Lunedì, 21 marzo 2022

GIORNATA MONDIALE CONTRO QUALSIASI FORMA DI RAZZISMO E DISCRIMINAZIONE

Oggi l’incontro a Palazzo Gallone – Ore 18 - Sala del Trono

Pro Loco Tricase , Il Volantino e Biblioteca di Tricase organizzano per oggi pomeriggio - ore 18 - nella Sala del Trono, la Giornata. 

Saranno relatori l 'Avv. Alessandro Distante, Mons. Fernando Panico, il Prof. Hervé Cavallera e il Prof. Ercole Morciano.Durante la serata verrà presentato il libro “La vita che sarebbe stata” di Antonio Turco.

La serata rappresenta, tra le altre, un'occasione per mettere di fronte due realtà separate da 75 anni e capire da questo confronto tra la Tricase di oggi e quella del dopo guerra, la tenuta, nel tempo, dei valori emersi durante l'esperienza del DP Camp n.39 di stanza a Tricase Porto e Marina Serra.

Il rispetto e la solidarietà con cui Tricase accolse quei profughi provenienti da campi estesi in tutta Europa, campi di sterminio compresi, è una pagina non ancora interamente conosciuta, nonostante la sua importanza, dalla nostra popolazione. Quello che, ai nostri occhi, può apparire un naturale comportamento improntato alla ospitalità, contiene la parte migliore della nostra cultura e come tale va ricordato e preservato insieme alla necessità del nostro paese di conservare la memoria del proprio passato.

di Nunzio DELL'ABATE

La corsa alla solidarietà nei confronti del popolo ucraino si intensifica giorno dopo giorno con l’acuirsi del conflitto in patria.

Anche la nostra Città non è voluta essere da meno con manifestazioni emozionanti promosse dalle parrocchie, scolaresche ed associazioni. Non sono mancate neppure iniziative da parte di singoli cittadini, come quella ludica e suggestiva di Rosario Mercogliano (in arte Clown Lacoste). 

Certo sarebbe efficace e coinvolgente per l’intera comunità se ci fosse una testimonianza istituzionale ed attiva, come ad esempio l’ospitalità offerta dall’Amministrazione Comunale e sancita in una delibera di Consiglio ad alcune famiglie ucraine in uno degli immobili comunali attualmente non fruiti per altro.

Si può pensare all’ex scuola materna “Elisa Bramato” di Depressa o all’ex istituto scolastico di via Cipressi a Lucugnano, per restare nelle frazioni, oppure al capannone ristrutturato dell’Acait. Visto l’approssimarsi della bella stagione si potrebbe anche utilizzare l’antica scuola “San Luigi” di Borgo Pescatori a Tricase Porto, recentemente oggetto di recupero infrastrutturale. Si tratta di edifici operativi, dotati di servizi e con ampi spazi sia interni che esterni.

Certamente ciascuno di noi si stringerebbe attorno a queste sfortunate famiglie e si accenderebbe una gara per rendere quanto più confortevole e partecipato il loro soggiorno tricasino. Sarebbe poi entusiasmante e commovente al contempo veder sventolare su questi edifici, per il periodo di loro permanenza, le bandiere gialloblu e della pace.

Costituirebbe un bel messaggio educativo ai valori dell’accoglienza e del rispetto umano da consegnare alla storia della nostra Città, nel solco del nostro essere ospitali e solidali.

di Alessandro DISTANTE

Tanti i progetti che si accavallano e ci fanno sognare. I fondi del PNRR, i bonus facciate, gli ecobonus e tanto altro; tutto ci proietta ad una Tricase più bella, alle nostre Marine rigenerate e valorizzate, finalmente meta di turisti non solo durante l’estate ma per tutto l’anno, richiamati dalle tante attrazioni, dal kajak al volo dell’angelo, dalla piscina rimessa a nuovo all’osservatorio astronomico, dalle vie francigene alle piste ciclabili da Otranto fino a Leuca.

E poi la felice intuizione dell’Amministrazione di un intervento deciso non solo sul centro storico ma anche su Tricase Porto e Marina Serra, puntando sul loro sviluppo; la netta dichiarazione del Sindaco a favore della 275 con il passaggio ad Ovest. Ed ancora un progetto condiviso con altri Comuni ed un altro ancora più ampio con tutti i Comuni da Brindisi a Leuca.

