CALCIO -E’ domenica 2 ottobre. E’ il giorno del debutto di Giovani Citto sulla panchina dell’Asd Atletico Tricase ( a Leverano ore 17), di Andrea Desiderato sulla panchina del Tricase (seconda categoria - in casa contro il San Pietro Vernotico – Campo “ Via Matine” – ore 15,30
La rosa del Tricase 2022/23
Campionato di Seconda categoria
Mister : Andrea Desiderato
ATLETI: Caputo Marco
Lazzari Luigi
De Marco Adolfo
Prato Adriano
Rizzo Alberto
Errico Alessandro
Sanapo Alfredo
Ricchiuto Alfredo
Turco Antonio
Lecci Brandon
Cazzato Antonio
Ponzetta Donato
Mione Gabriele
Russo Giacomo
D’Amico Giorgio
Martella Joele
Zocco Lorenzo
Vantaggiato Luca
Russo Marco
Carbone Nicolò
Morciano Pierpaolo
Orlando Simone
Borlizzi Stefano
Margarito Guido
Saranelli Alessio
Musio Giuseppe
Galati Pierluigi
Baglivo Pietro
Obou Alfred Bruce
Coulibaly Dagaba
Aretano Alberto
Latagliata Ferdinando
DIRIGENZA
Presidente Cito Luca
Presidente Onorario Dell’Abate Michele
Direttore Sportivo Nicolardi Salvatore
Direttore Generale Musarò Antonio
Dirigente Attanasio Gianluca
Dirigente Panico Antonio
PALLAVOLO - Dalle ore 17,30 – al palasport di Tricase- il secondo Memorial “ Franco Marra” . Incontro di pallavolo tra Virtus Tricase 1967 – Aurispa Libellula e Ruffano. Durate l’evento sarà presentata la rosa ufficiale della Virtus Tricase 1967
di Alessandro DISTANTE
Elettoralmente, il campo dei vincitori e quello degli sconfitti è ben delineato. Eppure, politicamente, ci sono delle sconfitte che toccano tutti.
Ha perso il territorio: gli eletti sono di un collegio talmente ampio che sarà molto difficile che riescano ad avere contatti frequenti e significativi con le diverse realtà. Una volta, l’Eletto apriva una segreteria e veniva ogni fine settimana per ascoltare i cittadini (certo, anche richiesta di favori), ma era l’occasione per confrontarsi e raccogliere gli umori della base. Ed oggi? Un dato per tutti: il collegio senatoriale per l’uninominale è talmente grande da abbracciare l’intera regione Puglia.
Ha perso la democrazia partecipativa, sia per il limitato potere di scelta degli elettori sia per la scarsa affluenza alle urne (a Tricase il 56%). Molto discutibile il sistema di designazione dei candidati. Il voto bloccato (senza le preferenze) doveva essere compensato con meccanismi di legittimazione dal basso dei candidati (per esempio le primarie); così non è stato, al punto che sono prevalse le imposizioni, poco importa se da Roma oppure da Bari.
Ha perso, infine, ogni logica di appartenenza, al punto che per esempio a Tricase, ha vinto, oltreché il centro destra, il M5S che in consiglio comunale non ha alcun rappresentante. L’elettore segue propri percorsi che prescindono dall’appartenere ad un gruppo, in ciò indotto anche da quanto accade a livello amministrativo locale dove si fanno di quelle miscellanee che, in nome del potere purchessia, giungono a sbiadire ogni appartenenza.
Ha perso anche la piazza e il contatto diretto: la televisione e i social l’hanno fatta da padroni; mezzi di comunicazione che non hanno radicamento in un territorio ma sono omogeneizzanti. Non è un caso che i risultati elettorali sono pressocchè identici in tutta Italia.
Che dire? Sta ora ai Parlamentari ricucire e riconquistare un rapporto con il territorio e con gli elettori: Segreterie? Incontri? Contatti? Progetti partecipati? A loro trovare le formule, i tempi e le sedi giuste.
