70/80, divenendo famoso per la buona cucina.

Salvatore era un sognatore, un pioniere dello sviluppo turistico tricasino. Per questo pensò, senza tuttavia riuscire a realizzarlo, ad un villaggio turistico al Canale del Rio con noleggio imbarcazioni nel porto di Tricase e stabilimento balneare con pedane amovibili alla Rotonda.

Divenne presidente della Virtus Tricase prima di passare il testimone all’amico Giuseppe Colazzo

Sponsor di tante attività sportive giovanili, fu presidente prima della Tricasina e poi dell’Inter Club

Insieme al fratello Angelo divenne armatore di un peschereccio di venti metri, il “Giuseppe Padre”

E poi tanto sostegno all’associazionismo tricasino, in una idea di lavoratore socialmente attento, impegnato a creare le condizioni perché Tricase fosse sempre più bella ed attraente.

Un esempio di imprenditore lungimirante, coraggioso e aperto.

E per questo lo ricordiamo.

 

 

Covid Tricase, mascherine obbligatorie in centro nei festivi e prefestivi

L'ordinanza del sindaco impone il dispositivo di protezione dal 18 al 31 dicembre 2021

Chi in questi giorni sarà in giro per l'acquisto dei regali da mettere sotto l'albero deve ricordare le limitazioni previste dall’ordinanza firmata dal sindaco Antonio De Donno entrata in vigore sabato 18 dicembre e valida fino alle 24 del prossimo 31 dicembre nelle vie e piazze di seguito elencate:

P.zza Pisanelli, P.zza Cappuccini, C.so Roma, Via Cadorna, Via Revel, Via D. Caputo, Via Stella d’Italia, Via Toma, Via S. Demetrio, Via Marina Porto, Via Tempio e le Vie del Centro Storico

AURISPA LIBELLULA – GALATINA 3-0

Aurispa Libellula “7 bellezze”

Sette, infatti, sono le vittorie consecutive da parte dei ragazzi allenati da mister Marte.

Aurispa Libellula chiude il 2021 nel migliore dei modi, portando a casa il derby e la settima vittoria consecutiva, oltre al primato in classifica che, per essere confermato, dovrà attendere i risultati della prossima giornata di campionato.

I numeri dicono questo: Punti 27 - Gare giocate 12 - Vinte 9 - Perse 3.

In testa alla classifica

fonte Aurispa Libellula

Al Palasport di Tricase si gioca il derby con Efficienza Energia Galatina, 12a giornata del girone blu di Serie A3 Credem Banca, ultima partita dell’anno per Aurispa Libellula, che la prossima settimana sarà ferma per rispettare il turno di riposo.

Coach Alessandro Marte sceglie il sestetto di partenza schierando Martin Kindgard in regia, Casaro opposto, i centrali Rau e Maccarone, i martelli Vinti e Corrado, ed il libero Paolo Cappio ad alternarsi con Giaffreda.

Nel primo set i padroni di casa tentano di imporre il ritmo e Kindgard manda a punto quasi tutti i suoi compagni (6-2). Casaro sembra in giornata e mette a terra diversi palloni, ma Galatina non permette l’allungo e si avvicina con un mani-fuori di Buracci (10-9). Corrado si prende la scena trattenendo il colpo che inganna gli avversari e va a referto, poi ci pensa Casaro con un missile indifendibile (15-12). Galatina sbaglia tanto e Aurispa Libellula non si fa pregare, quindi un muro di Rau costringe coach Stomeo a chiedere timeout (19-14). Casaro in bello stile colpisce con un lungolinea dei suoi, poi Galatina prova a rialzarsi ma è troppo tardi e basta un errore in battuta per consegnare il set ad Aurispa Libellula (25-19).

Secondo set: Galatina tenta di fare la voce grossa per rientrare subito in partita, ma il ritorno a referto di Vinti e la battuta insidiosa di Maccarone riavvicinano Aurispa Libellula (5-6). Gli ospiti sembrano trovare tutte le contromisure e tentano l’allungo, approfittando di un momento di appannamento dei padroni di casa che devono ricorrere al timeout (9-13). Corrado e Vinti tornano ad essere decisivi per il sorpasso, che arriva anche grazie ad una freeball non sfruttata dal Galatina (15-14). È ancora Vinti a trascinare i suoi, prima con una schiacciata efficace, poi con due ace di fila (21-16). Aurispa Libellula riprende ritmo e gioco, sciorinando una serie di colpi di alta classe che portano dritti alla conquista del set, chiuso da una battuta sbagliata di Pepe (25-20).

