Rocco Maglie lascia il Tricase ma non il calcio.

L'Associazione Sportiva Dilettantistica Atletico Tricase, meglio nota come Atletico Tricase o più semplicemente Tricase, la principale società calcistica di Tricase non avrà più il suo “ storico “ segretario.

Forse poca chiarezza ,forse poco “ gioco di squadra ”,lo storico  segretario ha deciso di lasciare la società rosso blu dopo più di 40 anni di “ onorato servizio”.

Ringrazio tutti, i tifosi in particolar modo.

Poche parole ma tanto amore verso la maglia e la Città di Tricase, che ha seguito con umiltà e sincerità d’animo forse più di tutti.

Maglie è giustamente considerato la “memoria storica” della società rossoblu; in 40 anni ha visto crescere migliaia di ragazzi, ha collaborato con centinaia di allenatori e con decine di presidenti.

La sua competenza e la profonda conoscenza delle carte federali, delle varie norme e di tutti i meccanismi che regolano il gioco del calcio, ne hanno fatto per anni un sicuro punto di riferimento all’interno del Tricase calcio e non solo.

Maglie è tutt’ora molto stimato da tutti gli addetti ai lavori sia in ambito provinciale che regionale ne è prova le tante richieste da parte di altre società

 

"Voli di cantici, d'aromi e d'aria - Suoni e visioni, rassegna d'arte e incontri a Casa Comi"

Carmine Tundo in concerto a Casa Comi

in apertura la presentazione di "Se tu fossi una brava ragazza" di Osvaldo Piliego

Mercoledì 3 Luglio - Ore 21

Palazzo Comi - Via delle Grazie, 1 Lucugnano di Tricase (Le) - Ingresso Libero

Mercoledì 3 luglio, nell'atrio di Casa Comi a Lucugnano con inizio alle ore 22, Carmine Tundo inaugurerà ufficialmente "Voli di cantici, d'aromi e d'aria - Suoni e visioni, rassegna d'arte e incontri a Casa Comi". La serie di appuntamenti culturali è organizzata e promossa dall'Associazione di Promozione Sociale "Tina Lambrini - Casa Comi" in collaborazione con a Regione Puglia - Polo Biblio Museale di Lecce, il Comune di Tricase e con il patrocinio della Provincia di Lecce. Media Partner della rassegna è Mondoradio Tuttifrutti.

Il concerto del cantante e chitarrista pugliese, leader de La Municipàl, sarà preceduto dalla presentazione di "Se tu fossi una brava ragazza" nuovo libro di Osvaldo Piliego edito da Manni. La presentazione del libro avrà inizio alle ore 21 circa con la partecipazione di Dario Goffredo che dialogherà con l'autore.

Il cartellone culturale prevede concerti, proiezioni, presentazioni, mostre, visite guidate e si svilupperà nei mesi di luglio e agosto con una programmazione (in via di definizione) anche a settembre. Carmine Tundo, i Respiro, Dario Muci, Irene Scardia, Maria Mazzotta, Roberto Esposito, Yaraka Ensamble, Roberto Cotroneo, Giuseppe Goffredo, Alessandro Bozzi e altri ancora saranno ospiti delle iniziative organizzate nell'atrio, nel giardino e negli altri spazi di Casa Comi.

Durante la serata sarà possibile visitare la Casa Museo di Girolamo Comi accompagnati dai volontari dell'Associazione "Tina Lambrini - Casa Comi" che collabora con Regione Puglia e Provincia di Lecce con l'obiettivo di valorizzare e rendere sempre più fruibile e dinamico uno dei luoghi più suggestivi del Salento.

La biblioteca custodita nella casa di Comi rappresenta un archivio storico (una biblioteca di gusto) tra i più preziosi della Puglia, composto da circa 3000 volumi con oltre 1100 testi francesi. Arricchiscono questo luogo i preziosi manoscritti, l'epistolario, i fondi Valli, Fuortes e UDI Macare.

