Giochi e teatro per i bambini di ucraina
La guerra è una pazzia, dice Papa Francesco… e forse lo è anche la nostra aspirazione a raggiungere il campo profughi di Przemysl, nella regione di Jasionka, per allestire uno spazio dedicato allo svago dei bambini, lì al confine fra Polonia ed Ucraina. Potrebbero apparire altre le priorità. Occorrono medicinali, cibo, tende e materassi… ma noi sappiamo che i tantissimi bambini costretti a scappare dalla guerra hanno bisogno di un qualcosa che gli è molto caro: il gioco! I bambini è quello che fanno… i bambini giocano!
Prendersi cura del loro tempo ludico, vuol dire intervenire sull’aspetto psicologico, importante tanto quanto nutrirli, vestirli, dare loro un tetto. Farli giocare, distrarli da una realtà mutata d’improvviso e non compresa, vuol dire aiutarli a conservare e trattenere un minimo contatto con la loro “normalità” che fino a pochi giorni prima gli apparteneva; equivale a non tranciare del tutto il loro immaginario “felice”, perché è attraverso il gioco ed il sorriso che il bambino difende quel presidio di speranza, amore e curiosità per “la vita è bella”. Non è la guerra la vita di un bambino. I bambini “giocano”!
Da queste consapevolezze nasce il nostro desiderio di fare realmente e di persona qualcosa. Qualcosa di non facile! Da questa volontà prende corpo il nostro progetto “Giochi e teatro per i bambini di Ucraina”.
Intendiamo partire, per fine marzo, ed allestire uno spazio di 54 metri quadrati, con uso di due gazebo e due tendoni, interamente dedicati ai bambini. Uno spazio libero ed amico dove poter sprigionare fantasia e creatività, socializzare e condividere fra pari. 36 metri ospiteranno giochi educativi e da tavolo, giochi di simulazione ed accessori; 9 metri quadrati, invece, saranno attrezzati per l’attività creativa: pittura su tela, manipolazione, teatro. Gli ultimi 9 metri fungeranno da magazzino. Noi operatori, resteremo al massimo 5 giorni, giusto il tempo dell’allestimento e dell’avvio, perché abbiamo certezza che lì troveremo, anche fra le tante mamme ospiti del campo, chi saprà e vorrà aver cura dello spazio e continuare a garantirne la disponibilità.
Per realizzare il progetto bisogna dedicare tempo e noi lo stiamo facendo! Occorre avere le risorse umane disposte a partire e ad oggi solo un posto è libero dei tre disponibili! Occorre avere un mezzo che consenta di percorrere in sicurezza circa 4600 km, ma il mezzo c’è, è nuovo ed è affidabile! Concretizzare il progetto vuol dire avere le competenze, conoscere nei minimi particolari cosa significa allestire un’area ludica, farlo in sicurezza e rispondere a monte a tutte le esigenze che la successiva fruizione porrà in evidenzia, a maggior ragione se la location è un campo profughi dove i problemi non vanno creati ma risolti… ma non è questo che ci spaventa, perché le competenze ci sono e in definitiva si tratta solo di fare il nostro lavoro con maggiore attenzione – certo – perché non è una festa cittadina che andiamo ad allietare. A tal fine, ovviamente, stiamo anche curando il contatto con enti del posto per sapere esattamente dove allestire lo spazio ed essere attesi.
Attuare il progetto, vuol dire anche reperire le risorse economiche che da un lato ci mettano nelle condizioni di affrontare il lungo viaggio e dall’altro ci consentano di disporre di tutti i beni e le attrezzature necessarie a rispondere a specifiche esigenze.
Nella tabella che segue condividiamo il piano economico, certamente utile a noi che per ora siamo in prima linea, ma necessario anche a tutti voi, perché ciò che stiamo facendo – ora e scrivendovi – è chiedervi sostegno, chiedervi di essere al nostro fianco… farlo concretamente!
