IL MOTORINO CIAO DI DON TONINO A TRICASE
Un gesto d’Amore…Un atto di riconoscenza verso tutta la comunità tricasina
Il motorino Ciao di don Tonino a Tricase
Presso “ il tempio” sito in via Tempio, sosta un’altro pezzo di storia di don Tonino
E’ il motorino Ciao, che centinaia di volte ha segnato il percorso , da gennaio 1979 all’estate 1982, da Alessano a Tricase e viceversa,
del nostro “ parroco”, che si apprestava a diventare pastore
Il dono è stato fatto dai familiari di don Tonino
di Pino Greco
Alessano, venerdi 20 aprile 2018
IL SANTO PADRE: DON TONINO “ SEMINATO “ NELLA SUA TERRA…
Papa Francesco: “Cari fratelli e sorelle, sono giunto pellegrino su questa terra che ha dato i natali a don Tonino Bello.
Oggi ho pregato sulla tomba del servo di Dio, una tomba che non si innalza monumentale verso l’alto , ma è piantata sulla terra, don Tonino “ Seminato” nella sua Terra, che ci vuole dire quanto è radicato in questa territorio.
Capire i poveri era la sua ricchezza, perché chi ama i poveri segue Dio.
Una chiesa povera rimane sempre sintonizzata sulle frequenze di Dio.
Don Tonino ci richiama a stare vicino ai poveri, lo feriva l’indifferenza, si preoccupava dell’incertezza del lavoro, non stava con le mani in mano agiva promuovendo la giustizia.
la famiglia di don Tonino
Ancora il Santo Padre : “Questa meravigliosa terra di frontiera “ Finis Terrae” che don Tonino chiamava “terra/finestra”, perché dal Sud dell’Italia si spalanca ai tanti Sud del mondo, dove “i più poveri sono sempre più numerosi mentre i ricchi diventano sempre più ricchi ”.
Siete una “finestra aperta, da cui osservare tutte le povertà che incombono sulla storia”, ma siete soprattutto una finestra di speranza perché il Mediterraneo, storico bacino di civiltà, non sia mai un arco di guerra, ma un’arca di pace accogliente per tutti ”
di Pino Greco
Venerdi, 20 aprile 2018. E’ tutto pronto per la visita di Bergoglio ad Alessano nel nome di don Tonino.
E’ il secondo Papa, dopo Ratzinger( 2008), che “ visita” il Capo di Leuca dopo solo 10 anni
ATTESA DEL PAPA DALLE ORE 7,00 ALLE 8,30
Attesa del Papa con preghiere,canti e testimonianze ( don Luigi Ciotti di LIBERA, don Salvatore Leopizzi di PAX CHRISTI) dalle ore 7,00 alle ore 8,30 ( arrivo del Papa)
Saluto del Papa a 20 ammalati
Delegazione che saluta il Papa rappresenta diverse categorie di persone e istituzioni.
Tra queste una famiglia di rifugiati dalla Siria,due giovani immigrati ospiti del Centro Accoglienza di Alessano
il palco che ospiterà il Papa
ALCUNI NUMERI
5 mila posti a sedere;
4 ettari per ospitare i fedeli;
150 giornalisti;
50 testate giornalistiche;
150 uomini delle forze dell’ordine;
250 volontari;
80 steward;
Attesa più di 20mila presenze.
I DONI OFFERTI AL PAPA
Offerta in denaro della comunità parrocchiali e della diocesi per le opere di carità del Papa;
Quadro in argento della Madonna di Leuca ( Diocesi);
Quadro in argento “ due angeli abbracciati” ( Comune di Alessano);
Ferula in legno di ulivo ( Fondazione don Tonino Bello);
Prodotti di artigianato locale;
Prodotti alimentari tipici del territorio ( olio,vino, dolci…)
Addobbo floreale del palco donato dal Comune di Taviano e dalla Aziende florovivaistiche di Taviano ( progetto del paesaggista Piero Tunno)
Per la scuderia Salentomotori di Tricase è giunto il momento di riaccendere i motori. Quasi tutto pronto per l’inizio stagione, in vista del primo appuntamento casalingo con il 25° Rally Città di Casarano, che si disputerà il 21/22 aprile. La stagione agonistica della Salentomotori non poteva iniziare nel modo migliore, con la figurazione di un Direttore Sportivo, un uomo sportivo di notevole conoscenza rallistica, il dott. Paolo Potera, che metterà a frutto la sua esperienza a tutti gli equipaggi.
Dopo una sosta di alcuni mesi, è arrivato il momento di stabilizzarsi e di concretizzare il programma di ogni equipaggio. Nella gara salentina, che sarà la prima del 2018, la maggior parte degli equipaggi della Salentomotori ha già dato la loro adesione.
Sarà una gran battaglia, dove, tra i favoriti alla vittoria assoluta troviamo proprio gli equipaggi della scuderia tricasina. Il già più volte vincitore del rally di Casarano, Francesco Rizzello che ritorna sulle prove speciali a bordo di una Skoda Super2000, coadiuvato dal suo affezionato Fernando Surano. Riflettori puntati proprio nella classe super2000, in quanto Rizzello dovrà sfidarsi con il suo conterraneo e compagno di scuderia, Mauro Adamuccio, vincitore delle due passate edizioni del Rally 5 Comuni, accompagnato da Salvatore Tridici, con una Peugeot 207 del Team Colombi.
