Sabato, 20 agosto 2022

Tricase- “Annibale, Vito e altri come noi”, l’ultimo libro di Alfredo De Giuseppe. Sarà presentato oggi, sabato 20 agosto, alle ore 19,30 nell’atrio di Palazzo Gallone

Si tratta dell’ultimo lavoro letterario, che narra dal 1945 al 2001, il lungo secondo dopoguerra attraverso l'intreccio di persone e pensieri che vanno a formare uno zibaldone rievocativo, a volte nostalgico, ma anche severo di ciò che quell'ultima parte del Novecento ci ha lasciato.

Un modo per approfondire la nostra storia recente e per sentire le emozioni più recondite, fra le difficoltà del vivere e le inquietudini della morte. Introduce, Mary Cortese. Dialogano con lo scrittore Alfredo De Giuseppe, Lino Baldi, giornalista, direttore responsabile “ il Volantino”, Francesco Greco, giornalista e critico letterario, Massimo Fersini, regista e Andrea Antonio Marra, creatore e moderatore pagina social.

Alfredo De Giuseppe è già autore di numerose pubblicazioni come Ore otto, sotto l'orologio (2001), Tramonti di tramonti (2015) e Pensieri duraturi del niente (2020)

Sabato, 20 agosto 2022

I consiglieri comunali di opposizione - “Cantiere Civico” - intervengono con un comunicato stampa - dopo le ultime fiamme che hanno distrutto per circa 8 ore - ettari di vegetazione del Parco Otranto Santa Maria di Leuca Bosco di Tricase: “ Sarebbe stato opportuno un intervento del Sindaco per chiarire se è d'accordo con la posizione espressa dal suo consigliere Martella. Il PD ha opportunamente dato ascolto alla propria storia: meglio tardi che mai”

COMUNICATO STAMPA

Nel 2021, secondo i dati di Legambiente, 154 mila ettari di superficie boschiva sono stati distrutto dagli incendi, il 154% in più di quelli incenerito nel 2020. Nel 2022 si contano 5 grandi incendi al giorno dall'inizio dell'estate. Ci vorranno in media 15 anni per assicurare il ripristino della situazione precedente.

Anche il costone del nostro litorale è stato investito in più occasioni dal fuoco.

Mentre gli eventi drammatici devastavano il nostro territorio e inquietavano le coscienze dei cittadini, un consigliere comunale di Tricase, il presidente della Commissione Ambiente Martella, coglieva invece l'occasione per dare libero sfogo alle sue invettive contro il Parco. La sua tesi, in breve, è che la responsabilità degli incendi sia da ricercare nella stessa esistenza del Parco che, con i vincoli di tutela e salvaguardia dell'unicità delle risorse naturali, ha favorito l'abbandono e l'incuria dei piccoli appezzamenti di terreno da parte dei proprietari. La soluzione che egli propone come salvifica sarebbe, invece, l'abolizione dell'ente Parco e il ripristino della possibilità di edificare disinvoltamente case e piscine.

Nella sua foga accusatrice, il Consigliere ignora che, prima ancora del Parco, esistevano già vincoli molto rigorosi di carattere nazionale. Pensa egli di poter modificare anche questi? Infatti, lo smantellamento del Parco che propone o si configura come l'inizio di una modifica delle leggi nazionali o è solo una pietosa menzogna da propagare per far credere che l'origine dei "mali" del nostro territorio sia l'istituzione del Parco. Un’operazione facile e demagogica, ma inutile e fuorviante. Soprattutto, non adeguata a chi ha responsabilità politico-amministrative e dovrebbe interrogarsi sugli effetti delle proprie azioni prima di emanare sentenze di condanna. I Comuni facenti parte del Parco hanno, infatti, un ruolo importante di indirizzo e di controllo sulle attività di gestione dell'ente.

Il Sindaco di Tricase è il vicepresidente dell'Assemblea. Per ragioni contingenti egli da circa un mese svolge anche le funzioni del Presidente, il Sindaco di Otranto, che è momentaneamente impossibilitato per disposizioni giudiziarie. Ci chiediamo: quali iniziative ha intrapreso il Sindaco per sensibilizzare alle azioni di contrasto degli incendi che appaiono, purtroppo, di origine dolosa? Nessuna. Forse, non si è accorto di avere un ruolo di responsabilità fino al 18 di agosto, quando ha convocato l'assemblea consortile del Parco per "Valutazioni e determinazioni sugli incendi boschivi nel Parco". Non è un'attribuzione di colpa, sia chiaro, ma è l'esigenza doverosa di illustrare le azioni connesse al proprio ruolo. E, soprattutto, la tempestività e l'efficacia delle scelte effettuate.

Con lo stesso intento in C. C. abbiamo sollecitato iniziative già prima dell'estate, ma senza esito positivo, per rendere più efficace il rispetto delle ordinanze sulla pulizia dei fondi agricoli con il supporto delle guardie forestali e di volontari.

