E’ tutto pronto per il campionato nazionale di serie B maschile di pallavolo 2019/20 .

Quest’anno siamo più forti. Questa società ha le carte in regola per ambire anche a risultati importanti. Lo sa bene anche il centrale Antonio Tridici:

A TU PER TU CON ANTONIO TRIDICI

di Guglielmo Casamassima

 

Buongiorno Antonio, la prima cosa che vorrei chiederti é: come è nato e come mai hai deciso di proseguire il rapporto con la Fulgor Tricase?

Il mio rapporto con Tricase nasce poco più di tre anni fa, con il campionato di serie C che è stato il primo di questa nuova società, e prosegue ininterrottamente da allora, tanto è vero che mi sento uno dei senatori, uno dei veterani della squadra, visto che la prossima sarà la mia quarta stagione consecutiva con la casacca della Fulgor. La maglia del Tricase, per me è come una seconda pelle, atteso che dopo aver militato nella file del Ruffano, mia città natale dove ho fatto tutta la trafila delle giovanili, ho praticamente giocato sempre qui, in questo ambiente familiare nel quale mi trovo molto bene.

Riguardo alla squadra allestita per la stagione 2019 2010 cosa pensi? Cosa pensi del campionato che inizierà a Ottobre?

Credo innanzitutto che con la mia conferma, insieme a quella di Muccio, Marzo e Bisanti, la società abbia voluto dare un’impronta solida alla prossima stagione, sia dal punto di vista tecnico tattico ma soprattutto dal punto di vista della tenuta del gruppo, atteso che dalla promozione in serie B, sarà il terzo anno consecutivo che giochiamo insieme e questo per noi rappresenta un segnale di fiducia importante. Negli ultimi anni e anche in questo che sta per iniziare, la società ha investito molto, ha lavorato bene e ogni anno cerca di migliorarsi, tanto è vero che affronteremo con una squadra importante e di ottimo livello, grazie anche ai nuovi arrivi, un campionato che sarà, ancora una volta, di altissimo livello. Sembra quasi che l’aggiunta di un nuovo campionato, quello di A3, non abbia minimamente influito sul livello tecnico del campionato, vedendo gli organici delle squadre che si apprestano a disputare la prossima stagione, che si sono tutte ben attrezzate. Le difficoltà del nuovo campionato è data dalla presenza di numerose squadre campane che si sono rinforzate tutte, sia dalle squadre pugliesi, in particolare Galatina e Casarano, che hanno allestito squadre di grandissimo livello. Non conosco invece ancora gli organici di Martina Franca e Taranto.

Quali le speranza per la prossima stagione?

Quello che mi sento di dire è che daremo il massimo e faremo di tutto per ben figurare. La mia speranza è che il pubblico di Tricase si appassioni sempre di più alla pallavolo e che ci sia sempre vicino, come ha fatto lo scorso anno e, se possibile, anche di più. Lo merita la società che ogni anno si sforza di lavorare sempre meglio per dare soddisfazioni al pubblico tricasino e dei paesi limitrofi.

Tricase,25 luglio 2019.

La dott.ssa Rita De Iaco è il “nuovo” quarto assessore della Giunta Chiuri che amministra la Città di Tricase. La De Iaco è senza deleghe.

Dottore in Legge ha accettato l’incarico proposto dal sindaco Chiuri .

La dott.ssa De Iaco  è alla sua prima esperienza amministrativa .

L’ Esecutivo oggi è quindi così formato: Concetto Scuderi (vice sindaco, unico ad avere deleghe al verde pubblico, igiene ambientale, servizi cimiteriali, protezione civile, patrimonio e manutenzione e Polizia Locale),Rita De Iaco, Lino Peluso e Sonia Sabato, senza deleghe.

di Giuseppe R. Panico

Per una località in crisi economica, quasi esistenziale, per la fuga dei giovani, per la bassa natalità, per essere lontani dalle grandi vie di comunicazione e per la assenza di insediamenti industriali e più avanzate capacità imprenditoriali, la buona politica e il buon “capitale sociale” costituiscono garanzia di sopravvivenza e sviluppo.

