Marcia Perugia-Assisi della Pace e della Fraternità 2016.

“ La pace come cammino. E, per giunta, cammino in salita ” 

Domenica 9 0ttobre 2016, il nostro Istituto “Gaetano Salvemini” di Alessano, insieme alle Scuole Superiori di Tricase e al presidente della fondazione “Don Tonino Bello”dott. Giancarlo Piccinni, ha partecipato alla Marcia della Pace Perugia-Assisi.

Noi studenti partecipanti , arrivati nella tarda mattinata a Santa Maria degli Angeli, abbiamo cominciato subito a respirare un’atmosfera particolare di festa, di gioia, tra bandiere colorate e striscioni , come se tutte le guerre del mondo fossero cessate.

Anche noi abbiamo contribuito a rendere quel luogo vivo e carico di entusiasmo con i nostri foulards color arancio, i nostri slogan e cartelloni che tutti ammiravano e la nostra piccola band.

Il percorso dalla Basilica di Santa Maria degli Angeli alla Rocca Maggiore di Assisi non è stato facile, più di 5 Km con lunghi tratti in salita, ma marciare insieme a centinaia di altre persone di diversa età, cultura o provenienza, guardarsi e sorridersi anche senza conoscersi ti fa provare emozioni indimenticabili.

Tutti abbiamo marciato con gli stessi obiettivi: un mondo senza fame, senza miseria, senza guerre, senza stragi; un mondo colorato dalla giustizia, dall’amore, dalla fratellanza, dalla condivisione.

Non potevamo però tornare senza aver detto che la nostra terra è quella di Don Tonino Bello, grande messaggero di pace. Arrivati sulla sommità di Rocca Maggiore, alcuni di noi hanno accolto l’invito degli organizzatori a salire sul palco e a dire la propria provenienza, così una nostra compagna ha fatto sapere che la nostra scuola arrivava da Alessano, paese natale di Don Tonino. C’è stato un grande applauso, ci siamo sentiti orgogliosi e l’emozione in noi è stata grande.

Siamo tornati a casa più ricchi di opinioni, pensieri e speranze, consapevoli che ogni giorno bisogna lottare per la pace anche attraverso i piccoli gesti quotidiani promuovendo la giustizia, l’ accoglienza e il rispetto dell’ambiente.

Un grazie particolare alla nostra dirigente prof.ssa Chiara F.Vantaggiato che ci ha offerto questa grande opportunità, trasmettendoci il suo grande entusiasmo per i veri valori della vita, e ai docenti che ci hanno accompagnati nel percorso educativo-didattico.

Gli alunni partecipanti alla marcia  dell’Istituto “Salvemini”di Alessano

 

VIA LIBERTINI ( alle spalle di piazza Santa Lucia) DOPO PIÙ DI 10 ANNI…

ARRIVA IL SENSO UNICO E IL DIVIETO DI SOSTA

RISOLTO

LEGGE 112/2016 “DOPO DI NOI”

TRICASE - SALA DEL TRONO PALAZZO GALLONE

15 OTTOBRE 2016 – ORE 15.00

 

Tricase - Il Rally del Gargano si avvicina e Paolo Garzia libera le sue carte. Il pilota di Parabita, disputerà il prossimo Rally del Gargano su una Peugeot 106 N2 con il chiaro intento di puntare al gradino più alto del podio, cosa già fatto nella scorsa edizione, raggiungendo primo di classe e quarto di gruppo. Per l’occasione Garzia verrà navigato da Giovanni Marzo, un new entry nel mondo rallystico, con alle spalle una sola gara, con esordio al Rally dei Cinque Comuni.  