Insomma un clima di apertura ed un’aria di ripresa, dopo la lunga parentesi del Covid.

Eppure questi progetti e questi sogni vengono turbati dalle cronache e dalle immagini di Paesi neppure tanto lontani: crolli, distruzioni, bombe, fughe, pianti e disperazione. Sogni, futuro? Niente di tutto questo. La paura per un passato che ritorna all’improvviso.

Una notizia di casa nostra sembra emblematicamente racchiudere questo contrasto tra il futuro e il passato, tra la bellezza e la distruzione, tra i sogni e le paure: durante i lavori per ridare bellezza alla Chiesa Madre è crollato un pezzo del campanile.

Certo, è avvenuto per un incidente, ma quell’episodio condensa il contrasto degli opposti: valorizzazione e distruzione, malgrado l’arcobaleno che domenica scorsa ha abbracciato Tricase.

 

 

 

Giornata dedicata alle vittime del Covid, Emiliano: “Uniti nel ricordo e nell’impegno a tutela della vita e della salute”

In arrivo il nuovo decreto sulla gestione endemica dell’epidemia

“Siamo uniti in questa giornata nel ricordo e nell’impegno incessante per la tutela della salute e della vita dei cittadini contro il Covid. Mi vengono in mente volti, storie, vicende che hanno lasciato un segno indelebile. Tutto il nostro lavoro è stato sempre incentrato a salvare il maggior numero di vite da questo virus terribile. Portiamo nel cuore tutti i pugliesi ed esseri umani che non ci sono più rinnovando la nostra determinazione a non abbassare la guardia di fronte a questa pandemia. La pandemia non cessa con la fine dello stato di emergenza, ma richiede da parte di tutti attenzione e responsabilità in particolar modo nei confronti di chi è più fragile proprio nella prospettiva di un progressivo superamento delle restrizioni”.

Sono le parole del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, nella Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid19.

Rispondendo alle domande dei giornalisti a margine di una conferenza stampa, il presidente ha anche dichiarato: “Tra qualche ora verrà pubblicato il Decreto in cui la dichiarazione per lo stato di emergenza per pandemia per il Covid viene trasformata in un decreto di gestione endemica dell’epidemia. Quindi vengono richiesti una serie di provvedimenti connessi a questo decreto, che devo adottare direttamente. Quindi devo essere vicino allo staff e agli assessorati che devono gestire questo passaggio delicatissimo. Si aggiunga anche che sono il commissario delegato dal Governo per l’accoglienza degli ucraini, compito che diventa ogni giorno più importante. Fino a questo momento, sono circa un migliaio le tessere STP per l’assistenza sanitaria gratuita ai cittadini stranieri giunti in Puglia”. Sul futuro del Presidio per le maxi emergenze alla Fiera del Levante di Bari, Emiliano ha affermato che “non si può pensare, con gli orizzonti di guerra che abbiamo, di chiudere centocinquanta rianimazioni, due sale operatorie, TAC e radiologie. È un ospedale che è in grado di far fronte a qualunque tipo di emergenza, e comunque ovviamente il decreto in preparazione salvaguardia tutte le strutture costruite in tutte le regioni di Italia, in deroga alle regole di autorizzazione e accreditamento e quindi salvaguarda anche questa struttura, che viene ritenuta strategica. In Lombardia per esempio – ha concluso Emiliano - è talmente importante avere una struttura del genere che stanno smontando dalla fiera e la stanno rifacendo in una caserma militare. Perché, data la situazione epidemiologica, è ancora assolutamente necessaria”.

In Puglia sono stati registrati dall’inizio della pandemia 822.949 casi totali covid, 7.850 deceduti e 718.606 guariti (dato aggiornato ad oggi).

Il dato complessivo dei decessi rispetto alla popolazione (tasso di mortalità Covid19) per la Puglia è pari a 2 casi su mille abitanti, rispetto a una media nazionale di 2,7 casi su mille abitanti. (Fonte dati: Dipartimento nazionale Protezione civile, periodo da inizio pandemia al 16/03/22. Grafico in allegato).

