Venerdì, 29 luglio 2022

COVID: ATTUALMENTE POSITIVI

Fonte Asl Lecce

ALESSANO 104

ALEZIO 66

ALLISTE 77

ANDRANO 60

ARADEO  126

ARNESANO 35

BAGNOLO DEL SALENTO 38

BOTRUGNO 31

CALIMERA 74

CAMPI SALENTINA 110

CANNOLE 29

CAPRARICA DI LECCE 21

CARMIANO 199

CARPIGNANO SALENTINO 31

CASARANO 277

CASTRI' DI LECCE 30

CASTRIGNANO DEI GRECI 39

CASTRIGNANO DEL CAPO 131

CAVALLINO 132

COLLEPASSO 105

COPERTINO 267

CORIGLIANO D'OTRANTO 92

CORSANO 60

CURSI 39

CUTROFIANO 112

DISO 55

GAGLIANO DEL CAPO 74

GALATINA 242

GALATONE  206

GALLIPOLI 302

GIUGGIANELLO  9

GIURDIGNANO 12

GUAGNANO 82

LECCE 946

LEQUILE  62

LEVERANO  197

LIZZANELLO 129

MAGLIE 139

MARTANO 131

MARTIGNANO 12

MATINO 99

MELENDUGNO 117

MELISSANO 88

MELPIGNANO 44

MIGGIANO 68

MINERVINO DI LECCE 24

MONTERONI DI LECCE 141

MONTESANO SALENTINO 48

MORCIANO DI LEUCA 40

MURO LECCESE  68

NARDO' 398

NEVIANO 41

NOCIGLIA 37

NOVOLI 77

ORTELLE 28

OTRANTO  82

PALMARIGGI 23

PARABITA 96

PATU' 45

POGGIARDO 89

PRESICCE-ACQUARICA 139

RACALE 128

RUFFANO 155

SALICE SALENTINO 92

SALVE 79

SANARICA 28

SAN CESARIO DI LECCE  86

SAN DONATO DI LECCE  78

SANNICOLA  79

SAN PIETRO IN LAMA  34

SANTA CESAREA TERME 37

SCORRANO 75

SECLI' 28

SOGLIANO CAVOUR  59

SOLETO 63

SPECCHIA 68

SPONGANO  63

SQUINZANO  95

STERNATIA 27

SUPERSANO 76

SURANO 15

SURBO 134

TAURISANO 139

TAVIANO 141

TIGGIANO 50

TREPUZZI  149

TRICASE 363

TUGLIE  80

UGENTO 150

UGGIANO LA CHIESA 46

VEGLIE 181

VERNOLE 67

ZOLLINO 22

SAN CASSIANO 28

CASTRO 26

PORTO CESAREO  79

 

 

Tricase, 29 luglio 2022

Zona 167- Via Costantino

Dopo aver consegnato i primi 27 alloggi di edilizia residenziale popolare -  dicembre 2020 - ai beneficiari della graduatoria approvata il 16 febbraio 2016, questa settimana sono state consegnate 14 chiavi, per 14 nuove case

L’ASSESSORE ANNA FORTE: “Tricase ce l’abbiamo fatta! Riprendo l’ultima frase di un mio post datato

1 Dicembre 2020

Oggi abbiamo mantenuto una grande promessa fatta in quel giorno, perché come allora, insieme al Sindaco Antonio De Donno, abbiamo consegnato 14 chiavi, per 14 case, per rispondere ai bisogni primari delle famiglie tricasine.

Tutto ciò è stato possibile grazie all’impegno continuo e costante dell’Ufficio Servizi Sociali, del Comune di Tricase, ad Arca Sud Salento ed all’Amministrazione tutta, perché insieme abbiamo perseguito questo obiettivo, primo tassello per l’inclusione sociale.

Ho accompagnato personalmente ogni famiglia, con loro abbiamo aperto le porte delle nuove case, ho assistito a salti di gioia e ammirato volti increduli.

Tutto ciò è motivo di gioia e orgoglio, perché la casa è la base per costruire il futuro proprio e dei propri figli e figlie.Il mio, il nostro impegno non si fermerà”

IL SINDACO ANTONIO DE DONNO: “ Oggi abbiamo donato il sorriso a 14 famiglie.

La casa è un bene primario, e l'impegno di garantirlo a chi ne ha diritto è stato costante e determinato.

