Venerdì, 14 ottobre 2022

COVID: ATTUALMENTE POSITIVI

Fonte Asl LECCE

ALESSANO 35

ALEZIO  22

ALLISTE 23

ANDRANO 25

ARADEO 28

ARNESANO  18

BAGNOLO DEL SALENTO 13

BOTRUGNO  5

CALIMERA 13

CAMPI SALENTINA  50

CANNOLE 4

CAPRARICA DI LECCE 7

CARMIANO 53

CARPIGNANO SALENTINO 11

CASARANO 94

CASTRI' DI LECCE 6

CASTRIGNANO DEI GRECI  7

CASTRIGNANO DEL CAPO 26

CAVALLINO  55

COLLEPASSO  36

COPERTINO  60

CORIGLIANO D'OTRANTO 11

CORSANO  40

CURSI  18

CUTROFIANO  44

DISO 20

GAGLIANO DEL CAPO  11

GALATINA  91

GALATONE 56

GALLIPOLI 48

GIUGGIANELLO 11

GIURDIGNANO  5

GUAGNANO  28

LECCE 344

LEQUILE 27

LEVERANO 44

LIZZANELLO  21

MAGLIE  76

MARTANO  40

MARTIGNANO 15

MATINO  44

MELENDUGNO  24

MELISSANO 25

MELPIGNANO  7

MIGGIANO 17

MINERVINO DI LECCE 10

MONTERONI DI LECCE 35

MONTESANO SALENTINO  33

MORCIANO DI LEUCA 13

MURO LECCESE 30

NARDO' 129

NEVIANO 23

NOCIGLIA 20

NOVOLI 46

ORTELLE  9

OTRANTO 28

PALMARIGGI  8

PARABITA 21

PATU' 8

POGGIARDO 18

PRESICCE-ACQUARICA 26

RACALE 46

RUFFANO 39

SALICE SALENTINO 18

SALVE 19

SANARICA 4

SAN CESARIO DI LECCE 35

SAN DONATO DI LECCE 39

SANNICOLA 24

SAN PIETRO IN LAMA  8

SANTA CESAREA TERME 8

SCORRANO 17

SECLI'21

SOGLIANO CAVOUR  7

SOLETO 10

SPECCHIA 20

SPONGANO 20

SQUINZANO  36

STERNATIA  25

SUPERSANO 16

SURANO  4

SURBO 97

TAURISANO 28

TAVIANO  46

TIGGIANO 14

TREPUZZI 39

TRICASE 73

TUGLIE  22

UGENTO  46

UGGIANO LA CHIESA 16

VEGLIE 49

VERNOLE  23

ZOLLINO 12

SAN CASSIANO  8

CASTRO 5

PORTO CESAREO 11

Giovedì, 13 ottobre 2022

PUGLIA, RECORD STORICO PER IL TURISMO ESTIVO: SUPERATA L’ESTATE DEL 2019

A GIUGNO – LUGLIO – AGOSTO 2022 PIÙ DI 10 MILIONI DI PRESENZE E OLTRE 2 MILIONI DI ARRIVI

Presidente della Regione Michele Emiliano: “La Puglia è un punto di riferimento di una Italia in questo momento molto complicata e, forse, anche un po’ smarrita. Ma la Puglia sa dove e dove vuole andare”

Assessore regionale al Turismo Lopane: “Dati confermano attrattività della Puglia. Ora il nuovo Governo dia peso al Ministero del Turismo”

Turismo, una stagione estiva da record rispetto al 2019 e che racconta una Puglia internazionale, sempre più innovativa ma al contempo custode delle sue tradizioni. E’ questo il ritratto che emerge dai dati dell’Osservatorio di Pugliapromozione, presentati stamattina in conferenza stampa al TTG di Rimini che è la più importante fiera del turismo b2b.

Dal 2019, pre pandemia, al 2022 ecco cosa è successo in Puglia.

Il movimento turistico dall’estero nei tre mesi estivi ha evidenziato +13% per gli arrivi rispetto all’estate pre pandemia del 2019, a fronte di una crescita più contenuta (+2%) del turismo nazionale.

Da giugno ad agosto 2022 in Puglia si registrano 2.181.102 arrivi e 10.221.699 pernottamenti con una variazione del +4,2% e del +3,1% rispetto allo stesso periodo del 2019, un risultato trainato dalla ripresa del turismo internazionale.

