Torniamo su questo numero sul rapporto politica/sanità nel Capo di Leuca. Abbiamo chiesto ad un esperto del settore (pag. 3) di spiegarci quali sono le prospettive del servizio sanitario nell’era del post Covid; per altro verso, abbiamo raccolto (pagg. 4 e 5) il pensiero di alcuni Sindaci e di altri autorevoli cittadini sui fatti che hanno portato ad ipotesi di reati corruttivi.
Fermo restando che ogni ipotesi delittuosa è, allo stato, una mera ipotesi e che la presunzione di innocenza è un principio fondamentale e che l’augurio è che la verità emerga e che si accerti che nulla di penalmente rilevante è stato commesso, rimangono alcuni temi di estrema attualità: l’intreccio tra politica e sanità; la formazione del consenso; la presenza di interessi personali che regolano scelte politiche. E poi: come si seleziona la classe politica e come si conferiscono incarichi pubblici? Quali sono i luoghi della progettualità e della programmazione? Attraverso quali meccanismi si può garantire occupazione uguale per tutti? Quale controllo vi è sulla spesa pubblica?
Tutte questioni che non dipendono necessariamente dalla verifica della fondatezza delle ipotesi accusatorie della magistratura e tutte questioni che chiedono una risposta, possibilmente in tempi rapidi, per evitare che episodi come quelli letti nelle carte delle indagini si possano ripetere, anche se non fossero, come ci auguriamo, di rilievo penale.
Venerdì, 22 luglio 2022
COVID: attualmente positivi
Fonte Asl Lecce
ALESSANO 184
ALEZIO 98
ALLISTE 112
ANDRANO 78
ARADEO 176
ARNESANO 61
BAGNOLO DEL SALENTO 36
BOTRUGNO 53
CALIMERA 84
CAMPI SALENTINA 148
CANNOLE 25
CAPRARICA DI LECCE 44
CARMIANO 249
CARPIGNANO SALENTINO 79
CASARANO 347
CASTRI' DI LECCE 40
CASTRIGNANO DEI GRECI 51
CASTRIGNANO DEL CAPO 173
CAVALLINO 208
COLLEPASSO 151
COPERTINO 405
CORIGLIANO D'OTRANTO 134
CORSANO 108
CURSI 55
CUTROFIANO 129
DISO 58
GAGLIANO DEL CAPO 107
GALATINA 351
GALATONE 213
GALLIPOLI 363
GIUGGIANELLO 7
GIURDIGNANO 24
GUAGNANO 113
LECCE 1.287
LEQUILE 111
LEVERANO 254
LIZZANELLO 164
MAGLIE 241
MARTANO 164
MARTIGNANO 21
MATINO 182
MELENDUGNO 178
MELISSANO 147
MELPIGNANO 51
MIGGIANO 61
MINERVINO DI LECCE 60
MONTERONI DI LECCE 179
MONTESANO SALENTINO 63
MORCIANO DI LEUCA 53
MURO LECCESE 94
NARDO' 597
NEVIANO 80
NOCIGLIA 36
NOVOLI 112
ORTELLE 51
OTRANTO 113
PALMARIGGI 35
PARABITA 167
PATU' 44
POGGIARDO 101
PRESICCE-ACQUARICA 170
RACALE 176
RUFFANO 203
SALICE SALENTINO 152
SALVE 106
SANARICA 39
SAN CESARIO DI LECCE 97
SAN DONATO DI LECCE 123
SANNICOLA 72
SAN PIETRO IN LAMA 41
SANTA CESAREA TERME 27
SCORRANO 150
SECLI' 44
SOGLIANO CAVOUR 108
SOLETO 119
SPECCHIA 95
SPONGANO 62
SQUINZANO 135
STERNATIA 42
SUPERSANO 86
SURANO 12
SURBO 222
TAURISANO 188
TAVIANO 181
TIGGIANO 48
TREPUZZI 167
TRICASE 463
TUGLIE 93
UGENTO 197
UGGIANO LA CHIESA 44
VEGLIE 306
VERNOLE 102
ZOLLINO 25
SAN CASSIANO 33
CASTRO 39
PORTO CESAREO 96
di Pino GRECO
Nei secoli fedele. Sono in tre - hanno fatto della divisa dei carabinieri una seconda pelle da indossare con orgoglio.
Una famiglia a servizio dell’ordine pubblico, in divisa, con “casa”, nell’Arma
Come dire: buon sangue non mente.