 

Venerdì, 18 marzo 2022

COVID: attualmente positivi

fonte Asl Lecce

ALESSANO  175

ALEZIO 147

ALLISTE 128

ANDRANO 132

ARADEO  221

ARNESANO  68

BAGNOLO DEL SALENTO 36

BOTRUGNO  101

CALIMERA 150

CAMPI SALENTINA  234

CANNOLE 54

CAPRARICA DI LECCE 42

CARMIANO  288

CARPIGNANO SALENTINO 83

CASARANO 469

CASTRI' DI LECCE 63

CASTRIGNANO DEI GRECI 68

CASTRIGNANO DEL CAPO 199

CAVALLINO 308

COLLEPASSO 107

COPERTINO 470

CORIGLIANO D'OTRANTO 160

CORSANO 132

CURSI 73

CUTROFIANO 189

DISO 87

GAGLIANO DEL CAPO 234

GALATINA 643

GALATONE 330

GALLIPOLI 454

GIUGGIANELLO 44

GIURDIGNANO 41

GUAGNANO 126

LECCE 2.255

LEQUILE  222

LEVERANO 250

LIZZANELLO 384

MAGLIE 305

MARTANO 184

MARTIGNANO 29

MATINO 389

MELENDUGNO 208

MELISSANO 133

MELPIGNANO  44

MIGGIANO 92

MINERVINO DI LECCE 109

MONTERONI DI LECCE  279

MONTESANO SALENTINO 69

MORCIANO DI LEUCA  92

MURO LECCESE  123

NARDO'  526

NEVIANO  74

NOCIGLIA 120

NOVOLI  254

ORTELLE  68

OTRANTO 134

PALMARIGGI 65

PARABITA  189

PATU' 41

POGGIARDO  158

PRESICCE-ACQUARICA  202

RACALE 217

RUFFANO 328

SALICE SALENTINO 156

SALVE  85

SANARICA 56

SAN CESARIO DI LECCE 297

SAN DONATO DI LECCE  166

SANNICOLA 100

SAN PIETRO IN LAMA 91

SANTA CESAREA TERME 67

SCORRANO 288

SECLI' 55

SOGLIANO CAVOUR 100

SOLETO 140

SPECCHIA 165

SPONGANO  101

SQUINZANO  316

STERNATIA  67

SUPERSANO  168

SURANO 53

SURBO 456

TAURISANO 243

TAVIANO 255

TIGGIANO 48

TREPUZZI 450

TRICASE 549

TUGLIE 107

UGENTO 242

UGGIANO LA CHIESA  136

VEGLIE 283

VERNOLE 147

ZOLLINO 56

SAN CASSIANO 77

CASTRO  37

PORTO CESAREO 135

Venerdì, 18 marzo 2022

fonte dontoninovescovo.it

Era il 18 marzo 1935. Alessano metteva alla luce l’ennesimo figlio, anche lui destinato a fare i conti con la povera condizione meridionale. Quella del sud è una realtà difficile da spiegare, è una “croce” ormai radicata da secoli in una avversa congiuntura storico-sociale che, accompagnata anche da pochi ed inefficaci interventi di natura politica, non ha permesso di allontanare il meridione dal suo antico stato di arretratezza. Anche Alessano è coperta dall’ombra di questa croce.

L’abitazione della famiglia Bello era sistemata in via Scipione Sangiovanni, al numero civico 17. E fu proprio lì che il piccolo Tonino aprì gli occhi al sole consegnando all’anagrafe, e alla storia, il suo nome: Antonio Giuseppe Mario Bello. Il papà, Tommaso, in passato era già stato sposato e da quel matrimonio erano nati due figli maschi: Giacinto Antonio Carmine e Vittorio Nunzio Emilio. Rimasto poi vedovo, sposò in seconde nozze Maria Imperato dalla quale ebbe altri tre bambini. Tonino fu il primo a nascere, e a lui seguirono in ordine Trifone Nazzareno e Marcello Fernando.

Tommaso, che era maresciallo dei carabinieri in congedo, fece appena in tempo a mettere al mondo i suoi tre cari pargoletti perché da loro, e dalla moglie Maria, dovette veramente congedarsi per sempre. La stessa sorte toccherà ai due figli del primo matrimonio. Carmine, che era radiotelegrafista sui MAS, morirà per infarto a Milano, nell’abitazione della sua fidanzata. Vittorio, cannoniere in Marina, perderà la vita in seguito all’affondamento della corazzata “Roma”. Era in pieno svolgimento la grande guerra.

