Depressa di Tricase, 2 agosto 2018
E’ morta la Principessa Elisabeth von und zu Liechtenstein
comunemente conosciuta Baronessa Winspeare
Aveva 86 anni
Una donna di nobilissime origini ma soprattutto una donna che ha vissuto appieno a Depressa e nel Salento, ovunque portando la sua freschezza ed il suo entusiasmo.
Nel corso degli anni ha sempre lanciato nuove sfide, coniugando la sua cultura e raffinatezza con la tradizione salentina; dal legno laccato, alla tessitura, dalla moda all’antiquariato, sempre con una forza innovativa ed una eleganza innata.
La Baronessa ed è questa la sua principale grandezza ha sempre cercato di relazionarsi con tutti, senza distinzione alcuna, non mancando di prendere parte anche ad iniziative collettive a difesa del buon gusto e dell’ambiente.
A Lei, ai suoi figli Francesco e Clara e ad Edoardo, sempre pronto a rispondere alle richieste del nostro Giornale, porgiamo le nostre più sentite condoglianze.
Esco di Radio LIVE Festival 2018 - Sabato 4 Agosto – Ore 21:30
Piazza Girolamo Comi – INGRESSO LIBERO
Dopo aver partecipato all’ultima edizione del Festival di Sanremo con il brano “Adesso” (accompagnato e affiancato da Roy Paci), il cantautore Diodato sarà il protagonista del Festival Esco di Radio LIVE in un concerto gratuito che si terrà
Sabato 4 Agosto alle ore 21.30 in piazza Girolamo Comi a Lucugnano (TRICASE).
L’artista tarantino sarà accompagnato dalla sua band e proporrà al pubblico i brani del suo ultimo album “Cosa siamo diventati”, oltre che i suoi più grandi successi.
Il concerto è organizzato dall’Associazione Culturale masMEDIA – Officine Creative con il contributo dell’Amministrazione Comunale di Tricase e la collaborazione dell’Associazione “Tina Lambrini – Casa Comi” e della Biblioteca “Girolamo Comi” di Lucugnano. Media Partner dell’evento è Mondoradio Tuttifrutti, storica emittente radiofonica salentina, promotrice del progetto “Esco di Radio”, che quest’anno festeggia i primi 30 anni di attività.
Il concerto è patrocinato dall’Assessore Regionale all’industria turistica e culturale ed è inserito nel programma di eventi legati al 50° Anniversario della scomparsa del poeta Girolamo Comi (1969-2018). Prima dell'esibizione di Diodato ci sarà un omaggio al poeta a cura di Alibi Teatro.
Esco di Radio LIVE è il festival musicale itinerante dedicato alle produzioni musicali di artisti salentini e pugliesi. Negli anni il festival ha ospitato artisti come: Boom Da Bash, Radiodervish, Opa Cupa, Carolina Bubbico, Il Genio, Mino De Santis, Moods, Bundamove, Toromeccanica, Crifiu, Massimo Donno, Insintesi e Miss Mykela, Larssen, P40, Aedo, I Misteri del Sonno, Shotgun Babies, Sofia Brunetta, La Municipàl, Fonokit, Granma, Super Reverb, Muffx, Trio d’Eau, Camden, Eneri e tanti altri ancora.
DIODATO BIOGRAFIA
DIODATO esordisce discograficamente nell’aprile 2013 con “E forse sono pazzo” (Le Narcisse Records/Goodfellas). Il disco suscita immediatamente interesse e viene recensito ottimamente su diverse testate nazionali (La Repubblica XL, Il Mucchio, Il Messaggero). I primi singoli estratti vengono trasmessi da numerose emittenti radiofoniche e con la rivisitazione di “Amore che vieni, amore che vai” di Fabrizio De Andrè, contenuta nell'album, Diodato partecipa alla colonna sonora del film di Daniele Luchetti "Anni felici" con Kim Rossi Stuart e Micaela Ramazzotti presentato in anteprima al Festival Internazionale del Film di Toronto.
