di Ercole Morciano
 
Dopo una breve malattia è spirato don Luigi Mele, parroco di Tricase-Porto. Originario di
Gagliano del Capo, dove era nato il 16 ottobre 1932, aveva iniziato gli studi presso l’istituto dei
padri Trinitari del proprio paese. Trasferito a Somma Vesuviana e Palestrina per il ginnasio-liceo e
completati i corsi filosofici e teologici presso la pontificia università gregoriana, è ordinato
sacerdote il 30 novembre 1958 nella chiesa romana del S. Cuore in piazza Navona.
 
Dal 1959 al 1967 collabora presso la parrocchia di S. Crisogono in Trastevere e nel 1967 passa nel clero secolare della diocesi di Ugento-S.M. di Leuca. Nel marzo 1968, dal vescovo mons. Ruotolo, don Luigi Mele viene destinato coadiutore della parrocchia di Tricase retta da mons. Giuseppe Zocco con la collaborazione dell’altro coadiutore, don Donato Bleve.

Il periodo tricasino di don Luigi Mele si protrae per circa 25 anni, fino all’ottobre 1992.
Oltre a collaborare puntualmente con mon. Zocco nella pastorale ordinaria, don Luigi cura la
confraternita di S. Lucia e S. Rocco nell’omonima chiesa, dove celebra ogni domenica e in alcuni
giorni della settimana. Egli tiene molto anche all’insegnamento della Religione Cattolica
nell’Istituto professionale di Tricase, incarico che manterrà fino all’età del pensionamento.

Con i Tricasini condivide l’indimenticabile esperienza di comunità cristiana viva, animata
dal Servo di Dio don Tonino Bello, parroco della “Natività” dal gennaio 1979 all’agosto del 1982.
Fu lo stesso don Tonino - come ricorderanno entrambi - a volerlo come vice-parroco e don Luigi
accettò per non dispiacergli, benché fosse giunta per lui l’ora di assumere responsabilità di guidare una parrocchia in prima persona.

Cosa che avviene con la nomina a vescovo di don Tonino nell’agosto 1982.
Il 6 novembre seguente, don Luigi Mele prende servizio come parroco a Tricase-Porto, conservando la rettoria della chiesa confraternale di S. Lucia a Tricase.
Ultimamente era operativo anche presso l’ospedale “Card. Panico” in qualità di collaboratore della cappellania.

Nominato parroco, don Luigi si trasferisce nella canonica adiacente alla chiesa per abitare
tra i suoi parrocchiani verso i quali dimostrerà sempre affetto e cura pastorale. I suoi programmi
non sono eccezionali. Egli s’impegna ad attuare il Concilio soprattutto rapportandosi con l’altro,
chiunque fosse, in modo empatico; con rispettosa discrezione aiuta chi ha bisogno in primo luogo
con la vicinanza e la condivisione.
 
La pastorale parrocchiale, per cui si avvale di un piccolo gruppo di laici molto affiatati, va dall’impegno per la liturgia, specie quella domenicale (preparazione dell’omelia e dei canti, coro parrocchiale, celebrazioni estive in villa, processioni tradizionali a S.Nicola e S. Teresa ben organizzate) a quello catechistico e, come innanzi accennato, a quello caritativo. Un altro aspetto del suo parrocato riguarda la cura amorevole verso la chiesa parrocchiale: sempre decorosa e accogliente, viene frequentata anche da fedeli di altre parrocchie.

Nel 1995, dall’impresa F. Mele, viene portato a compimento il sagrato antistante la chiesa su
progetto dell’arch. Vincenzo Ruberto in stile “neogotico”. L’ultima sua preoccupazione riguarda le
conseguenze della “tromba d’aria” del 25 novembre 1968 sulla chiesa parrocchiale e in generale
sulla vita della piccola comunità di Tricase-Porto.
Egli tuttavia non si abbatte e reagisce con vigore giovanile affinché le riparazioni della chiesa avvengano in tempi stretti e per ottenere interventi rapidi da parte delle autorità competenti per la qualità della vita dei suoi parrocchiani.

