di Pino Greco
VIA ROMA:UOMO AVVISATO,MEZZO SALVATO
POTEVA ESSERE UNA TRAGEDIA…
Quello che abbiamo sempre detto e scritto tutti o quasi,
sulla pericolosità di via Roma, purtroppo è accaduto:
due automobilisti miracolati.
Sono riusciti fortunatamente a salvarsi solo perché hanno avuto la velocità di rientrare in auto.
Ad avere la peggio solo le due auto in sosta sulla destra di via Roma a Tricase.
Due portiere sono “ volate” via. Per fortuna solo tanto spavento e nessun ferito grave.
E’ successo qualche giorno fa sulla tanta criticata e centralissima via Roma a Tricase.
Due uomini avevano posteggiato la propria auto all’inizio della via, e quando stavano per chiudere lo sportello sono giunte le automobili che hanno sfiorato gli automobilisti e colpito in pieno la portiera
Due gravissimi fatti accaduti a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro che hanno visto coinvolte due persone e quattro auto, precisamente una Fiat 600 contro una Smart ed una Ford Focus che porta via la portiera di un’Audi A4.
Insomma,questa non è una promessa…
E’ una quasi tragedia già annunciata ?
Tricase,18 ottobre 2019
AMMINISTRAZIONE COMUNALE: Il conto alla rovescia è iniziato.
Mancano pochi giorni ( entro il 24 ottobre) alla “ sentenza” del sindaco…
“Sconcertante sentire dire di non avere nulla da dire malgrado
la crisi politico-amministrativa da parte della maggioranza…”
POLITRIC Politica Tricasina
In genere, quando cade un Governo sia esso nazionale oppure cittadino, il massimo rappresentante si presenta a chi lo ha eletto per informare l’assemblea parlamentare oppure l’assemblea cittadina delle ragioni della crisi.
E’ quella l’occasione solenne per spiegare in pubblico il perché e il per come; parlare e ringraziare chi lo ha sostenuto e, ancor di più, “sparlare” di chi, con il suo comportamento o tradimento, ha portato alla crisi.
Il pensiero corre alla storica arringa in Parlamento del premier Conte nei confronti del suo Vice Salvini. Quel che accade in generale, non è accaduto a Tricase.
Comunque finisca, dal giorno delle dimissioni ad oggi il Sindaco non ha inteso andare oltre un comunicato scritto senza avviare un confronto pubblico ed aperto.
Ma quel che parimenti sorprende sono i “No comment” di molti Consiglieri di maggioranza.
Alle nostre sollecitazioni a dire qualcosa e a commentare, la risposta è laconica: “Non ho niente da dire!”.
Ora, appare francamente sconcertante sentire dire di non avere nulla da dire malgrado la crisi politico-amministrativa; se non hanno nulla da comunicare ai cittadini non si vede perché hanno scelto di rivestire una carica pubblica.
Può anche accadere che chi non ha alle spalle una presenza appassionata per le vicende cittadine si scopra ottimo amministratore e ottimo comunicatore, ma talvolta ciò non accade anche perché intorno agli eletti oggi, spesso, non vi sono partiti o gruppi organizzati che vadano oltre il momento del voto.
Quando poi il profilo viene volutamente tenuto basso e alla logica del confronto in campo aperto si preferisce quella dell’incontro con poche o singole persone, allora si rischia di confondere le questioni politiche con le questioni personali e, allo scoppiare di una crisi, alla ricerca di una soluzione si sostituisce la tentazione di una prova di forza se non addirittura di vendetta, politica ovviamente, ma che certo non giova a nessuno e nemmeno alla Città. A.D.
Il Convegno, che si svolgerà dal 23 al 30 ottobre a Tricase, è stato promosso e organizzato dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi, Lecce e Taranto e dall’amministrazione comunale, con l’obiettivo di studiare e condividere percorsi di valorizzazione per il Cimitero Storico dei Cappuccini di Tricase.
Un’iniziativa di grande respiro culturale, che porterà al centro degli interessi un tema non comune e che è stata co-organizzata dall’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Lecce, dal dICAR, Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria civile e dell’Architettura del Politecnico di Bari, patrocinata dalla Diocesi di Ugento – Santa Maria di Leuca e dall’ASCE, Association of Significant Cemeteries in Europe, supportata dalle Associazioni Coppula Tisa e Meditinere e sostenuta da operatori del settore ed imprese locali.
L’evento prevede, nelle mattinate, attività di rilevamento sul posto, a cura di laureandi/neolaureati dei corsi di laurea in Architettura e in Ingegneria Edile-Architettura.
Gli interessati possono inviare la propria candidatura allegando un breve curriculum all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Gli incontri di approfondimento, programmati in orario pomeridiano, saranno ospitati nelle sale di Palazzo Gallone a Tricase e riguarderanno ambiti molto diversi tra loro, ma legati dal tema comune, quello del rapporto dell’uomo con la morte visto attraverso l’archeologia, l’antropologia, la storia dell’arte, la storia, il rilievo, il restauro architettonico, la pianificazione del paesaggio, l’economia dei beni culturali.
Sono previsti, inoltre, approfondimenti sui riti, il culto, le tradizioni e sulla presenza e il ruolo dei cimiteri nell’arte cinematografica.
Il fine -settimana sarà dedicato alle attività pratiche con l’applicazione sul campo di alcune tecniche di restauro lapideo, un’indagine sociologica che vedrà come protagonisti i cittadini di Tricase, e la visita guidata alle bellezze storico – architettoniche del territorio comunale.