Arrivarono per Tonino i tempi destinati a ricevere i primi sacramenti. Battesimo e Cresima gli furono amministrati nella chiesa di Alessano, a volte designata come la cattedrale del paese. Fu proprio in questo luogo che Tonino cominciò a muovere i primi passi di un lungo cammino, imparando di certo qui il passo degli “ultimi” che lo porterà alla sequela di Cristo.

Nel giorno della Prima Comunione

I primi passi nella vita sono sempre i più difficili e non raramente si è soli in questa circostanza; Tonino, invece, ebbe attorno a sé qualcuno che intuì in lui inclinazioni particolari. Don Carlo Palese, per esempio, che era il parroco del paese, aveva già capito che in quel ragazzo si sarebbe realizzato un grande progetto e lo seguiva con particolare attenzione nella sua crescita spirituale. Anche la mamma, la signora Maria, vuole la sua parte nell’aver accreditato al proprio figliolo una giusta strada. Anzi, fu lei a confidare al parroco, don Carlo, le sue intenzioni su quello che sarebbe stato di Tonino.

Infatti, quando il ragazzo terminò le elementari, i parenti non avevano alcun minimo sospetto di ciò che sarebbe accaduto. Per loro era normale pensare che Tonino frequentasse la scuola media nel proprio paese. Rimasero invece stupefatti quando vennero a sapere che il ragazzo stava per essere avviato al seminario diocesano di Ugento, dove avrebbe dovuto compiere gli studi ginnasiali. Questo fu deciso dalla mamma, e Tonino consenziente rimase contento.

Nel paese, intanto, il piccolo Tonino aveva già iniziato a conoscere la “sua” gente. Coetanei e adulti divennero subito i suoi privilegiati interlocutori. Nel tempo libero anche il mare diventò la sua grande passione. Le lunghissime nuotate e gli interminabili tuffi nel mare di Leuca lo vedevano assoluto protagonista di vere e proprie gare con amici. Nel nuoto non aveva rivali, era il migliore. Anche da adulto conserverà questo entusiasmo per il mare. Quando il tempo e il lavoro gli concedevano un po’ di tregua, ne approfittava per trasferirsi nella sua terra d’origine dove trascorreva brevi vacanze a nuotare nel mare di Santa Maria di Leuca. Tutta l’infanzia fu da Tonino vissuta nella semplicità e nell’umiltà, e in quei valori si forgiò il suo animo e la sua personalità. Era ormai pronto a realizzare quel grande progetto che si stava manifestando per volontà di sua madre. Intanto la seconda guerra mondiale era da poco finita. La miseria, la disoccupazione, le distruzioni furono anche in Italia le sue conseguenze. La gente iniziò a trovare fortuna altrove, lasciando le proprie città per recarsi in terre lontane. Anche per Tonino giunse il giorno della partenza, il seminario di Ugento apriva le sue porte al novellino alessanese. Qui iniziò una nuova vita...

Dalla pagina facebook del sindaco Antonio De Donno

Approvato il piano degli intervento dell’Area interna “ Sud Salento” per il miglioramento dell’accessibilità e sicurezza stradale.

A Tricase 200mila euro per i lavori di sistemazione e messa in sicurezza dell’incrocio tra via Einaudi e via Brenta nella frazione di Depressa.

L’assemblea dei sindaci dell’area interna “ Sud Salento”, convocata dal presidente Stefano Minerva e coordinata dal consigliere provinciale delegato Ippazio Morciano, si è riunita e ha approvato il Piano degli interventi della Provincia di Lecce tesi al miglioramento dell’accessibilità e alla sicurezza stradale dell’Area interna Sud Salento. Fra i 17 Comuni beneficiari anche la nostra Tricase, con i lavori di sistemazione e messa in sicurezza dell’incrocio tra via Einaudi e via Brenta nella frazione di Depressa. Siamo consapevoli della pericolosità di quell’incrocio.

Ecco perché abbiamo voluto fortemente che l’intervento fosse inserito nell’ambito della costruzione del Piano di investimenti dell’Area interna.

Adesso non ci resta che attendere la validazione del Piano da parte del Ministero competente!