DATI IN SINTESI  

Accanto alle destinazioni che abitualmente, in Puglia, attraggono i maggiori flussi turistici estivi ovvero la provincia di Lecce con il 31% e quella di Foggia con il 26%, si distingue la new entry di Bari che nel 2022 ha conquistato il 20%.

Per l’incremento degli arrivi si distingue anche Brindisi con un + 14% mentre Taranto spicca per l’incremento nella permanenza (presenze) nonché per il riconoscimento ricevuto di recente come migliore località del turismo crocieristico.

NEL 2022 I FLUSSI ESTIVI PROVENIENTI DALL’ESTERO SEGNANO UN NUOVO RECORD

I principali mercati di origine, in termini di arrivi, sono Francia, Germania, Svizzera, Regno Unito, Stati Uniti d’America.

Inflazione, caro carburante e contrazione del potere d’acquisto hanno parzialmente frenato i viaggi degli italiani, orientati verso mete di prossimita e soggiorni più brevi.

Per gli arrivi nazionali, i più consistenti sono quelli dei pugliesi che si muovono all’interno della Puglia, seguiti da Campania, Lazio e Lombardia.

Tra i Mercati emergenti Extra Ue 2022 segnaliamo: Australia, Canada, Brasile.

La Russia, la grande assente dell’estate 2022, è scesa giù dalla decima posizione della graduatoria 2019 per numerosità degli arrivi, alla trentatreesima del 2022. Nell’estate del 2019 sono stati registrati 14.000 arrivi russi, in quella del 2022 poco più di 2.500. Una perdita importante se si considera che nel 2019 il mercato russo ha superato le 100.000 presenze e i 33.000 arrivi, posizionandosi tra i primi 10 mercati stranieri.

La variazione dei flussi provenienti dall’estero nell’estate del 2022, rispetto al 2021, ha registrato un +80% sia per gli arrivi che per le presenze. Gli incrementi maggiori sono quelli del Regno Unito e degli Stati Uniti.

Si Inaugura il 15 Ottobre 2022 presso il Palazzo dei Principi Gallone  la mostra delle ceramiche di Rishton alla presenza dell'Ambasciatore dell'Uzbekistan in Italia Sua Eccellenza Otabek Akbarov  

Si può visitare la Mostra fino al 7 Gennaio 2023, con ingresso gratuito, un’occasione unica per apprezzare il lavoro di alcuni dei ceramisti più magistrali del paese. I pezzi in mostra rappresentano tradizioni secolari che sono state tramandate di generazione in generazione e offrono uno sguardo affascinante sulla cultura e la storia dell’Uzbekistan. Saranno esposti dei costumi tradizionali Uzbeki e fotografie di varie città dell’Uzbekistan..

La mostra è aperta, un ingresso gratuito, dal Martedì alla Domenica con il seguente orario: 10:00 > 12:00 | 17:00 > 20:00 fino al 7 gennaio 2023. www.fuori-rotta.it

L'EVOLUZIONE DELLA CERAMICA

Rishton è il più antico centro dell’arte della ceramica in Asia centrale, è una tradizione millenaria che nel Medioevo raggiunse la fama lungo l’intera Via della Seta.

La Ceramica in Uzbekistan è una delle più antiche e interessanti espressioni artistiche della sua tradizione con reperti archeologi ritrovati e risalenti a più di mille anni fa. Sono stati rinvenuti piatti “lyagan”, ciotole sferiche, vasi, brocche “humas” di varie dimensioni, convenienti per l’uso e allo stesso tempo sofisticati nella forma. Si distinguono per l’alta fattura, la bellezza delle forme, la magia delle decorazioni, l’armonia e il sapiente senso di proporzione nell' uso dei colori

Nata nel XIX secolo, la ceramica di Rishton è celebre in tutto il mondo per la sua bellezza e la perfezione delle sue forme. Ogni pezzo è unico, frutto dell'abilità dei maestri ceramisti che riescono a plasmare l'argilla con maestria e passione. Le creazioni di Rishton sono caratterizzate da una grande varietà di forme e decori, dai motivi floreali alle scene di vita quotidiana. Ogni pezzo è unico, frutto dell'abilità dei maestri ceramisti che riescono a plasmare l'argilla con maestria e passione.