Le operazioni di pulizia e di controllo delle aree del Parco sono, infatti, complesse e richiedono la cura sia dell'Ente, per i sentieri e le aree pubbliche, sia dei Comuni per i fondi privati.

Queste considerazioni avrebbero dovuto indurre il consigliere Martella a dichiarazioni più ponderate, se solo non fossero frutto della sua nota avversione all'idea stessa dell'esistenza di aree naturalistiche protette e di una visione dello sviluppo incentrata sulla cementificazione della dorsale costiera.

Per lo stesso motivo sarebbe stato opportuno un intervento del Sindaco per chiarire se è d'accordo con la posizione espressa dal suo consigliere. Se così fosse, le affermazioni contenute nelle linee programmatiche e ribadite nel DUP votato a fine giugno (sullo Sviluppo Sostenibile, l'Agenda 2030, il "rafforzamento del ruolo di Tricase all'interno del Parco Otranto-S. Maria di Leuca") sarebbero parole vuote, senza significato.

Se il Sindaco, invece, non fosse d'accordo, il Consigliere Martella dovrebbe trarne le conseguenze e evitare l'imbarazzo ai suoi stessi colleghi, magari dimettendosi da Presidente della Commissione.

Il PD, partito che è pilastro della maggioranza, sembra essersi accorto dell'insignificanza e della sterilità di questa demonizzazione del Parco, ha opportunamente dato ascolto alla propria storia: meglio tardi che mai.

La sua posizione, però, risulta ancor più inconciliabile con quella del consigliere Martella e con quanti nella maggioranza sostengono, eventualmente, la stessa idea.

Questa confusione ci preoccupa e non favorisce azioni positive. Noi pensiamo che l'Ente Parco debba essere messo in condizioni di sviluppare con maggiore efficacia i propri compiti, sia per far fronte all'emergenza incendi sia nei suoi ordinari compiti istituzionali. Concretizzare le finalità socio-culturali ed economiche che hanno ispirato l'istituzione del Parco Regionale, è un valore che arricchisce il capitale sociale e naturalistico del nostro territorio. E non è compito che può essere demandato solo alla gestione tecnica dell'Ente, ma deve pervadere l'azione di tutti gli amministratori dei Comuni che ne fanno parte.

 

Venerdì, 19 agosto 2022

COVID: ATTUALMENTE POSITIVI

Fonte Asl Lecce

ALESSANO 52

ALEZIO 30

ALLISTE 40

ANDRANO  67

ARADEO 41

ARNESANO 15

BAGNOLO DEL SALENTO 24

BOTRUGNO 30

CALIMERA 32

CAMPI SALENTINA 73

CANNOLE 25

CAPRARICA DI LECCE 6

CARMIANO 96

CARPIGNANO SALENTINO 22

CASARANO 184

CASTRI' DI LECCE  8

CASTRIGNANO DEI GRECI 13

CASTRIGNANO DEL CAPO 81

CAVALLINO  67

COLLEPASSO  83

COPERTINO 144

CORIGLIANO D'OTRANTO 38

CORSANO 48

CURSI 30

CUTROFIANO  55

DISO 27

GAGLIANO DEL CAPO  73

GALATINA 141

GALATONE  94

GALLIPOLI 139

GIUGGIANELLO 1

GIURDIGNANO 15

GUAGNANO  25

LECCE 426

LEQUILE 44

LEVERANO 92

LIZZANELLO 43

MAGLIE 79

MARTANO 61

MARTIGNANO 12

MATINO 70

MELENDUGNO 62

MELISSANO 28

MELPIGNANO 36

MIGGIANO  30

MINERVINO DI LECCE  15

MONTERONI DI LECCE 82

MONTESANO SALENTINO 24

MORCIANO DI LEUCA 25

MURO LECCESE  30

NARDO' 222

NEVIANO  48

NOCIGLIA 13

NOVOLI 38

ORTELLE 18

OTRANTO  42

PALMARIGGI 19

PARABITA 35

PATU' 19

POGGIARDO 44

PRESICCE-ACQUARICA 71

RACALE 75

RUFFANO 118

SALICE SALENTINO  31

SALVE 32

SANARICA 8

SAN CESARIO DI LECCE  40

SAN DONATO DI LECCE 52

SANNICOLA 31

SAN PIETRO IN LAMA 18

SANTA CESAREA TERME 11

SCORRANO 38

SECLI'17

SOGLIANO CAVOUR 24

SOLETO 31

SPECCHIA 20

SPONGANO 19

SQUINZANO 56

STERNATIA 23

SUPERSANO 59

SURANO 15

SURBO 98

TAURISANO 86

TAVIANO 80

TIGGIANO 20

TREPUZZI 78

TRICASE 147

TUGLIE  35

UGENTO 58

UGGIANO LA CHIESA 22

VEGLIE 78

VERNOLE 65

ZOLLINO 24

SAN CASSIANO 20

CASTRO 13

PORTO CESAREO 47

 

Lecce, 17 Agosto 2022

Dalla segreteria provinciale del PD, il documento a firma di Ippazio Antonio Morciano - Segretario Provinciale Partito Democratico di Lecce

