Lunedi, 29 agosto 2022

Comunicato Stampa

INCHIESTA SUGLI SVERSAMENTI NEL PORTO E ALTRI PROBLEMI AMBIENTALI

Nell'ambito dell'inchiesta penale sugli sversamenti di liquami nel Porto di Tricase, la Capitaneria ha ispezionato 7 abitazioni private del lungomare C. Colombo per verificare il regolare allaccio alla rete fognaria. È un atto necessario, logico e di buonsenso, che avevamo auspicato nel nostro precedente comunicato, dopo le dichiarazioni dell'AQP sull'inesistenza di perdite nelle loro condotte.

Seguiremo con attenzione l'evolversi della indagini, ma è indifferibile una riflessione più ampia anche su numerosi altri episodi di incuria e di sporcizia ambientale.

Per questo diventa necessario chiamare in causa l'operato dell'Amministrazione Comunale e l'efficacia dei servizi messi in campo per l'Estate, che abbiamo sollecitato per tempo in Consiglio Comunale e ricordato di recente a proposito di un altro episodio emblematico.

Lo citiamo perché mette in evidenza l'indifferenza e l'ipocrisia che attanaglia chi governa a Palazzo Gallone nel suo rapporto con la Città.

Il tratto di strada che conduce da Tricase a Tricase Porto è stato a lungo "ornato" dagli arbusti alti e secchi su entrambi i lati. Quando verso la fine di Luglio si è proceduto alla pulizia, lo sfalcio ha fatto emergere, tra i resti non raccolti degli arbusti, anche la presenza di rifiuti di vario genere. Sono stati e sono ancora lì visibili, perché alla nostra sollecitazione a pulire è stato risposto che era compito della Provincia. Ma per i cittadini e per i turisti, che hanno dovuto associare il nostro territorio all'idea di sporcizia, può essere soddisfacente questa risposta?

Lo stesso aspetto di desolante incuria e abbandono si è verificato nelle discese a mare, specialmente in località La Rotonda, documentate da numerosi reportage fotografici.

Nessuna indulgenza o comprensione, sia chiaro, verso chi crede che sia possibile disporre dell'ambiente come di una pattumiera, dove buttare ciò che disgusta, pur di non intaccare la propria casa "dorata".

Ma va anche detto che da palazzo Gallone, negli ultimi tempi c'è stata indifferenza, quando non aperta ostilità, verso chi questo ambiente lo vuole preservare e valorizzare.

Sempre più frequenti sono gli attacchi a chi ha fatto della bellezza dell'ambiente e della sua tutela un proposito di vita sociale. Da qualche tempo, le iniziative di sensibilizzazione, promosse per favorire l' approccio a un ecologismo vero e non di facciata o social, sono state apertamente contrastate

Questa crescente insofferenza, dimostrata verso questo mondo, fornisce alibi e favorisce quei comportamenti sbagliati, dettati da indifferenza, menefreghismo e avversione verso le regole. Sono in continuo aumento i sacchi abbandonati nelle campagne oppure in cestini pubblici, o lasciati sulle coste. Come pure inquietano gli sprechi di litri e litri d'acqua che, presi dalle colonnine al servizio delle imbarcazioni, sono utilizzati impropriamente per docce personali.

Prendendo spunto da queste indagini, di cui bisognerà aspettare in rigoroso silenzio le conclusioni, la classe politica di questo paese dovrebbe interrogarsi sull'efficacia e sulle criticità del contrasto alle cattive pratiche in tema ambientale.

Questo perché tutti noi siamo chiamati a dare risposte, preventive e certe, e non a essere "strilloni" dopo che i fatti accadono.

 

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