La visita a Casa Comi è un viaggio immersivo alla scoperta di uno personaggi più significativi e rappresentativi del '900 pugliese.

Carmine Tundo

Nasce a Galatina il 26/12/87, comincia a scrivere le sue prime canzoni da bambino, nell’adolescenza entra in una band ska punk,i Cruska con la quale gira l’Italia suonando nel circuito alternativo aprendo tra gli altri i concerti di Negramaro,Sud Sound System,Punkreas ,pubblicando anche un Ep per l’etichetta Camion records.

Intanto prende forma il suo progetto solista, Romeus e viene scoperto da Corrado Rustici, produttore di fama mondiale(Ligabue,Zucchero,Elisa,Negramaro,ecc), con il quale comincia a lavorare al suo primo album,supportati da Caterina Caselli,che da subito sposa il progetto.
Da qui nasce la collaborazione con l'etichetta Sugar, che porta alla pubblicazione del suo album d'esordio "Romeus". L'album, registrato da David Frazer in California, e masterizzatro da George Marino allo Sterling sound studios di New york esce nel febbraio 2010.

Nel frattempo vince Sanremolab,che lo fa accedere a Sanremo giovani 2010, dove si esibisce con il brano "Come l'autunno",che andrà in alta rotazione in tutte le radio nazionali.Da qui parte un tour che lo porterà ad esibirsi anche nei teatri più belli d’italia,come L’auditorium parco della musica a Roma e lo Sferisterio di Macerata.
Continua la sua attività da produttore,arrangiatore e autore,che lo porta a scrivere canzoni per artisti emergenti e non, come Malika Ayane.”Il tempo non inganna” scritta per Malika durante il tour insieme diventa singolo dell’album.

Nel 2011 è stato il vincitore assoluto della XXII edizione di Musicultura con “Caviglie Stanche”, brano premiato inoltre con il Premio della Critica.

Comincia da qui un percorso artistico che lo porta a sperimentare nuove strade e collaborare con artisti provenienti dalle diverse arti.
Scrive la colonna sonora per un opera teatrale "La pescatrice di scarpe" e dà vita a un progetto cinematografico con il regista Antonio Passavanti incentrato sulla raccolta di storie in giro per l'Europa,dove scrive anche la sceneggiatura e la colonna sonora.

Nel 2013 dà vita a NU-SHU,un duo noise rock, insieme al bassista Giuseppe Calabrese,dove suona anche la batteria,e pubblicano il primo singolo "Funky superstar", e nel 2015 pubblicano l’album d’esordio “NU-SHU” ,aprendo i concerti di gruppi affermati come Subsonica.

Nel 2013 nasce anche "LA MUNICIPàL" progetto di pop d'autore in cui coinvolge anche la sorella isabella,dove raccoglie le canzoni più ironico,romantiche scritte negli ultimi anni,volendo affrontare temi quotidiani con leggerezza,e spensieratezza.Pubblica sei singoli in attesa dell'album in uscita nel 2016 e apre i concerti di Niccolò Fabi,Roberto Angelini,Le luci della centrale elettrica.

Nel 2014 entra nella Sofia Brunetta band in veste di batterista/corista,con cui suonano in vari festival aprendo concerti di artisti del calibro di Cat power,sud sound system,ex csi

Nel novembre 2015 arriva ai vertici della classifica dance con "Purple mexico"con "The sun doctors",progetto con il dj produttore Danilo Seclì e il bassista Valerio Combass Bruno degli après la classe, e pubblica due feat di brani con "Nel Blu" contenuto nell'album dei Mutante e "Chemical lover" contenuto nell'album dei Moods.

