Animali,se il padrone non pulisce multe da 50 euro. Sedici infrazioni in pochi giorni.

Linea dura in Città contro chi non pulisce le deiezioni dell’amico a quattro zampe.

E contro chi viene beccato non “attrezzato”.

 

La Polizia Locale, con il Comandante il dott. Angelo Lanzilotti nel corso di un servizio specificamente predisposto ed organizzato dal personale appartenente al Comando di Polizia Locale della Città di Tricase ha proceduto al controllo della corretta conduzione degli animali d'affezione, procedendo a contestare, agli incauti proprietari 16 infrazioni al vigente regolamento di Polizia Locale.

In più occasioni è stato riscontrato come gli animali venissero liberati sulla pubblica via, senza alcun controllo. Nella maggior parte dei casi i proprietari non provvedevano a recuperare e smaltire correttamente gli escrementi dei propri animali oppure, seppur recuperandoli dal marciapiede nell’immediatezza, provvedevano a disfarsene in altro luogo.

I servizi sono stati condotti, dal personale comandato, anche in borghese, sia nel capoluogo che nelle frazioni di Lucugnano e Depressa e nelle marine di Tricase Porto e Marina Serra.

Dunque, ci comunica il Comandante Lanzilotti “l'azione repressiva condotta contribuisca a sensibilizzare la cittadinanza ad una più fattiva collaborazione al rispetto ed al mantenimento del decoro urbano. Inoltre il regolamento precisa che tra gli obblighi introdotti per i proprietari c’è l’essere sempre forniti di strumenti idonei a raccogliere le eventuali deiezioni prodotte dai loro animali, quali palette, sacchetti o altre attrezzature necessarie, oltre a ciò c’è l’obbligo di raccogliere immediatamente gli escrementi prodotti dagli stessi su area pubblica o di uso pubblico sull’intero territorio comunale con idonei involucri o sacchetti chiusi a provata tenuta all’acqua”

 

di Ercole Morciano

Con un senso di tristezza ho assistito, la mattina di giovedì scorso 4 luglio, alla rimozione della statua di don Tonino Bello dalla sua sede di piazza Dell’Abate.

Pur non essendo il massimo dell’arte bronzea, ne apprezzavo la funzione di memoria affettuosa per i Tricasini verso il loro parroco e di stimolo alla preghiera di protezione giacché da subito l’abbiamo considerato santo, anticipando il processo canonico che giustamente previsto dalla Chiesa.

Tanti, specialmente persone del popolo, si segnavano semplicemente o sostavano per una breve preghiera d’intercessione. Ora del monumento è rimasta l’aiola e il masso informe, già basamento della statua.

È ovvio che dovendo risistemare l’area della piazza occorre pensare a nuove soluzioni.

L’idea che voglio condividere con i Tricasini è quella di collocare al centro dell’area ex monumentale, da ridurre se necessario, il busto dell’on. avv. (Ippazio) Antonio Dell’Abate,titolare della piazza.

 

Su di lui scrisse nel 1990 Giuseppe Pisanelli in uno dei suoi libri su Tricase e io stesso gli dedicai un’ampia scheda biografica sul mensile tricasino “Nuove Opinioni” n. 11/1192, pp. 6-8.

Nato a Tricase, “terra feconda di giuristi”, il 10 giugno 1864 da Ciro e Angela Greco di Nociglia, completati gli studi liceali, nel 1882 Antonio Dell’Abate s’iscrive alla facoltà di legge dell’università di Bologna.

Agli studi giuridici unisce interessi letterari e, all’età di 20anni, inizia a pubblicare suoi lavori con case editrici di livello nazionale. Laureatosi il 4 luglio 1886, si trasferisce da Tricase a Lecce per motivi professionali e diviene discepolo di Francesco Rubichi, gloria del Foro leccese, dal quale riceve un’amicizia affettuosa e costante che durerà per tutta la vita.