Tabella del Piano economico
Capitolo di spesa |
Voce di spesa e descrizione |
Importo |
Viaggio (circa 4800 km) |
Mezzo utilizzato: Fiat Ducato 2400 – 140 cavalli Carburante: saranno impiegati circa 480 litri di gasolio. Saranno percorsi fra viaggio ed ulteriori spostamenti in loco 4800 km. Viene stimata una percorrenza a pieno carico di circa 10 km a litro. Pedaggio: percorrenza di strade a pagamento per circa 4000 km |
1.008,00€ 300,00€ |
Operatori (al massimo tre) |
Alloggio viaggio: 4 le soste durante il viaggio, due all’andata e 2 al ritorno. Andata: prima sosta nei pressi di Bologna (percorsi 850 km.); seconda sosta a Brno, Cecoslovacchia (percorsi 1700 km). Ritorno: prima sosta a Kottlach, Austria (percorsi 750 Km); seconda sosta a Civitanova marche (percorsi 1650 km). Alloggio soggiorno: 5 le notti trascorse a Rzeszow, nei pressi dell’area areoportuale, a poco più di un’ora di viaggio da Przemysl, al confine con l’Ucraina. Vitto: saranno 9 i giorni da trascorre lontano da casa. Si calcola un rimborso forfettario di 25,00 € al giorno per ciascun operatore. |
480,00€
600,00€
675,00€ |
Attrezzature ed Apparecchiature |
2 gazebo (misura 3x3) telaio in acciaio zincato e copertura (anche laterale) in pvc. 2 gazebo (misura 3x6) telaio in alluminio copertura (anche laterale) impermeabile. 72 metri rotolo bullonato in pvc (isolamento area ludica calpestabile) 1 tavolo pieghevole rotondo diametro 1,60 m. 4 tavolo rettangolare pieghevole lunghezza 2 m. 6 panche pieghevoli – lunghezza 2 metri 2 tappeti colorati gioco bambini (2m x 2,9m) 1 gruppo elettrogeno 1800W silent 220V inverter 1 Notebook personal computer 1 cassa audio mixer incorporato – microfono e stativo Materiale elettrico: per predisposizione impianto di illuminazione: 100 m di cavo elettrico 1,5; 10 prese e 10 spine CEE; 6 fari led; tubolare rigido; Cassetta degli attrezzi completa (57 pezzi) + ulteriore materiale utile Cassetta primo soccorso |
3.200,00€ 360,00€ 325,00€ 160,00€ 280,00€ 180,00€ 328,00€ 250,00€ 400,00€ 460,00€
360,00€ 90,00€ 25,00€ |
Giochi ed accessori |
Moduli di gioco in legno: Primi passi tucano; sceriffo a dondolo; dado multiattività; tavolo da gioco parco divertimenti; pietre di bilanciamento avventura; percorso arrampicata; calcetto da tavolo junior; pianoforte sound; fisarmonica classic; cucina da gioco + accessori; banco lavoro nordic + accessori; casa della bambole + accessori; carrozzina per bambole; bambole in stoffa; teatrino + burattini, bancarella frutta + accessori; rotaie e trenino; Giochi da tavolo e ulteriori accessori: Libri in legno; display animali da spingere; mattoncini maxi costruzione; 5 puzzle in legno; Ludo per 6 giocatori; forza quattro; set scacchi e dama; shanghai gigante; display animali a pressione; macchinine in legno; gioco lancio anelli; birilli; corde per saltare; Area Laboratori: 1000 tele cartonate (24x30 cm) Set colori tempera 24 kili (6 colori) + Set pennelli + Das bianco (30 kili) + 2 Set lavorazione |
1.360,00€
420,00€
1.400,00€ 328,00€ |
|
TOTALE |
12.989,00€ |
Come aiutarci… e aiutarsi!
L’impegno di spesa necessario è chiaro! Attuare l’iniziativa di solidarietà vuol dire impegnarsi per circa 13.000,00€! Non è facile, ma non è impossibile! Di certo l’impresa è più semplice se a lavorarci sono più persone. Allora, un modo per aiutarci (e aiutarsi) è concedere un po’ del proprio tempo. Un tempo che sia produttivo nella sensibilizzazione altrui, …perché l’obiettivo si raggiunge solo facendo ricerca diretta. Bisogna chiedere! Condividere e chiedere!
Ciò che occorre è tutto indicato! Ciò che serve è tutto scritto nella tabella. Tredicimila euro non sono i soldi che dobbiamo necessariamente trovare, ma sono il valore dell’obiettivo che vogliamo raggiungere. Non importa come ci si arriva, l’importante è centrarlo! È chiaro che molte cose occorrerà acquistarle, ma è altrettanto vero che ogni donazione diretta e materiale di un bene farà scendere il bisogno di denaro. E allora, chiunque voglia far dono del proprio tempo e sensibilizzare i propri contatti (imprenditoriali e amicali) è il benvenuto ed è sufficiente che ci contatti e si metta in rete con noi.
Contatto 3285869992 Rosario Mercogliano in arte clown Lacoste.