Nel 2016 con il progetto La Municipàl, arrivano in finale al Premio Fred Buscaglione 2016, aggiudicandosi il Premio MEI.

l 27 maggio 2016 uscirà il loro primo LP “Le nostre Guerre Perdute”, prodotto dallo stesso Carmine Tundo.
Parte "Le nostre guerre perdute tour" che vede La municipàl impegnata in numerose date e festival, che li porta a condividere il palco con artisti del calibro di Skunk anansie, Daniele Silvestri, I ministri , Subsonica.
Nel settembre 2016 si esibiscono su Rai1 nella trasmissione "Il caffè di Rai 1",presentando il singolo "Discografica Milano".
Numerosi sono riconoscimenti all'album, che viene inserito in numerose classifiche tra gli album più belli del 2016, i singoli "Lettera dalla provincia leccese" e "George il mio ex penfriend" sono inseriti nella INDIE ITALIA, playlist di spotify con il meglio dell'indie italiano e "George il mio ex penfriend" arriva in TOP 10 della classifica VIRAL ITALIA.
Nel dicembre Giuliano Sangiorgi dei Negramaro reinterpreta "Discografica Milano",il video diventa virale il brano entra nelle classifiche spotify tra i brani più ascoltati di dicembre.
Nel febbraio 2017 Il singolo "L'universitaria fuori sede" viene trasmesso in alta rotazione nei canali televisivi tra i quali VH1 e MTV, rimanendo anche per settimane nella classifica Indie ITalia di Spotify dei brani più ascoltati.
Ad ottobre pubblicano il singolo "Vecchie dogane" su etichetta Discographia Clandestina, il singolo , anteprima del secondo lavoro ufficiale della band viene presentato in mondovisione nel programma "Community" di Rai international

Nel 2018 La municipàl dopo più di 150 date de "Le nostre guerre perdute tour" pubblica l'EP "B SIDE" su etichetta Discographia Clandestina, il disco contiene dei brani scritti nel periodo di nascita de La municipàl che sono rimasti fuori dalla tracklist ufficiale de "Le nostre guerre perdute"
A maggio suona sul palco del Concertone de Primo Maggio Roma e con il brano Lampadine si aggiudica il premio 1 m next e il premi Siae.

Osvaldo Piliego

E' nato nel 1978, vive a Lecce. Operatore culturale, è tra i fondatori di CoolClub, agenzia di comunicazione e organizzazione di eventi. Per anni ha scritto di musica su varie testate. Ha pubblicato i romanzi Fino alla fine del giorno nel 2011 e La città verticale nel 2015, entrambi per Lupo Editore, e un racconto nell'antologia Inchiostro di Puglia (Caracò 2015).

A una spanna da me, occhi negli occhi, sento la flessione del tuo petto, il battito accelerato, il respiro affannato dalla danza, la mia mano ti cinge il fianco, l’acqua straborda sui fornelli, il gatto sbadiglia, il sugo sta bruciando, è tutto perfetto.
Marco ha quarant'anni, e ha deciso di prendere le distanze da tutto, dalla famiglia, dalle donne, dagli amici. Conduce una vita silenziosa, divisa tra la mania per i vinili dei cantautori italiani e il lavoro di ausiliario del traffico. L'unico legame con il mondo è il bar, quello del caffè la mattina, quello della birra la sera. E se nel primo incontra Lidia, timida, solare, dolce, nel secondo incappa in Aspra, che come un meteorite spazza via tutto, lo travolge con i suoi tormenti e la sua passione, lo restituisce alla vita – e gli toglie ogni centro. Ma in questo percorso di allontanamento da sé, di ricerca di un equilibrio nuovo, Marco scopre nuovi porti, e approda a una serenità che, alla fine, è quella più pura cui ha sempre teso.

 

di Giuseppe R. Panico

Vivere in una comunità e interfacciarsi con gli altri comporta anche il rispetto di regole sociali oltre che sentire il senso di appartenenza ed il valore del bene comune.

Il tutto possibilmente nobilitato da un minimo di etica e morale che trascende l’interesse personale e favorisce lo sviluppo collettivo. Molte regole sono diffuse anche nel regno animale e nella jungla; vengono inculcate dalla nascita e dall’ambiente formativo/educativo in cui si cresce e servono a disciplinare la vita, la sopravvivenza e la riproduzione.