Indirizzato al Segretario Nazionale

On.le Letta Enrico

Alla Presidente della Commissione

Nazionale di Garanzia

On.le Velo Silvia

Al On.le Meloni Marco

Al On.le Boccia Francesco

Al On.le Lacarra Marco

Oggetto: Trasmissione del Verbale della Conferenza dei segretari, degli amministratori ed iscritti del 16 Agosto 2022

Martedì 16 agosto, a seguito della deliberazione della direzione nazionale del Partito Democratico che ha approvato le liste per le elezioni politiche del 25 settembre, si è tenuta la Conferenza dei segretari, i sindaci, i consiglieri regionali, il Presidente della Provincia, gli amministratori e una delegazione degli iscritti del Pd salentino.

Il segretario provinciale Ippazio Morciano ha aperto i lavori descrivendo le fasi di formazione delle liste e ha annunciato le sue dimissioni poiché nessuna delle indicazioni sulle candidature provenienti dal partito democratico salentino è stata accolta.

Nelle decine degli interventi che si sono susseguiti, da parte di militanti, segretari, rappresentanti istituzionali, è emerso chiaramente il disagio e la netta contrarietà per una decisione verticista che non ha voluto tenere conto della base del partito sul territorio e anzi ha svilito le funzioni del gruppo dirigente del partito.

Il Pd salentino, infatti, è tra i pochi a livello nazionale ad aver rispettato la procedura e ad indicare i nomi per le candidature a seguito del deliberato nella precedente conferenza dei segretari e amministratori del 30 Luglio 2022..

Netta è stata la presa di posizione contro il Partito Democratico regionale che ha deciso di concentrarsi unicamente sul capoluogo di regione e si è fatto distrarre dalle rivendicazioni civiche finendo per considerare il civismo non più come un valore aggiunto della coalizione ma come sostituto del Pd.

Il Salento non ci sta. Il partito democratico recuperi il suo dna, valorizzi l’impegno, la coerenza e il consenso popolare.

È importante che il Partito Democratico ascolti l’istanza del territorio e valorizzi l’indicazione proveniente dal Salento che vede nella Presidente del Consiglio Regionale, Loredana Capone, la donna che rappresenterebbe al meglio il territorio e i valori progressisti e democratici.

Loredana Capone è una donna che è nel Partito Democratico dalla sua fondazione e che, con coerenza, non ha mai lasciato il Partito, ha condotto all’interno le battaglie per il Salento e per la Puglia, che ha dimostrato negli appuntamenti elettorali di poter godere di un profondo radicamento sul territorio e un grande consenso popolare.

La comunità dei democratici pugliesi, grazie a lei e alle tante donne da sempre impegnate nel partito, ha sempre vissuto la parità di genere come un naturale tratto identitario. Sono tante le donne che amministrano le comunità della nostra Regione e che sono presenti in ruoli apicali nel partito e nelle istituzioni.

Per questo la scelta di individuare proprio nella nostra Regione solo uomini tra i capilista risulta essere certamente contro la legge nazionale e contro il regolamento del partito, ma ancor più umiliante in una Regione come la nostra che soltanto due anni fa non è riuscita a far approvare la legge sulla doppia preferenza.

La conferenza chiede al Segretario Enrico Letta e alla Direzione Nazionale di non calpestare le legittime istanze del territorio, di non fare scelte contro il portato valoriale del partito e contro le leggi e i regolamenti che impongono il rispetto della democrazia paritaria e, dunque, di rivedere le liste riconoscendo la capolistatura del Partito Democratico Salentino in linea con il deliberato della scrivente conferenza.

Tricase - Il 16 agosto si è conclusa la quarantaduesima edizione del torneo “La Vallonea” organizzato in maniera impeccabile dal Circolo Tennis Tricase

Tra le varie finali svoltesi durante la giornata conclusiva, assume certamente un significato peculiare quella di categoria 4 femminile.

La salentina Silvia Romano ha dovuto cedere il passo in favore di Yeva Voloshyn, undicenne ucraina che nei mesi scorsi, insieme alla sorella Milana di 15 anni, è scappata dalla guerra che infiamma la sua terra, è stata ospitata nel Capo di Leuca e sin da subito è stata accolta dal Circolo Tennis di Corsano dove si allena con dedizione e passione.

Yeva Voloshyn,undicenne ucraina 

Una vittoria che rappresenta una bella pagina di sport e solidarietà. Forse la migliore risposta agli intendimenti di pace che proprio il giorno di ferragosto le comunità del Capo di Leuca hanno rinnovato con la sottoscrizione della Carta di Leuca voluta e ideata dal Vescovo Mons. Vito Angiuli.

Per la cronaca, in una cornice di pubblico delle grandi occasioni, la finale più attesa, quella maschile di categoria 2, è stata vinta da Emanuele Bastia, anche lui del Circolo tennis Corsano, che ha surclassato Fabrizio Andaloro.

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