Incontri pomeridiani aperti a tutti: mercoledì 23, giovedì 24, venerdì 25, lunedì 28, martedì 29, mercoledì 30 ottobre a Tricase nelle Sale di Palazzo Gallone.
Due giorni di “ cultura del sollievo” e di attenzione solidale
L’evoluzione delle cure palliative tra etica e medicina
Venerdi 18 e sabato 19 ottobre
Palazzo Gallone Piazza Pisanelli
Negli anni recenti la gestione del paziente oncologico si è andata evolvendo, passando da una gestione quasi unicista dell'oncologo medico ad una gestone integrata, che prevede una forte e radicata integrazione fra i vari specialisti d'organo e chirurghi d'organo.
In tale contesto, le Cure Palliative si sono trovate a doversi districare tra le nuove e innovative terapie oncologiche da un lato e i “dogmi” delle “cure palliative” dall'altro, non sempre riuscendo a trovare la “quadra” intorno al paziente.
In questo contesto, l'azienda Ospedaliera Cardinale G. Panico è Orgogliosa di aver visto nascere, più di 10 anni orsono, quella che è certamente una delle strutture più moderne e all'avanguardia sul territorio nazionale quando si parla di cure Palliative: Casa Betania. Si perchè la “cura” intesa nel senso umanistico del
termine, non finisce e non deve finire quando non abbiamo più opzioni terapeutiche di guarigione, ma si deve trasformare in quello che è sia gesto “tecnico” nel senso medico del termine, che gesto di “cuore” e di umanizzazione delle cure.
E' impegno della Pia Fondazione di Culto e di Religione “Cardinale G. Panico” il prendersi cura del malato nella sua totalità, nelle sue debolezze, nel suo bisogno di essere compreso, sostenuto, aiutato ed amato.
Il tentativo di trasformazione del percorso del malato oncologico che il Dipartimento Funzionale di Oncologia e Cure Palliative sta facendo presso la Nostra Struttura, va proprio in questo senso: anticipare le cure palliative prevedendo fin dalle prime fasi della malattia una integrazione nella gestione del paziente, garantendogli da un lato le migliori cure possibili, sia mediche che chirurgiche, e dall'altro non dimenticando di avere attenzione alla sofferenza sia fisica che emozionale.
Un sentito GRAZIE di tutta l'azienda va agli operatori Medici, Infermieri, OSS, Ausiliari, Psicologi, Fisioterapisti e Volontari che in questi anni con la loro competenza, disponibilità e carità attenta, hanno aiutato la crescita della struttura “Casa Betania” facendola diventare un riferimento per tutto il territorio Salentino.
Gianluca Tondo nominato segretario generale regionale
UNARMA ASC approda in Puglia
Nei giorni scorsi, il 22 e 23 settembre, si è tenuta nella bella località di Montesilvano in provincia di Pescara, la prima assemblea costituente di UNARMA ASC, due giorni di full immertion alla quale hanno partecipato oltre 300 persone tra delegati ed ospiti, provenienti da ogni regione d’Italia pronti a rinnovare quella che fu la più entusiasmante avventura mai avvenuta nell’Arma dei carabinieri.
Appena nata – più appropriato sarebbe dire rinata - UNARMA ASC annovera già 450 delegati su quasi tutto il territorio nazionale; la Regione Puglia in particolare, vede tra le sue fila il segretario generale regionale Gianluca Tondo, maresciallo da sempre impegnato nella doppia veste di difensore dei valori costituzionali al servizio del cittadino ma anche dei propri colleghi di ogni ordine e grado.
Sua per esempio l’iniziativa legale che il recente 25 settembre ha portato alla Corte Costituzionale le rivendicazioni alla dignità professionale di migliaia di marescialli capo dell’Arma, rimasti bloccati, anche per più di due decenni, nello stesso grado, senza alcuna garanzia di una congrua progressione di carriera, condizione - a parere dei ricorrenti - non tenuta in debito conto dal riordino delle carriere delle FF.OO. e delle FF.AA. del 2017.
Sul territorio di competenza il segretario generale regionale, potrà contare sull’apporto concreto e significativo di colleghi dall’altrettanto elevato profilo culturale e professionale: sarà affiancato infatti dai segretari regionali Nunzio Pizzo, Antonio Giaimis e Dante Siclari nonché assistito dall’opera delle costituite sedi provinciali guidate dai rispettivi segretari generali provinciali, Giovanni Venditti per la provincia di Foggia, Giovanni Lazazzara per la provincia di Bari, Salvatore Biondino per la provincia di Brindisi, Giorgio D’Ippolito per la provincia di Taranto e Pantaleo Rizzo per la provincia di Lecce, ognuno di essi coadiuvato, a loro volta, da numerosi collaboratori.
“Siamo pronti a rinnovare quella che è stata la più alta espressione di pensiero democratico nell’Arma dei carabinieri per la tutela dei diritti dei suoi appartenenti, riferisce il segretario generale regionale, Unarma ASC si prefigge oggi obiettivi ancora più nobili, mete che nessuno può ancora prevedere ma che senza dubbio saranno indirizzate al miglioramento di ogni condizione di lavoro degli uomini in uniforme e della stessa Istituzione, traguardi che dovranno dare ancora maggior lustro alla gloriosa Arma dei carabinieri e una più rilevante percezione di sicurezza al cittadino. Certamente il lavoro da fare è tanto ma noi non vediamo l’ora di cominciare, contando fin da subito nella collaborazione, la buona volontà ed il buon senso di tutte le componenti chiamate in causa da questa storica sentenza”