Negli ultimi giorni le infezioni stanno risalendo: la nuova ondata Covid è cominciata? Un dato è certo: Lecce è la provincia italiana con il più alto numero di contagi ogni 100mila abitanti: sono 1.035. Lo certifica la Fondazione Gimbe (10 marzo 2022), secondo la quale si registra un aumento di casi nella metà delle province  

COVID, dati del giorno: 17 marzo 2022

8.559 Nuovi casi

42.163 Test giornalieri

2 Persone decedute

Nuovi casi per provincia

Provincia di Bari: 2.500

Provincia di Bat: 601

Provincia di Brindisi: 845

Provincia di Foggia: 1.014

Provincia di Lecce: 2.683

Provincia di Taranto: 831

Residenti fuori regione: 67

Provincia in definizione: 18

92.101 Persone attualmente positive

550 Persone ricoverate in area non critica

27 Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

814.428 Casi totali

9.213.918 Test eseguiti

714.487 Persone guarite

7.840 Persone decedute

Casi totali per provincia

Provincia di Bari: 265.373

Provincia di Bat: 78.322

Provincia di Brindisi: 74.780

Provincia di Foggia: 125.618

Provincia di Lecce: 153.121

Provincia di Taranto: 108.658

Residenti fuori regione: 5.889

Provincia in definizione: 2.667

Mercoledì, 16 marzo 2022

fonte Provincia di Lecce

Otranto - S-M. di Leuca su due ruote e a piedi: ecco il progetto da 22 milioni di euro della Provincia di Lecce per il CIS

E’ stato presentato oggi, in conferenza stampa a Palazzo Adorno, il progetto “Realizzazione di un sistema stradale per la fruizione ciclopedonale della costa Otranto-Santa Maria di Leuca”, per un investimento complessivo di 22 milioni di euro, proposto dalla Provincia di Lecce al Ministero per il Sud e la Coesione territoriale, nell’ambito del Cis-Contratto Istituzionale di sviluppo “Brindisi-Lecce-Costa Adriatica”.

Ad illustrare tutti i dettagli dell’ambizioso progetto, che punta a trasformare la litoranea adriatica del Salento, già individuata come “strada parco”, in un “lungomare panoramico” da percorrere lentamente e in sicurezza, anche in bici e a piedi, sono intervenuti il presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva, il consigliere provinciale delegato alle Politiche di valorizzazione del litorale adriatico e Pianificazione della viabilità Ippazio Morciano, il direttore generale Gianni Refolo, il dirigente del Servizio di Governance Strategica e Pianificazione territoriale Roberto Serra e il dirigente del Servizio Viabilità ed Espropri Luigi Tundo. Erano presenti i consiglieri provinciali Antonio De Matteis, Paola Povero, Francesco Volpe, Brizio Maggiore, Francesco De Vitis e i sindaci e gli amministratori degli undici Comuni interessati: Otranto, Santa Cesarea Terme, Castro, Diso, Andrano, Tricase, Tiggiano, Corsano, Alessano, Gagliano del Capo, Castrignano del Capo.

Il presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva ha evidenziato: “E’ un progetto ambizioso con cui abbiamo colto l’opportunità lanciata dal Governo attraverso il Cis. Come Provincia abbiamo messo a disposizione di un’area ampia una proposta che tenesse insieme tutti i Comuni interessati e che fosse al tempo stesso un progetto strategico per tutto il Salento e per tutta la Puglia. Per dare uno sviluppo che sia armonioso rispetto alla visione di crescita del territorio non potevamo limitarci ad interventi che si fermassero sul confine territoriale del singolo Comune. Conosciamo le difficoltà di uno dei pezzi di costa più belli d’Italia, la costa adriatica del Salento, dal punto di vista della viabilità. Considerata la sua importanza paesaggistica, i problemi di traffico e il numero di visitatori, e ispirandoci anche al nuovo modello di turismo sostenibile, abbiamo lavorato, con il consigliere delegato e con tutta la squadra dei consiglieri provinciali, su una proposta che va a risolvere problematiche antiche di quell’area e al tempo stesso a valorizzarla”.

