di Alessandro DISTANTE
Elettoralmente, il campo dei vincitori e quello degli sconfitti è ben delineato. Eppure, politicamente, ci sono delle sconfitte che toccano tutti.
Ha perso il territorio: gli eletti sono di un collegio talmente ampio che sarà molto difficile che riescano ad avere contatti frequenti e significativi con le diverse realtà. Una volta, l’Eletto apriva una segreteria e veniva ogni fine settimana per ascoltare i cittadini (certo, anche richiesta di favori), ma era l’occasione per confrontarsi e raccogliere gli umori della base. Ed oggi? Un dato per tutti: il collegio senatoriale per l’uninominale è talmente grande da abbracciare l’intera regione Puglia.
Ha perso la democrazia partecipativa, sia per il limitato potere di scelta degli elettori sia per la scarsa affluenza alle urne (a Tricase il 56%). Molto discutibile il sistema di designazione dei candidati. Il voto bloccato (senza le preferenze) doveva essere compensato con meccanismi di legittimazione dal basso dei candidati (per esempio le primarie); così non è stato, al punto che sono prevalse le imposizioni, poco importa se da Roma oppure da Bari.
Ha perso, infine, ogni logica di appartenenza, al punto che per esempio a Tricase, ha vinto, oltreché il centro destra, il M5S che in consiglio comunale non ha alcun rappresentante. L’elettore segue propri percorsi che prescindono dall’appartenere ad un gruppo, in ciò indotto anche da quanto accade a livello amministrativo locale dove si fanno di quelle miscellanee che, in nome del potere purchessia, giungono a sbiadire ogni appartenenza.
Ha perso anche la piazza e il contatto diretto: la televisione e i social l’hanno fatta da padroni; mezzi di comunicazione che non hanno radicamento in un territorio ma sono omogeneizzanti. Non è un caso che i risultati elettorali sono pressocchè identici in tutta Italia.
Che dire? Sta ora ai Parlamentari ricucire e riconquistare un rapporto con il territorio e con gli elettori: Segreterie? Incontri? Contatti? Progetti partecipati? A loro trovare le formule, i tempi e le sedi giuste.