Nel campo politico Antonio Dell’Abate è un liberale vicino alle posizioni radicali di Francesco Rubichi, Antonio De Viti De Marco e Vito Fazzi. Giovanissimo consigliere provinciale di Terra d’Otranto (1889) e consigliere comunale di Tricase (1892), nel 1919 è eletto deputato in una lista d’opposizione e con Antonio De Viti De Marco aderisce al gruppo parlamentare “Rinnovamento” d’ispirazione radicale. L’impegno politico e sociale per il progresso della Terra d’Otranto e per la difesa dei ceti subalterni continua con passione costante anche nel parlamento.

Alla Camera interviene tra l’altro per stimolare la continuazione dei lavori dell’acquedotto pugliese sospesi dal governo; memorabile il lucido intervento nel 1920, in seguito all’eccidio di Monteroni e ai fatti di Otranto, per condannare la spietatezza della politica nittiana dell’ordine pubblico, perpetrata contro cittadini inermi che manifestavano per l’aumento del prezzo del pane.

Nell’ottobre 1920 è rieletto, per collegio di Lecce, consigliere provinciale di Terra d’Otranto.

Nella primavera del 1921 la Camera è sciolta e Antonio Dell’Abate non viene rieletto per pochi voti a causa del cinico gioco delle preferenze del sistema proporzionale. Tricase lo premiò con 2491 voti (secondo solo all’on. Alfredo Codacci-Pisanelli, candidato nella stessa lista, che ne ebbe 2534) ed egli le rimarrà grato per sempre. Antonio Dell’Abate lascia poco dopo la politica: il fascismo di cui aveva presagito il pericolo e al quale negherà sempre il sostegno, è alle porte ed egli decide di dedicarsi appieno alla sua vita di avvocato, di studioso, di oratore di letterato.

Se c’è un luogo elettivo nel quale lo spirito libero di Antonio Dell’Abate fa maggiormente rifulgere la sua arte oratoria, questo è senz’altro il Foro. Così lo ricordava il giudice Cataldo Motta senior poco dopo la morte:«…quando Egli si levava a parlare taceva ogni voce, e si acceleravano i battiti del cuore.

Da un esordio a mezza voce, calmo e sereno, si arroventava l’animo dell’oratore illustre quando si addentrava nel vivo della causa…e dopo aver tenuto l’uditorio attanagliato alla forza delle sue argomentazioni, sempre confortate da impeccabile dimostrazione, prorompeva il successo: e ne contò tanti». Indimenticabile resta per noi Tricasini la difesa dei carcerati per lo sciopero del maggio 1935 e il suo patrocinio gratuito per i più poveri. Antonio Dell’Abate rimase sempre legato a Tricase e al porto passava le sue ferie estive.

Qui aveva fatto costruire a fine Ottocento la bella villa di stile eclettico, in forma di castello, che si affaccia sull’area portuale; dedicata alla moglie Maria, è diventata il simbolo della nostra marina. L’avvocato Dell’Abate morì a Lecce l’8 ottobre 1942 e le sue spoglie riposano nel nuovo cimitero di Tricase nella tomba fatta costruire dal figlio adottivo Ciro Miranda Dell’Abate.

Vi sono molte altre notizie che qualificano lo spessore umano, civile e professionale di Antonio Dell’Abate che qui non ho potuto riportare per motivi di spazio.

La mia idea è iniziare una raccolta fondi per un busto da collocare nella piazzetta omonima. Comincio io la sottoscrizione con l’impegno di versare 50€ e invito coloro che aderiscono a sottoscrivere una qualsiasi somma, anche modesta, attraverso il mio indirizzo mail (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) o telefonicamente (0833.544716).

Sono certo che i parenti rimasti non faranno mancare il loro apporto.

Appena sarà sufficiente il numero delle sottoscrizioni (che pubblicherò sul Volantino), sarà mia cura convocare l’assemblea degli aderenti per dar vita ad un’associazione temporanea ed eleggere il presidente e il cassiere.

In quella sede verseremo gli importi sottoscritti e prenderemo democraticamente le comuni decisioni

Palazzo Gallone, 15 luglio 2019. E’ arrivato il “nuovo” vicesindaco, il dott. Scuderi.