Don Luigi Mele godeva di molta simpatia sia tra i fedeli del Porto sia tra quelli di Tricase
città; lo dimostrò l’ultima, ma non l’unica, manifestazione in suo onore, tenutasi il 22 dicembre
2018 per il 60° della sua ordinazione, con l’amabile partecipazione del vescovo mons. Vito Angiuli,
di tanti sacerdoti e di laici. Don Luigi Mele è spirato come parroco effettivo di Tricase-Porto, quale
sarebbe stato fino al 30 agosto 2019; dal 1° settembre gli succederà don Lucio Ciardo, già parroco di Tiggiano.
La salma verrà traslata da Tricase-Porto a Tricase, nella chiesa di S. Lucia, domenica
4 mattina; le esequie saranno celebrate dal vescovo mons. Angiuli in chiesa madre alle ore 17.00.

Tricase,contrasto all'abusivismo nel settore delle affissioni.

Si è concluso, con il deposito in cancelleria delle sentenze nn. 279/19; 280/19; 281/19; 282/19; 283/19 e 284/19, a firma del Giudice di Pace di Tricase, il contenzioso sorto in seguito agli accertamenti, effettuati a partire dal 19/06/2018 e compiuti da personale appartenente al Comando in intestazione nell'ottica di una capillare attività di accertamento degli illeciti amministrativi nel settore della affissioni pubblicitarie e della collocazione, in genere, su suolo pubblico, di mezzi pubblicitari.

In particolare, è stata confermata la legittimità degli 81 (ottantuno) verbali di contestazione al C.d.S. (per ognuno dei quali è prevista una sanzione edittale pari, nel minimo, ad euro 422 e, nel massimo, ad euro 1.695), per violazione dell'art. 23 del C.d.S., sancendo come la collocazione dei mezzi pubblicitari fosse avvenuta in assenza di autorizzazione ovvero successivamente alla scadenza della stessa.

Un importante successo per il contrasto all'abusivismo nel settore pubblicitario che potrà certamente contribuire a migliorare la sicurezza della circolazione stradale e l'ordinata fruizione degli spazi pubblici

Tricase porto,3 agosto 2019.

E’ morto don Luigi Mele. Sessant'anni di Sacerdozio.

La salma resterà a Tricase Porto.

Domani mattina verrà traslato a Santa Lucia.

Alle 17 il funerale in Chiesa Madre.

È stato l’Amico Prete di tutti

E’ arrivata l’Estate ed è tempo di vacanze e di riposo.

Come ogni anno sospendiamo la pubblicazione del giornale

e vi diamo appuntamento al primo sabato di Settembre

Sarà un mese, quello di Agosto, pieno di appuntamenti e

di occasioni di incontro e di svago, e speriamo che ciò

possa essere vero per tutti.

In ricorrenza del trentesimo Anniversario di attività ceramica di Bottega Branca,

sabato 3 agosto si inaugura “Il Bosco di fichi d’india”, una particolare istallazione artistica mutante, ideata e realizzata dal ceramista Agostino Branca.

L’opera consiste in una serie di 30 assemblati in ceramica che costituiscono degli alberi di fichi d’india disposti sulle facciate delle abitazioni lungo la stradina che da Piazza del Popolo conduce alla rinnovata Piazza don Tonino a Tricase .

L’albero di fico d’india simboleggia adattabilità e radicamento al territorio ed è la metafora della sinergia tra la Bottega di ceramica e la stradina che la accoglie da trenta anni.
L'opera si presenta oggi come una serie di alberi di fico d' India in fiore, ma la caratteristica mutante dell'opera prevede la sostituzione periodica di alcuni elementi per adeguare l’aspetto estetico al periodo della  fioritura e della graduale maturazione dei frutti.

L’effetto estremamente scenografico dell’assemblaggio artistico richiama l'attenzione dei visitatori del centro storico e attrae i turisti che vi passeggiano durante l’orario in cui la stradina è a regime pedonale.

"Il Bosco di fichi d’india" sarà inaugurato dal diplomatico Inviato Speciale ONU Dott. Staffan de Mistura che taglierà il nastro alla presenza del Sindaco della Città dopo un breve prologo teatralizzato dell'artista performer Rosangela Bovenga.

Agostino Branca fonda la Bottega omonima nel 1989 coinvolgendo nel tempo un gruppo di lavoro composto dalla moglie Lina, dalle valenti collaboratrici Sabina, Vittoria e Agnese.

L’ istallazione artistica è limitata ad un anno di tempo ma gli abitanti che hanno concesso lo spazio espositivo sembrano aver adottato l’intera opera per tenerla esposta in permanenza.

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