Bella l’iniziativa dei due - commenta il Presidente Antonio Forte della Scuderia Salentomotori, dove in questa prossima gara vediamo Paolo Garzia che con la sua esperienza professionale, ha deciso di debuttare per la prima volta con Giovanni Marzo, quest’ultimo un ragazzo colmo di passione e soprattutto con la voglia di voler imparare. Il Rally del Gargano sarà la quarta corsa stagionale per l’infaticabile pilota parabitino che in questo 2016, purtroppo lo ha visto figurare ben poco, con una vittoria di classe al Rally di Casarano e con due successivi ritiri.
“L’obiettivo sarebbe di arrivare sul podio - afferma Antonio Forte, soprattutto sul gradino più alto, e questo può significare per Paolo Garzia e Giovanni Marzo, la vittoria in Coppa Italia di classe in N2”
Il rally foggiano si regola su otto prove speciali con i tratti di Macchia, Monte Sant’Angelo e Mattinata, che verranno disputati su un percorso speciale di 81 km.
Partenza sabato sera 15 ottobre alle ore 18.15 da Manfredonia, piazzale mercatale Scaloria. mentre l’arrivo è previsto a Monte Sant’Angelo, domenica 16 alle ore 17.55.

di Nunzio Dell'Abate E’ apprezzabile che il Volantino stia dando ampio spazio al dibattito sulla S.S. 275, a seguito dei recenti avvenimenti.

Come minoranza consiliare, abbiamo da tempo richiesto una convocazione del Consiglio Comunale in adunanza aperta e con la partecipazione dei rappresentanti salentini al Parlamento ed alla Regione, dei Sindaci dei Comuni interessati dal tracciato della statale e del responsabile provinciale ANAS. L’intento è quello di informare e coinvolgere la cittadinanza sullo stato dell’importante infrastruttura stradale. Intanto, lunedì prossimo, il Consiglio Provinciale sarà chiamato a pronunciarsi sull’Ordine del Giorno presentato dal gruppo consiliare di cui faccio parte. Chiediamo in sostanza che il Presidente si attivi, nell’ambito delle sue prerogative e con gli strumenti ritenuti idonei, affinchè: 1)-abbiano celere inizio i lavori del primo tratto; 2)-sia vagliato, con i territori interessati e con gli attori istituzionali dell’intervento strategico, la revisione progettuale del secondo tratto dell’arteria stradale, quello che va dalla zona industriale di Tricase/Miggiano a Leuca; 3)-sia immediatamente sostituito l’impianto semaforico di Surano con una rotatoria provvisoria removibile, anche di materiale in plastica; 4)-siano individuate e bonificate, al più tardi prima di metter mano al secondo tratto, le discariche di rifiuti interrati. Ma il tenore di alcune posizioni mi ha dato da riflettere. Quando si afferma: <l’importante è che la 275 arrivi a Tricase, oltre non vi è necessità>, si ragiona con il solito “campanile” in testa che stride con il tratto identitario attribuito -sulla carta…- al Capo di Leuca quale unicum e a Tricase quale “faro”. Non entro qui nel merito di come possano i paesi a sud continuare a essere tagliati in due dalla statale o di come si possa ammorbidire l’impatto del nuovo tracciato sul territorio di Tricase. Mi chiedo, piuttosto, se questo modo di porci ha pagato negli anni? Le Amministrazioni del Capo di Leuca stanno lavorando da tempo assieme su programmazione e risorse finanziarie, con l’obiettivo non più solo di un’unica Unione di Comuni ma soprattutto di un’unica offerta turistico-produttiva. Castrignano ha divorziato da noi e si è unito a loro. Se poi ci guardiamo intorno, Presicce e Acquarica sono a buon punto per fondersi in un’unica Città. Diso, Ortelle, Spongano ed Andrano ormai sono in rete e stanno per impiegare su marine ed entroterra in modo integrato milioni di euro di finanziamenti conseguiti. E non saliamo oltre, altrimenti l’analisi territoriale diviene ancora più impietosa, specie se rapportata a tutti i servizi essenziali che Tricase ha perso nel tempo in favore di altre municipalità. E se non fosse per il presidio ospedaliero, sarebbe veramente fuori da ogni gioco. Non siamo l’ombelico del mondo, anzi rischiamo di rimanere isolati.

Dobbiamo necessariamente volgere lo sguardo a sud e stringerci intorno al Capo di Leuca, con la giusta dose di umiltà e con la volontà di costruire assieme una forte identità territoriale che un giorno diventi ambita meta turistica da e per il Mediterraneo, servita da una efficiente portualità, da una veloce metropolitana di superficie e da una ammodernata S.S. 275.    

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