A sfidare la categoria più combattuta, la R5, ci penserà Tommaso Memmi con alle note Monica Cicognini, a bordo di una Ford Fiesta. Passaggio di vettura per Albino Pepe, che al via della gara si presenterà con un due ruote motrici, la Peugeot 306 K11, accompagnato dall’alessanese Davide Rizzo. Cambio di categoria anche per Luca Negro e suo fratello Nicola, che dalla Renault Clio R3 passano alla piccola ma prestante Twingo R2B del Team Trodella. Ancora una volta, sui nastri di partenza si presenterà il già collaudato equipaggio Antonio Russo con Gabriele Sorrone, che dovranno sfidare con la Citroen C2 RS una categoria assai partecipata, la racing start. La coppia volante, Pasquale Protopapa e Sandra Ruberto ritornano sulle prove speciali dopo un anno di fermo, con l’intenzione di portare a casa un bel successo, sfidandosi in classe A5 con la loro piccola Peugeot 205.
Occhi puntati sul driver Donato Parrotto, leggendario navigatore di Pasquale Fiorito (quest’ultimo impegnato alle note per Vincenzo Tortorici), che dal Rally di Casarano si schiererà con la toscanaCristiana Morbidi, nuova e talentuosa navigatrice, alla prima esperienza sul sedile di destra, a bordo della Citroen Saxo.
Entusiasta è il Presidente della Scuderia Salentomotori – Antonio Forte, colonna trainante della Scuderia Salentomotori, che sidichiara soddisfatto del lavoro fatto in questi mesi, dall’inserimento del Direttore Sportivo e dai programmi futuri che ogni equipaggio intende realizzare. Per informazioni utili sul Rally Città di Casarano, vi invitiamo a visitare il sito internet www.casaranorallyteam.it
di Ercole Morciano Cutrino Albione e Lutgarda Alfarano, pensionati, mi accolgono nella loro casa con affabile simpatia. Ci conosciamo da tanto tempo; loro per molti anni sono stati attivi nei Cursillos de cristianidad, un’associazione ecclesiale impegnata nella formazione del laicato cattolico. Molti sono i ricordi che i coniugi conservano nel loro cuore e in particolare quelli legati a don Tonino Bello quand’era parroco a Tricase.
Nella loro casa don Tonino capitava con una certa frequenza: il maggiore dei figli, Vito Antonio, di 18-19 anni era catechista, frequentava il liceo scientifico e si sarebbe iscritto a legge; la figlia, Eufemia, era alunna di don Tonino al liceo classico. È Lutgarda a parlare: «Con noi don Tonino aveva un bel rapporto, forse perché eravamo e siamo gente semplice. Capitava per esempio che si rivolgesse in dialetto: “Lutgarda, me tene fame, nunn’aggiu manciatu, damme ‘nna frasedda o ‘nnu taraddu cullu pummidoru”. Ed io preparavo il piatto che lui voleva consumare sul tavolo della cucina” in modo famigliare.
I rapporti di don Tonino con la famiglia Albione continuarono anche dopo la nomina a vescovo di don Tonino e il suo trasferimento a Molfetta. Vito Antonio Albione, divenuto intanto avvocato e residente a Lecce con la sua famiglia, conserva di don Tonino lettere e libri con dedica e soprattutto alcuni ricordi personali. «Avevamo scelto don Tonino, Maria Luisa ed io, per le nostre nozze – mi dice per telefono Vito Antonio da Lecce – ma in quel periodo, era maggio del ’92, don Tonino si dovette operare presso l’ospedale di Gagliano per la sua malattia. Ho vivi nella memoria vari ricordi; quello che emerge spesso nella mente come un flashback e sul quale torno a riflettere, riguarda un fatto avvenuto tra fine maggio e primi di giugno del 1980 o del 1981.
Eravamo don Tonino ed io a S. Maria Leuca per un incontro al santuario; la stagione era già buona per il bagno al quale avevamo già pensato prima della partenza. Alla fine della riunione con don Tonino, che aveva sempre in macchina le pinne, ci portiamo alla banchina del porto che allora era formato da un solo grande bacino. Ci tuffiamo in acqua e dopo qualche bracciata mi accorgo che sullo specchio d’acqua affiorano, spinte dal vento o dalle correnti, molti gruppi di meduse, di quelle violacee e particolarmente urticanti. Avendo io già fatto esperienza dolorosa di contatto con le meduse, grido a don Tonino di fermarsi. E don Tonino che mi dice? “Non preoccuparti Vito, vieni dietro a me”; io con molta fiducia lo seguo e tutto va per il meglio nella lunga nuotata che egli soleva fare».
Riprende la parola Lutgarda, una donna-moglie-madre dalla fede forte, alla quale la vita non ha risparmiato sofferenze, non solo fisiche, che lei ha sempre affrontato con “l’abbandono alla volontà di Dio”. «Era novembre 1991 – ricorda – e mia figlia Eufemia aveva avuto da 15 giorni il figlio Michele. Mi permise di portare il bambino a Molfetta, da don Tonino, per una benedizione speciale. Quando giunsi col bambino nella cattedrale di Molfetta, don Tonino stava celebrando Messa; si accorse di me e mi fece un breve cenno.
Alla fine della Messa don Tonino si avvicina e mi accoglie. Io commossa gli dico il motivo della visita, lui mi guarda sorridendo e mi dice: “Benedicimi tu, tu devi benedire me”. In seguito volle che andassi col bambino in episcopio e mi donò un suo libro con la dedica, un altro me lo diede per mia figlia Eufemia e mi donò per lei una statua di ceramica che rappresenta una chioccia con i suoi pulcini. Michele crebbe bene e ora è medico». Per me - conclude Lutgarda – don Tonino è già santo e mi mostra i quadri che raffigurano don Tonino presenti nella sua casa quasi in ogni stanza.