Il consigliere provinciale delegato alle Politiche di valorizzazione del litorale adriatico e Pianificazione della viabilità Ippazio Morciano si è soffermato sulla portata del progetto, rivolgendo un invito alla collaborazione ai Comuni coinvolti: “La proposta progettuale si collega ed integra un progetto del Comune di Otranto, già approvato, finanziato e condiviso dalla Provincia, estendendolo fino a Santa Maria di Leuca. Va a rafforzare e mettere in sicurezza tutto il sistema di viabilità complementare necessario a fare della litoranea una strada parco. Non è un solo un progetto di pista ciclabile. E’ la realizzazione di una ‘passeggiata lunga’. L’idea progettuale è creare un ‘lungomare panoramico’, nel massimo rispetto ambientale, da percorrere in bici e a piedi, in sicurezza. Credo che la fase interlocutoria con i Comuni si svilupperà. Noi immaginiamo una conferenza dei servizi con gli undici Comuni coinvolti e con l’Ente Parco naturale regionale Costa Otranto-Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase, in cui ciascuno potrà fare la sua eventuale proposta migliorativa. Invito i Comuni a farsi promotori di un progetto, che non è della Provincia di Lecce ma di tutto il territorio, e non a non farsi sfuggire questa occasione di sviluppo del territorio che cambierà la storia di tutto il Salento”.

Il dirigente del Servizio di Governance Strategica e Pianificazione territoriale Roberto Serra ha spiegato in sintesi come l’attività di raccordo e coordinamento svolta dalla Provincia di Lecce con i Comuni nell’ambito del Cis sia stata finalizzata e focalizzata su due tematiche centrali, erosione costiera e viabilità, scelte anche in coerentemente con le previsioni del Piano territoriale di coordinamento provinciale. “Questo è un progetto di rilevanza strategica, perché mette assieme non solo la riqualificazione e rigenerazione della costa, ma consente anche di connettere la linea costiera con le infrastrutture dell’entroterra”, ha evidenziato.

Il dirigente del Servizio Viabilità ed Espropri Luigi Tundo è intervenuto ad illustrare nei dettagli il progetto per la fruizione ciclopedonale della costa Otranto-Santa Maria di Leuca, con cui la Provincia di Lecce punta ad incentivare una mobilità compatibile con l’ambiente e un nuovo turismo, lento, più attento ai luoghi, più consapevole e sostenibile. L’inserimento del tracciato ciclabile, infatti, consentirà un utilizzo maggiore e più controllato, riducendo nei periodi di alta affluenza i flussi di traffico veicolare, favorendo anche la salvaguardia delle specie esistenti.

Il percorso interessato dall’intervento di riqualificazione è lungo quasi 57 km e si sviluppa lungo la Costa Adriatica. Inizia da Otranto e prosegue sulla S.P. 87 fino a giungere a Porto Badisco, quindi, si dipana verso sud, lungo la S.P. 358 ed intersecando i Comuni di Santa Cesarea Terme, Castro, Diso, Andrano, prosegue verso Tricase Porto, Marina Serra, Tiggiano, Corsano (località Ciolo), Comune di Gagliano del Capo, sino a raggiungere il Capo di Leuca, nel Comune di Castrignano del Capo, attraverso la S.P. 214.

Il tracciato ciclopedonale sarà realizzato sulla sede stradale già esistente, rispettando i criteri di ecosostenibilità, e sarà di due tipologie: la pista ciclabile in sede dedicata, di colore verde, collegata da tratti di itinerario intermedio sulla carreggiata stradale, dove sarà posato un nuovo asfalto.

Nei pressi dei maggiori punti di attrazione turistica saranno realizzate venti aree dedicate alla sosta in sicurezza, al relax, al rifornimento elettrico e alla riparazione delle bici, all’osservazione del panorama circostante. Ciascuna area di sosta sarà provvista di rastrelliere portabiciclette, panchine monolitiche, cestini per la raccolta dei rifiuti e pannelli con informazioni utili e riferimenti al paesaggio e ai beni fruibili in quel tratto e, ancora, postazioni di bike sharing e colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici. Tutto il percorso sarà messo in sicurezza con interventi mirati.

La vacanza in bicicletta in questo tratto costiero del Salento può offrire l’occasione di scoprire e ammirare, al ritmo dolce delle due ruote, i paesaggi naturali e i beni patrimoniali che lo caratterizzano. Questi, a loro volta, saranno valorizzati e rivitalizzati proprio attraverso il turismo ciclabile.