A maggior ragione quando, oltre ai finanziamenti per attività statali/assistenziali, spesso superflue e costose o di sola facciata elettorale, rimangono principalmente le marine ed il turismo.

Da noi tale sviluppo è da tempo condizionato dalla presenza del depuratore e nuove costose appendici, dalle acque reflue nella insenatura del Rio, dai vincoli del parco Otranto- Leuca e relative pesanti restrizioni ai fini turistici-insediativi e dal disinteresse verso nuovi significativi servizi (viabilità, parcheggi, discese a mare, posti barca, porti a secco etc.).

Prevale inoltre una cultura del mare troppo conservativa, rivolta alla resurrezione del passato e finanziata dallo Stato o che vede la costa come luogo di abbronzatura, frescura e shows vari e non come stimolo a sport nautici, moderna economia e imprenditoria del mare, benessere anche sanitario, o più avanzate attrattive. Comunque lontane da cementificazione e turismo incolto e massivo, oggi facilitato dal basso costo dei trasporti.

Ci si limita spesso ad affollarsi e solo galleggiare in “paluni”, anfratti e piscine costiere ove, nelle ore di punta, l’igiene ambientale e le troppe creme solari, ben poco lasciano al sapore di mare. Non si spiega diversamente la chiusura alla nautica del porticciolo di Marina Serra, avvenuta per volontà politica (Piano Coste), e carenze tecniche e gestionali mai adeguatamente affrontate Non vi sono barche ora nel porto, lo scalo ed i pochi spazi a terra sono in balia di bagnanti, in acque basse, racchiuse e poco igieniche anche per assenza di adeguato ricambio.

Ma la balneazione non dovrebbe essere nemmeno consentita lungo quello che tuttavia rimane un corridoio di varo ed alaggio. Una ulteriore conferma della nostra abitudine ad una balneazione portuale povera e ristretta (come anche al Porto fra banchina, barche e boe) con divieti spesso violati o “addomesticati”.

Non accolta (nel recente passato), anche l’attivazione “No Cost” al Porto di avanzati servizi a favore delle persone diversamente abili, così apprezzati altrove ambito Lega Navale.

Si preferisce ora indirizzarle (o confinarle) proprio nelle acque interne dell’antico porticciolo, privo di ogni servizio, ma essenziale per la nautica di Marina Serra che non trova posto nel già affollato Porto.

Per i disabili altro che facilitare l’accesso ai comuni siti balneari, come anche a Stabilimenti Balneari e Spiagge Libere con Servizi previsti dal Piano Coste. Purtroppo, per il secondo anno, tale piano ha fatto “Flop”, anche per assenza di quanto la relativa legge consente (nuovi parcheggi, bagni pubblici e posti di pronto soccorso).

Servizi che incentivano ovunque imprenditoria privata, investimenti e occasioni di lavoro, oltre che benessere locale, credibilità e qualità turistica. Non ci resta che augurarci una sua revisione, visto che il turismo salentino è principalmente nautico-balneare.

In tale attesa è auspicabile che a Marina Serra si attivi una corretta gestione dei residui servizi nautici (varo/alaggio, stazionamento, assistenza terra etc), favorendo anche l’iniziativa privata; come pure il coinvolgimento della comunità locale sul Piano Urbanistico costiero o PUG.

Ne è prevista la consegna entro fine anno ma della attuale amministrazione, ancora in crisi assessorile, non si conoscono gli orientamenti. Il tutto lungo una costa vietata in gran parte alla balneazione per “caduta massi” o falesie, anche su scogliere ove i massi in acqua o in testa, bisogna portarseli da casa.

A Marina Serra, Tricase può ora dire di avere una seconda, ma superflua e “innaturale” piscina, in aggiunta a quella ben nota e “naturale”. Le tombe dei nostri nonni che, circa 70 anni fa, decisero con lungimiranza di costruirci e lasciarci un porticciolo, sembrano intanto scoperchiarsi per dare spazio a un ben diverso uso dei loro picconi.