Raccogliere denaro rimane necessario, è vero! I due gazebo con il telaio in acciaio zincato, ad esempio, sarà pressoché impossibile trovarli in donazione; costano tanto, ma sono indispensabili per rendere l’area sicura e resistente a vento ed intemperie. Per chi volesse fare una donazione in denaro (autonomamente e senza aspettare che qualcuno glielo chieda) abbiamo agganciato il progetto ad un portale creato proprio per le raccolte fondi. GoFoudMe è assolutamente sicuro e garantisce sia chi versa sia chi riceve. La procedura è identica a quella di un qualsiasi pagamento online. Le somme via via donate arrivano ogni lunedì mattina con un unico bonifico su un conto corrente dedicato e sono assolutamente tracciabili. Inoltre, donare in autonomia utilizzando la piattaforma GoFoundMe, consente di seguire tutta l’evoluzione del progetto, anche nella sua fase attuativa. Ogni aggiornamento caricato da noi organizzatori viene infatti automaticamente inoltrato dallo stesso portale via email a chi ha donato. E noi, naturalmente, socializzeremo le nostre giornate con video, foto e documenti… perché sarà giusto farlo, perché in fondo “Giochi e teatro per i bambini di ucraina” non è e non deve essere il “nostro” progetto… ma appartiene a tutti. Noi non portiamo noi stessi al fronte, noi portiamo la nostra città e tutti i nostri amici. Il link “GoFoundMe” puoi facilmente trovarlo sulle seguenti pagine facebook: “Animarte” – “Clown Lacoste” – profilo facebook “Rosario Mercogliano”
Chi volesse fare, invece, unbonifico: IBAN: IT13V0326880110 052238600240 causale “Giochi e teatro per i bambini di Ucraina”.
Cosa accade se la cifra necessaria non si raggiunge?
Speriamo che ciò non accada. Speriamo di farcela, perché crediamo fermamente nella validità dell’iniziativa. Ci siam dati tempo fino al 5 aprile per partire, perché la Pasqua vorremmo trascorrerla qui, essere di ritorno. Inoltre, ci sono ordinazioni ed acquisti da fare, così come occorre organizzare aspetti personali (di chi parte) senza attendere l’ultimo momento. Se per la fine del mese di marzo dovessimo essere troppo lontani dall’obiettivo finale, tutte le somme raccolte saranno donate con assegno circolare ad altra organizzazione umanitaria o ecclesiastica con causale “per i bambini di Ucraina”… naturalmente dandone conto e notizia! Potrebbe anche accadere che il nostro viaggio ci venga sconsigliato dalle autorità del posto. La situazione in Polonia e presso i campi di accoglienza è molto liquida e cambia di giorno in giorno. Anche in questo caso tutto ciò che è stato raccolto sarà fatto arrivare in modo differente. Ma ciò non deve arenarci. Noi ad oggi andiamo avanti e l’auspicio è che in tanti lo facciano con noi.
di Alessandro DISTANTE
Rispondere con i giochi all’orrore della guerra: è un segnale sulla via della pace. Far ridere i bambini per far arrossire di vergogna i grandi che si affidano alla armi per imporre ben altri giochi.
Manifestazioni, presìdi, cortei, dibattiti, digiuni ma anche gesti imprevisti, audaci, addirittura “pazzeschi”, capaci però di lanciare bombe che spiazzano e seminano speranze.
Per questo il nostro Giornale ha accolto con favore l’idea di Rosario di prendersi due pagine per coinvolgere la Città nell’idea di andare lì dove ci sono i profughi per regalare un po’ di serenità.
Rispondere con la legalità in un momento nel quale sembrano essersi oscurati i canali del diritto internazionale e dove alle sedi diplomatiche si sostituiscono i teatri degli scontri.
Per questo diamo spazio alla bella notizia dell’inaugurazione presso il piano basso della Biblioteca comunale di via Micetti della Biblioteca della Legalità, a cura dell’associazione Heidi.
Nei piani bassi per sotterrare un seme capace di fecondare la cultura della legalità, dove il diritto e non le armi diventi lo strumento per la soluzione dei conflitti.
Gesti importanti, controcorrente, gesti provocatori come fu la marcia dei pacifisti a Sarajevo guidata da un nostro Parroco.
Sconvolgere le logiche della prudenza, uscire dal facile luogo comune del buon senso, sconfiggere le comode appartenenze.
Provare a disorientare i rapporti di forza con rapporti di sorrisi, con la lettura strumento di conoscenza e quindi di condivisioni.