Grazie a Massimo De Santis, ad Anna Forte, ad Arca Sud con il Presidente Alberto Chiriaco e la sempre presente Direttrice Sandra Zappatore”

 

Venerdì, 29 luglio 2022

70 MI DA TANTO RINVIATO AL 25 AGOSTO

A causa di alcune positività al Covid-19 all’interno del cast dell’organizzazione, per tutelare la salute di artisti e pubblico l’evento 70 MI DA TANTO 80-90 è stato rimandato.

La nuova data è il 25 agosto 2022 in piazza Cappuccini a Tricase.

Resta confermato il programma della serata con ospiti Den Harrow, Papa Winnie e Via Verdi

Giovedì, 28 luglio 2022

A Tricase il coronavirus non molla - i contagi restano stabili ma sempre alti anche per la stagione estiva - che offre maggiori occasioni di incontri sociali e favorisce gli assembramenti, ma anche a causa dell’uso meno frequente dei dispositivi di protezione individuale, in particolare le mascherine

NUMERI COVID - Restano stabili ma sempre alti i numeri dei contagi da COVID a Tricase - sopra quota 400

TAMPONI - Molti i cittadini che preferiscono il controllo “ fai da te”  e in caso di dubbi sui risultati ricorrono al tampone presso le farmacie

NUOVA VARIANTE OMICRON 5 -  SECONDO GLI ESPERTI “L’insorgenza di questa variante, un po’ più benevola, ma non troppo (errore considerarla come una semplice influenza!), è un virus ‘adattato’ che si replica nelle prime vie aeree, sviluppandosi poi in raffreddore, cefalea e anche qualche caso di dissenteria, con esiti di malattia però inferiori”

PRENOTAZIONE DEL SECONDO RICHIAMO (QUARTA DOSE) PER LE PERSONE DAI 60 ANNI IN SU

Le persone dai 60 anni in su possono prenotare il secondo richiamo di vaccino anti-Covid (cosiddetta quarta dose o second booster) a partire dallo scorso 15 luglio.

È possibile prenotare tramite:

la piattaforma La Puglia ti vaccina, selezionando la voce "Quarta dose"

il Centro unico prenotazioni (CUP) della propria ASL di riferimento

il numero verde 800 713931

La somministrazione può avvenire dopo almeno 120 giorni (quattro mesi) dalla prima dose di richiamo o, in caso di infezione successiva al richiamo, dalla data del primo test positivo.

Il secondo richiamo si può ricevere anche presentandosi, senza prenotazione, in una delle sedi vaccinali pugliesi in cui è previsto l'accesso libero, nelle giornate e negli orari indicati in calendario.

INFORMAZIONI PER CHI HA CONTRATTO IL COVID

Persone non vaccinate: sarà somministrata un’unica dose di vaccino dopo almeno 3 mesi dalla positività, preferibilmente entro 6 mesi e comunque entro 12 mesi dalla guarigione

Persone che hanno contratto il Covid tra la prima e la seconda dose di vaccino:

se contratta entro 14 giorni dalla prima dose, verrà somministrata una seconda dose entro 6 mesi (180 giorni) dal primo test positivo. Dopo 5 mesi (150 giorni) dal ciclo vaccinale così completato è quindi indicata la somministrazione di una dose di richiamo (booster)

se contratta dopo 14 giorni dalla prima dose, il ciclo vaccinale si intende completato

Persone che hanno contratto il Covid dopo un ciclo primario completo: è indicata la somministrazione di una dose di richiamo (booster) dopo almeno 4 mesi (120 giorni)

Persone che hanno confermato il Covid con un test rapido autosomministrato: mancando la registrazione del caso accertato, i medici vaccinatori devono attentamente valutare la situazione, acquisendo, ove opportuno, l’autodichiarazione circa l’assenza di pregresse infezioni da Covid-19 e di guarigione in un periodo non inferiore a 120 giorni dalla prevista vaccinazione.

di Carlo CIARDO dottore di ricerca UniSalento

La pandemia ha determinato uno spostamento dalla discussione all’azione. Per anni abbiamo parlato di sanità territoriale, di necessità di evitare l’intasamento dei pronto soccorso, dell’impossibilità per gli ospedali di dare risposte efficaci, efficienti e veloci a tutte le richieste di assistenza, ma le risposte tardavano ad arrivare. Su tutto si è imposto il Covid-19 con il suo portato tragico ed ha determinato una presa di coscienza non solo nel dibattito pubblico, ma anche nell’agire pubblico, con l’intervento dell’Unione Europea attraverso il varo del famoso PNRR.