In fondo fra gli esseri umani con i piedi per terra e chi razzola con mani e piedi ancora sugli alberi non vi è molta differenza se non che gli umani, vivendo in società ben più complesse e in continua evoluzione, hanno bisogno di dotarsi di più regole, conoscerle ed applicarle.

Ed è per questo che abbiamo bisogno di buoni politici, amministratori, burocrati etc. come anche di educatori e tutori dell’ordine per svolgere azioni educative e repressive, soprattutto nel campo della sicurezza e nei trasporti.

Se molti comportamenti riguardano il confronto con pochi altri (famiglia, lavoro, scuola etc.) l’uso dell’auto o moto ci mette a confronto proprio con tutti, su strade e piazze sempre più invase da automezzi. In presenza di senso civico e prudenza nella guida, tutto filerebbe più liscio con meno incidenti, lacrime, funerali e vedove ed orfani improvvisi.

Lo sanno pure i nostri lontani e più pelosi parenti che per evitare incidenti nel viaggiare fra gli alberi ben si aggrappano ai rami e dunque alla vita. Pare che da noi non tutti lo sappiano o che molti si sentono più “smart” quando al volante su quattro ruote e quattro lamiere.
Al codice della strada, se lo conoscono, ci fanno una pernacchia, purtroppo seguita a volte dal
proprio e/o altrui funerale.

Il valore civico di un paese si dimostra attraverso molti fattori(smaltimento dei rifiuti, parità fra i sessi, cura degli anziani, cultura, giustizia, interesse politico, senso del bene pubblico etc. etc.), ove di certo non eccelliamo, ma un voto in “civismo” lo si può dare pure in base alla qualità del traffico.

Anche nella nostra Tricase che, ricordiamo, ha per strada circa diecimila mezzi e non tutti in regola come assicurazione e collaudo. Ma fuori regola è troppo spesso chi guida.

Non si sa bene se è per colpa delle scuole guida che non insegnano in modo più incisivo almeno a fermarsi (o rallentare) ai tanti stop e a mettere la freccia in caso di svolta a Ds o Sn.

Dovrebbe essere quest’ultimo un atto quasi istintivo; basta solo un ditino, se non impegnato col telefonino, e meno neuroni in testa che per vivere sugli alberi. Di neuroni ne servono invece un po’ di più per non parcheggiare agli incroci o lontano dai marciapiedi su tante strade già troppo strette.

O forse la mancanza di quel potere educativo/repressivo/preventivo delle forze dell’ordine o educatori vari in famiglia e a scuola viene inteso come invito a dar poi sfogo anche ad automobilistiche o motociclistiche intemperanze.

Ne seguono le tristi cronache, ormai così quotidiane e così giovanili nel nostro Salento.

O forse ancora istituzioni e cittadini non si pongono nemmeno il problema di “civiltà” nell’adeguare segnaletica, viabilità, servizi e educazione stradale ai più avanzati criteri di sicurezza dettati, in particolare nella stagione turistica, dalla opportunità di dare anche al traffico una migliore immagine.

Prossimamente pare che verrà ripristinata nelle scuole l’Educazione Civica, sperabilmente comprensiva anche di un po’ di Educazione Stradale. In fondo negli USA, che di sicurezza e senso civico ne masticano un po’ di più, la patente viene data a 16 anni, anche attraverso la scuola, con scuola guida fatta dai genitori, esami fatti dalla Polizia Stradale e costo di ben pochi dollari.

E se per i giovani qualcosa si può fare, per tanti meno giovani, sarebbero forse utile riaprire le scuole serali ove la prima lezione dovrebbe essere “come fare a meno dell’auto” e la seconda “come riconoscere gli stop e come fare uso della freccia”.

Quest’ultima pare proprio in grave e immotivato declino. Forse per la “privacy” sul proprio percorso o per quel “valore” che, scomparso su chi vive fra gli alberi, è sempre più diffuso fra gli automobilisti.

Tutti lo possono ben notare osservando auto in movimento o in parcheggio, targhe e guidatori.

