il volantino settimanale cittadino di Tricase

tornerà in distribuzione

SABATO 8 SETTEMBRE

 

PUGLIA, 3 MILIONI DI EURO AI COMUNI PER SMALTIRE MANUFATTI IN

AMIANTO PRESENTI IN FABBRICATI ED IMMOBILI DI PROPRIETÀ PRIVATA

Una buona opportunità per affrontare una problematica particolarmente delicata e largamente diffusa sul nostro territorio

La Regione Puglia,

al fine di attuare e perseguire politiche che si pongono obiettivi di tutela ambientale e sanitaria, in particolare, per quanto riguarda la salvaguardia ambientale e la tutela della salute pubblica dai pericoli e rischi derivanti dall’amianto;

in attuazione del Piano di protezione dell’ambiente, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall’amianto(PRA) approvato D.G.R. n. 908 del6 maggio 2015, BURP n. 10 del 2 febbraio 2016, che, pur contemplando le ulteriori metodologie previste dal D.M. del 06/09/1994, punta alla rimozione quale principale “metodo di bonifica” per minimizzare sino ad annullare definitivamente il rischio ambientale e sanitario derivante dalla presenza di amianto sul territorio regionale;

con D.G.R. 466/2018, recante «Legge Regionale 29 dicembre 2017 n° 67 art. 15 “Sostegno ai comuni per le spese di decontaminazione, smaltimento e bonifica dell’amianto”»,

ha: demandato al Dirigente della Sezione Ciclo Rifiuti e Bonifiche di procedere, in via prioritaria, all’adozione e alla pubblicazione dell’Avviso pubblico

Avviso per la presentazione di domanda di contributo finanziario a sostegno dei Comuni per le spese relative ad interventi per la rimozione e smaltimento di manufatti contenenti amianto presenti in fabbricati ed immobili di proprietà privata”

 

 

 

Per gentile concessione – Rodolfo Fracasso

Tricase Porto rende omaggio alla storia

Il 2 e il 16 settembre: due serate dedicate alla storia e alla presenza degli Ebrei a Tricase Porto, tributo alla memoria, per costruire futuro.

Il progetto, supportato da “Bolina restaurant & cocktail bar”, realizzato in collaborazione con le associazioni Salentofilia, Alibi-Artisti Liberi Indipendenti, Meditinere, libreria Marescritto, Infopoint Tricase e con il patrocinio del Comune di Tricase e del Parco Otranto Santa Maria di Leuca, prevede due momenti distinti.

Domenica 2 settembre, alle ore 19.30, presso la terrazza Bolina, per la rassegna “Ponti d’acqua”, riflessione su “Il Porto della rinascita” con la presentazione dei due testi che suggellano la permanenza degli Ebrei alla fine della seconda guerra mondiale presso la nostra marina (oltre che negli altri campi profughi della zona): “Ebrei a Tricase Porto” di Ercole Morciano, e “Dio gira in incognito” di Rodolfo Fracasso.

Accompagneranno la presentazione, il reading a cura di Gustavo D’Aversa e Walter Prete della compagnia teatrale “Alibi”, e la proiezione di materiale fotografico per gentile concessione degli autori.

Domenica 16 settembre, saremo coinvolti in un percorso a piedi lungo le strade di Tricase Porto con l’evento “D.P. n.39, frammenti di storia di vita al Porto”, che prevede la visita guidata a cura di Carlo Morciano e la sosta presso alcune ville in cui furono ospitati gli Ebrei: nel palcoscenico originale “Alibi” racconterà vicende di vita descritte dagli autori Morciano e Fracasso e già portate in scena nell’ottimo lavoro curato dal regista Gustavo D’Aversa, “#39”.

Il percorso avrà inizio nei pressi della Rotonda, alle ore 18.30, per proseguire lungo il perimetro che racchiude le ville e giungere al Porto, intorno alle 20.

Al termine è possibile cenare presso “Bolina, restaurant, pizzeria, cocktail bar” prenotando al numero 0833 1694860/339.

La “Passeggiata teatrale nella storia” è gratuita; gradita la prenotazione presso la segreteria organizzativa – 339 6448330 - Maria Grazia Bello

Tricase: controlli stradali dei Carabinieri a tutela dei guidatori virtuosi.

3 patenti ritirate e 9 denunce fra cui un architetto “graffitaro”

Nel fine settimana i Carabinieri della Compagnia di Tricase, a conclusione di servizio coordinato di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati in genere e alla tutela degli utenti della strada, hanno deferito in stato libertà i sottoelencati individui per le seguenti violazioni di legge:

1. guida in stato di ebbrezza alcolica

­M. L., residente Rho (MI) cl. 1997, trovato alla guida dell’autovettura Fiat Panda in stato di alterazione psico-fisica con un tasso alcolemico pari a 1,6 gr./l. Patente di guida ritirata.

­M. A., residente Presicce, cl. 1993, trovata, a seguito di sinistro stradale, alla guida dell’autovettura in stato di alterazione psico-fisica con un tasso alcolemico pari a 2,0 gr./l. Patente di guida ritirata.

2. guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e alcoliche,

F. A., residente Poggiardo (LE) cl. 1988, il quale dopo aver inizialmente eluso posto di controllo in Castro (le), raggiunto dai militari dopo breve inseguimento in via panoramica quel Comune, è stato trovato alla guida dell’autovettura in stato di alterazione psico-fisica con un tasso alcolemico pari a 2,4 gr./l e contestuale presenza di sostanza stupefacente tipo cocaina, come accertato da esami laboratorio. Patente di guida ritirata e autovettura sequestrata a fini confisca.