Nel febbraio 2014 DIODATO partecipa al 64mo Festival della canzone italiana di SANREMO nella categoria “Nuove proposte” con la canzone “Babilonia”. Le splendide esibizioni al Teatro Ariston lo portano al secondo posto nella classifica generale della sezione, ed al primo posto nella classifica della giuria di qualità, presieduta dal regista PAOLO VIRZÌ che ha dichiarato: “In mezzo a loro (i concorrenti) c’è un genio, Diodato, che purtroppo non è stato premiato né dalla critica né dal voto popolare. Io gli avrei dato tutto, gli avrei messo in braccio Laetitia Casta.”
Anche MINA, su Vanity Fair, ha citato il brano considerandolo uno dei migliori di tutto il festival.
Nel Marzo del 2014 Diodato viene scelto dalla trasmissione televisiva di Rai 3 “Che Tempo che Fa“ , come ospite fisso. Ogni domenica in collegamento per dodici puntate, con le sue “canzoni in un minuto”, rende omaggio ai grandi autori della musica italiana (come Sergio Endrigo, Domenico Modugno, Mina, Luigi Tenco e Bruno Lauzi) proponendo alcune delle più belle canzoni di sempre.
Il Primo Maggio partecipa nella sua Taranto al grande concerto per la Festa del Lavoro in compagnia di nomi illustri come Vinicio Capossela, Afterhours, Caparezza, 99 Posse e molti altri. Dal 2016 diverrà direttore artistico della manifestazione assieme a Michele Riondino e Roy Paci.
Il 25 maggio 2014 Diodato viene ospitato in studio per l’ultima puntata della stagione della fortunata trasmissione di Rai 3 condotta da Fabio Fazio dove esegue una emozionantissima versione acustica di “Babilonia”.
A giugno 2014 vince il premio “Best New Generation” e si esibisce sul palco degli MTV Awards in diretta televisiva su MTV dal Parco delle Cascine di Firenze davanti a 30.000 persone. Il singolo " Se solo avessi un altro " viene trasmesso in altissima rotazione su Mtv e passato in oltre 100 radio su tutto il territorio nazionale.
L’estate 2014 è un susseguirsi di concerti toccando importanti rassegne musicali come il Cateraduno2014, Roma Incontra il Mondo, Pistoia Blues (in apertura ai Negramaro), Meraviglioso Modugno e lo Sziget Festival a Budapest.
Nel settembre 2014 Diodato vince il “Premio Fabrizio De André”, per la sua convincente e personale versione di “Amore che vieni amore che vai”.
Ad Ottobre partecipa come ospite al Premio Tenco 2014 e al festival organizzato dagli Aftherhours a L'Aquila "Hai Paura del Buio".
Il 27 ottobre 2014 pubblica "A Ritrovar Bellezza”, disco che contiene tutti i brani interpretati durante la collaborazione con Che Tempo Che Fa. All'album partecipano anche Manuel Agnelli con cui duetta ne “La voce del silenzio” ed ancora Roy Paci e i Velvet Brass con cui rivede la splendida “Arrivederci” di Bindi.
Partecipa al disco “Acrobati" di Daniele Silvestri con due featuring, il singolo “ Pochi giorni” e “ Alla fine” e nell’estate del 2016 è ospite del suo fortunatissimo “Acrobati in tour".
Nel 2016 firma un contratto discografico con Carosello Records e nel 2017 pubblica l’album “Cosa siamo diventati”. Nell’estate 2017 è stato opening act del concerto di Max Gazzè, Carmen Consoli e Daniele Silvestri al Collisioni Festival.
A novembre esce il nuovo singolo, “Cretino che sei”, brano che segna una svolta stilistica dell’artista. Il brano è stato presentato in anteprima alla Milano Music Week.
Nel 2018, con il brano “Adesso”, scritto da lui, è tra i 20 big in gara al Festival di Sanremo.
"Essere semplice", nuovo singolo di Diodato, esce sulla scia del successo di “Adesso”, brano scritto da Diodato con il quale ha partecipato all'ultima edizione del Festival di Sanremo insieme a Roy Paci e che è stato per settimane nella top 30 dei brani più trasmessi in radio.
“I suoni della terra” s’accendono e trasformano Lucugnano in un grande palcoscenico musicale, all’ombra della storia e della cultura di uno dei padri della letteratura del Salento, il piccolo festival, nato dalla spinta propulsiva dell’assessorato alla cultura, dopo aver ospitato i “Skarkanizzi e il cantattore P40 conclude con le band made in Tricase dei “NUBA” e “THE BLUESMEN THEORYS”, l’1 Agosto in piazza G.Comi a partire dalle ore 21.00.