Il terzo set si apre con l’ingresso di Fortes che va subito a referto con un morbido pallonetto, poi lo imita Corrado esibendo lo stesso colpo, quindi ancora Fortes di potenza (5-3). Kingard serve i suoi compagni in maniera imprevedibile e, chiunque scelga, si fa trovare pronto per chiudere il punto (10-8). Il turno di battuta di Pepe è insidioso e, in questo modo, Galatina prova a reagire, ma Aurispa Libellula riprende la marcia con Fortes e ancora Corrado, inarrestabile e devastante in attacco (15-12). Gli ospiti provano a tirar fuori l’orgoglio, ma ogni qualvolta tentano di avvicinarsi, i padroni di casa rispondono a tono (20-17). Finale combattuto con Galatina che si porta a -1 e spinge coach Marte a chiedere prudenzialmente il timeout (22-21). Quindi arriva il pari, ma due difese da paura di Cappio e Giaffreda, aprono la strada per la conquista del set (25-23).

Pallavolo Serie A3 Maschile 

La classifica dice questo

Aurispa Libellula punti 24 (11 gare giocate), in testa alla classifica

Galatina punti 4 (10 gare giocate)

fonte Uff. Stampa Aurispa Libellula Lecce

Aurispa Libellula è in serie positiva da sei gare e, domenica 19 dicembre alle 19, torna al Palasport di Tricase per il derby con Efficienza Energia Galatina. La sfida è valida per la 12a giornata del girone blu di Serie A3 Credem Banca e, per i padroni di casa, sarà l’ultima del 2021, dovendo ancora rispettare il turno di riposo (domenica 26 dicembre).

Alla vigilia dalla partita, ai microfoni di Mondoradio, ha parlato il libero Francesco Giaffreda, che ha ricordato la vittoria di Marigliano: “Nel primo set siamo partiti col freno a mano tirato, perché giocavamo fuori casa e poi in Campania trovi tutti campi caldi e nessuna squadra è da sottovalutare. Quindi siamo partiti un po’ così, abbiamo sofferto, ma siamo stati bravi a rimanere uniti e a portare a casa il massimo risultato. È sempre un divertimento per me stare in campo, poter giocare, fare lo sport che amo, poi il mister prima che la partita iniziasse mi aveva detto che avrei giocato, quindi ero super carico.”

Giaffreda ha poi voluto spiegare i motivi del buon momento: “Oltre ad essere una squadra molto strutturata, siamo un gruppo forte ed unito, questa è una cosa molto importante. Siamo riusciti a superare le difficoltà tutti insieme e siamo andati avanti insieme, secondo me è questo il segreto principale della nostra posizione in classifica.”

L’analisi del prossimo avversario è lucida e dettagliata: “Questo è il quarto/quinto anno di seguito che gioco contro Galatina in campionato e molti atleti sono rimasti, come Lotito, che è uno di quei giocatori che può fare la differenza. Lo stesso Galasso, ma anche l’altro laterale e il palleggiatore sono ottimi elementi, tutti giocatori di valore che avranno voglia di fare risultato. I derby sono partite che vanno al di là della classifica, sono gare sentite da tutti, soprattutto nel Salento il derby è una cosa sacra. Loro (Efficienza Energia galatina, ndr) si saranno anche stancati di stare in quella posizione di classifica e quindi in ogni partita ce la metteranno tutta per vincere.”

L’ultimo capitolo è dedicato ai tifosi: “Un tifo così caloroso come il nostro, posso dire di non averlo mai visto da nessuna altra parte. Quando ero piccolo ne sono rimasto affascinato e infatti ero lì, in mezzo ai Leones, a suonare e cantare con loro.”

Sul fronte Efficienza Energia Galatina, a prendere parola è l’allenatore in seconda, mister Antonio Bray: “I derby sono sempre partite molto particolari, molto sentite da entrambe le squadre. Aurispa Libellula ha sicuramente delle grandi individualità, ma è una squadra che abbiamo studiato e una partita che abbiamo preparato con il massimo dell’impegno per ottenere il miglior risultato possibile.”

677 Nuovi casi

25.120 Test giornalieri

4 Persone decedute

Nuovi casi per provincia

Provincia di Bari: 211

Provincia di Bat: 66

Provincia di Brindisi: 91

Provincia di Foggia: 153

Provincia di Lecce: 77

Provincia di Taranto: 73

Residenti fuori regione: 3

Provincia in definizione: 3

6.830 Persone attualmente positive

139 Persone ricoverate in area non critica

25 Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

286.658 Casi totali

5.175.279 Test eseguiti

272.891 Persone guarite

6.937 Persone decedute

Casi totali per provincia

Provincia di Bari: 103.093

Provincia di Bat: 29.250

Provincia di Brindisi: 23.190

Provincia di Foggia: 51.383

Provincia di Lecce: 34.380

Provincia di Taranto: 43.738

Residenti fuori regione: 1.091

Provincia in definizione: 533

Isolata in Puglia la variante Omicron dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale: “adesso potremo avere informazioni fondamentali per contenere il virus”

Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano comunica che nel laboratorio di massima sicurezza BL3 dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Puglia e della Basilicata è stata isolata la variante “Omicron” del SarsCov2. 