Strade per non assecondare la barbarie dello scontro, in una perversa logica della divisione sempre più intollerabilmente dannosa
Venerdi, 11 marzo 2022
COVID: attualmente positivi
Fonte Asl Lecce
ALESSANO 145
ALEZIO 90
ALLISTE 91
ANDRANO 69
ARADEO 109
ARNESANO 68
BAGNOLO DEL SALENTO 30
BOTRUGNO 74
CALIMERA 109
CAMPI SALENTINA 197
CANNOLE 41
CAPRARICA DI LECCE 49
CARMIANO 232
CARPIGNANO SALENTINO 74
CASARANO 331
CASTRI' DI LECCE 50
CASTRIGNANO DEI GRECI 35
CASTRIGNANO DEL CAPO 167
CAVALLINO 266
COLLEPASSO 85
COPERTINO 270
CORIGLIANO D'OTRANTO 120
CORSANO 78
CURSI 57
CUTROFIANO 118
DISO 65
GAGLIANO DEL CAPO 92
GALATINA 396
GALATONE 143
GALLIPOLI 264
GIUGGIANELLO 9
GIURDIGNANO 48
GUAGNANO 92
LECCE 1.833
LEQUILE 169
LEVERANO 172
LIZZANELLO 371
MAGLIE 274
MARTANO 146
MARTIGNANO 42
MATINO 233
MELENDUGNO 170
MELISSANO 99
MELPIGNANO 25
MIGGIANO 63
MINERVINO DI LECCE 76
MONTERONI DI LECCE 194
MONTESANO SALENTINO 63
MORCIANO DI LEUCA 63
MURO LECCESE 107
NARDO' 413
NEVIANO 55
NOCIGLIA 92
NOVOLI 148
ORTELLE 26
OTRANTO 98
PALMARIGGI 44
PARABITA 98
PATU' 25
POGGIARDO 117
PRESICCE-ACQUARICA 194
RACALE 132
RUFFANO 174
SALICE SALENTINO 156
SALVE 79
SANARICA 40
SAN CESARIO DI LECCE 146
SAN DONATO DI LECCE 97
SANNICOLA 50
SAN PIETRO IN LAMA 48
SANTA CESAREA TERME 42
SCORRANO 143
SECLI' 44
SOGLIANO CAVOUR 68
SOLETO 72
SPECCHIA 95
SPONGANO 86
SQUINZANO 215
STERNATIA 21
SUPERSANO 100
SURANO 34
SURBO 384
TAURISANO 225
TAVIANO 153
TIGGIANO 38
TREPUZZI 332
TRICASE 412
TUGLIE 48
UGENTO 171
UGGIANO LA CHIESA 104
VEGLIE 169
VERNOLE 101
ZOLLINO 42
SAN CASSIANO 53
CASTRO 35
PORTO CESAREO 73
di Giuseppe Accogli
I residenti di Corso Roma a Tricase non sanno più a che Santo votarsi
Buonasera gentile redazione,
volevo portarvi all’attenzione del DISAGIO che vivono i residenti di Corso Roma a Tricase.
Punto prima, la questione di parcheggi perennemente occupati anche dai commercianti in maniera selvaggia.
A questo si aggiungono i problemi del caotico e pericoloso traffico di auto ed ancora l’insostenibile situazione quando viene giù la pioggia: l’acqua piovana non permette il transito dei pedoni, né l’uscita di casa ai residenti.
Da alcuni anni “ bussiamo” alla porta del Comune, e non solo, ma finora non è arrivata nessuna risposta
di Gian Paolo ZIPPO
TRICASE: CENTRO STORICO CHIUSO AL TRAFFICO?
Tra i tanti interventi pubblicati sul precedente numero de “Il Volantino”, quello di Cantiere Civico si chiudeva con una domanda "Perché no?”… Riprendo la domanda e rilancio: “Perché noi no?”
Non a caso nell’articolo veniva richiamata Otranto e subito balzano alla mente le stradine del suo centro storico e la loro cura, le bellezze del luogo, nonché l’enorme flusso turistico che giornalmente si riversa in città; per cui mi sono chiesto quale sia stata la chiave di volta che ha permesso tutto ciò.
A tal proposito parlando con un amico del luogo ho compreso che per capire l’attuale situazione di Otranto occorre partire da lontano.
Nulla nasce per caso e per capire i motivi di un successo bisogna andare alle origini.
In effetti, tutto nasce nel 1979 quando con la collaborazione di un allora giovane Renzo Piano venne avviato il “Laboratorio di Quartiere”, “un progetto - patrocinato dall’Unesco – teso ad avviare una ristrutturazione dei centri storici che potesse garantire, con l’intervento di artigiani locali, il mantenimento dei residenti nelle loro case, protagonisti attivi di un percorso virtuoso che si autoalimentava in una sorta di cantiere permanente.
Ed ecco che parte la ricognizione di tutti “i bassi” del centro storico, cresce la consapevolezza della cittadinanza verso la chiusura al traffico veicolare, si arriva all’apertura del primo ristorante, agli incentivi economico/finanziari tesi ad attirare attività commerciali e a riconvertire gli edifici in strutture ricettive diffuse, per passare poi agli interventi di recupero architettonico con la riapertura dell’antica Porta a mare ed il restauro dell’intero circuito Castello-Fossati-Mura, oggi beni comuni restituiti ai cittadini di Otranto, oltre che alle migliaia di turisti che ogni anno li visitano” (cfr. sito del Comune di Otranto).
Grazie anche alla lungimiranza di amministrazioni che si sono succedute nel tempo e che hanno fatto tesoro del progetto iniziale, il centro storico di Otranto è come lo vediamo oggi, con una vocazione turistica che porta l’amministrazione comunale ad organizzare eventi, mostre ed iniziative culturali in grado di attrarre decine di migliaia di visitatori (vedi ad es. Banksy nell’estate 2021 o Salgado in programma per la prossima estate).
