TRICASE: DUE GIORNI PER DON TONINO BELLO

Si celebra il 37° anniversario della sua Ordinazione Episcopale:

appuntamento martedì 29 e mercoledì 30 ottobre

a Palazzo Gallone e in Chiesa Madre

La diocesi di Ugento – Santa Maria di Leuca e la Fondazione don Tonino Bello,

con il patrocinio della Città di Tricase,

ricordano il 37º anniversario dell’Ordinazione Episcopale di don Tonino Bello.

MARTEDÌ 29  a Palazzo Gallone, dalle ore 18, si terrà la conferenza “La rinascitadel paese: le proposte dell’economia civile”, relatore prof. Leonardo Becchetti, docente dell’Università Tor Vergata di Roma.

MERCOLEDÌ 30 OTTOBRE Chiesa Madre, dalle ore 17 celebrazione eucaristica presieduta da Mons. Matteo Zuppi, Cardinale di Bologna.

A seguire, la presentazione del libro “Sulla tua parola”.

Omelie inedite di don Tonino Bello (a cura di Angiuli e Piccinni)

Tricase, 23 ottobre 2019

Il sindaco Carlo Chiuri ritira le sue dimissioni

 

 

Tricase, 22 ottobre 2019

Gli ultimi rumors dicono che domani mattina ( ultimo giorno disponibile prima che il Comune venga Commissariato), il sindaco Chiuri farà marcia indietro e ritirerà le dimissioni.

Una decisione che si immaginava.

Di fatto, però, c'è da chiedersi se ci sarà la maggioranza:

senza i numeri, com'è noto, questa amministrazione non potrà andare lontano.

di Alessandro Distante

La scelta della Terza via per la 275 ben può essere indicata come un successo per la Città di Tricase.

A differenza di altre vicende che hanno interessato altri Comuni che, per vicende non proprio analoghe ma simili (leggi Melendugno), hanno opposto una strenue ma inutile resistenza a progetti di infrastrutture perdendo anni di politica e possibilità di sviluppo, per Tricase, attraverso varie iniziative, si è giunti ad una soluzione accettabile, che concilia le esigenze del territorio tricasino con quella di collegare il Capo di Leuca con le arterie viarie per il Capoluogo.


Tra le posizioni radicali, pregiudizialmente avverse alla realizzazione di una qualsivoglia strada, e quelle favorevoli ad una strada fortemente impattante, è prevalsa una soluzione -come si dice- di
buon senso.

La strada –è proprio il caso di dirlo- è ancora lunga, nel senso che occorrerà attendere le reazioni dei Comuni dapprima non interessati (Miggiano e Specchia), dei gruppi ambientalisti, dei proprietari incisi dalle espropriazioni e poi verificare se il progetto andrà avanti senza ostacoli.

Il tema politico di fondo era l’assunzione di responsabilità e di accettazione di un qualche sacrificio ma all’interno di un progetto di viabilità e di collegamento più ampio o, in altre parole, l’accettare di pagare un “prezzo” per “favorire” i Comuni posti più a Sud di Tricase.

La chiusura pregiudiziale ed ideologica nella convinzione che il tema viabilità del Capo di Leuca non fosse un problema rischiava di essere letta come una sordità di Tricase agli appelli degli altri Comuni; come pure il gridare agli interessi di grandi gruppi economici dell’asfalto rischiava di essere un grido tanto grande quanto generico e a rischio di credibilità.

Altre recenti battaglie basate sul complottismo, ci hanno portato, oggi, a vedere morire i nostri oliveti; allo stesso modo, il gridare e il vedere sempre interessi poco puliti a danno di Tricase rischiava (o rischia) di portare Tricase ad un isolamento e, alla lunga, ad un impoverimento inaccettabile.

Spingere all’uso di mezzi pubblici, potenziare la tratta ferroviaria, incrementare l’uso di macchine ecologiche sono senz’altro obiettivi da non perdere di vista, ma assicurare strade più sicure è compito altrettanto irrinunciabile.

La soluzione trovata mi sembra un accettabile compromesso, memore che i compromessi non sono sempre e comunque l’esito di loschi accordi ma possono essere anche l’esito di trattative e di un gioco delle parti anche contrapposte che, alla fine, risulta rispondente all’interesse pubblico.

di Nunzio Dell'Abate

L’ordinanza del Sindaco di diffida ai commercianti del mercato ad “ottemperare alla pulizia del proprio spazio vendita, alla raccolta differenziata dei rifiuti ed a rimettere in pristino l’assetto dell’area ottenuta in concessione, pena la revoca dello stallo” non ha sortito il tanto agognato risultato.

L’indecoroso ed insalubre scenario che si registra ogni martedì della settimana e le precarie condizioni di sicurezza viaria in cui versa sembrano anzi accentuarsi.

A tutto ciò si aggiungono i disagi e le lamentele, talvolta assai vibranti, dei tanti residenti cui tocca convivere con l’evento mercatale in condizioni igieniche precarie e di forte limitazione di accesso e fruizione delle strade annesse.

Molto è dipeso dalla forte urbanizzazione della zona e soprattutto dalla cronica carenza di organico nel corpo di Polizia Locale che potrebbe, con la costituzione di unità di vigilanza specifiche, sovraintendere al buon andamento dell’appuntamento settimanale.

Anche in questo Tricase paga l’assenza di un P.U.G. e dunque la previsione di aree mercatali dedicate, come avviene in altre città non distanti (Maglie, per tutte).

Ora c’è chi opta per la sua cancellazione, ma sarebbe una grave perdita in quanto costituisce, non fosse altro per la
sua atavica tradizione, motivo di afflusso di persone in città.

E allora perché non pensare di spostarlo in una sede più adeguata ed anche di potenziarlo con servizi ed attrattive? Ad esempio in uno dei lunghi viali che intersecano la zona industriale?

Certo ci vorrà un protocollo d’intesa con il Consorzio A.S.I., anche per disciplinare i rapporti con gli insediamenti produttivi esistenti.

In tal caso si potrebbe pure ipotizzare un mercato intercomunale assieme

a Specchia, Miggiano e Montesano, magari anche serale nel periodo primaverile-estivo con il contestuale svolgimento di eventi musicali e di intrattenimento.

Indubbio che dovrebbe essere previsto un servizio di navetta per le persone anziane o comunque per chi volesse evitare l’uso dell’auto, anche se di parcheggi ce ne sarebbero a volontà, e di funzionali servizi igienici.

Sarebbe anche più facile la delimitazione di ogni singolo stallo assegnato e quindi l’individuazione del responsabile della sua manutenzione.

Se poi si vuol essere più ambiziosi, il Comune potrebbe utilizzare parte del terreno libero per attrezzarlo come area mercatale e progettare un intervento veramente di largo respiro per l’intero Capo di Leuca.

Insomma un’alternativa su cui lavorarci, anche per dare un
senso alla nostra zona industriale.

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