I “Nuba”. Sono un gruppo di recente formazione, ma che fin da subito si è distinto in originalità e sperimentazione musicale, differenziandosi in maniera evidente nel panorama musicale tricasino e del Capo di Leuca. Composto dai neo maggiorenni Clara Placi alla voce, Floriano Rizzo alla chitarra acustica e Costanza Rizzo al violino, si approcciano all’Indie Acoustic traendo ispirazione da artisti come Elliott Smith e Will Oldham al quale aggiungono una dose forte di rock e una sana follia tipica di chi guarda il mondo con sfida.
Dopo diversi anni di travagli interiori, il quartetto che vede alla batteria Matteo Attrotto, alla chitarra Vittorio Sparasci, al basso Antonio Lecci e alla voce& armonica Gianluigi Elia, ritorna sulle scene salentine, con il loro personalissimo blues & R’n’R.
I quattro ragazzi di Tricase(uno per adozione) cresciuti a pane e Jessy, nell’estate del 2017 danno vita al progetto The Bluesmen Theorys, progetto che, musicalmente parlando, va all’origine dello specifico della musica chitarristica bianca (cioè nel suo fondo nero) non per superarlo, ma anzi per dissezionarlo e riscriverlo in chiave lo-fi, raschiarlo e scarnificarlo con l’irriverenza solita di chi parte consapevole di quello che sta suonando e di quello che vuole trasmettere.
Non una semplice revivalismo musicale da fine liceo e non una semplice “blu note”, utilizzata tipicamente in una cornice armonica di accordi maggiori, ma un atmosfera di indefinitezza tonale e potenza sonora, accostato a un collaudato rock blues, potenziato da convenienti dosi di soul e R & B, che si ispira ai pionieri come Elmore James, Howlin' Wolf e Muddy Waters, ma che è fortemente intriso dagli aromi della propria terra.
Per l’atto finale, dei “ Suoni della Terra”, Lucugnano accoglie i frutti di un cammino musicale e culturale, tricasino, sempre in espansione e sempre vitale.
Siamo a fine luglio e nelle rastrelliere di piazza Cappuccini, di piazza Marinai d’Italia e di Tricase Porto non vi è l’ombra di una bici elettrica.
Meravigliati, per non dire contrariati, ce ne chiedono la ragione turisti ed anche concittadini che in passato ne hanno fatto gradito uso.
Voci di corridoio dicono che l’Amministrazione Comunale abbia deciso di non attivare il bike sharing (servizio pubblico di biciclette elettriche).
Certo è che l’attivazione del servizio contribuirebbe non poco a decongestionare il traffico, specie nelle marine, oltre a costituire una modalità eco-sostenibile di spostamento, tanto in voga tra giovani e meno giovani.
Duole comunque constatare che diverse parti delle stazioni di bike sharing si presentano arrugginite a causa dell’inutilizzo e della mancata manutenzione.
Nel frattempo sulla piazza arriva il somarello…?
di Giuseppe R. Panico
Nella nostra cittadina avere un posto statale è stato spesso il desiderio di tanti. D’ altro canto, senza un sistema imprenditoriale di maggior rilievo, se non quello assistito dalla politica, il lavoro reale non può essere che limitato e così anche la propensione a crearne di nuovo.
Il lavoro si crea anche rendendo il paese più efficiente, moderno e razionale e dunque più attrattivo per ogni forma di investimento. Qualità, quantità e affidabilità dei servizi pubblici, compresa urbanizzazione, viabilità e pubblici parcheggi, sono ovunque fattori trainanti dello sviluppo.
Tricase poi con le sue marine, dotate di porti/approdi, non può che favorire il turismo anche attraverso un incremento di posti -barca e, in particolare, di posti-auto. Invece parcheggiarsi in città o nelle marine è ormai un problema che incide sul nostro benessere e pone limiti allo sviluppo.” I problemi bisogna saperli gestire”, diceva un politico meridionale che sembra aver fatto scuola fra tanti suoi poco onorevoli colleghi.