Cosa voglio dire con questo? Che a Tricase bisogna replicare quanto fatto a Otranto? Sicuramente no, anche perché diverso è il contesto temporale, urbanistico e architettonico, ma suggerisco che sarebbe opportuno adottarne il modello, la strategia e la modalità di approccio.
Le parole chiave sono sempre “programmazione” e “pianificazione strategica”, nell’ambito delle quali avviare un progetto organico di riqualificazione del centro storico. L’obiettivo deve essere di medio/lungo periodo secondo una visione lungimirante e non miope. Allo stato attuale, parlare di chiusura al traffico del centro storico “tout court” può essere prematuro, ma il tutto va inserito in un contesto di programmazione più ampio cominciando un percorso che “naturalmente” porti alla scelta più appropriata.
Ed allora occorre censire gli immobili del centro storico, verificare la possibilità di una loro destinazione ad attività commerciali e ricettive, sfruttare i contenitori culturali che già abbiamo (v. Castello), cercarne degli altri, sfruttare le bellezze architettoniche che abbiamo (v. Piazza Pisanelli, San Domenico, Chiesa Matrice), valorizzare vicoli e stradine come quelle della zona “puzzu”, creare un collegamento con le marine, predisporre parcheggi ai margini del centro storico, adottare un piano traffico coerente con le esigenze dei cittadini e in linea con la conformazione urbana di Tricase, creare delle joint venture pubblico-private volte allo sviluppo urbanistico, cercare e partecipare a bandi per finanziamenti di opere di riqualificazione urbana dei centri storici.
In tutto questo affidiamoci alla consulenza di esperti e, perché no, cerchiamo collaborazioni con le eccellenze Tricasine che a livello nazionale ed internazionale possono contribuire al fatidico salto di qualità.
Dimenticavo…..Tricase non ha ancora un PUG! Quindi, ora più che mai, occorre accelerare e dotare la città di uno strumento urbanistico ormai imprescindibile per avviare qualsiasi progetto.
I cittadini, gli imprenditori, i proprietari degli immobili, i giovani hanno bisogno ed il diritto di sapere sulla base di quali regole muoversi.
Anche se qualcosa in autonomia si è mosso, alcune iniziative che hanno visto nascere punti di ristorazione e ritrovi culturali sono state avviate anche in zona “puzzu” e dintorni, ma tali interventi non possono essere lasciati esclusivamente in mano ai privati. Occorre fornire loro il giusto supporto affinché fungano da volano per la rinascita del centro storico.
L’Amministrazione Comunale ha il dovere morale, oltre che politico, di creare il giusto substrato regolamentare su cui poter avviare concreti progetti per lo sviluppo e per il rilancio di un centro storico in grado di ridare allo stesso quel ruolo di aggregazione sociale e culturale, oltre che di attrattore turistico, che gli compete.
Non posso non concludere con un invito a sfruttare appieno i fondi del PNRR, che devono diventare leva e motore propulsore per le iniziative future.
Coach Santiago Darraidou, con il vice Vincenzo Barone a fare le sue veci, schiera Martin Kindgard in regia, Persichino opposto a sostituire l’indisponibile Casaro, i centrali Rau e Fortes, i martelli Vinti e Corrado, ed il libero Paolo Cappio.
Primo set che si snoda sulle ali dell’entusiasmo per Aurispa Libellula che, per la prima volta in stagione senza il suo opposto titolare, non sembra risentirne e sfoggia un sestetto altrettanto famelico conquistando un discreto vantaggio, sino al timeout chiesto da coach Licchelli (8-4). I salentini si affidano ai colpi di Vinti e Corrado, ma anche ai muri e alla ricezione ottimale di Cappio che permette la ricostruzione efficace dell’azione. Kindgard imbecca con precisione Fortes che lo ripaga mettendo a referto due punti, poi Corrado schiaccia a terra un pallone difficile, seguito dal lungolinea di Persichino (15-12). Il Casarano è sempre in partita e rosicchia punti sino al pareggio raggiunto con un ace di Peluso. Coach Darraidou ricorre al timeout dopo aver tentato, sfruttando anche Giaffreda, di proporre diverse soluzioni, ma gli ospiti si portano avanti di un punto (19-20). L’asse Kindgard-Fortes sembra la soluzione più efficace, ma il palleggiatore argentino sceglie anche Corrado e Vinti pur di non dare riferimenti agli avversari. Il Casarano, però, con Paoletti prima e con Petras poi, vince il set (21-25).