Tra i luoghi raggiungibili attraverso l’itinerario ciclabile ci sono: il Laghetto di bauxite e il Faro della Palacìa ad Otranto, la Grotta dei Cervi di Porto Badisco, Santa Cesarea Terme, la Grotta della Zinzalusa a Castro, la Baia di Acquaviva di Marittima, Marina di Andrano, Tricase Porto, Marina Serra e la sua piscina, Torre Nasparo di Tiggiano, il Canale del rio della Guardiola di Corsano, la cala di Marina di Novaglie del Comune di Alessano, il Ciolo, Santa Maria di Leuca, sulla costa rocciosa tra Punta Ristola e Punta Meliso, con il Santuario di Santa Maria de Finibus Terrae.

Il progetto attua concretamente gli scenari proposti dal Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (PPTR) ed è coerente con il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale della Provincia di Lecce (PTCP), che all’interno della sezione “Politiche della Mobilità” individua la rete degli itinerari narrativi del territorio (tra cui quelli della direttrice viaria da Otranto a Capo di Leuca), costituiti da infrastrutture esistenti a basso traffico o a traffico nullo che, per il loro valore storico, rappresentano una testimonianza delle movimentazioni tratturali del passato. Inoltre, il percorso ciclabile rientra in uno degli itinerari proposti dalla rete ciclabile Italiana Bicitalia e ripreso successivamente nel progetto Cy.Ro.N.Med.: il n.6, comunemente denominato “Ciclovia Adriatica”. Esso è ripreso all’interno del Piano Regionale della Mobilità Ciclistica (PRMC) della Regione Puglia adottato nel 2020, rappresenta l’itinerario più lungo (1821 km) e si snoda lungo tutta la costa adriatica, da Lesina al Capo di Santa Maria di Leuca, toccando tutte le principali città costiere della Puglia.

Attraverso il Cis (Contratto Istituzionale di Sviluppo), finanziato dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, si punta a realizzare importanti investimenti nel territorio di 22 Comuni, di cui 6 brindisini (Fasano, Ostuni, Carovigno, Brindisi, Torchiarolo, San Pietro Vernotico) e 16 salentini (Alessano, Andrano, Castrignano del Capo, Castro, Corsano, Diso, Gagliano del Capo, Lecce, Melendugno, Otranto, Santa Cesarea Terme, Squinzano, Tiggiano, Trepuzzi, Tricase, Vernole), per un totale di 200 chilometri di costa di enorme valore ambientale e paesaggistico.

"Sblocca cantieri", svolta per la 275: arriva il commissario per il secondo lotto e per altre tre opere in Puglia.

Terza ed ultima fase del decreto “sblocca cantieri”.

Il ministero Infrastrutture e Trasporti ha appena comunicato che il Governo ha trasmesso al Parlamento l’elenco di 15 nuove opere pubbliche complesse da commissariare, per un valore di 3,1 miliardi di euro, e la proposta di nomina dei relativi Commissari straordinari.

Quattro le opere ricadenti in Puglia.

Tra quelle stradali risulta inserito nell’elenco il secondo lotto della SS 275 Maglie-Santa Maria di Leuca (il I lotto è stato commissariato a luglio).

L’iter prevede ora che le Camere esprimano il proprio parere sulla proposta del Governo, in seguito al quale verranno adottati i decreti del presidente del Consiglio dei ministri per la nomina dei singoli Commissari straordinari

Il virus rialza la testa, almeno per quanto riguarda i contagi

Come lo scorso mese di gennaio: superata quota 400 positivi al Covid-19 a Tricase.

Il record da contagi è stato registrato nel bollettino Asl Lecce del 4 febbraio (573). Nello stesso mese c’è stato un forte rallentamento (262 positivi il 25 febbraio).

Siamo ai nostri giorni.

I dati sono in crescita.

Secondo gli esperti starebbe incidendo sull'aumento dei nuovi casi “l'allentamento delle restrizioni, il mancato uso delle mascherine all'aperto e la scarsa vaccinazione nella fascia d'età pediatrica 5-12 anni”.

Ma l'inizio della stagione primaverile e poi dell'estate porterà a un netto miglioramento della situazione epidemiologica.

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