Naturalmente coprendo i problemi di parole e senza mai risolverli. Tralasciando i posti- barca che, invece di aumentare (con modalità da porti a secco per le imbarcazioni minori e dunque più spazio per quelle maggiori), vanno invece riducendosi per l’avanzare di una cultura in antitesi con lo sviluppo turistico-economico ed occupazionale, il problema dei parcheggi, in città e sulla costa, è quello che colpisce di più.
Ai circa diecimila nostri automezzi, bisogna aggiungere quelli dei paesi vicini per i quali Tricase è ormai uno “shopping center” e il luogo di svago e passeggio (lungomari compresi). D’estate poi ne arrivano altre miglia, dovuti al rientro dei tricasini emigrati altrove e dei tanti turisti. Con i suoi estivi divieti, transenne e lavori in corso, la nostra cittadina e la sua costa diventa così una trappola da cui uscirne e, sovente, con scarsa voglia di tornarci.
Tante auto, spesso in circuito alla ricerca di un posto, tolgono poi spazio e salute a pedoni e ciclisti e, a chi vive fronte-strada, riduce anche il valore immobiliare della loro casa.
La carenza di parcheggi sulla costa disincentiva poi il benefico uso del mare da parte di tante famiglie. E’ ben raro vedere una attività economica che, per attrarre clienti, non cerchi di avere più vicini parcheggi, come è difficile trovare un paese, con una dilagante povertà e tanta emigrazione giovanile, che non cerchi di capitalizzare le sue risorse. Il guaio è sovente che chi deve decidere o ha il potere, il dovere e, sperabilmente, la capacità di provvedere, cerca di capitalizzare per sé o con scelte e ideologie improprie.
Anche perché, come diceva l’economista Cottarelli nella sua recente visita a Tricase, manca quel “capitale sociale” (o cittadinanza attiva) in grado di premere, spremere o indirizzare i suoi amministratori verso ben motivati obiettivi.
A Tricase, nella assenza di una più diffusa cultura pedonale/ ciclistica che contribuisca a ridurre il numero di auto, se non come conseguenza del calo della popolazione (di nastrini rosa o blu se ne vedono pochi; di arrivi fra loculi e cipressi tanti; di partenze di nostri giovani, fattosi migranti, ancor di più,) di soluzioni ve ne sarebbero abbastanza. Basta guardare la mappa del paese e delle marine per scoprire tanti spazi idonei a nuovi parcheggi.
Da quelli in disuso nella stazione ferroviaria, alle zone Lama e Lavari; dalla zona “Donna Maria” alle aree vicino all’ospedale, dalle ampie superfici libere e piane a ridosso del porto a quelle di un vecchio progetto a Marina Serra. Spazi di proprietà altrui ma che potrebbero essere richiesti dal Comune in uso temporaneo/stagionale per parcheggi, anche a pagamento, e senza variarne la destinazione d’uso. Intanto neanche un marciapiede che colleghi piazza Pisanelli alle aree-parcheggio sulla via del porto presso la scuola o semaforo.
Come neanche una fila di paletti dissuasori a difesa di tanti pedoni che da Largo S. Lucia si dirigono verso la farmacia, la zona commerciale ed il nuovo parco pubblico. Aspettiamo per altri decenni il PUG, auspicabilmente più permissivo almeno verso le marine? O che sorga anche da noi il “capitale sociale” e proficuamente si attivi verso un meno grigio futuro?
Ma prima che Tricase si riduca ad una “location” per i soliti pochi che continuano a capitalizzare, “decapitalizzando” lo sviluppo di una intera comunità, all’insegna di quel detto, economicamente suicida, di “Menu Simu e Meiu Stamo”. “Più scuola ai ragazzi del Sud e che siano loro a creare quello sviluppo che i loro genitori non hanno saputo dare”.
E’ una recente proposta che sembra anche un sofferto ultimo invito, da parte di illustri firme del mondo economico e culturale, a quasi una rivoluzione socio- familiare.
Forse arriva in ritardo perché nessuno ha finora formato i nostri giovani ad essere il “capitale sociale” di un Meridione e di una Tricase che, ammalati ancora di familismo amorale, lentamente si spengono. E non solo per troppe auto e ben pochi parcheggi.