Il secondo set riparte con gli ospiti che si portano sul +4 e registrano un’Aurispa Libellula in netta difficoltà (1-5). Corrado e Persichino provano e reagire, ma il Casarano sembra aver trovato l’antidoto a qualsiasi attacco e le armi (Paoletti, Baldari e Petras su tutti) per colpire i punti deboli dei padroni di casa (3-10). Il pubblico di casa prova a spingere come può, coach Darraidou le tenta tutte per fermare l’emorragia ma l’assenza di Casaro, alla lunga, si fa sentire (7-15). Si registra l’esordio in Serie A3 di Fiorenzo Melcarne, quindi l’ingresso in campo di Maccarone, ma le emozioni scarseggiano e si tenta soltanto di rendere meno evidente lo svantaggio (10-20). Vinti è uno degli ultimi ad alzare bandiera bianca e va a referto, prima con una diagonale e poi a muro, seguito da un Fortes altrettanto battagliero (15-23). La rimonta, però, è impensabile e al Casarano è sufficiente gestire il set (16-25).
Corrado e Fortes inaugurano il terzo set, ma il Casarano riprende le redini del match con un buon turno di battuta di Peluso, impreziosito da un ace (3-5). Aurispa Libellula non trova le motivazioni e si lascia travolgere dagli avversari che, schierati in formazione tipo, non hanno difficoltà ad imporsi (6-10). Fortes e Vinti offrono qualche spunto interessante, poi Corrado accorcia le distanze e coach Licchelli si assicura, con un timeout, di evitare distrazioni (11-14). Il Casarano ritrova il ritmo e, ancora con Peluso in battuta, incrementa il vantaggio (12-20). Il set si trascina senza colpi di scena sino alla fine, con Casarano che conquista la vittoria. Un derby che Aurispa Libellula immaginava diverso ma che, considerata la defezione dell’ultim’ora di Casaro, non ha potuto preparare nel migliore dei modi. Da segnalare l’encomiabile l’apporto del pubblico che, dall’inizio alla fine della partita, ha sostenuto la squadra sotto la guida dei Leones, incuranti del risultato negativo.
Aurispa Libellula – Leo Shoes Casarano 0-3 (21-25; 16-25; 16-25).
Aurispa Libellula: Bruno Vinti 8, Martin Kindgard 5, Francesco Corrado 8, Nicolò Casaro, Graziano Maccarone 1, Giancarlo Rau 1, Paolo Cappio (L), Francesco Fortes 12, Enrico Scarpi, Enrico D’Alba, Francesco Giaffreda (L), Lorenzo Persichino 4, Fiorenzo Melcarne. All. Darraidou Vice All. Barone.
Leo Shoes Casarano: Petras 7, Peluso 8, Meleddu, Ciardo 1, Scaffidi, Torsello 4, Baldari 11, Pierri, Ribecca, Paoletti 14, D’Amato, Stefano, Urso, De Micheli. All. Licchelli
Arbitri: Giuseppe De Siemis, Stefano Chiriatti
Uff. Stampa Aurispa Libellula Lecce
di Nunzio DELL'ABATE
I rilevanti interventi urbanistici su via Pirandello e quelli imminenti su via Aldo Moro impongono una seria rivisitazione della viabilità, segnaletica, aree a parcheggio e servizi accessori per evitare che la città, già in sofferenza da questo punto di vista, si ingolfi ancora di più con evidenti ripercussioni sulla qualità della vita ed efficienza delle attività economiche ed imprenditoriali.
Per la verità una programmazione del genere doveva precedere e non seguire una urbanizzazione residenziale e commerciale di simile portata, ma non è mai troppo tardi purchè non si perda altro tempo.
Le misure da adottare sono molteplici e dovranno passare da uno studio approfondito e dal confronto con gli uffici preposti e le associazioni di categoria.
E’ indubbio che il quartiere, così densamente residenziale e commerciale, svilupperà un traffico di veicoli in entrata ed in uscita considerevole. Pertanto si renderà necessario in primo luogo evitare l’attraversamento della città, ancor peggio del centro, per raggiungerlo.
Un agevole ingresso da sud potrebbe disporsi con la riapertura del prolungamento di via A.Moro oltre via G.Cesare, fino alla ricongiunzione con la circonvallazione di via Lecce. Consentirebbe, al contempo, una migliore integrazione e vivibilità del quartiere della ‘167 ad alta densità abitativa.
Strategica risulterebbe poi una rotatoria sulla S.P. 335 (c.d. Cosimina) all’altezza della chiesetta di San Luciano; un intervento che nella scorsa consiliatura provinciale venne posto all’attenzione e condivisione dell’Amministrazione Comunale e che ben potrebbe essere ripreso. Sarebbe una rapida e sicura via di accesso alla zona in questione, sia per i veicoli provenienti da nord che per quelli provenienti dal Capo di Leuca.
Non da trascurare, infine, la predisposizione di aree attrezzate (hub) per consentire di lasciare la propria vettura e di proseguire verso via Pirandello/via Moro con navette ed altri mezzi di urban mobility.