Venerdi, 30 settembre 2022
COVID: ATTUALMENTE POSITIVI IN PROVINCIA DI LECCE
Fonte Asl Lecce
ALESSANO 12
ALEZIO 8
ALLISTE 29
ANDRANO 8
ARADEO 12
ARNESANO 11
BAGNOLO DEL SALENTO 6
BOTRUGNO 5
CALIMERA 17
CAMPI SALENTINA 24
CANNOLE 4
CAPRARICA DI LECCE 8
CARMIANO 43
CARPIGNANO SALENTINO 5
CASARANO 45
CASTRI' DI LECCE 7
CASTRIGNANO DEI GRECI 8
CASTRIGNANO DEL CAPO 8
CAVALLINO 24
COLLEPASSO 14
COPERTINO 33
CORIGLIANO D'OTRANTO 3
CORSANO 18
CURSI 14
CUTROFIANO 10
DISO 0
GAGLIANO DEL CAPO 10
GALATINA 50
GALATONE 43
GALLIPOLI 19
GIUGGIANELLO 8
GIURDIGNANO 6
GUAGNANO 12
LECCE 303
LEQUILE 10
LEVERANO 21
LIZZANELLO 35
MAGLIE 95
MARTANO 28
MARTIGNANO 3
MATINO 12
MELENDUGNO 34
MELISSANO 15
MELPIGNANO 4
MIGGIANO 3
MINERVINO DI LECCE 3
MONTERONI DI LECCE 19
MONTESANO SALENTINO 1
MORCIANO DI LEUCA 20
MURO LECCESE 9
NARDO' 60
NEVIANO 8
NOCIGLIA 8
NOVOLI 18
ORTELLE 1
OTRANTO 20
PALMARIGGI 14
PARABITA 36
PATU' 2
POGGIARDO 8
PRESICCE-ACQUARICA 7
RACALE 21
RUFFANO 6
SALICE SALENTINO 15
SALVE 24
SANARICA 4
SAN CESARIO DI LECCE 16
SAN DONATO DI LECCE 9
SANNICOLA 9
SAN PIETRO IN LAMA 7
SANTA CESAREA TERME 14
SCORRANO 16
SECLI' 8
SOGLIANO CAVOUR 3
SOLETO 10
SPECCHIA 6
SPONGANO 6
SQUINZANO 27
STERNATIA 5
SUPERSANO 9
SURANO 7
SURBO 47
TAURISANO 42
TAVIANO 26
TIGGIANO 7
TREPUZZI 29
TRICASE 46
TUGLIE 15
UGENTO 55
UGGIANO LA CHIESA 8
VEGLIE 33
VERNOLE 6
ZOLLINO 2
SAN CASSIANO 6
CASTRO 1
PORTO CESAREO 10
Giovedì, 29 settembre 2022
Il Prof. Luigi Za, Gigi per tutti, è deceduto nella notte dello scorso 28 settembre, all’età di 79 anni nella sua casa di Lucugnano.
Da tempo non stava bene, ma appena pochi mesi fa aveva dato alla luce la sua ultima fatica editoriale “Percorsi di un sociologo”, di cui il nostro giornale aveva dato ampio spazio con una recensione di Alfredo De Giuseppe.
Era apparsa sul n. 21 dello scorso 2 luglio e subito dopo lo stesso Gigi aveva accennato alla nostra Redazione di voler presentare il suo ultimo libro attraverso la nostra collaborazione. Purtroppo non c’è stato il tempo per ascoltare dalla sua viva voce la sintesi del suo percorso intellettuale, politico e sociologico che era iniziato fin dalla più giovane età, quando decise di iscriversi alla nascente facoltà di Sociologia di Bari.
Studioso attivo dello sviluppo nelle aree di marginalità, Gigi Za era stato per lunghi anni docente di Metodologia e tecniche della ricerca sociale nonché di Politica Sociale presso l’Università del Salento. Per sua volontà la sua sepoltura sarà definitivamente composta presso il cimitero di Castelmezzano, in quella terra lucana che aveva amato e studiato. Al figlio Nicola e a tutti i suoi famigliari il nostro sentito cordoglio.
La Redazione
Giovedì, 29 settembre 2022
Interviene Ippazio Morciano - Segretario provinciale per conto della Federazione di Lecce del Partito Democratico
Sulle gravissime affermazioni di Marco Lacarra
Apprendiamo dalla stampa dichiarazioni rese da Marco Lacarra che, come Federazione di Lecce, rimandiamo con forza al mittente.
L’intervista resa oggi da parte dell’onorevole Marco Lacarra (eletto proprio grazie ai voti raccolti strada per strada, piazza su piazza e casa dopo casa, da iscritti e militanti) oltre ad offendere e mettere in discussione l’impegno elettorale dei segretari, dirigenti e militanti tutti in questa difficilissima campagna elettorale, è inaccettabile perché butta ulteriore benzina sul fuoco del già difficile rapporto fra vertici, circoli e militanti.
Nel merito, inoltre, la prova lampante dell’erroneità delle affermazioni rese è il risultato raggiunto dalla Federazione di Lecce, che – malgrado sia stata completamente inascoltata nella scelta delle candidature dai vertici regionali e nazionali – ha portato, grazie ad una unità dei segretari, dirigenti e militanti tutti al miglior risultato del PD in regione Puglia.
Pertanto, da parte nostra rimane in campo la richiesta di dimissioni già formulata dalla Federazione in occasione dell’avvio della campagna elettorale per aver disatteso tutte le indicazioni che provenivano dai territori. A questo si aggiunga la richiesta di scuse immediate e di chiarimenti circa il motivo di queste gravi esternazioni.
Il nostro punto di vista, che va all’opposto delle sue affermazioni, lo esplicheremo meglio nei prossimi congressi provinciali, regionali e nazionali.
Riteniamo infatti, sin da ora, ribadire con forza che il Partito Democratico deve essere riportato alla sua primaria funzione, di condivisione di una forte base ideale e valoriale, seguita dalla scelta e dal rinnovamento della sua classe dirigente.
Tale funzione, che ci viene assegnata dalla Costituzione, è clamorosamente mancata negli ultimi anni e le esternazioni spudorate di Lacarra ne sono la dimostrazione.
Il PD provinciale, sin dal prossimo congresso ribadirà tale impostazione e la porterà avanti con forza affinché i prossimi vertici regionali non siano mai più sordi alle istanze dei territori, con le conseguenze che si sono purtroppo viste