E’ quel misto di inciviltà e stupidità che fa male a sé stessi ed anche agli altri.

di Alfredo De Giuseppe

Carlo Chiuri è un uomo fortunato e quindi a due anni di distanza dalla sua elezione sfida di nuovo la sorte. Breve cronistoria della fortuna: nel 2017, per una serie di valutazioni personali e coincidenze astrali, tutti i possibili candidati del centro-destra non partecipano alle elezioni: rimane un campo aperto dentro il quale è facile tuffarsi.

Diventa candidato unico del suo schieramento senza colpo ferire e senza dover promettere niente a nessuno.

Dall’altra parte invece tutti sentono di poter competere e quindi ecco tre candidati sindaco della sinistra. Conclusione scontata: nel giugno 2017 il nuovo Sindaco si insedia a Palazzo Gallone, dopo aver comodamente vinto il ballottaggio con il candidato del PD, Fernando Dell’Abate.

Per sua fortuna viene eletto insieme ad un gruppo di ragazzi inesperti, quasi tutti alla prima esperienza politica, in alcuni casi alla prima esperienza civile. Per elaborare al suo interno una qualche seria, ipotetica contrapposizione programmatica ci vorrà del tempo.

La giunta viene formata con i più votati delle sue liste: in questo modo l’esperto Mario Turco (ora in quota Lega-Salvini) viene messo nelle condizioni di non nuocere in Consiglio, così come il più suffragato di tutti, Dario Martina (ora vicino al PD), viene relegato in quel ruolo semi-istituzionale che è il Presidente del Consiglio: insomma premiando i più votati, li ha anche imbavagliati.

Sabato 22 giugno 2019, Chiuri revoca il mandato assessorile a Turco e Piccinni: forse iniziavano a formare un fronte d’opposizione politico e amministrativo? In questi due anni cosa abbiamo notato come costante dell’azione di governo?

Un uomo solo al comando, con una giunta impalpabile, alla ricerca della fortuna anche nella disgrazia. Nel febbraio 2018, una parte del vecchio tabacchificio Acait crolla, un’intera città grida allo sfregio della memoria.

Ed ecco che un fabbricato sostanzialmente dimenticato e senza alcuna prospettiva seria di riutilizzo, venga valutato con un’altra ottica da vari Enti fra cui il CNR, l’Istituto Agronomo Mediterraneo e la Regione Puglia.

Allo stesso modo il tornado del 25 novembre 2018 che alle marine ha distrutto alberi, case e muretti, gli ha permesso di emettere un’ordinanza di demolizione per motivi di sicurezza di quell’ecomostro del porto che è villa Sauli.

Un gesto ecologista, condivisibile, senza un costo di schieramento ideologico.Non ha idee portanti da difendere e quindi è un attendista. Un grande passista, senza la paura di sentirsi dare dell’indeciso.

Ad esempio sulla questione 275 non avendo una sua precisa soluzione, né avendo mai studiato davvero tutto il dossier, è riuscito a dilatare ogni decisione per circa 2 anni.

Poi quando ha optato per la soluzione est, inimicandosi alcuni Sindaci dei paesi limitrofi, qualcuno dall’alto ha pensato bene di tirarlo fuori dall’impaccio, proponendo una terza via che quasi non tocca Tricase.

Non sa che cosa potrebbe diventare la sua città, né gli interessa espandere molto oltre lo sguardo: i suoi concittadini non sono abituati e lui conosce bene l’indole del tricasino medio.

Non ha dimestichezza con sistemi tecnici complessi, il famoso Piano Regolatore è una chimera, il Piano Coste già un flop, quindi si accontenta di concedere qualche nuova lottizzazione, di fare una ridottissima isola pedonale (dalle 21 alle 5 di mattina), di sistemare qualche strada e qualche piazza.

Infatti ha avuto la fortuna di vedere allentati dal governo centrale i vincoli del patto di stabilità avendo quindi la possibilità di spendere alcuni avanzi amministrativi.