Sono solo delle riflessioni a voce alta, ma tante altre ben più risolutive possono partorire nella prospettiva di una Tricase efficiente e vivibile.
fonte Regione Puglia
Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha convocato questa mattina insieme al Prefetto Antonella Bellomo un incontro con tutti i Prefetti pugliesi e i presidenti di Anci Puglia e Upi Puglia al fine di rafforzare il coordinamento istituzionale sull’emergenza Ucraina. All’esito della riunione si è deciso di istituire una Cabina di regia interistituzionale, composta dai rappresentanti di Regione Puglia, Prefetture, Questure, Forze dell’Ordine, Province e Comuni.
La Cabina di Regia dovrà occuparsi dei molteplici aspetti connessi agli arrivi dei rifugiati in Puglia, come le procedure di registrazione, le attività di screening anticovid con tampone, vaccinazione e distribuzione di mascherine FFP2 secondo le disposizioni nazionali, l’individuazione delle strutture di accoglienza, con particolare attenzione alla gestione di eventuali casi positivi al covid, e delle figure che possano garantire la traduzione linguistica e la mediazione culturale.
Le disposizioni nazionali prevedono anche che il Presidente di Regione, in qualità di Commissario di Governo per l’emergenza, individui una struttura interna per il coordinamento delle azioni della Regione.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl pugliesi sono già al lavoro per svolgere l’attività di screening con tamponi e di vaccinazione, come previsto dalle ordinanze nazionali, in favore della popolazione ucraina in arrivo in Puglia.
di Giuseppe R. PANICO
Tempi già molto difficili per la guerra al Covid.
Ci mancava la guerra Russia- Ucraina, con il diffondersi della crisi politico-militare e di tante umane sofferenze, a ricordarci che il mondo ruota da sempre intorno a geopolitica, flussi energetici e contrapposizioni culturali e strategiche.
In Italia, per una politica che non ha saputo provvedere alla nostra autonomia energetica, anche per il tracimare di ambientalismi ed ecologie, ne paghiamo di più le conseguenze, con gravoso aumento dei prezzi, attività che chiudono e povertà che avanza.
Problemi dovuti anche a grave disattenzione verso mali strutturali e conseguenti scelte programmatiche, con improduttiva ridondanza di sole parole e funzioni, spesso coperte dalla bulimia del consenso del giorno.
E così il Bel Paese, sia in piccolo che in grande, continua ad essere, oltre che bello ma povero, anche inaffidabile, sia in attacco ai propri mali che in difesa dei mali causati da altri.
Sia nell’ impiego dei fondi PNRR in prestito; sia nella pioggia di bonus, in regalo e scarsi controlli, a ricchi e poveri da uno Stato già tanto indebitato, sia ancora per gli scarni stanziamenti per Difesa/NATO/Forze Armate, ora in massima allerta militare in tutta Europa, mari compresi. Per queste, appena l’1% del PIL e non il 2% come sottoscritto, molto meno di altri paesi che dai romani hanno meglio appreso il: “si vis pace para bellum” (se vuoi la pace, preparati alla guerra).
Raggiunta una tregua con il Covid, ci rimane il “bellum”, scatenato da Putin con il virus della guerra e le sue imprevedibili conseguenze. In un mondo globalizzato e non ancora pacificato, anche un solo orso inferocito al polo Nord può provocare tsunami al polo Sud, a cominciare da economia e commercio.
Più gravosi in località del nostro Sud, prive di strategia, con popolazione in calo, malamente collegate e rinunciatarie, in un’ottica di “ecologia e povertà”, sia alla produzione locale di energia (eolico sul mare) che a un più diffuso e qualificato turismo.
Al turismo, ove riprenda, Tricase non pare offrire molto di nuovo, se non il “core business” di Lama/Pirandello/ACAIT ove non avremo più un grande polmone verde, la nostra” Villa Borghese” (Roma), per una Tricase che aspira ad essere capitale del Sud Salento, ma un nuovo “centro” cittadino con il piccolo parco, nuove residenze, uffici e servizi, un altro grande supermercato e uffici comunali che lasceranno il centro storico.
Meno alberi e verde per il pubblico e più pilastri e cemento per i privati, grazie anche a sentenze favorite da una politica che, tralasciando i suoi doveri, sa ben privarci dei nostri diritti.
Gli effetti collaterali sulle attività del centro storico vanno ora accentuandosi, non per colpe temporanee del Covid e del Putin, ma per il sorgere di “conflitto di interessi”. Con popolazione e consumi in calo, il nuovo centro non può che indebolire il vecchio, già per decenni trascurato.
Finanche in via Cadorna per i tanti vendesi/affittasi/vuoti e conseguente calo del valore immobiliare. Futura valorizzazione culturale, negozi e soprattutto movida già in contrasto con la ristretta abitabilità di tanti vicoli?