Stiamo parlando di papà Giuseppe De Francesco - nato a Tricase il 3 gennaio 1965, figlio di Cesario De Francesco e Fernanda Scarascia, arruolato nell’ Arma dei Carabinieri il 17 ottobre 1985. Dopo un corso formativo trasferito al Comando Stazione Carabinieri di Misilmeri (Pa), dove ha conosciuto la fidanzata e attuale moglie Anita Calamita
Del primo genito Dario - nato a Palermo il 7 aprile 1993, arruolatosi nell’Arma in data 20 maggio 2016, per poi essere trasferito nella Stazione di Spinea (Venezia).
Ivana, la “ piccola” di casa che ha prestato giuramento nei giorni scorsi presso la scuola allievi Carabinieri di Reggio Calabria
A sinistra papà Giuseppe - al centro Ivana - a destra Dario
Insomma, una famiglia col distintivo della “Benemerita”, una vocazione che unisce genitori e figli dove far parte dell'Arma non è soltanto un lavoro, ma una vera e propria missione.
Dunque, numeri alla mano – potrebbero far parte di un nuovo guinness world record tutto “salentino/tricasino” - come una famiglia in divisa ogni giorno al servizio dello Stato - del nostro Paese.
Chi manca in questo bellissimo ritratto di famiglia è il “gemello” Claudio e mamma Anita che vivono questa situazione “ in un corpo unico ” - nella fedeltà a quei valori che costituiscono il fondamento dell’Arma dei Carabinieri
di Claudia TURCO
Un’ospite speciale per la 12^ edizione del Premio Il Volantino: si tratta di Lucia Goracci, tra le migliori reporter al mondo, eccellenza del giornalismo italiano ed ora anche corrispondente per la sede americana Rai a New York. Appuntamento quindi per la sera dell’11 settembre in piazza Don Tonino Bello.
Lucia Goracci sul campo ( spesso di guerra), sempre in prima linea
Un animo intrepido quello della Goracci che l’ha portata a sfidare i più vari pericoli nelle aree maggiormente a rischio del mondo: dal Medio Oriente all’America latina, all’Africa settentrionale; per il suo essere donna, si è trovata spesso in situazioni ancora più delicate, che le hanno permesso di avere e darci una visione più profonda di realtà sociali e culturali.
Un esempio eclatante è quello risalente alla prima metà di settembre 2021 in Afghanistan, dopo la tragica caduta di Kabul nelle mani dei talebani. La Goracci intercettò e si interfacciò (o almeno è quello che lei avrebbe voluto fare) con uno di loro, vestito di ordigni e armato di fucile, al quale, all’improvviso, pose questa domanda diretta: “Perché non mi guarda in faccia mentre le parlo?”. La risposta è divenuta famosa: “Non mi è permesso parlare alle donne”. Una domanda posta spontaneamente, che ci ha permesso di poter ascoltare le sintetiche ma spietate parole di chi crede e combatte per lo Stato Islamico. Un chiaro esempio di come il giornalismo possa essere un significativo impegno sociale che la Goracci svolge egregiamente, al di fuori di protagonismi e sensazionalismi.
Riesce a rendere le situazioni in modo autentico e mai spettacolarizzato, grazie alla sua abilità di relazionarsi in maniera diretta e palpabile con gli abitanti e i personaggi dei luoghi in cui viene inviata e ai quali, nonostante siano completamente lontani dalla sua origine, si accosta in modo totalmente naturale, spontaneo, rispettoso ed umano, ottenendo un tipo di contatto e risultato crudo tanto quanto reale.
di Pino GRECO
Le foto (inviate in redazione) documentano la presenza di due vetture che intralciano il percorso dell'ambulanza... Si tratta di un ritardo di alcuni minuti e la domanda è: se quel tempo prezioso non fosse stato perso…?!?!
Il fatto. Gli interventi del 118 a Tricase (in particolar modo dopo le 22,30), rischiano di diventare un drammatico fatto di cronaca. E’ martedì 19 luglio, siamo nel cuore del centro storico della Città di Tricase, due automobilisti incuranti delle norme, decidono di parcheggiare le proprie auto di fronte le transenne che delimitano via Toma incrocio via Caputo, pensando bene di lasciare le auto lì.
Risultato? Verso le 23,30 un’ambulanza con le sirene accese è costretta a percorrere via Caputo in divieto perchè il mezzo di soccorso non è riuscita a farsi largo tra le vetture parcheggiate.
“ Purtroppo non è la prima volta che parcheggiano in modo selvaggio, accade spesso in tarda serata- ci fanno sapere i residenti – sono minuti preziosi, gli interventi del 118 possono determinare la vita e la morte delle persone soccorse.
E’ arrivato il momento di adottare il pugno di ferro contro “ i soliti idioti “, che con arroganza non rispettano le regole senza porsi il minimo problema circa i danni che potrebbero procurare agli altri”"