Una promessa al lettore: l’introduzione appena delineata non sarà seguita da discorsi sui massimi sistemi, al contrario, focalizziamo subito l’attenzione su come la Regione Puglia ed il Governo intendono ridisegnare l’assistenza territoriale nel Capo di Leuca grazie alle risorse del Piano di Ripresa e Resilienza.

Nei prossimi 30-40 anni i dati in possesso della Regione Puglia (si guardi la Delibera di Giunta Regionale n. 688/2022) ci dicono che avremo un aumento notevole degli ultra sessantacinquenni con un incremento delle forme cronico-degenerative come la cardiopatia ischemica, lo scompenso cardiaco, l’insufficienza renale, la malattia di Alzheimer, solo per citarne alcune. Ebbene, questa prospettiva non può trovare esauriente risposta esclusivamente negli ospedali ed è qui che entra in gioco un intero puzzle di strutture sanitarie che avranno il fulcro nel Distretto Socio Sanitario. Per evitare di incamminarci in un labirinto del minotauro fatto di acronimi incomprensibili, cerchiamo di sintetizzare attraverso un glossario di pronto uso con il quale dovremo prendere confidenza.

Case della Comunità: saranno 24 nella provincia di Lecce, due delle quali rispettivamente a Castrignano del Capo ed a Presicce-Acquarica. Strutture pensate per un bacino di utenza di circa 50.000 abitanti e volte a garantire un’assistenza permanente grazie anche all’affiancamento con gli ambulatori dei medici di medicina generale che dovranno essere messi in rete.

Ospedali di Comunità: ne sorgeranno 6, di cui uno a Gagliano del Capo. Saranno dotati di 20 posti letto ogni 50.000-100.000 abitanti e dovranno prendere in carico il paziente nella fase successiva al ricovero ospedaliero ovvero avranno il compito di affrontare i casi nei quali vi è una necessità di assistenza nei pressi del domicilio.

Centrali Operative Territoriali: saranno 7 nella ASL Lecce, una delle quali avrà sede a Gagliano del Capo. Saranno dotate di un coordinatore infermieristico, di un massimo di cinque infermieri e di due unità di personale di supporto. Le COT saranno strutturate per garantire le prestazioni sanitarie e sociosanitarie a bassa intensità assistenziale avendo un ambito di azione di circa 100.000 abitanti.

In sintesi parliamo di una rete complessa che dovrebbe garantire, per un verso, una riduzione degli accessi impropri agli ospedali, attraverso disponibilità di personale e di apparecchiature atte a garantire diagnosi ed interventi che non necessitino del ricovero ospedaliero; per altro verso, dovrebbe consentire la tanto decantata “continuità assistenziale”, cioè la presa in carico di pazienti cronici o che necessitano di assistenza post-ospedaliera, in modo da erogare prestazioni più efficaci ed efficienti e, per di più, maggiormente vicine al domicilio dell’assistito.

Per l’intera Puglia parliamo di cifre di notevole portata, se pensiamo che avremo 121 Case della Comunità, 38 Ospedali di Comunità e 40 centrali operative territoriali, per un investimento complessivo di quasi 260 milioni di euro interamente coperti dal PNRR, in virtù del Contratto Interistituzionale di Sviluppo sottoscritto lo scorso maggio con il Ministero della Salute dall’Assessore Rocco Palese.

Questo lo stato dell’arte sfidante e complesso, senza nascondere la possibilità di insidie quanto a necessità di coordinamento tra queste nuove realtà in divenire.

Ciò che però già adesso si può evidenziare è il silenzio, specie del Ministero della Salute, su almeno due aspetti. Il primo riguarda l’alea di incertezza che avvolge il ruolo dei medici di medicina generale, visto che ancora nel dialogo tra Governo e Regioni non c’è identità di vedute se farli diventare dipendenti del Servizio Sanitario Nazionale o rimanere dei soggetti convenzionati. Il secondo punto, che in verità è una vera smagliatura all’interno di questa delicata tela, riguarda la cronica carenza di personale sanitario, in quanto abbiamo un sistema universitario che sia dal lato dell’accesso (il famoso numero chiuso), sia da quello post-laurea (le borse di studio per gli specializzandi) non sembra ancora in linea con le esigenze dell’assistenza sanitaria.

In conclusione, il panorama della futura assistenza sanitaria territoriale sembra richiamare il noto quadro di Magritte “Il ponte di Eraclito”, che è raffigurato per metà, salvo specchiarsi nel fiume come fosse intero. Nei bilanci e negli atti programmatori la futura assistenza territoriale sembra completa, la realtà imminente e impellente ci dirà se sarà così.

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