Ma, per avere successo, non si può prescindere da una ben più ampia frequentazione di origine esterna, attratta principalmente, come in tutti i comuni costieri, dal mare con relativa nautica e balneazione e dunque maggiore economia e ricadute sui consumi per movida, commercio, albergo diffuso in centro e cultura. Tricase, già paese di anziani e periferico, non certo di transito, non ben collegato (SS 275 e FSE), tuttora senza una strategia per il futuro e poco attrattivo per sostanziali investimenti, avrebbe dunque bisogno di un rapido cambiamento.
Più di struttura che di immagine, soprattutto di migliori e più attrattivi servizi e abitabilità verso la costa e sulla costa. Per superare la crisi energetica ed economica, il governo, tacitando l’eccessivo ambientalismo, sta riattivando le fonti nazionali, prima chiuse dalla imprevidenza degli eletti e degli elettori.
In passato, i nostri previdenti nonni, che avevano anche una diversa sensibilità per l’economia e la stessa guerra, avendola anche vissuta, per passare dalla solita frisa e pomodoro anche a pollo e patatine, senza contorno di troppi… “bonus” a carico della collettività, pensarono ad una Tricase come città di mare e non solo sul mare. Per il turismo, ampliarono la viabilità verso le due marine, ingrandirono il porto, realizzarono la piscina “naturale” a Marina Serra, definirono parcheggi a mezza costa, aree di completamento e sviluppo edilizio ed anche una litoranea alta.
Ma poi, l’avvento, anche in Regione, di una politica economicamente improduttiva, ne ha bloccato il proseguire. Finite, sperabilmente senza incubi, anche atomici, le preoccupazioni per i Covid e i Putin, per risollevarci non ci resta che riprendere tale strategia. E se poi, lontano sul mare fra navi e foschie, vedremo qualche pala eolica o piattaforma, sarebbe questo il nostro contributo al lavoro in loco e alla cura del male energetico nazionale.
Come anche alla pace, in una Europa e una Italia che non saranno più le stesse, perché le armi e l’invasione di Putin le abbiamo pagate anche noi, importando il suo gas (circa 45% del totale) e dormendo a lungo fra gli allori.
Tricase, 9 marzo 2022
VOLLEY- SERIE A3
C’è il derby con il Casarano
Il nostro “vicino di casa” non è un rivale, derbyAmo
Potrebbe essere questo il motto della gara di oggi in un periodo di guerra che richiede a tutti la massima responsabilità.
Le due squadre ritornano in campo per il recupero della 4a giornata del girone blu di Serie A3 Credem Banca.
Si gioca oggi alle ore 19,30 al palasport di Tricase la gara di recupero di domenica 30 gennaio tra Aurispa Libellula e Leo Shoes Casarano.
Come si ricorderà, la partita non si giocò a causa della positività al Covid 19 di alcuni atleti del Casarano Volley .
Le due squadre sono in un buon momento di forma.
Ne è prova gli ultimi due risultati positivi.
Nell’ultima gara giocata l’Aurispa Libellula ha vinto fuori casa, a Marcianise per 3 a 1 - mentre la Leo Shoes Casarano viene da una prestazione superlativa , conquistando 3 punti ai danni della Wow Green House Aversa, leader del campionato con 42 punti.
I numeri delle due squadre salentine dicono, Aurispa Libellula, secondo posto in classifica con 41 punti in 19 gare giocate, mentre per Casarano sesto posto in classifica con punti 32 in 17 gare giocate.
Di certo non sarà una partita semplice per le due squadre, il derby non lo è mai stato.
Il Covid non molla la presa su Tricase, anzi i casi continuano ad aumentare.
L’analisi dei dati settimanali del contagio Covid, provenienti dal bollettino Asl Lecce, disegna nella nostra Città (in data 4 marzo 2022), 314 positivi al Coronavirus.
Un numero che dovrebbe essere in risalita di circa 30 unità, vale a dire i positivi a Tricase dovrebbero essere intorno ai 350 soggetti.
Casi che, gli esperti, ritengono debbano essere tenuti sotto controllo (anche se l'avvento della bella stagione dovrebbe aiutare).
REGIONE PUGLIA
Dati del giorno: 08 marzo 2022
6.026 Nuovi casi
22.875 Test giornalieri
20 Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 1.636
Provincia di Bat: 433
Provincia di Brindisi: 461
Provincia di Foggia: 812
Provincia di Lecce: 1.888
Provincia di Taranto: 733
Residenti fuori regione: 43
Provincia in definizione: 20
75.123 Persone attualmente positive
544 Persone ricoverate in area non critica
31 Persone in terapia intensiva
Dati complessivi
763.927 Casi totali
8.933.533 Test eseguiti
681.059 Persone guarite
7.745 Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 251.125
Provincia di Bat: 74.622
Provincia di Brindisi: 70.439
Provincia di Foggia: 119.353
Provincia di Lecce: 137.200
Provincia di Taranto: 103.136
Residenti fuori regione: 5.519
Provincia in definizione: 2.533