“I campioni, relativi a due pazienti dei quali già era stata diagnosticata la variante - spiega il Direttore Generale dell’Istituto, Dr. Antonio Fasanella - sono stati inviati dalla Prof.ssa Maria Chironna, del Policlinico di Bari, all’IZSPB per effettuare l’isolamento del virus. I campioni sono stati seminati su colture cellulari e dopo 72 ore di incubazione è stato osservato un’imponente distruzione delle cellule, il che significa che il virus si sta replicando. L’isolamento del virus - l’IZSPB è tra i primi in Italia ad averlo fatto - è molto importante perché ci permette di produrlo in quantità idonee per passare alla fase successiva che consiste nel mettere a confronto quantità standard di Omicron con i sieri di donatori che hanno effettuato la terza dose di vaccino e dei quali conosciamo già il titolo neutralizzante nei confronti della variante Delta. 

Il test di neutralizzazione del virus è l’unico in grado di definire il livello di protezione di un individuo nei confronti del virus in quanto definisce la quantità di anticorpi in grado di bloccare il virus”.

“Questo lavoro è prezioso perché ci consentirà di ottenere tutte le informazioni sulla variante omicron e su come contrastarla - dichiara il presidente Michele Emiliano - ai pugliesi dico: più ci vacciniamo, più forte sarà lo scudo contro il Covid. Abbiamo appena superato in Puglia il milione di terze dosi o di richiamo, l’88% dei pugliesi ha ricevuto almeno una dose, siamo sopra di tre punti la media nazionale. In Europa, al momento, la Puglia resiste alla quarta ondata nonostante tutte le curve dei contagi siano in crescita. Continuiamo così, confidando nella ricerca, nel vaccino e nelle condotte responsabili”.

Arrivederci al 2022 !

di Alessandro DISTANTE

C’è poco da fare: il Natale è la festa di un nato a prescindere dal credere o non credere che quel nato è il Figlio di Dio.

Intanto il CENSIS ci fa sapere che il nostro Sud è sempre più vecchio, colpa delle poche nascite. Sono poco più di 400 mila in tutta Italia. E l’ISTAT ha previsto che nei prossimi 10 anni scompariranno dalla nostra provincia 44.000 abitanti e nel 2050 nel Mezzogiorno saremo (o saranno) 3 milioni e mezzo in meno.

Aumentano invece ed al contempo i giovani che non studiano e non lavorano, i cosiddetti Neet. Nel Mezzogiorno d’Italia rappresentano addirittura il 42,5%, quasi il doppio rispetto ai loro coetanei che vivono al Centro (24,9%) o al Nord (19,9%).

Ed allora quale natale o Natale?

Gli stipendi medi al Sud sono sempre più bassi e la Puglia è quart’ultima nella classifica per Regioni.

 Lo stipendio mensile medio lordo nella provincia di Lecce (posto n. 105) è di poco più di 2.000 €, ma, al netto, è molto di meno.

Anche le nostre campagne piangono: 90 mila ettari di uliveto devastati dalla xylella nella sola provincia di Lecce e soltanto il 3,78% è stato interessato da processi di rigenerazione. Intanto attendono di essere distribuiti 53 milioni di indennizzi: per ARIF la colpa è dei Comuni che devono fornire i dati sugli indennizzi già concessi. Intanto, niente soldi e niente rigenerazione. A volte la burocrazia uccide più dei batteri.

Il Covid cambia le nostre abitudini, aumenta le distanze ed alimenta la solitudine. Le mascherine fanno sempre più parte del nostro volto. Riusciremo a fare gli auguri a quelli che incontreremo o non riconoscendoli passeremo oltre?

Un isolamento che fa vittime soprattutto tra i più giovani; molti di loro si sono abituati a vivere nel mondo virtuale, un mondo più sicuro e senza assunzione di responsabilità: collegati con chi vogliono e quando vogliono, così, senza impegno.

Quale natale o Natale sarà il loro? Natale festa della famiglia, festa della comunità. Sarà proprio così?

Lassù Monte Orco ci invita a uscire, a stare insieme (anche se a distanza) e le luminarie in Piazza Pisanelli ci dicono che il Natale è la festa di tutti. Segnali di un percorso difficile, ma il nuovo anno arriva ed allora bisogna crederci e perciò

Tanti Auguri!

 

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