Manca una donna per completare la Giunta. 

Ma il sindaco Chiuri non accetta consigli da nessuno!

Neanche dal Padreterno!

 

Interviene l’opposizione

 

I CONSIGLIERI GRUPPO MISTO NUNZIO DELL’ABATE E VITO ZOCCO

Siamo di fronte ad una schizofrenia acuta ed irreversibile determinata da uno smisurato egocentrismo e non ci capacitiamo come i colleghi di maggioranza ed i due assessori risparmiati dalla mannaia ma spogliati delle deleghe ancora lo accompagnino, ne va di mezzo anche la loro dignità umana e politica se cedono al continuo ricatto “o si fa a modo mio o ce ne andiamo a casa”.

Ampia stima e da sempre nei confronti dell’ex funzionario comunale designato, che mi auguro abbia compreso con chi abbia a che fare, ma siamo fuori da ogni sensato ragionamento politico. Chiuri ha sancito il proprio fallimento, di cui per la verità abbiamo avuto sentore sin dai suoi primi passi, ed oggi nella scelta dell’esecutivo passa dal criterio dei “più suffragati” a quello “degli esterni”, come se nulla fosse, mandando a farsi benedire quel senso di pacificazione tanto propugnato in campagna elettorale e lasciando il posto al “tutti contro tutti”.

Infine proprio non ce la fa a costituire una Giunta rispettosa anche dei principi di diritto, quella di un mese fa non conteneva la figura del vicesindaco, questa il rispetto della quota rosa.

Di una cosa non possiamo dolerci, la novità della location e dei contenuti dell’Estate Tricasina, Palazzo Gallone,dove si alterna comicità e tragedia

 

PARTITO DEMOCRATICO TRICASE 

Ancora una volta il Sindaco ci da prova della sua totale incapacità politica e amministrativa, ancora una volta "sceglie di non scegliere".

Ha scelto un ex dirigente del Comune in pensione come nuovo assessore, e non uno fra gli 80 candidati che lo hanno sostenuto durante le amministrative del 2017.

Come se non bastasse poi, agli assessori Sabato e Peluso ancora nessuna delega assegnata, a differenza di quanto succede per il nuovo Vicesindaco.

Nessuna critica alla persona, stimata e apprezzata per il lavoro svolto negli anni di servizio, ma crediamo - da sempre - nel primato della politica sulla burocrazia.

Tricase e i tricasini meritano di meglio.

Non serve più la gestione dell'ordinario, ma un piano che proietti Tricase nel futuro.

E questo non può farlo Chiuri.

 

Con le recenti nuove nomine del vescovo mons. Vito Angiuli, don William Del Vecchio, parroco della parrocchia di Sant’Andrea Apostolo di Caprarica di Tricase, sarà trasferito nella parrocchia “Santa Sofia” di Corsano.

Don William concluderà così il suo periodo di permanenza nella nostra parrocchia iniziato nel 2010. Proprio come accade in una famiglia, non è mai semplice dover salutare chi è prossimo a partire, chi, tra nuovi stimoli e qualche timore, è pronto a immergersi in una nuova esperienza.

A don William la nostra parrocchia sarà per sempre grata: a lui va il merito di essere entrato in punta di piedi in una realtà viva, riuscendo però a far emergere sin da subito quei valori che poi lo avrebbero contraddistinto durante tutti questi anni e cioè il rispetto, la voglia di fare ed una forte fede.

Grazie alla sua laboriosità, condita da un carattere gioviale e sempre pronto al dialogo, favorito anche dalla giovane età, è riuscito ad introdurre in parrocchia alcune novità importanti: l’attenzione per la preghiera su tutte, con la scelta di vivere, una volta a settimana un momento di adorazione eucaristica comunitario e la riscoperta di un’antichissima tradizione legata alla comunità di Caprarica e cioè la consacrazione delle famiglie al Sacro Cuore di Gesù, re introdotta da alcuni anni e che si rinnova ogni anno durante la celebrazione delle Quarantore Eucaristiche, nel periodo quaresimale.