Alcune piazze saranno sistemate con mutui delle amministrazioni precedenti, ma tutto fa brodo e consenso, compreso il manifesto della Lega che “regala” a Tricase centomila euro (roba da anni ’50).

Ha diverse fortune, come quella che attualmente non vi sono vertenze sul lavoro (tipo quelle di Adelchi che hanno attraversato oltre 10 anni di vita amministrativa) per il semplice motivo che non ci sono più aziende.

Di lavoro non si parla più, ogni amministrazione se ne tira fuori, tranne chiedere in continuazione finanziamenti per zone industriali, artigianali e strade collegate.

Nessun disoccupato spera più in un lavoro fisso e quindi nessuno chiede: il problema non esiste più.

Ha la fortuna di non avere personali conflitti d’interesse e anche quella di non essere iscritto a nessun partito e quindi amico di tutti. E l’amicizia, si sa, è un valore da conservare, anche con i pochi oppositori.

Insomma in questi due anni Carlo Chiuri più che l’esercizio della programmazione, della chiarezza, della visione, ha valutato con attenzione, con un suo personalissimo metro, la gestione astrologica dei problemi, delle sciagure e delle soluzioni.

Il nostro Carlo è un uomo fortunato e la fortuna, si sa, è un valore da tenersi stretto, molto stretto. Ora la scelta dei nuovi assessori chiarirà alcune cose, ci dirà anche se quest’esperienza avrà un futuro.

Nel frattempo, noi, cittadini sempre meno profondi, coltiviamo un breve pensiero: se il sindaco è fortunato siamo felici e contenti.

Purché parte della sua fortuna si riversi su questo paese, su questo Salento, su questo sud.

Spazio 3000”- Venerdi 5 luglio-Piazza Pisanelli- Ore 22

L’attitudine umana più vicina alla grazia di Dio è l’umorismo. Ad affermarlo è Papa Francesco.

Ad apprezzarlo e farne filosofia di vita è certamente il clown Lacoste che venerdì 5 luglio in Piazza Pisanelli alle ore 22.00 presenterà il suo nuovo spettacolo dal titolo “Spazio 3000”.

L’artista immagina la vita del futuro. Corre l’anno 3000 e la terra rimane ancora l’unico pianeta del sistema solare  dove la vita è possibile.

Dopo anni di guerre, lotte anche violente, divisioni e discriminazioni è finalmente la pace a governare il mondo ...e a garantirla è lei, la donna, finalmente riconosciuta nel suo ruolo di madre affettuosa è creatura preziosa.

Ma qualcosa di terribile sta per accadere: il mentauro, razza aliena proveniente dalla costellazione di Orion giunge sulla terra. Ha ordine di annientare ogni forma di vita e rapire la donna... per poi tornare a dileguarsi fra le stelle.

Sul pianeta terra tutto è morto, distrutto... non ci sono più alberi che si muovono al vento, fiumi che scorrono, bambini che corrono e giocano felici... non vi sono più uomini che lavorano e donne che amano e sopportano. Ma quando ormai tutto sembra finito, in realtà c’è sopravvivenza.

Sulla terra sopravvivono la favola e la fantasia; la cultura, la saggezza; e non ultima la comicità e l’ironia. Saranno questi elementi, impersonificati da una compagnia di quattro uomini sopravvissuti, a far sì che l’unica donna, prigioniera del mentauro possa essere salvata e consentire la rinascita.

12 Bambini e 7 adulti coinvolti in uno spettacolo esilarante e fantastico, che nasce dalla fervida creatività del clown che guida e dirige in modo impeccabile i suoi malcapitati e allo stesso tempo fortunati “volontari” presi come sempre fra il pubblico che ancora una volta diviene protagonista indiscusso dello spettacolo.

Da non perdere, venerdì 5 luglio in piazza Pisanelli a Tricase, alle ore 22.00 “SPAZIO 3000”, il nuovo lavoro del clown Lacoste.

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