Grazie alla qualità delle sue ceramiche, Risthon è riuscita a conquistare il mercato internazionale e i suoi prodotti sono esposti in importanti musei e collezioni private di tutto il mondo

Per apprezzare al meglio la qualità delle ceramiche esposte, è possibile visitare le sale di Palazzo Gallone accompagnati da una guida che illustrerà il percorso espositivo.

Sono disponibili anche le guide turistiche abilitate dell’infopoint di Tricase, garantiranno durante gli orari d’apertura della mostra visite guidate presso il Palazzo dei Principi Gallone di Tricase con una breve escursione nei viottoli del centro storico passando dalle principali chiese, S. Domenico, S. Michele Arcangelo e Chiesa Madre.

Per prenotare la guida: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – 3284224666 – Sportello Turistico del Comune di Tricase – Meditinere Activities & Tour Tricase

Il progetto, fortemente voluto dall'Associazione Culturale Fuori-Rotta, dal Salento Intl Film Festival e dall'Ambasciata dell'Uzbekistan in Italia in collaborazione con l'Amministrazione Comunale di Tricase, la ProLoco di Tricase e Ceramiche Branca è curata da Gigi Campanile & Agostino Branca.

L'evento è nato con l'intento di far conoscere meglio al pubblico italiano le straordinarie ceramiche di Rishton, città dell'Uzbekistan celebre in tutto il mondo per la sua tradizione ceramica. Le opere esposte provengono direttamente da Rishton.

CHI SIAMO

L’Associazione Fuori Rotta è un’associazione no profit senza fini di lucro fondata a Tricase il 24 Febbraio 2022. Il nostro obiettivo principale è quello di promuovere attività culturali Internazionali, artistiche, ricreative sul territorio finalizzate alla promozione della Città di Tricase e del Salento. Contiamo su un team Internazionale motivato e preparato che, con entusiasmo e dedizione, lavorerà per raggiungere gli obiettivi prefissati. Siamo convinti che la cultura insieme a tutte le forme d'arte e agli scambi culturali siano fondamentali per lo sviluppo sociale ed economico di una città e questo ci spinge a investire tutte le nostre risorse al servizio della comunità di Tricase e del Salento. Visita il sito: www.fuori-rotta.it

Per le edizioni La Meridiana è uscito in questi giorni un fumetto a cura di Adriano Pisanello sulla vita di don Tonino Bello.

Pubblichiamo uno stralcio della prefazione del presidente della Fondazione don Tonino Bello, Giancarlo Piccinni 

           

Al posto della pistola il vangelo, non un cavallo ma una cinquecento, nessun nemico da combattere ma tutti amici da incontrare. Nuove avventure che ancora oggi grazie a Lui e con Lui viviamo e che ci donano giorni solari, tramonti dorati, cieli stellati. Ma anche notti insonni e feriali inquietudini, perchè se si vuole abitare la storia, la nostra storia, non possiamo esimerci anche da questo!

Dove sono finite le utopie di pace oggi che la guerra è ritornata prepotente nel nostro mondo sino a convincerci che è lei la vera padrona dei nostri giorni? Non è forse vero che adesso pensiamo tutti questo? Non è altrettanto vero che chi crede nella pace oggi è fuorigioco? 

Che quello della pace fosse un pensiero debole lo si sapeva, che credere nella pace fosse più difficile che credere in Dio lo dicevamo da tanto, che, però, potessimo in pochi giorni cancellare anni di battaglie in nome della convivenza, della nonviolenza, della fratellanza fra i popoli, credo che non lo potessimo immaginare! Eppure pare che così sia! Sembra che proprio questo è. (…).

Viviamo giorni bui: il pianeta piagato dal peso e dalle conseguenze dei cambiamenti climatici, una pandemia che ancora semina morte, una guerra che infiamma anche il nostro continente. E tanti altri focolai di guerra che non si spengono nel mondo. Viviamo dentro una dannata contraddizione: una terra divisa da più conflitti in un momento storico che vede l'umanità sempre più unita da un comune destino.

E non sono passati tanti anni dalla tragedia della grande guerra: in quei giorni, con la catastrofe  atomica, il velo si è squarciato dinnanzi ai nostri occhi e  la storia dell'uomo ci ha raccontato una realtà nuova e amara, quella della possibilità dell'auto-annientamento globale dell'umanità.