3. minaccia e porto abusivo di arma bianca

B. D., residente Spongano, cl. 1966, trovato presso un esercizio pubblico in quel comune  in possesso di un coltello da cucina con il quale minacciava titolare predetto esercizio. L’uomo è stato bloccato dai militari che hanno sequestrato  l’arma e fatto sottoporre lo stesso a T.S.O., da parte personale sanitario, il quale era in forte stato di ebbrezza alcolica.

4. rissa

L. C., residente Tricase cl. 1978, attualmente sottoposto agli arresti domiciliari con regolare permesso di uscita.

F. J., residente Tricase classe 1991;

D. R. M. residente Tricase classe 1990;

i medesimi per futili motivi hanno avuto una  colluttazione assieme altro soggetto non ancora identificato. Gli stessi fermati dai militari, sono stati sottoposti a cure presso ospedale “C. Panico” di Tricase, venendo refertati con diversi giorni di prognosi.

5. deturpamento e imbrattamento di vagoni ferroviari

-W. C. G. W., nato a Monaco (Germania), classe 1991, ivi residente, architetto

-N. M., nato a Monaco (Germania), classe  1993, ivi residente

in quanto predetti si sono resi responsabili, in concorso fra loro, di deturpamento e imbrattamento, mediante l’uso di vernice spray di vari colori, di nr. 2 locomotori proprietà

“Società trasporti gruppo Ferrovie dello Stato” che si trovavano in sosta presso binario Stazione F.S. di Gagliano del Capo (LE). Venivano altresì sequestrate da militari operanti, nr. 37 bombolette spray di vari colori, nr. 1 maschera antigas, nr. 10 guanti lattice tutto rinvenuto all’interno di un’autovettura riconducibile ai predetti.

Durante il servizio che ha visto impiegati numerosi militari nella zona del capo sono state inoltre effettuate:

n. 10 perquisizioni personali e veicolari;

n. 2 controlli persone sottoposte misure sicurezza e prevenzione;

n. 8 controlli persone sottoposte arresti domiciliari;

n. 75 persone identificate;

n. 61 veicoli controllati;

n. 1 veicolo sequestrato fini confisca;

n. 3 patenti di guida ritirate.

n. 49 contravvenzioni al codice della strada di cui:

n. 34 art. 172 (mancato uso cinture sicurezza)

 n.  5 art. 173 (improprio uso telefoni/smartphone alla guida)

 n. 6 art. 80 (mancata revisione)

 n. 3 art. 193 (mancato rinnovo assicurazione)

 n. 1 art 116 (guida senza patente).

La serrata campagna di controlli stradali e di contrasto ai sinistri stradali a tutela dei cittadini responsabili del Capo di Leuca continuerà, con pari intensità, anche nei prossimi giorni caratterizzati dal controesodo estivo di rientro nelle località di residenza.

Tricase, 25 agosto 2018. Nella giornata di ieri i militari della Stazione Carabinieri di Tricase, in esecuzione di ordinanza di applicazione di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Lecce – Sezione GIP, hanno tratto in arresto per i reati di tentato omicidio, danneggiamento e lesioni continuate C.S., classe 1996, di Tricase.

L’ordinanza è scaturita da attività d’indagine curata dai Carabinieri della Stazione a seguito di denuncia querela presentata il 30 aprile 2018 da parte ex fidanzata del giovane, per un (maldestro) tentativo d’omicidio commesso dall’arrestato nella medesima data, nella zona denominata “167” di Tricase.

Infatti durante una lite scoppiata per la decisione della donna di porre fine alla relazione sentimentale dal carattere violento con il medesimo il ragazzo tentava di darle fuoco.

Il tentativo si concretizzava poiché durante l’accesa discussione l’uomo minacciava la fidanzata che le avrebbe dato fuoco se non fosse tornata sui suoi passi quindi, dopo essersi momentaneamente allontanato, usciva dalla propria abitazione munito di una bottiglietta contenente del liquido infiammabile che lo stesso versava sulla gamba della donna, tentando successivamente di innescarla con la fiamma di un accendino.

L’accensione della fiamma veniva congiurato solo grazie alla prontezza dei riflessi della donna che riusciva provvidenzialmente a fuggire e rifugiarsi nella propria abitazione.

Nella circostanza della fallita aggressione l’arrestato, non pago dell’esito della vicenda, sversava parte del liquido sulla finestra della camera da letto della donna, per poi innescarlo provocando lievi danni all’infisso.

I militari in seguito infatti in sede di sopralluogo tecnico scientifico hanno rinvenuto e sequestrata nr. 1 bottiglietta presentante tracce di liquido infiammabile.

A seguito degli approfondimenti investigativi (sentiti anche altri testimoni oculari fra cui il padre della ragazza anch’egli minacciato dal giovane nella stessa occasione, e vagliate le documentazioni sanitarie), i militari della Stazione di Tricase raccoglievano ulteriori elementi di reità per il ventiduenne, pienamente condivisi dall’Autorità Giudiziaria di Lecce,  che era stato peraltro responsabile di precedenti comportamenti violenti come segnalato dalla parte offesa in sede di denuncia del 30 aprile e  mai rappresentate prima.

L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

 

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