Necessaria/opportuna al Porto, e in grande stile, sul vasto pianoro, già dotato di spiaggetta, sul retro di Punta Cannone, la nostra politica la piscina l’ha invece trovata a Marina Serra, svilendone il potenziale economico e turistico. Intanto, alle scuole professionali locali orientate al mare, si affiancano al Porto corsi di nautica e vela per ragazzi (Lega Navale, Magna Grecia Mare etc) che per il loro futuro sognano il mare per lavoro, sport o cultura. Sogni realizzabili solo con la disponibilità di porti, porticcioli e posti barca, come peraltro di recente sostenuto dalla stessa Commissione Europea, e non certo con la loro chiusura.

Fra i 28 paesi d’Europa l’Italia è il paese che cresce meno e fra i meno acculturati; forse perché anche Tricase offre un valido contributo alla “decrescita infelice” ed alla immigrazione.

Non quella in arrivo via mare da altrove, ma quella di nostri figli e nipoti, da noi spinti lontano dal loro mare per emigrare altrove

"Voli di cantici, d'aromi e d'aria -

Suoni e visioni, rassegna d'arte e incontri a Casa Comi"

Dario Muci in concerto a Casa Comi

Mercoledì 24 Luglio - Ore 21.30

Palazzo Comi - Via delle Grazie, 1 Lucugnano di Tricase (Le) - Ingresso Libero

Mercoledì 24 luglio, nell'atrio di Casa Comi a Lucugnano con inizio alle ore 21.30, concerto di Dario Muci che presenterà il suo spettacolo presenterà il suo spettacolo "Sulu", un repertorio tradizionale ed originale che apre uno spaccato sulla società contadina e operaia del Salento e sulle disparità sociali che, oggi come ieri, la caratterizzano. Nei brani di Muci sono presenti richiami alla Resistenza, all’eccidio di Parabita, alla tragedia di San Donaci e alle occupazioni delle terre, oltre che all’Emigrazione, “il Sud di ieri che somiglia al sud di oggi, immobile, inesorabilmente sempre uguale”.

"Voli di cantici, d'aromi e d'aria - Suoni e visioni, rassegna d'arte e incontri a Casa Comi" è la serie di appuntamenti culturali è organizzata e promossa dall'Associazione di Promozione Sociale "Tina Lambrini - Casa Comi" in collaborazione con a Regione Puglia - Polo Biblio Museale di Lecce, il Comune di Tricase e con il patrocinio della Provincia di Lecce. Media Partner della rassegna è Mondoradio Tuttifrutti.

Il cartellone culturale organizzato dall'Associazione "Tina Lambrini - Casa Comi" prevede concerti, proiezioni, presentazioni, mostre, visite guidate e si svilupperà nei mesi di luglio e agosto con una programmazione (in via di definizione) anche a settembre. Carmine Tundo, i Respiro, Dario Muci, Irene Scardia, Maria Mazzotta, Roberto Esposito, Yaraka Ensamble, Roberto Cotroneo, Giuseppe Goffredo, Alessandro Bozzi e altri ancora saranno ospiti delle iniziative organizzate nell'atrio, nel giardino e negli altri spazi di Casa Comi.

Durante la serata sarà possibile visitare la Casa Museo di Girolamo Comi accompagnati dai volontari dell'associazione che collabora con Regione Puglia e Provincia di Lecce con l'obiettivo di valorizzare e rendere sempre più fruibile e dinamico uno dei luoghi più suggestivi del Salento.

La biblioteca custodita nella casa di Comi rappresenta un archivio storico (una biblioteca di gusto) tra i più preziosi della Puglia, composto da circa 3000 volumi con oltre 1100 testi francesi. Arricchiscono questo luogo i preziosi manoscritti, l'epistolario, i fondi Valli, Fuortes e UDI Macare.

La visita a Casa Comi è un viaggio immersivo alla scoperta di uno personaggi più significativi e rappresentativi del '900 pugliese.

Prenotazione di visite guidate e informazioni ai numeri 380/4580810 - 328/4224666

 

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