Condizione questa  che ai nostri giorni si è aggravata non solo perchè il rischio nucleare si è diffuso ma anche perchè si è introdotto un nuovo elemento, che ha assunto caratteri cosmici, cioè il sempre più difficile rapporto con l'ambiente.

Siamo cioè dinnanzi ad nuovo paradigma, quello della "interdipendenza planetaria" che ci dovrebbe portare ad una considerazione nuova: dinnanzi alla guerra non è detto che ci sia  un vincitore ed un vinto ma tutti potremmo uscire vinti per sempre.

Giancarlo Piccinni

Presidente Fondazione don Tonino Bello

di Alfredo SANAPO
 
FIGLI DELLA QUERCIA
Con questo numero parte una nuova rubrica, curata da Alfredo Sanapo, che si propone di dare spazio ai Lettori che potranno inviare in Redazione
(e-mail sanapo.alfredo@gmail.com oppure un whatsApp al numero 3275303442) un ricordo, un’emozione, una testimonianza, una riflessione, un racconto, un’immagine o quant’altro su una pianta, un animale, un angolo della nostra campagna e del nostro paesaggio che per lui hanno assunto un particolare significato.
Sarà un modo per crescere nella riscoperta e nella cura all’ambiente e per trasmettere sensazioni e scoprire la bellezza del nostro paesaggio a chi leggerà i vostri scritti o vedrà le vostre immagini.

I figli della Quercia

Seul, 1988, semifinale delle Olimpiadi Calcistiche, Italia-URSS. Eravamo a scuola, ore 11, cuffiette e radioline di contrabbando all'insegnante di scienze. Perdiamo 3-1 ai supplementari. Segna Virdis, si accendono le speranze: invano. Depressi, ci viene proposto dal prof il progetto di costruire un erbario con tutte le foglie di specie vegetali della macchia mediterranea per la mostra scolastica di fine anno. Entusiasta dell'idea e dimentico della sconfitta, mi autoassegno lo storico carrubo ("cornola") di casa e la quercia (comune) del vicino. Scossa la mia coscienza botanica, mi incuriosii al funzionamento delle ghiande.
Una domenica, in giro con mio padre, passando verso Tricase Porto, mi imbatto in un'enorme quercia. Mi dice: "è la quercia dei Cento Cavalieri". Mi racconta la leggenda, ma la mia attenzione è rapita dalla dimensione delle ghiande e ne colgo 5 da terra.
L'indomani chiedo al mio prof di scienze come coltivarle. Seguo scrupolosamente le istruzioni: prendo del terriccio, pianto verticalmente ogni ghianda in ogni vaso, le interro e innaffio tenendo sempre umido il terreno.
Dopo circa 2 anni, a speranze ridotte ai minimi termini, in un vaso spunta una piantina. Al vaso germogliato focalizzo le mie attenzioni. Al tempo opportuno trapianto in giardino la piantina. Gli anni passano e oggi dopo 30 anni la figlia della famosa quercia Vallonea è alta quasi 4 mt. Adesso ha tutto un altro sapore e un senso: la leggenda legata al ritorno dalle crociate delle truppe di Federico II di Svevia; l'introduzione della specie in Salento da parte dei Monaci Basiliani giunti da Valona a seguito delle persecuzioni iconoclaste; il gusto di aver portato nel mio giardino un pezzo di storia. Un sentimento misto tra soddisfazione della crescita, fierezza di appartenere alla storia del mio territorio e consapevolezza di essere il tramite della continuità della vita.
Compiaciuto di essere padre adottivo di un tale esemplare, tralasciando lirismi inutili, mi chiedo se qualcun altro abbia provato l'orgoglio e il privilegio di una simile "paternità".
E sarebbe bello, cari lettori, poter condividere con voi un'esperienza legata alla nostra Vallonea: un ricordo, un aneddoto, una poesia sarebbe un modo per far conoscere tra loro i "figli della quercia". La quercia, un altro vegetale, un animale o un aspetto del nostro paesaggio, e ciò che rappresentano per ognuno di noi, sono degni anch'essi di essere considerati "Figli della Quercia". Sarebbe un modo per promuovere il territorio aumentandone il valore con il nostro apporto affettivo.

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