Il tutto è stato sugellato da una costante attenzione per l’antica devozione da parte dei capraricesi per la Madonna di Fatima. E’ del 2013 la costruzione del “Viale dell’Angelo”, un sentiero ricavato dal boschetto situato in prossimità del Santuario, divenuto ormai un punto di riferimento non solo per i numerosi pellegrini, ma anche per tutta la cittadinanza, che ha scoperto un luogo semplice ma immerso nella natura, ideale per gite fuori porta, passeggiate o pic-nic in famiglia.

Di recente, lo stesso don William ha voluto fortemente che, all’interno dello stesso santuario, venissero traslati i resti mortali di don Tommaso Piri, colui che per primo volle l’edificazione della chiesetta dedicata alla Vergine. E’ già in cantiere, per di più, un progetto di ristrutturazione della casa del pellegrino, situata nelle vicinanze del santuario.

Il nome di don William Del Vecchio verrà per sempre ricordato dalla comunità di Sant’Andrea Apostolo anche per l’imponente restauro operato alla chiesa parrocchiale e ultimato nel 2013, un’opera che è stata realizzata grazie alla volontà e al contributo dei fedeli e attraverso la quale è stata data nuova linfa ad un prezioso, quanto storico, edificio. Da non dimenticare, inoltre, la ristrutturazione dell’auditorium parrocchiale, dedicato a don Eugenio Licchetta.

Quest’ultimo resta costantemente nei cuori di tutta la comunità di Caprarica di Tricase, nonché al centro dei ricordi e della preghiera dei fedeli. Non sono ancora iniziati i lavori di restauro della Confraternita dell’Immacolata, sebbene tutta la documentazione necessaria sia stata già stilata e pronta per l’inizio dei lavori.

Un giovane sacerdote come don William ha, inoltre, avuto sempre un occhio di riguardo per tutti i giovani della parrocchia di Sant’Andrea. Per loro ha restaurato e ampliato alcuni locali parrocchiali, facendo così nascere, nel 2015, l’oratorio “Il Cantiere e le Stelle”, un luogo sano dove i giovani hanno la possibilità di incontrarsi quotidianamente e crescere nella fede e nella persona, attraverso i settimanali incontri di formazione e attraverso iniziative che li vedono sempre protagonisti e con le quali gli stessi giovani vengono costantemente stimolati.

Come conseguenza di ciò, ha preso forma il progetto dell’oratorio invernale, giornate in cui i giovani si rendono disponibili all’animazione per i bambini e, soprattutto, l’esperienza del grest estivo, giunto quest’anno alla trentesima edizione nella parrocchia di Sant’Andrea Apostolo.

Parallelamente all’attenzione per il mondo giovanile vi è stata la cura e la vicinanza nei confronti degli anziani e degli ammalati della nostra comunità, periodicamente visitati e confortati dai sacramenti o solo da una parola.

In conclusione, desideriamo rivolgere il grazie più sincero al nostro parroco per il lavoro svolto in questi anni e per essersi prodigato al meglio delle proprie possibilità per la comunità di Caprarica di Tricase. Siamo felici di aver conosciuto una persona come don William e di aver trascorso insieme una parte della nostra vita parrocchiale.

A lui auguriamo il meglio per il prosieguo del suo cammino pastorale. Siamo convinti che riuscirà a portare la sua genuinità anche nella nuova parrocchia “Santa Sofia” di Corsano.

Sabato, 13 luglio 2019

Tricase.“ Accetto solo per la città di Tricase.Cercherò di fare del mio meglio.

E’ la mia prima esperienza in un amministrazione comunale”.

Si presenta così il dott. Concetto Scuderi, nuovo vice sindaco della città di Tricase.

Il sindaco Chiuri nomina suo vice l’ex dipendente comunale oggi in pensione.

Per l’ex responsabile dell’ufficio ambiente del Comune anche le deleghe al verde pubblico, igiene ambientale, servizi cimiteriali, protezione civile, patrimonio e manutenzione e Polizia Locale

 

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